Serra, sulla potabilità dell’acqua Procopio e Tassone chiedono al sindaco di informare la popolazione

I consiglieri comunali Antonio Procopio e Luigi Tassone hanno presentato un’interrogazione per avere lumi sulla situazione idrica nella cittadina della Certosa ed, in particolare, sulla reale possibilità di utilizzare l’acqua.

I due esponenti del Pd partono dall’ordinanza del 9 maggio scorso con la quale è stato limitato l’uso dell’acqua potabile proveniente dai serbatoi “Castagnari”, “Scorciatina” e “Guido” e dai “numerosi disagi alla popolazione” e rilevano che tale situazione “può arrecare un serio danno al turismo locale soprattutto in vista del mese di agosto” e “rischiando di intaccare le presenze estive, può compromettere la già fragile economia locale”.

In considerazione dello stato di “incertezza” creatosi, Procopio e Tassone chiedono al sindaco “quali sono ad oggi le iniziative messe in atto per risolvere tale problematica” e “se non ritenga necessario, qualora non dovesse bastare la sola azione dell’ufficio manutenzione, l’ausilio di imprese esterne specializzate in tale settore, anche al fine ridurre il già lungo periodo di ripristino della potabilità dell’acqua”.

Infine, domandano al primo cittadino “se non ritenga necessario e opportuno, a distanza di quasi due mesi, informare la popolazione sullo stato degli interventi in atto”.

Serra, Procopio e Tassone contro il sindaco: “Arrogante e dittatoriale, smentisce anche le sue stesse parole e per la seconda volta aumenta la tassa sui rifiuti”

“Arroganza tanta, risultati zero. L’Amministrazione delle aspettative continua a deludere ed a smentire se stessa, senza avere una rotta precisa”.

I consiglieri del Pd Antonio Procopio e Luigi Tassone commentano negativamente lo svolgimento del Consiglio comunale e criticano la maggioranza che, a loro avviso, “non mantiene le promesse fatte dai palchi”.


“Dicevano - sostengono Procopio e Tassone - di essere capaci di abbassare la Tari, come se si trattasse di un’operazione immediatamente praticabile. Nel momento in cui si sono trovati ad occupare posizioni di responsabilità, hanno provveduto per due anni consecutivi ad imporre nuovi aumenti. In pratica, sono stati smentiti da loro stessi”.

I due esponenti di opposizione, usciti dall’aula per protesta, puntano l’indice contro “un sindaco che si crede dittatore” che, “contravvenendo a quanto aveva affermato nella precedente seduta, ha negato la possibilità alla minoranza di essere rappresentata nel Consiglio di Amministrazione dell’Asilo Chimirri. Nulla contro le due persone che ha indicato, ma non è possibile che Barillari pretenda pieni poteri imponendo la sua volontà anche a costo di rinnegare le proprie parole”. “Di questo biennio di Amministrazione targata Liberamente - concludono - non rimane nulla, se non una siderale distanza dai cittadini. Tutto il contrario di quanto gridavano predicatori populisti”.

Acqua non potabile a Serra, Procopio e Tassone: “Amministratori silenti, disattesi gli slogan lanciati dai palchi”

“Dopo 15 giorni di assordante silenzio, finalmente si ha notizia delle operazioni di pulizia che seguono l’esito negativo dei controlli riguardanti la conformità al D.Lgs. 31/2001 e smi dei parametri microbiologici dei campioni prelevati dai serbatoi comunali. Stranissimo è che tali operazioni siano state effettuate solo a mezzo mese di distanza dall’ordinanza di divieto dell’uso potabile dell’acqua”.

I consiglieri comunali del Pd Antonio Procopio e Luigi Tassone mostrano “forti perplessità” e si dicono “stupiti  della mancanza di informazione che ha caratterizzato l’Amministrazione comunale in queste due settimane di disagi per i serresi. Alla luce di ciò si prega l’amministrazione comunale di chiarire alla cittadinanza il persistere di tali disagi.” 

