Serra: il M5s è il primo partito, seguono FI e FdI

Il M5s è il primo partito con 559 voti, Forza Italia il secondo con 548, Fratelli d’Italia il terzo con 457. Quarta piazza per il Partito democratico che si ferma a 445 preferenze. La Lega, invece, non va oltre i 190 voti e si fa scavalcare da Azione-Italia viva che incassa il consenso di 235 elettori.

Questo il quadro che esce dalle urne di Serra San Bruno, al termine dello spoglio delle schede relative al rinnovo del Parlamento.

Per quanto riguarda il voto di coalizione nel collegio uninominale della Camera, a fare la voce grossa è il centrodestra che con Giovanni Arruzzolo incassa 1.284 preferenze. Seconda piazza per il M5s che con Riccardo Tucci porta a casa 568 voti, davanti al centrosinistra che con Dalila Nesci non va oltre i 499 voti. Azione-Italia viva conferma, invece, il dato ottenuto come lista e con Maria Soccorsa Galati incassa il consenso di 235 elettori.

Situazione analoga al Senato, dove Tilde Minasi (centrodestra), con 1.271 preferenze, s’impone su Giuseppe Auddino che con il M5s raccoglie 563 consensi. Male il centrosinistra che con Francesco Pitaro non va oltre i 517 voti. Chiude Agostino Siviglia (Azione-Iv) che raccoglie 240 preferenze.

Numeri irrilevanti per tutte le altre liste in campo. 

Nel borgo della Certosa hanno votato 2689 elettori.

Superbonus 110%: M5s: “In Calabria non decolla a causa dell’inefficienza della piattaforma regionale"

«Mentre in gran parte del Paese, grazie al Super Bonus 110%, l’edilizia fa da traino ad una economia che riparte, in Calabria, lo stesso comparto è in forte sofferenza, bloccato da una burocrazia inefficiente».

Così in una nota i portavoce calabresi del Movimento 5 stelle, Laura Ferrara, Alessandro Melicchio, Elisa Scutellà, Anna Laura Orrico, Riccardo Tucci, Massimo Misiti e Giuseppe Fabio Auddino, Federica Dieni, Elisabetta Barbuto, Paolo Parentela e Giuseppe d’Ippolito.

«Se in altre parti d’Italia, grazie al provvedimento introdotto nel Decreto Rilancio in favore dell’edilizia residenziale, è stato inserito il turbo, in Calabria, i professionisti del settore riscontrano, quotidianamente, non poche difficoltà – scrivono in una nota i pentastellati. Battuta d’arresto dovuta all’inefficienza del Sistema Telematico Calabria SUE, la piattaforma digitale ed integrata con il sistema regionale SISMI.CA, oltre che con altri sistemi regionali attraverso la quale gestire l’intero ciclo di vita delle pratiche edilizie pubbliche e private, di cui la Regione Calabria si è dotata lo scorso 29 settembre».

«Gli innumerevoli problemi manifestati dalla piattaforma sono ben noti al Dipartimento infrastrutture, lavori pubblici, mobilità. Diverse, infatti, le segnalazioni ufficiali di disservizio pervenute agli uffici di Catanzaro dalle categorie interessate. La Regione, in seguito alle numerose comunicazioni circa i disservizi e quindi ben cosciente delle carenze della piattaforma, anziché migliorarla e renderla funzionale emette un decreto dirigenziale che prevede un periodo transitorio, fino al 30 aprile, in cui l’invio delle pratiche, potrà avvenire con altre modalità. Alla faccia della digitalizzazione della Pubblica amministrazione, bisognerebbe aggiungere».

«Ci chiediamo quanto ancora devono aspettare i tecnici calabresi per poter lavorare in maniera dignitosa, senza impazzire di fronte ad una piattaforma che si blocca ad ogni piè sospinto. Il Superbonus si presenta come il più classico dei circoli virtuosi. Il privato cittadino ristruttura l’abitazione sostanzialmente a spese dello Stato, con l’unico obbligo di portarla almeno in due classi energetiche superiori (quindi con una netta riduzione di emissioni nell’atmosfera) oppure di migliorarne la sicurezza in chiave antisismica. Sono migliaia i cantieri avviati in Italia e sarebbero tantissimi anche in Calabria se solo non fosse, colpevolmente, rallentato il lavoro di tantissimi professionisti che ogni giorno si trovano a dover fronteggiare una pubblica amministrazione che non riesce ad offrire servizi digitali efficienti e snelli» concludono i parlamentari.

 

Sondaggi, boom di consensi per Fratelli d'Italia

Un vero e proprio boom di consensi per il partito di Giorgia Meloni che in un anno guadagna quasi il 10 per cento (esattamente + 9,4 per cento rispetto a luglio del 2019).

E’ quanto emerge dal sondaggio Monitor Italia, nato dalla collaborazione tra Agenzia Dire e Istituto Tecne’, con interviste effettuate tra ieri ed oggi.

