“Note di fuoco 2017”, Laura Ferrara (M5S): “Accesso libero al lungomare per i cittadini belvederesi”

“Accesso libero al lungomare di Belvedere per i cittadini belvederesi nelle serate della manifestazione Note di Fuoco 2017”, questo è l'invito che Laura Ferrara, europarlamentare calabrese del MoVimento 5 stelle, rivolge al Sindaco di Belvedere Marittimo ed all'Associazione culturale Creativamente, promotrice dell'evento.

“Già lo scorso anno, - dichiara la Ferrara - a seguito delle numerose segnalazioni pervenute, tramite PEC avevamo chiesto al Sindaco chiarimenti circa alcuni aspetti poco chiari della manifestazione. Nello specifico, anche per questa edizione permangono le stesse perplessità in merito alla previsione del pagamento di un ticket per i cittadini belvederesi che nelle serate della manifestazione vorranno accedere al lungomare. Infatti, nonostante l'ambigua formula del “contributo libero di 1€ a fronte della disponibilità gratuita delle navette e dei vari parcheggi custoditi”, abbiamo constatato come nella manifestazione dello scorso anno l'accesso al lungomare era consentito solo dietro il pagamento di un ticket di 2€, obbligatorio anche per i cittadini belvederesi residenti e non utilizzatori di navette o parcheggi.

Una scelta che, prescindendo dagli aspetti giuridici, sicuramente mal si concilia - continua l'europarlamentare calabrese – con la concessione del Patrocinio Comunale e con l'affidamento dell'intero lungomare per la realizzazione della manifestazione. Il contributo, come detto è previsto anche in questa edizione solo che dello stesso non si trova traccia né nelle delibere comunali né nella promozione dell'evento. Come dovranno regolarsi i cittadini che abitualmente frequentano il lungomare per lavoro o per abitudine e che non sono interessati alla manifestazione?”. Conclude poi la Ferrara: “Pur riconoscendo le indubbie positività che derivano da tale manifestazione in termini di valorizzazione territoriale e di promozione turistica, chiediamo maggiore chiarezza in merito alle suddette criticità, anche al fine di creare pericolosi precedenti o annosi privilegi”.

Migranti, Laura Ferrara (M5S): “Allarmante il fenomeno dei minori stranieri non accompagnati”.

“Con i recenti sbarchi dei migranti nei porti dell’Italia meridionale - dichiara Laura Ferrara, deputata europea del MoVimento 5 Stelle - emergono le gravi difficoltà nella gestione dell’accoglienza dei minori non accompagnati, categoria di soggetti articolarmente vulnerabili.

La Sicilia e la Calabria sono le regioni che ne ospitano di più. Attualmente - continua Laura Ferrara -, al Parlamento Europeo, sono in corso i lavori sul rapporto che riguarda la proposta di regolamento che stabilisce una procedura comune di protezione internazionale, di cui sono relatrice. La mia proposta è quella di un trattamento rapido ed efficace delle domande di asilo e particolare attenzione viene riservata alle garanzie procedurali nei confronti dei minori non accompagnati. In questo ambito si punta a velocizzare i tempi per la nomina di un tutore, in modo da garantire assistenza e rappresentanza nel corso dell’intera procedura di esame della domanda d’asilo, a non affidare un numero elevato di minori allo stesso tutore. La proposta è di limitare a 20 il numero di minori affidati allo stesso tutore, in modo da essere sicuri che potrà seguire al meglio i vari casi.

Attualmente capita che si arrivi anche a 70 minori sotto tutela di un solo tutore. Nella mia proposta chiedo di implementare un sistema di controllo delle prestazione dei tutori stessi, che siano qualificati evitando conflitti d'interesse. Capita oggi che i minori vengano affidati agli stessi gestori dei centri che li accolgono. A migliorare, in questo modo, sarà anche la prevenzione di abusi di ogni genere. Inoltre sono stati presentati emendamenti per esentare i minori da particolari procedure, come quella di frontiera, che potrebbero rivelarsi eccessivamente pregiudizievoli nei loro confronti”. 