“Certo - sostengono i due esponenti di minoranza - non è colpa dell’Amministrazione che in un periodo circostanziato l’acqua non sia potabile, ma non possiamo non notare che ‘l’Amministrazione del cambiamento’ che tanto criticava i precedenti amministratori si sia fatta trovare alla prova dei fatti impreparata. Ma non erano i componenti della lista ‘Liberamente’ ad emettere inappellabili giudizi di condanna verso chi ha affrontato il problema prima di loro? Non erano loro che in un batter d’occhio dovevano staccarsi da Sorical e far sgorgare acqua limpida e purissima in tutte le case dei serresi? Che fine hanno fatto quelle promesse?”.

Procopio e Tassone chiedono poi lumi sul “finanziamento di cui doveva essere beneficiaria Serra San Bruno per il rifacimento delle rete idrica”. “Anche su questo aspetto - affermano - nulla è stato reso noto, ma è evidente la sua importanza anche alla luce dello stato della rete comunale che sta imponendo continue riparazioni con i connessi effetti negativi. 

Auspichiamo che la maggioranza, finita l’epoca in cui elargiva lezioni teoriche senza avere responsabilità amministrative, capisca realmente le difficoltà di chi gestisce una cittadina come Serra e si renda conta dell’impegno pratico richiesto dal compito assegnato dagli elettori”.

Ddl per lo sviluppo della montagna, Tassone: “Occasione da non perdere, anche la Regione dedichi la massima attenzione”

“Il Disegno di legge che contiene disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane rappresenta un fattore di novità e degno di attenzione perché, in prospettiva, può diventare lo strumento per avviare una fase di crescita sostenibile e sostenuta”.

Il dirigente regionale del Pd Luigi Tassone guarda con favore ad un provvedimento che “costituisce un elemento di netta discontinuità rispetto ad una tendenza che ha portato al depauperamento dei servizio” e nota che “dopo lunghi anni di parole finalmente si mettono nero su bianco intenzioni e strategie atte a realizzare azioni per il rilancio concreto della montagna”.

“Ciò che prima era visto quasi con disinteresse - osserva il già consigliere regionale - ora viene inteso come un’occasione. Meritevole di approfondimento è la volontà di agevolare l’accessibilità alle infrastrutture digitali e ai servizi essenziali, soprattutto a quelli socio-sanitari e dell’istruzione, di promuovere il sostegno alla residenzialità, alle attività commerciali e agli insediamenti produttivi. In sostanza, ciò che sindaci e Anci hanno sempre chiesto adesso sta per essere recepito. Naturalmente, bisognerà vigilare sull’iter e sulla sua applicazione coinvolgendo tutti gli attori sociali e tutta la popolazione”.
Secondo Tassone, “favorire il ripopolamento delle zone montane è un’azione di buon senso, che permette il decongestionamento delle aree sovraffollate e innalza la generale qualità della vita”.

“Questi interventi - aggiunge - da realizzare in modo complementare rispetto a quelli della Strategia nazionale per le aree interne e alla previsione della fiscalità di vantaggio, possono innescare un circuito positivo in grado di riattivare le energie sopite e creare le basi per una maggiore occupazione, un livello più elevato della qualità dei servizi e quindi per un benessere diffuso. Auspico pertanto - conclude - che anche la Regione comprenda davvero l’importanza di questo processo e si attivi per farne dispiegare al meglio gli effetti”.

Congresso provinciale Pd Vibo, Tassone: “Bene il rinnovamento, ora bisogna radicarsi e sconfiggere il populismo”

“Il Pd si trova ad un punto di svolta. Adesso è il momento di radicarsi in maniera capillare sul territorio e rilanciare con forza l’attività politica”.

È questo il concetto principale su cui si è sviluppato il ragionamento del già consigliere regionale Luigi Tassone nel corso del Congresso provinciale del Pd.
Dopo aver augurato buon lavoro al nuovo segretario Giovanni Di Bartolo, al presidente dell’assemblea Michele Mirabello ed a tutti i componenti della Direzione provinciale, Tassone ha sottolineato la necessità di “proseguire nel percorso di rinnovamento avviato valorizzando le forze positive che si spendono in maniera disinteressata per la crescita della comunità”.

