Agguato a colpi di pistola contro il rivale, 19enne finisce in manette

I Carabinieri della Tenenza di Isola di Capo Rizzuto (Kr) hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip presso il Tribunale di Crotone, nei confronti di G. S., 19 anni, ritenuto responsabile dei delitti di tentato omicidio e porto illegale di arma da sparo.

I fatti risalgono al 23 aprile scorso, quando un 22enne isolitano, ha denunciato ai Carabinieri di essere stato bersagliato – fortunatamente senza conseguenze - con diversi colpi d’arma da fuoco mentre percorreva in auto località “Bugiafro”.

Avviate le indagini, i militari hanno visionato numerose immagini riprese dagli impianti di videosorveglianza presenti nell’area dell’agguato, scoprendo la presenza di due persone, una delle quali con in mano un passamontagna. Individuati i sospettati, gli investigatori hanno avviato un’attività d’intercettazione telefonica e ambientale, supportata dalla verifica dei contenuti telematici presenti negli apparecchi telefonici in uso alle persone coinvolte nella vicenda.

Una volta messe insieme le diverse tessere del mosaico è emerso che ad armare la mano del ragazzo sarebbe stata una contesa scaturita da ragioni sentimentali, poiché la vittima aveva iniziato a frequentare l’ex fidanzata del 19enne.

Inevitabile, quindi, l’arresto di G.S. il quale, al termine delle attività di rito, è stato tradotto nel carcere di Crotone.

Incendio in un’azienda agricola, indagano i Carabinieri

Tre capannoni sono andati in fumo ieri sera, in un’azienda agricola in località Mazzotta di Isola Capo Rizzuto, nel Crotonese.

Le fiamme, divampate intorno alle  21.30, hanno interessato le strutture nelle quali erano custoditi animali, attrezzi agricoli e balle di fieno. Il rogo che si è propagato rapidamente, è stato domato grazie all’intervento dei Vigili del fuoco del Comando provinciale di Crotone, i quali si sono avvalsi di un’autobotte e due autopompe, una delle quali proveniente dall’aeroporto  Sant’ Anna.

Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri di Isola di Capo Rizzuto che hanno effettuato gli adempimenti del caso al fine di accertare l’origine dell’incendio.

Beccato con 18 chili di marijuana e 32 piante di canapa indiana, arrestato

I carabinieri della Tenenza di Isola Capo Rizzuto (Kr) hanno arrestato un 40enne del luogo, per il reato di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’arresto è scattato dopo che i militari hanno rinvenuto, in un magazzino costruito in un terreno agricolo di proprietà dell’uomo, 18 chili di marijuana, un bilancino di precisione e vario materiale per la defogliazione ed il confezionamento dello stupefacente.

Inoltre, nell’appezzamento di terreno sono state recuperate trentadue piante di canapa indiana.

Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato condotto, come disposto dal pubblico ministero di turno della locale Procura della Repubblica, presso la casa circondariale di Crotone, in attesa dell’udienza di convalida.

Condannato per danneggiamento aggravato, arrestato

Isola di Capo Rizzuto - I carabinieri della Tenenza di Isola di Capo Rizzuto hanno eseguito un ordine per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Crotone nei confronti di un 37enne del luogo. L’uomo dovrà scontare un residuo di pena di uno anno e otto mesi di reclusione, perché riconosciuto colpevole di danneggiamento aggravato in concorso commesso nell’anno 2016.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto nella casa circondariale di Crotone.

Incastrato con le gambe nel motocoltivatore, interviene l'elisoccorso

Incidente sul lavoro in località Sant'Anna di Isola di Capo Rizzuto (Kr) dove, intorno alle 12 di oggi, un uomo di 39 anni è finito con le gambe sotto un motocoltivatore.
 
Il malcapitato è stato soccorso dai Vigili del fuoco di Crotone che sono riusciti a liberarlo dopo un intervento durato alcune ore.
 
Il ferito, quindi, è stato affidato ai sanitari del 118, i quali hanno chiesto l'intervento dell'elisoccorso per il trasferimento in ospedale.
 
La dinamica dell'accaduto è ora al vaglio dei carabiniri.
 