Secondo i dati ministeriali, dall’inizio del 2017, sono sbarcati in Italia circa 9800 minori stranieri non accompagnati mentre quelli censiti e presenti nelle strutture di accoglienza, alla data del 31 maggio, sono più di 16.000. Superano invece il numero di 5000 i minori che si sono resi irreperibili senza lasciare traccia. I Comuni di sbarco, i quali hanno le maggiori responsabilità nella cura dei minori, sono costretti in molti casi a ricorrere a strutture temporanee di accoglienza in territori che vivono spesso situazioni di disagio sociale ed economico. “Il rischio che si alimentino sentimenti di xenofobia e razzismo è costante, - commenta la pentastellata - al pari del rischio, da parte dei minori, di essere vittima di episodi di sfruttamento, violenza e attività illecite. In più occasioni i consistenti fondi nazionali e comunitari che ruotano intorno all’accoglienza hanno rappresentato un business per chi ne ha fatto oggetto di speculazione. Inoltre vi è il problema dei cittadini stranieri che si fingono minori per sfuggire alle responsabilità ed ottenere un miglior trattamento. 

Unitamente ad altre proposte che il Movimento 5 Stelle ha avanzato per la revisione del fallimentare regolamento di Dublino, si vuole quindi evitare che i minori siano privi di idonea tutela ed assistenza o che si ritrovino imprigionati da inadeguate procedure e principi che bloccano il loro viaggio verso una destinazione finale che, spesso, non corrisponde al nostro Paese. In ogni occasione la delegazione del M5S - conclude Laura Ferrara – si batte nelle aule parlamentari di Bruxelles e Strasburgo affinché il sud dell’Italia non diventi il campo profughi d’Europa, richiamando costantemente il rispetto dei principi di solidarietà da parte degli altri Stati Membri e di equa ripartizione di responsabilità nella gestione dei flussi”.

"La depurazione in Calabria è ferma all'anno zero”

"Nonostante i tanti proclami ed i tanti slogan dell'amministrazione regionale targata Oliverio, il sistema depurativo calabrese resta fermo all'anno zero".

Così Laura Ferrara, europarlamentare calabrese del MoVimento 5 Stelle, commenta lo stato di criticità in cui versa, oramai da anni, il sistema di trattamento delle acque reflue in Calabria.

"La predisposizione e l'attuazione di interventi di risanamento per gli impianti depurativi  procede a passo di lumaca nonostante la procedura d'infrazione europea (cfr.n.2014/2059) in corso oramai da oltre tre anni. Ricordo che la Calabria è seconda solo alla Sicilia per numero di agglomerati che non si sono ancora allineati alle normative europee, ben 129.

Solo un anno fa Matteo Renzi firmava in pompa magna il 'Patto per la Calabria' con Oliverio – continua la Ferrara – ma assolutamente nulla è stato fatto. Neanche un euro dei 150 milioni previsti dalla Delibera Cipe 26/2016 è stato ancora investito per risanare le criticità depurative che interessano i 129 agglomerati calabresi.

Nel frattempo però continuano a prendere in giro i calabresi con l'annuncio di un censimento dello stato dell'arte di tutti gli impianti depurativi regionali. Tutto ciò avviene, ovviamente, in piena estate.

Il Movimento 5 Stelle propose questa stessa iniziativa tempo fa attraverso il “Decalogo sulla buona depurazione”, un manuale d'istruzione per ogni processo di riefficientamento del sistema depurativo. Nessuno ci ascoltò o prese i giusti provvedimenti in tempi non sospetti".

L' europarlamentare pentastellata, nelle scorse settimane, aveva interessato del problema direttamente l'Ue.

"Vista l'inerzia ed il fallimento delle varie politiche regionali nella gestione del sistema depurativo, nelle scorse settimane abbiamo presentato una petizione al Parlamento europeo con l'obiettivo di sollecitare valide e urgenti misure per eliminare le criticità che riguardano il sistema depurativo in Calabria. Per dare forza all'iniziativa, a breve organizzeremo banchetti su tutto il territorio regionale per la raccolta firme da presentare a Bruxelles".

