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Estorsione ai danni dei genitori: in arresto un uomo di 38 anni

I Carabinieri hanno arrestato un uomo di 38 anni che, sulla base di quanto denunciato dal padre e dalla madre, vessava i genitori con insistenti richieste di soldi. Le vittime hanno rivelato ai militari dell'Arma di Lamezia Terme che soltanto nel corso del 2014 erano stati costretti a consegnagli complessivamente una cifra vicina ai 70 mila euro. Denaro che il figlio, Maurizio Gigliotti, pretendeva ogni mese intimidendo pesantemente i suoi familiari. A convincerli a recarsi in caserma è stata l'ennesima pretesa: il 38enne avrebbe, infatti, richiesto loro 3 mila euro. Gli investigatori si sono pertanto attivati per coglierlo sul fatto nel momento stesso in cui gli sarebbe stata data la cifra desiderata. Lo hanno così pedinato e catturato in flagranza di reato. Adesso si trova rinchiuso nel carcere di Catanzaro. 

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"Cavallo di ritorno": due persone finiscono in manette

Due persone accusate di estorsione aggravata e rapina sono state arrestate dai Carabinieri. Si tratta di un 51enne, condotto in carcere, e di un 32enne, ristretto ai domiciliari. Sia l'uno che l'altro sono catanzaresi. Sulla base di quanto sostenuto dagli inquirenti, G.V. e F.M. avrebbero richiesto la somma di 400 euro alle due persone proprietarie di un furgone Fiat Ducato oggetto di un furto commesso nel capoluogo e per il quale non avevano presentato regolare denuncia. Ad incastrarli sono state le immagini registrate da un impianto di videosorveglianza allestito presso un distributore di carburante teatro dell'incontro fissato per il pagamento della cifra richiesta per la restituzione del veicolo. I Carabinieri avevano ritrovato l'automezzo in località Feudo, a Lamezia Terme e qualche istante più tardi si erano accorti dell'arrivo dei legittimi titolari, che risiedono in piccola località del Catanarese. Le indagini hanno così permesso di appurare che i due soggetti arrestati avevano messo in atto uno dei tanti casi del tristemente noto "cavallo di ritorno". 

   

La banda di Serra si aggiudica il secondo posto al Concorso nazionale Ama Calabria

Importante riconoscimento per il complesso bandistico Città di Serra San Bruno che si è aggiudicato la piazza d’onore nella categoria “B” del 23° Concorso Nazionale Bandistico organizzato da Ama Calabria presso il teatro “Franco Costabile” di Lamezia Terme,. Sostenuta dal Mibact - Direzione Generale dello Spettacolo, dal Cidim e dalla Buffet & Crampon, la manifestazione si propone, ogni anno, di promuovere la cultura musicale bandistica. I musicisti serresi, diretti dal maestro Pino Salerno, si sono distinti tra i 16 complessi che hanno partecipato nelle cinque categorie del concorso: la “A” prima, “B” seconda, terza, giovanile A e B libera. Proprio nella categoria “B”, vinta dall’Orchestra di fiati “M. Mammoliti” – Città di Seminara (RC), si è fatto apprezzare il gruppo bandistico serrese. Nel corso della rassegna, i concorrenti hanno eseguito un programma distinto per ciascuna categoria della durata complessiva massima di 30 minuti. Tra i brani eseguiti, una marcia sinfonica, un brano a libera scelta ed un brano tratto da una terna scelta dalla direzione artistica. Di alto profilo la giuria, presieduta dal direttore della Civica Filarmonica di Lugano, dal maestro Franco Cesarini, composta dai maestri Andrea Loss, direttore della Musica Cittadina Riccardo Zandonai di Rovereto, Alessandro Maglia, compositore e direttore d’orchestra, Alfio Zito, direttore della Banda Musicale di Acireale e da Francescantonio Pollice, direttore del Conservatorio di Vibo Valentia. Al termine delle due giornate di concorso, i giurati hanno decretato i vincitori delle varie categorie.