Con il 16 per cento, Fratelli d’Italia diventa, quindi, il terzo partito italiano alle spalle della Lega (24,9 per cento) e del Pd (20,2 per cento).

Il M5s non va oltre il 15 per cento, mentre Forza Italia si ferma all’8,3 per cento.

Appaiati, La Sinistra e Azione al 2,9 per cento, mentre Italia viva si attesta al 2,7 per cento.

Infine, +EU al 1,9 per cento ed i Verdi all’1,6 per cento.

Rimane bassa la fiducia nell’operato di Conte e dei suoi ministri.

Solo il 29,8 per cento degli intervistati approva la linea del governo, contro il 65,8 per cento che ne censura l’operato.
Il 4,4 per cento, invece, non esprime alcuna posizione.

Decreto Calabria, Bruno Bossi (Pd):"Nesci costretta a dimettersi per un macroscopico conflitto d'interessi"

"Sul decreto Calabria si infrangono tutti i sogni di gloria dei 5stelle. L'onorevole Nesci si è dovuta inevitabilmente dimettere da relatrice del provvedimento. La responsabilità è stata affidata alla presidente della commissione affari sociali".

Ad affermarlo è la deputata Pd, Enza Bruno Bossio, a margine della seduta della Camera dedicata alla conversione in legge del decreto Calabria.

 "La Camera - spiega la parlamentare - ha sollevato un evidente e macroscopico conflitto d'interessi. Il ministro della Salute Grillo ha dovuto ritirare dall'elenco dei papabili commissari delle Aziende calabresi il nome del collaboratore della Nesci".

"Due giorni di discussione parlamentare dedicata al decreto Calabria - aggiunge l'on. Bruno Bossio - hanno portato allo scoperto tutti i lati oscuri di un provvedimento spacciato come l'unica cura possibile per la sanità calabrese ma, nei fatti, funzionale solo agli interessi di tipo privatistico dei 5stelle. La efficace opposizione in aula del Pd ha avuto il merito di mettere a nudo tutte le opacità e le anomalie normative, nonché l’evidente profilo incostituzionale del provvedimento. Questa vicenda è esemplificativa della reale natura del Movimento 5 Stelle, intransigente e giustizialista con i nemici politici, ipocrita e bugiardo nella propria azione quotidiana di potere".

Enza Bruno Bossio - Deputata Pd

Elezioni europee: la Lega è il primo partito, crolla il M5s

Supera addirittura le previsioni degli exit poll è diventa il primo partito. La Lega di Matteo Salvini conquista il 34,56 per cento delle preferenze alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo e stacca di gran lunga tutte le altre forze politiche.

Il Pd è il secondo partito, con il 22,88 per cento.

Crolla invece il M5s, che non va oltre il 16,84%. Forza Italia si ferma all’8,53%, Fratelli d'Italia cresce e tocca quota 6,42%.

Più Europa al 3,13%, Europa Verde si attesta al 2,32%, La sinistra all'1,7%, il Partito Comunista allo 0,9%, il Partito animalista allo 0,6%, i Popolari per l'Italia allo 0,3%, gli altri movimenti al 2%.

In calo il dato dell’affluenza, che si ferma al 56,10% rispetto al 58,69% del 2014.

Taglio privilegi Regione Calabria, M5s: “Ora è necessaria la volontà politica per l’approvazione della proposta di legge”

«La proposta di legge “Taglio Privilegi” ha un impianto normativo coerente, ora è necessaria la volontà politica per approvarla».

Così Alessandro Melicchio (M5s Camera), Laura Ferrara (M5S Europa) e Riccardo Tucci (M5s Camera) che ieri, durante la seduta della Prima Commissione Affari Costituzionali della Regione Calabria, hanno illustrato la proposta di legge di iniziativa popolare.

«Una data storica quella del 28 febbraio 2019 – affermano i tre -. Per la prima volta il Movimento 5 stelle entra nel Consiglio regionale e lo fa per portare la voce degli oltre 5 mila cittadini calabresi che hanno sottoscritto la nostra proposta di legge. Il taglio agli sprechi della politica è tuttora una richiesta incessante che arriva da parte dei cittadini ed è una bandiera del Movimento 5 stelle che lo ha attuato a livello nazionale. La Calabria continua ad essere fra le Regioni “sprecone”, nonostante sia uno dei territori più poveri d’Italia. Con la legge “Taglio Privilegi” proponiamo una riduzione del 40% dei costi di gestione dei gruppi consiliari, un ulteriore 40% degli emolumenti di chi copre una carica politica, quindi Presidenti, Assessori e Consiglieri e un taglio proporzionale dei vitalizi. Un risparmio annuo, dunque, di circa 4 milioni di euro da destinare a risolvere i veri problemi dei calabresi. Diversi i consiglieri regionali che ieri hanno assistito e sono intervenuti al dibattito. Nessuno, in verità, è mai entrato nel merito della nostra proposta di legge. Hanno preferito intervenire su questioni prettamente politiche e demagogiche, arrivando ad affermare che è arrivato il momento di ascoltare i cittadini e di conoscere i territori. Paradossale detto da chi, eletto appunto in seno al Consiglio regionale, dovrebbe conoscere bene le esigenze dei calabresi e avrebbe già dovuto portare avanti azioni risolutive».  «Ci auguriamo – concludono i tre – che l’iter per l’approvazione si concluda prima della fine di questa legislatura, altrimenti “Taglio Privilegi” sarà la prima legge che approverà il Movimento 5 stelle quando, con le prossime elezioni regionali, sarà finalmente alla guida della Regione Calabria».