“Un compito molto importante - ha aggiunto Tassone - spetta ai sindaci, che sono profondi conoscitori delle esigenze e delle aspettative del territorio e della comunità. Ci sono tutte le condizioni affinché si possa potenziare uno schieramento in grado di sconfiggere il populismo delle destre e rilanciare i valori democratici, di solidarietà e di sostegno dei più deboli che hanno sempre contraddistinto la storia del riformismo democratico”.

Serra, Procopio e Tassone insistono: “Federico mente e mistifica la realtà, l’Amministrazione non ha fatto nulla per incassare i crediti”

“Cercare di mistificare la realtà e fare finta di ignorare il funzionamento del bilancio non serve a giustificare il danno arrecato alla comunità serrese. I fatti sono chiari: è stato dichiarato un dissesto finanziario evitabilissimo, che è stato presentato come innocuo e oggi che gli effetti di questa scelta sono evidenti nella loro gravità si tenta di nascondere la verità”.

I consiglieri di minoranza Antonio Procopio e Luigi Tassone insistono nella loro versione e allungano i termini della discussione con l’Amministrazione comunale.

“Il vicesindaco - sostengono - dà per scontato che tutte le richieste di ammissione al passivo siano interamente accoglibili, mischia i debiti con mutui e Boc che invece seguono piani di ammortamento pluriennali e non dichiara che la maggior parte delle richieste di ammissione al passivo sono coperte da impegni regolarmente registrati o da debiti fuori bilancio già riconosciuti dal Consiglio comunale. Non dice, ancora, che i fondi di liquidità incidono sul risultato di amministrazione in modo decrescente negli anni e quindi una volta applicati si riducono costantemente”.

Ad avviso dei due esponenti del Pd, “il vero problema è la cassa e, in questo senso, l’Amministrazione non si è mossa in alcun modo per incassare i crediti. Perché - si domandano - è stato emesso il ruolo dell’acqua del 2021 senza aver emesso quello del 2020? È stata una deliberata decisione per aggravare il deficit di cassa? Si è sicuri che tutto ciò sia legittimo? Negli anni scorsi sono stati riconosciuti e onorati diversi debiti fuori bilancio e ciò significa che l’Ente, nonostante una situazione di difficoltà, ha potuto mantenere fede agli impegni e che, quindi, il dissesto poteva essere evitato”.

Inoltre, Procopio e Tassone evidenziano che “Federico finge di non sapere che oltre alle passività, ci sono dei crediti che, se riscossi, possono abbassare il monte passivo” e rimarcano che “la confusione amministrativa regna sovrana per come denunciato, più volte, dai dirigenti”.

“Quanto al senso di responsabilità - concludono - non accettiamo lezioni da nessuno, anche perché in questi mesi di pandemia abbiamo tenuto sempre un basso profilo. Ma evidentemente ascoltare la verità fa male”.

Serra, Procopio e Tassone: “Dissesto finanziario dichiarato per volontà politica e per incapacità amministrativa”

“L’inesperienza e l’incapacità politica dell’Amministrazione comunale hanno prodotto seri danni alla comunità rispetto ai quali adesso non può essere posto riparo”.

I consiglieri di minoranza Antonio Procopio e Luigi Tassone criticano l’operato della maggioranza, ritenuta responsabile di “errori grossolani” e “scelte non ponderate”.

“Le previsioni del Decreto Milleproroghe - sostengono - confermano ciò che abbiamo sempre detto e cioè che la dichiarazione di dissesto poteva e doveva essere evitata. Abbiamo chiesto una riflessione anche in Consiglio comunale, ma questa superficiale Amministrazione comunale ha frettolosamente deciso di procedere senza nemmeno aspettare il riscontro sul Piano di riequilibrio presentato. Oggi la normativa ci dà ragione ed evidenzia come gli amministratori abbiano proceduto sulla base di una precisa e preordinata volontà politica”.