Categoria A: PentaMusa Wind Orchestra (ME) diretta da Salvatore Crimaldi 1° premio; Orchestra Giovanile di Fiati “N. Spadaro” Delianuova (RC) diretta da Gaetano Pisano 2° premio. Categoria B:
Orchestra di Fiati “M. Mammoliti” – Città di Seminara (RC) direttore Bruno Zema 1° premio; Complesso Bandistico Città di Serra San Bruno (VV) 2° premio.

Categoria Giovanile Junior: Banda Giovanile “Aegusea” – Favignana (TP) diretta da Arturo Andreoli 1° premio; Euterpe Jugend Band – Catona (RC) diretta da Giuseppe Maira 1° premio; Junior Band Complesso Bandistico Città di Girifalco (CZ) diretto da Michele Catalano 2° premio.

Categoria Giovanile Senior:Banda Giovanile Associazione Musicale di Melicucco (RC) diretta da Alessio Giordano e Michele Napoli 1° Premio; Junior Band “G. Pacini” S. Maria di Licodia (CT) diretta da Yuri Furnari 2° premio; Orchestra Giovanile dello Stretto “Leotta” Reggio Calabria diretta da Alessandro Monorchio 2° premio; Falerna Junior Orchestra (CZ) diretta da Francesco Di Rende 2° premio.


Grande soddisfazione per il risultato conseguito è stata manifestata dal maestro Pino Salerno il quale ha espresso gratitudine all’indirizzo di tutti “i musicisti, alle loro famiglie, al presidente, Dott. Giorgio Raimondo,  ed a tutto il direttivo dell'associazione Amici della musica per il costante supporto. Si tratta di un riconoscimento ancor più significativo – ha aggiunto – considerato che era la prima volta che prendevamo parte ad un concorso bandistico vero e proprio. Il merito  va attribuito ai componenti della banda per tutto il lavoro svolto in questi anni. E’ grazie a questo impegno se, per nostro tramite il nome, di Serra San Bruno risuona nei principali teatri e piazze della nostra regione”.

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Nascondevano la marijuana nel giardino di casa: arrestati due fratelli

Due fratelli, rispettivamente di 34 e 29 anni, sono stati tratti in arresto dai Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile. Nel giardino di casa i militari dell'Arma hanno trovato due barattoli di vetro dentro cui erano custoditi 150 grammi di marijuana. Perquisendo il terreno, sono stati rinvenuti anche un bilancino di precisione, denaro in contante ed oggetti utili per confezionare le dosi da mettere in commercio. Sulla base di quanto riferito dagli investigatori, P. G. D., e S. D., alla vista degli uomini in divisa si sarebbero prodigati per impedire loro di scovare il materiale illecito.  I Carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme hanno posto sotto sequestro la droga, mentre il magistrato ha convalidato gli arresti. Nel gennaio di tre anni addietro gli stessi erano ristretti ai domiciliari con le accuse di detenzione ai fini di spaccio, detenzione illegale di armi clandestine e furto aggravato.

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Insulta, minaccia e picchia la compagna: arrestato ancora dai Carabinieri

Un uomo di 28 anni è stato arrestato dai Carabinieri dopo che poco meno di un anno fa era già finito in manette con le accuse di lesioni personali e maltrattamenti in famiglia. Condotte violente che, secondo i militari dell'Arma della Stazione di Lamezia Terme, avrebbe posto in essere ai danni della compagna e sotto gli occhi della figlia minorenne. Le indagini, compiute anche con l'ausilio di testimonianze considerate preziose dagli inquirenti, avrebbero consentito di appurare che G. V., una volta rientrato presso l'abitazione che condivideva con la vittima, aveva ricominciato a minacciare e picchiare la donna a cui, peraltro, intimava ripetutamente di non avere alcun tipo di contatto con i colleghi uomini. Una situazione divenuta insostenibile per la convivente, sempre più spaventata a causa delle azioni inconsulte del 28enne che, dopo essere finito nuovamente in manette, è stato accompagnato presso il carcere di Catanzaro. 

