Operazione “Sex home”, 10 persone arrestate per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione

I carabinieri della Compagnia di Locri, con la collaborazione dei Comandi dell’Arma territorialmente competenti su tutto il territorio italiano, hanno eseguito numerose ordinanze applicative di misura cautelare, emesse dal tribunale di Locri su richiesta della locale procura della Repubblica, a carico di persone accusate a vario titolo di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione mediante la gestione di varie “case di incontri”.

I destinatari del provvedimento sono: Salvatore Buttiglieri, di 65 anni; Najia Karfi (45) detta “Angela"; Antonio Leone (52); Saloua Nadir (31); Giovanni Alessi (44); Giuseppe Reale (71); Felicia Veras Reyes (41).

I primi tre sono stati sottoposti alla misura della custodia cautelare in carcere, gli altri quattro alla misura degli arresti domiciliari.

Al termine delle operazioni, gli arrestati sono stati condotti presso le case circondariali di Reggio Calabria, Locri e Vicenza.

Oggi la presentazione del volume "Locri in acquarello", curato da Rossella Agostino

Si svolgerà oggi (giovedì 11 aprile), con inizio alle 17, presso l'Aula magna "G.Marino" dell’Accademia di belle arti di Reggio Calabria, la presentazione del volume "Locri in acquarello", curato da Rossella Agostino, direttore Musei e Parco archeologico nazionale di Locri.

L’iniziativa è indetta da Italia nostra - Sezione di Reggio Calabra e dall’Accademia delle belle arti della città dello Stretto.

Il volume, stampato dal Polo museale della Calabria in occasione dei 20 anni di dichiarazione del museo di Locri quale Museo nazionale, riporta articoli legati alla storia del museo, a cura dell’archeologo Claudio Sabbione; un articolo della studiosa, accademica dei Lincei, professoressa Elisa Lissi Caronna che ha scavato con Oliverio negli anni’50 a Locri; l’articolo della professoressa Letizia Lazzarini sulla figura del professore Gaspare Oliverio e le opere degli acquarellisti che hanno lavorato presso il parco archeologico in occasione delle Giornate europee del patrimonio del 2018.

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A Palazzo Nieddu Del Rio di Locri incontro sul tema: "Sulle rive dello Jonio - Spunti per la 'narrazione' di un territorio”

“Sulle rive dello Jonio – I Musei di Locri e di Bova Marina: spunti per la 'narrazione' di un territorio” questo è il tema di un interessante incontro che si terrà mercoledì 10 aprile, alle ore 18.00, presso la Biblioteca Gaudio Incorpora di Palazzo Nieddu a Locri.

All’iniziativa, promossa dal Sidus Club e dai Musei Archeologici di Locri e Bova Marina, interverranno: Albarosa Dolfin, presidente del Sidus Club; Giovanni Calabrese, sindaco di Locri; Anna Sofia, assessore comunale alla Cultura; Maria Caterina Aiello, vicepresidente del Sidus Club; Rossella Agostino, direttore Musei di Locri e Laura Delfino, direttore del Museo di Bova Marina.

In particolare, Rossella Agostino si soffermerà sui tre musei locresi (due al Parco archeologico dedicati l’uno al periodo greco e l’altro alle testimonianze di età romana e il Palazzo Nieddu, dedicato al periodo anteriore alla fondazione della colonia e alle scoperte dal territorio) e Laura Delfino sul Museo di Bova Marina che dà conto di un ricco patrimonio storico-archeologico da aree di abitato, di necropoli e di siti fortificati a controllo del territorio, inquadrabile in un ampio arco cronologico compreso tra l’età neolitica ed il VI secolo d.C. e si caratterizza per la presenza di testimonianze ebraiche. 

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 Il rilievo archeologico del teatro di Locri Epizefiri oggetto di un incontro a Palazzo Teotino Nieddu del Rio

Venerdì 22 marzo 2019, alle ore 17.30, presso la Biblioteca comunale di Palazzo Teotino Nieddu del Rio in Locri (Reggio Calabria) – sede anche del Museo del territorio si terrà l'incontro sul Rilievo archeologico del teatro di Locri Epizefiri: strumento di conoscenza, conservazione e valorizzazione del manufatto antico.

La conversazione dagli archeologi Francesca Pizzi e Giovanni Speranza inaugurerà il ciclo di convegni dedicato alle novità che i Musei e il Parco archeologico nazionale di Locri racconteranno al pubblico nel corso del 2019.

In particolare, la conversazione del 22 marzo prossimo sarà dedicata al Teatro greco ricadente nel Parco archeologico di Locri, oggetto nel 2017/2018 a cura del Polo museale della Calabria di interventi di messa in sicurezza e di un dettagliato rilievo archeologico georeferenziato mai effettuato fino ad oggi.