Di tale tematica e delle connesse problematiche ambientali si parlerà a Scalea (da alcuni giorni interessata dalla “presenza” di sospette schiume multicolori in mare) domenica 2 luglio, a partire dalle 10.30, all'interno del gazebo allestito sul lungomare Ruggero di Lauria a Scalea.

Oltre a Laura Ferrara interverranno il portavoce M5S alla Camera dei deputati Paolo Parentela, il portavoce al Consiglio comunale di Scalea Renato Bruno e Ferdinando Laghi Vicepresidente Nazionale di I.S.D.E. Medici per l'ambiente.

Aterp Calabria, Laura Ferrara (M5S): "Nomine e concorsi per gli amici degli amici"

«Riscontriamo troppe criticità nell'iter con cui il presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, sta provvedendo al riordino e all’accorpamento delle Aterp della Regione Calabria».

È quanto dichiara Laura Ferrara, eurodeputata del MoVimento 5 Stelle, in merito alla procedura iniziata con la legge regionale 24/2013 e finalizzata all’istituzione del nuovo Aterp unico regionale.

«Procedure selettive mai espletate, atti amministrativi e nomine dirigenziali viziate dalla mancanza delle prescritte motivazioni previste dalla legge, delibere e decreti di Giunta disorganiche e contrastanti con norme di legge e ancora, concorsi interni svolti in totale “anarchia” con modifiche di requisiti e regole apportate in corso d’opera. Inoltre l’accorpamento si sarebbe dovuto compiere entro il 31 luglio 2015 – ricorda la Ferrara -  ma l’istruttoria e la prosecuzione dello stesso ha presentato non poche falle e diversi zone d’ombra.

Cambia l’amministrazione ma non le modalità di gestione di questi Enti, gestiti tanto da destra che da sinistra con logiche clientelari e privatistiche. È sotto gli occhi di tutti quanto avvenuto per Calabria Verde e Fincalabra, pare che neanche l’Aterp faccia eccezione.

Oliverio, quindi, verifichi e chiarisca al più presto se le nomine effettuate durante il suo mandato sono avvenute nel pieno rispetto delle regole.

Nessuna rottura con il passato, anzi in piena continuità non si ritrova alcuna trasparenza nemmeno nelle varie procedure concorsuali espletate: dalla nomina del Commissario straordinario fino alla selezione dei dirigenti amministrativi e di addetto stampa (tutti in quota Pd).

Altresì - aggiunge l'esponente pentastellata - al fine di completare la procedura d'accorpamento, si proceda subito alla nomina del nuovo Direttore generale dell’Aterp regionale e della relativa dotazione organica».

Un’ultima stoccata, la Ferrara, la riserva alla programmazione regionale dei fondi europei in tema di edilizia sociale; «il recente avviso pubblico, attualmente in preinformazione, a valere sui fondi strutturali,  non include tra i possibili beneficiari l’Aterp. Un’omissione paradossale e assurda visto che la gran parte degli alloggi da ristrutturare sono proprio di proprietà dell’ente».

 

Fondi europei, Ferrara (M5s): "La Calabria non ha cambiato rotta con la nuova programmazione"

"Ancora troppo evidente il divario fra Nord e Sud Italia, ma soprattutto grosse le differenze nella spesa dei fondi comunitari fra le regioni del Sud Italia e le altre regioni europee".

E' quanto sostiene in una nota l'eurodeputata del Movimento 5 stelle, Laura Ferrara.