 
 

Accoltella un 51enne, pensionato in manette per tentato omicidio

Isola di Capo Rizzuto - I Carabinieri della Tenenza di Isola di Capo Rizzuto (Kr) hanno eseguito una misura cautelare degli arresti domiciliari emessa, dal Tribunale di Crotone, a carico di M.A.G., 73 anni del luogo, ritenuto responsabile del reato di tentato omicidio.

Il provvedimento trae origine da un episodio avvenuto il 28 febbraio scorso, quando un 51enne si presentò sanguinante ai Carabinieri dopo essere stato ferito con un coltello al torace ed all’addome.

Una volta soccorso e fatto trasferire il malcapitato all’ospedale di Crotone, i militari hanno avviato le indagini grazie alle quali è stato possibile acquisire gravi indizi in relazione alla presunta colpevolezza dell’arrestato.

Per gli investigatori all’origine del ferimento potrebbero esserci dissidi pregressi.

L’arrestato, al termine formalità di rito, è stato posto ai domiciliari

'Ndrangheta, operazione "Golgota": duro colpo alle cosche del Crotonese

La Polizia di Stato, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 36 persone accusate a vario titolo di associazione di tipo mafioso, estorsioni, porto e detenzione illegale di armi e munizioni nonché associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.

Gli arresti sono la conseguenza di quanto emerso nel corso di un’indagine condotta dalla Squadra mobile di Crotone e dal Servizio centrale operativo, che ha interessato la cosca Arena-Nicoscia di Isola di Capo Rizzuto (Kr) e la famiglia Mannolo - c.d. “pecorari”- operante a San Leonardo di Cutro.

L’indagine, nella quale sono confluite le risultanze investigative di due distinti filoni che, nel corso del tempo, si sono intrecciati, ha permesso di fare luce su un ampio spaccato criminale del Crotonese.

In particolare, l’attività investigativa condotta ad Isola di Capo Rizzuto ha rappresentato una prosecuzione dell’operazione “Tisifone” scattata il 20 dicembre del 2018, su disposizione della Procura distrettuale di Catanzaro, nei confronti di 23 persone riconducibili alle famiglie di ‘ndrangheta Arena-Nicoscia-Manfredi-Capicchiano che ha consentito di fare luce sulle dinamiche criminali, sulle propaggini della cosca al nord Italia  e sui rapporti che le famiglie isolitane mantengono con altre famiglie di ‘ndrangheta del Crotonese, in particolare con i Megna di Papanice ed i Mannolo di San Leonardo di Cutro.

Proprio con quest’ultimi, sono emersi intrecci con un’altra relativa ad un fiorente traffico di sostanza stupefacente il cui epicentro era proprio il territorio di San Leonardo, da dove partivano i rifornimenti per l’intera provincia pitagorica.

Le intercettazioni hanno permesso di scoprire i rapporti della famiglia Mannolo con soggetti crotonesi ed isolitani.

Inquietante si è rivelata, la capacità degli indagati di acquisire informazioni sulle indagini in corso e le operazioni in procinto di essere compiute.

All’esecuzione delle catture richieste dalla Procura, hanno partecipando più di duecento poliziotti appartenenti alla Squadra mobile di Crotone ed al Servizio centrale operativo che si sono avvalsi della collaborazione delle Squadre mobili di Bergamo, Catanzaro, Cosenza, Milano, Novara, Vibo Valentia e Reggio Calabria, del Reparto Prevenzione Crimine di Bari, Cosenza, Lecce, Vibo Valentia e Siderno e delle Unità Cinofile di Vibo Valentia e Reggio Calabria e dell’elicottero del V^ Reparto Volo di Reggio Calabria.

Pistola, munizioni ed hashish in un cassetto: 40enne in manette ad Isola di Capo Rizzuto

Isola di Capo Rizzuto - I carabinieri della Tenenza di Isola di Capo Rizzuto (Kr), coadiuvati dalle unità cinofile del Comando provinciale della Guardia di finanza di Crotone, hanno arrestato un 40enne del luogo.

L’arresto è avvenuto nel corso di una perquisizione domiciliare, durante la quale i militari hanno rinvenuto nel cassetto di un mobile che si trovava in garage: una pistola "Glock" calibro 9x21 con matricola punzonata, 34 proiettili dello stesso calibro, due caricatori e poco meno di 5 grammi d’hashish.

Dopo l’arresto, il 40enne è stato rinchiuso nel carcere di Crotone.

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