Tirocini bando scuola, Laura Ferrara (M5S): “un bando nato male e finito peggio”

«Continuano gli effetti negativi delle fallimentari politiche attive promosse dal governo regionale targato Oliverio». Così l’eurodeputata Laura Ferrara, riferendosi ai circa 600 tirocinanti degli istituti scolastici calabresi.

«Disoccupati - spiega la Ferrara - che a giorni concluderanno i tirocini formativi nelle scuole così come previsto dal bando le cui finalità erano: “assicurare alle scuole calabresi la possibilità di avvalersi delle prestazioni di lavoratori percettori di ammortizzatori sociali in deroga e di disoccupati, al fine di concorrere a creare condizioni favorevoli all’inclusione scolastica e sociale degli alunni con disabilità grave; dare la possibilità, ai lavoratori disoccupati, di essere avviati in percorsi di formazione, svolgendo un’attività lavorativa di indubbia valenza socio – professionale e beneficiando di un indennità di partecipazione ai servizi formativi”».

«Questo bando - ricorda la Ferrara - non nacque sotto una buona stella. Un programma annunciato, come al solito, in pompa magna a giugno 2016, dall’allora assessore al ramo, Federica Roccisano e dal governatore. Seguì un iter burocratico lento e contorto, avviato solo ai primi di settembre del 2016 con l’emanazione da parte della Regione Calabria di specifico bando. I tirocini partirono un anno dopo, quindi a settembre del 2017, per ultimarsi il 22 novembre di quest’anno. Va da sé che alla Regione Calabria, oltre a procedere con i soliti ritardi, non sono nemmeno in grado di farsi bene i conti. I percorsi di formazione e orientamento, che vedono i beneficiari impegnati con soggetti vulnerabili, a cui andrebbe garantita continuità e assistenza, terminano dopo due mesi dall’inizio delle scuole, quando sarebbe stato più ragionevole concluderli alla fine dell’anno scolastico, quindi nel mese di giugno. Alcuni genitori di studenti disabili ci stanno segnalando le difficoltà che questa brusca interruzione comporterà nel sereno proseguimento dell’anno scolastico per i propri figli. Così come gli stessi beneficiari del bando lamentano di aver svolto nelle scuole, non un percorso di formazione, ma una vera e propria attività lavorativa senza, ovviamente, il compenso e le tutele previdenziali proprie di un normale lavoratore».

«Non crediamo più alla bugia narrata da Oliverio secondo cui lui erediterebbe dalle passate amministrazioni le tantissime vertenze di migliaia e migliaia di stagisti e tirocinanti calabresi. Lui stesso, e questo bando è solo un esempio, ha portato avanti, in piena continuità con il passato – conclude l’europarlamentare – politiche volte a ingrossare la sacca di precariato e che certamente non si configurano come misure concrete di politica occupazionale».

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Margherita Corrado (M5S Senato): Ottimo che Anas proibisca uso diserbanti

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa a firma di Margherita Corrado, senatrice del M5S - Commissione Cultura che benedice la decisione dell'Anas di non utilizzare diserbanti per la pulizia delle strade.

Desidero esprimere il mio apprezzamento per la decisione di ANAS Calabria di proibire alla ditta incaricata di eliminare la vegetazione che cresce spontanea lungo i margini delle strade di competenza l’impiego del diserbante utilizzato nei mesi scorsi.

La prontezza e il buon senso della decisione, di cui va dato atto ad ANAS, tengono dietro alla tempestività e al senso civico dimostrati dagli agricoltori calabresi nel segnalare, come rappresentato poi dalla scrivente nelle interlocuzioni con l’Ufficio regionale di ANAS e con il Ministero competente (M.I.T.), la duplice anomalia costituita dalle modalità inappropriate di utilizzo del prodotto fitosanitario e dall’impiego di una sostanza attiva che, nel controllo delle infestanti, benché ammessa dalla UE, la Regione ha messo al bando nel 2016, facendo dell’agricoltura calabrese un’agricoltura a glifosato zero.

L’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, basato sul delicato equilibrio tra efficacia e rischio potenziale dei principi attivi, fa parte delle buone pratiche agricole che da sempre stanno a cuore al M5s. Uguale attenzione va a tutto ciò che incide, anche marginalmente, sulla qualità dei prodotti (biologici e non) che portano fuori dai suoi confini geografici il nome e la tradizione culturale della nostra regione.

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