 

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La Guardia di finanza sequestra beni per 300 mila euro ad un presunto killer della 'nrangheta

Un provvedimento di sequestro, propedeutico alla confisca, di alcuni beni appartenenti ad un presunto esponente di rilievo della criminalità lametina è stato eseguito nei giorni scorsi dai finanzieri del Gruppo di Lamezia Terme. Il destinatario del provvedimento, emesso dal Tribunale di Catanzaro su richiesta del Procuratore distrettuale antimafia, è considerato un sicario della ‘ndrangheta. Il sequestro dei beni rappresenta l’apice di una complessa attività d’indagine svolta dalla Fiamme Gialle che sono riuscite a mettere in luce i legami interni ad un sodalizio criminale, i cui componenti avrebbero vissuto agiatamente per decenni grazie ai proventi derivanti dalle attività illegali commesse. Nella fattispecie fanno sapere i finanzieri, “il sequestro in argomento è basato su indagini di polizia economico- finanziaria, istituzionalmente svolte dalla Guardia di Finanza, tese ad aggredire i patrimoni illeciti conseguiti dagli appartenenti alla criminalità organizzata, mediante proventi delle svariate attività criminali compiute negli scorsi anni infatti, i finanzieri lametini, dopo aver eseguito indagini di polizia giudiziaria finalizzate ad evidenziare gli aspetti criminali dell’organizzazione ‘ndranghetistica, hanno concentrato l’attenzione investigativa sui patrimoni degli appartenenti ai clan della ‘ndrangheta operanti nella Piana Lametina”. Tra i beni cui sono stati apposti i sigilli, figurano “provviste finanziarie ed una villa ubicata in città” che “risultava nella disponibilità concreta del prevenuto, nonostante fosse formalmente intestata ad un suo congiunto”. Dalle indagini, è emerso che il valore dei beni sottoposti a sequestro sarebbe del tutto “sproporzionato ed ingiustificato” rispetto ai redditi leciti dichiarati ed al tenore di vita mantenuto dall’indiziato.

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Insegnante ritrovato morto in strada

Nella giornata di oggi un insegnante di 60 anni è stato ritrovato morto per strada. Il fatto è avvenuto a Gizzeria ed a darne l’allarme è stato un passante che, accortosi del corpo riverso in strada, ha allertato il 118. Secondo i primi accertamenti, l’uomo, professionista conosciuto e stimato da molti, riporterebbe una ferita che potrebbe essersi causato cadendo e che, si pensava, potesse aver causatola morte. Al momento del ritrovamento il professore indossava scarpe da tennis, tuta e auricolari per ascoltare musica, tutti segnali che lasciano pensare che stesse facendo jogging. Per far luce sulle cause del decesso il magistrato di turno aveva disposto gli accertamenti autoptici. Autopsia che comunque non si è resa necessaria visto che dopo una serie di esami effettuati in serata è stata esclusa la morte violenta. Sembra dunque sia stato un malore a stroncare la vita del 60enne.

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Picchia la moglie e la minaccia con un martello, arrestato 46enne

Un uomo di 46 anni, S.C., è stato arrestato dai Carabinieri di Lamezia Terme con le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni ai danni della moglie. L'arresto e` scattato in seguito ad una telefonata al 112 da parte della donna. Giunti sul posto i militari dell'Arma hanno rintracciato la donna, che aveva cercato scampo  nell'abitazione di vicini, in stato di shock e con vistose ecchimosi che le sarebbero state prodotte dal marito, il quale l'avrebbe, inoltre, minacciata con un martello. Nel corso del sopralluogo presso il domicilio della coppia, i carabinieri hanno rinvenuto il martello. La donna e` stata trasferita presso l'ospedale di Lamezia dove e` stata sottoposta agli accertamenti del caso. L'uomo, invece, e` stato arrestato per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni, nonche` per furto aggravato, in quanto i carabinieri hanno riscontrato un allaccio abusivo alla rete elettrica ed a quella del gas. Processato per direttissima e` stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso una struttura di Lamezia Terme. 

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