Secondo i due esponenti del Pd, “bisognava aspettare la risposta sul Piano di riequilibrio presentato e oggi ci sarebbe stata non solo la possibilità di rimodularlo, ma anche di riformularlo. Nel corso della precedente consiliatura - evidenziano - sono stati riconosciuti numerosi debiti fuori bilancio, ma è stato fatto uno sforzo non indifferente per presentare il Piano. L’attuale Amministrazione ha inteso invece procedere con la dichiarazione di dissesto, operazione compiuta senza cognizione di causa e presentata come indolore. La realtà si è incaricata di dimostrare che è stato uno sbaglio imperdonabile”.

Capitolo a parte è quello che riguarda la massa passiva: “l’Organismo straordinario di liquidazione - affermano gli esponenti di opposizione - ha certificato che essa non ammonta a 11 milioni di euro per come approvato nell’ultimo bilancio, ma a meno della metà. Quindi, la situazione, seppur non florida, non era tale da portare al dissesto e, d’altra parte, anche il commissario aveva ritenuto corretta la nostra interpretazione e chiuso il bilancio senza dichiarare il dissesto”.

Sulla scorta di queste considerazioni, Procopio e Tassone giudicano negativamente “un’Amministrazione che si era presentata come portatrice di cambiamento e che si è rivelata politicamente incapace e che naviga a vista in una confusione amministrativa senza precedenti”. “”È tempo - concludono - di dedicarsi meno ai social ed al populismo e più alla ricerca della soluzione reale dei problemi della comunità”.

Serra, Procopio e Tassone lanciano l'allarme sull'ospedale: "Il sindaco smetta di rimanere in silenzio"

“La realizzazione della Casa della Comunità nella struttura del ‘San Bruno’ rischia di diventare un pericolo atto preparatorio per lo smantellamento dello stesso ospedale, eventualità che non possiamo accettare e rispetto alla quale ci opporremo con tutte le nostre forze”.
 
I consiglieri comunali di minoranza Antonio Procopio e Luigi Tassone lanciano l’allarme asserendo di volerci “vedere chiaro su tutto ciò che sta accadendo in riferimento agli aspetti sanitari riguardanti il nostro territorio”.
 
“Inizialmente - sostengono i due esponenti del Pd - era stato deciso di ubicare la Casa della Comunità nei locali dell’ex Distretto sanitario, adesso ci ritroviamo di fronte ad uno spostamento che nessuno ha spiegato e che sembra prefigurare scenari da rigettare. Addirittura, ciò, per come si evince dal contenuto della delibera dell’Asp, è avvenuto con il colpevole avallo del sindaco”.
I consiglieri di minoranza rimarcano pertanto che “è inspiegabile l’atteggiamento passivo e di accettazione acritica da parte dell’Amministrazione comunale delle decisioni maturate in altre sedi”.
 
Oggi - aggiungono - dobbiamo fare i conti con una realtà opposta rispetto a quella descritta qualche settimana fa dal sindaco, che, rispondendo con supponenza all’opposizione, aveva rassicurato sull’ubicazione all’interno dell’ex Distretto. Inoltre, ci domandiamo perché l’argomento non sia nemmeno stato sfiorato nell’Assemblea dei sindaci. Sindaci che, in molti casi, ci hanno riferito di essere rimasti finora all’oscuro di tutto”.
 
“Il posizionamento della Casa della Comunità - affermano - in un ospedale il cui Reparto di Lungodegenza non è pienamente operativo e la cui Riabilitazione è rimasta a livello di idea teorica pare tradurre la volontà di sostituire nel medio-lungo periodo il nosocomio con un Poliambulatorio per sopperire all’assenza della rete territoriale. Abbiamo dunque bisogno di una classe dirigente meno succube dell’Asp, capace di opporsi a progetti scellerati e che sappia difendere i presidi di tutela della salute. Il sindaco - concludono - smetta di rimanere in silenzio, dia garanzie sulla permanenza di un ospedale vero e non sulla carta e guidi ogni azione utile a difendere il diritto alla salute degli abitanti dell’area montana”.

 

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