Ai risultati raggiunti che permettono interessanti riflessioni sulla cronologia e sulla realtà architettonica del manufatto, sarà a breve dedicata una pubblicazione sponsorizzata dall’editore Laruffa di Reggio Calabria, responsabile dei servizi aggiuntivi del sito.

All’incontro, introdotto dal direttore del sito Rossella Agostino, parteciperanno il sindaco di Locri Giovanni Calabrese e l’assessore alla cultura Anna Sofia.

Sarà presente anche il sindaco di Portigliola Rocco Luglio nel cui comune ricade il teatro greco e che si è attivamente adoperato con la programmazione di validi spettacoli durante la stagione estiva nell’ottica di una sinergica attività di conoscenza del bene culturale. 

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Sfruttamento della prostituzione, arrestato un pensionato

I carabinieri della Stazione di Siderno, al termine di un’articolata attività d’indagine, hanno notificato una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Locri, su richiesta della locale Procura, nei confronti di un pensionato 60enne del posto, indagato per sfruttamento della prostituzione.

L’ indagine rappresenta la prosecuzione dell’operazione denominata “Stazione a Luci Rosse” che, all’alba del 14 dicembre 2016, tra i comuni di Siderno, Locri e Bovalino portò i Carabinieri a notificare analogo provvedimento nei confronti di altre 4 persone – condannate nel 2018 - ritenute responsabili, a vario titolo, di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.

In quell’occasione, i militari dell’Arma, hanno scoperto contatti telefonici “sospetti” tra gli arrestati e l’odierno indagato, che, da dicembre 2016, veniva sottoposto a costante vigilanza e osservazione allo scopo di acclararne le frequentazioni, contatti e altro genere di relazione che potessero disvelare un suo eventuale ruolo nel giro della prostituzione.

Le ulteriori indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Locri, hanno consentito, pertanto, di accertare che l’arrestato era solito orbitare nei pressi della stazione ferroviaria di Siderno e nelle vicinanze dove venivano consumati rapporti sessuali con prostitute.

Nel corso delle investigazioni sono emersi degli elementi probatori a suo carico che hanno cristallizzato, mediante foto, pedinamenti e appostamenti, il suo coinvolgimento nell’attività di favoreggiamento della prostituzione.

In particolare è stato documentato come le donne, quasi tutte dell’Est Europa, giunte allo scalo ferroviario sidernese, venissero successivamente favorite nell’attività di meretricio da M.D. il quale si adoperava, fattivamente, a mettere in contatto le stesse con i loro potenziali clienti.

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Ascensori rotti all'ospedale di Locrie pazienti trasportati a braccio: Wanda Ferro (FdI) presenta un'interrogazione

La vicenda portata alla luce dalla stampa, relativa al guasto dell’unico ascensore funzionante nell’ala nord dell’ospedale di Locri, andato in avaria per la terza volta in due settimane, che ha costretto il personale sanitario a condurre a braccio lungo le rampe di scale i pazienti che necessitavano di trasferimento da un piano all’altro, è al centro di un’interrogazione che il deputato di Fratelli d’Italia, on. Wanda Ferro, rivolge al presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte.

“Durante la sua visita a Locri il 23 novembre scorso – ricorda Wanda Ferro – il presidente Conte si era impegnato a fornire risposte sull’emergenza sanitaria rappresentata dalla situazione in cui versa l’ospedale di Locri. L’ultimo incredibile episodio, con scene surreali che non si registrano neppure negli ospedali del terzo mondo, è solo l’ultimo di una lunga serie di casi di malasanità e di disservizi che interessano il presidio ospedaliero già oggetto, in passato, di procedimenti penali avviati dalla competente Procura della Repubblica e, nei giorni scorsi, di un nuovo sopralluogo da parte dei Nas dei Carabinieri a seguito del decesso di un paziente”.

“Nello scorso mese di luglio  - ricorda ancora Wanda Ferro - l’Asp di Reggio Calabria, dalla quale dipende l’ospedale di Locri, è stata destinataria di un provvedimento di accesso antimafia disposto dal Prefetto di Reggio Calabria per accertare l’eventuale presenza di infiltrazioni o condizionamenti da parte della ‘ndrangheta”.

“Tutti i cittadini – ricorda Wanda Ferro - meritano rispetto e devono essere tutelati dallo Stato, ancor più in un momento di difficoltà quale quello rappresentato dalla necessità di cure mediche”.

Per questo il deputato di Fratelli d’Italia chiede al capo del Governo, dopo aver assunto precisi impegni, “quali iniziative urgenti intenda adottare per garantire ai cittadini della Locride il diritto alla salute sancito dall’articolo 32 della Costituzione come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività;  quali risposte intenda dare il Presidente del Consiglio dei Ministri alla situazione vergognosa in cui versa l’ospedale di Locri e, in generale, tutta la sanità calabrese; se nel corso dell’accesso antimafia siano emerse infiltrazioni mafiose presso l’Asp di Reggio Calabria e se le stesse siano in qualche modo collegate con la pessima gestione dell’ospedale di Locri.

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Paziente morto all'ospedale di Locri, Nicolò presenta un'interrogazione

“La triste quanto dolorosa vicenda del decesso di un paziente all’ospedale di Locri, richiamata anche dall’attenzione della cronaca, evidenzia peraltro macroscopicamente le strutturali carenze e disfunzioni delle strutture sanitarie e dei servizi nella nostra regione, ripetutamente rappresentate attraverso atti di sindacato ispettivo. La garanzia degli standard di sicurezza ed affidabilità e la dotazione dei servizi accessori sono condizione indefettibile soprattutto nelle infrastrutture deputate ad erogare prestazioni sanitarie ed assistenziali”.

È quanto afferma il consigliere regionale Alessandro Nicolò che in merito ha presentato in data 14 gennaio un’interrogazione con richiesta di risposta scritta al Presidente della Regione.

 “In merito al ritardo - causato dall’incomprensibile disservizio - nel trasferimento del paziente dal reparto di Cardiologia dell’Ospedale di Locri a quello di Rianimazione dello stesso Nosocomio sul cui decesso i carabinieri stanno svolgendo attività d’indagine e indipendentemente dagli esiti afferenti le risultanze investigative, occorre che siano immediatamente adottati i giusti provvedimenti atti a garantire il ripristino degli ascensori del presidio locrese. Dei cinque ascensori esistenti, i due destinati all’utenza sono da tempo guasti; mentre dei 3 riservati ai servizi ospedalieri, allo stato, solo uno è operativo ma difettoso. Situazione intollerabile…”.

“Sul punto, già nel 2015, una nota sigla sindacale del comparto aveva formalmente e in più circostanze inviato richiesta agli uffici competenti perché si provvedesse alla riattivazione degli ascensori, senza ottenere alcuna risposta. Peraltro - prosegue il consigliere regionale - nelle stesse istanze si evidenziava la condizione di precarietà in cui versava l’unico ascensore funzionante, non in grado di sopportare un carico di lavoro tale da poter servire ininterrottamente cinque reparti.  A questo si aggiunga che, secondo fonti attendibili, l’unico ascensore operativo veniva da molto tempo utilizzato per scopi diversi: trasporto di alimenti, di materiale infetto, ma anche di visitatori, pazienti ambulatoriali e degenti con potenziale nocumento delle norme igieniche e della salute pubblica”.

“I medici del nosocomio Spoke - conclude Alessandro Nicolò - continuano tra mille difficoltà strutturali ed organizzative a fare il proprio lavoro assicurando comunque l’assistenza terapeutica ai pazienti ma il contesto in cui sono costretti ad operare non è dignitoso né garantisce l’incolumità e la sicurezza dei pazienti e degli stessi operatori. Si provveda pertanto tempestivamente a ripristinare la funzionalità dei servizi le cui criticità sono state evidenziate costantemente anche da più parti”.

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Al Museo archeologico di Locri "Un giorno all'anno tutto l'anno"

Sabato 29 dicembre 2018, alle ore 17.30, a Locri (Reggio Calabria), presso il Museo archeologico nazionale di Palazzo Nieddu Del Rio, si terrà l’iniziativa "Un giorno all’anno tutto l’anno" che si prefigge di assicurare il più ampio accesso ai luoghi e ai contenuti culturali, l’abbattimento delle barriere sensoriali per i sordi e il percorso accessibile al Museo.

Per concretizzare tale finalità Palazzo Nieddu Del Rio è stato dotato della VideoguidaLIS sviluppata per l’abbattimento delle barriere sensoriali dell’udito tramite la traduzione dall’italiano alla lingua dei segni italiana (Lis) ed è disponibile gratuitamente come Web-app all’indirizzo www.videoguidalis.it tramite i dispositivi mobile e personal computer.

Le video traduzioni in Lis sono accompagnate da immagini didascaliche dell’argomento. I video in Lis si possono scegliere dal menu dell’applicazione, ma anche inquadrando i codici QR posizionati lungo il percorso espositivo del Museo.

Il Museo archeologico nazionale di Palazzo Nieddu Del Rio ospita al piano terra e al primo piano manufatti dal territorio locrese frutto di recenti campagne di scavo dai risultati scientificamente interessanti e manufatti dal sito prostorico di Canale - Janchina.

I tre musei locresi, quindi, - due al Parco archeologico dedicati l’uno al periodo greco e l’altro alle testimonianze di età romana – e il Palazzo Nieddu, dedicato al periodo anteriore alla fondazione della colonia e alle scoperte dal territorio, offriranno al pubblico una visione completa della Locride tra IX a.C. fino ad età tardo antica.

Interverranno all’iniziativa: Rossella Agostino, direttore del Museo; Giovanni Calabrese, sindaco di Locri e Rosanna Pesce, fondatrice della Digi Art. 

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