"La Calabria non ha cambiato rotta con la nuova programmazione – afferma Ferrara – che procede a rilento nell'emanazione dei bandi. Come se non bastasse non si intravede nemmeno trasparenza nella rendicontazione della vecchia programmazione. Il 31 marzo scorso – continua l'unica europarlamentare eletta in Calabria - si sarebbe dovuta inviare alla Commissione tutta la documentazione relativa ai pagamenti del Por 2007-2013.
Ad oggi non sappiamo quanto ha speso realmente la Calabria, nessuna conferenza stampa è stata annunciata per illuminare i calabresi su come si è ottenuta la copertura dell'80% della spesa. Quello che sappiamo e lo certifica anche la Cretu, durante il dibattito organizzato dal
Comitato europeo delle Regioni e dalla Commissione Ue, è che nessun miglioramento è visibile in termini di sviluppo del territorio. Realtà riscontrabile a tutti i cittadini calabresi purtroppo. Sappiamo per certo che i Dipartimenti regionali per recuperare risorse hanno fatto ricorso, fin troppo forzato, ad artifici contabili. Tantissime poi le risorse spostate sui Pac, per non parlare delle criticità legate alla scorsa programmazione che ha subito più di una sospensione nei pagamenti per anomalie amministrative, quindi errori di gestione da parte del Dipartimento stesso. L'impennata nella spesa, bisogna ricordarlo, è stata possibile solo ricorrendo ed abusando di tutte quelle operazioni di ingegneria finanziaria dirette proprio a mostrare che i fondi venivano spesi. Operazioni consentite anche dalla Commissione, ma che nei fatti non rispettano la programmazione iniziale e non incidono sul reale sviluppo del territorio. Aspettiamo fiduciosi – conclude la Ferrara – un'azione di correttezza e trasparenza da parte di questa amministrazione regionale affinché informi tutti i cittadini su come si è concluso il Por 2007/2013 e se qualcosa di positivo ha portato alla Calabria".

Eumenidi, Laura Ferrara (M5S): “Garanzia Giovani strumento per favorire clientele”

"Come poteva decollare e creare occupazione il Programma Garanzia Giovani in Calabria se a gestirlo come bacino clientelare erano per prime le società partecipate dalla stessa Regione Calabria".

È il commento dell'eurodeputata Laura Ferrara circa alcune intercettazioni emerse dall'inchiesta Eumenidi che coinvolge i vertici di Sacal.


"È paradossale - continua la Ferrara – l'irregolarità con la quale èstato gestito il programma, utilizzato da dirigenti pubblici e manager come strumento per favorire clientele. Da quanto si apprende dalle intercettazioni pubblicate in queste ore dalla stampa locale, le selezioni avvenivano esclusivamente fra parenti ed amici, senza alcun criterio di meritocrazia e competenza.
In pratica quei tirocini non si sarebbero mai potuti trasformare in risorse efficienti ed efficaci per la stessa Sacal, società gestore dell'aeroporto di Lamezia Terme e per il turismo in Calabria. Il modo scellerato con cui si continuano a gestire i fondi pubblici è uno schiaffo in faccia ai calabresi – conclude – non basta mettere a disposizione milioni di euro e farne propaganda elettorale, la governance regionale dovrebbe anche controllare come vengono impiegate queste risorse economiche, soprattutto se a beneficiarne sono società pubbliche o partecipate da Enti pubblici".

Trasporti, Laura Ferrara (M5s): “La Calabria ha il dovere di intercettare le risorse europee per l’adeguamento delle infrastrutture”

Oltre un miliardo di euro di fondi europei per finanziare le infrastrutture di trasporto su tutto il territorio comunitario. E’ questo l’ammontare totale di un nuovo bando a valere sul programma europeo Meccanismo per collegare l’Europa (CEF) con due scadenze previste per la presentazione delle domande, il14 luglio 2017 ed il 30 novembre 2017.


“La programmazione comunitaria per lo sviluppo delle reti transeuropee nei settori dei trasporti, dell’energia e della telecomunicazione (CEF) - dichiara l’europarlamentare calabrese Laura Ferrara – offre una notevole opportunità di colmare le enormi lacune presenti sul territorio regionale. Gli obiettivi di questo bando sono molteplici: realizzare i collegamenti mancanti, eliminare le strozzature, migliorare l’interoperabilità ferroviaria ed, in generale, ottimizzare l’interconnessione dei vari modi di trasporto. La Regione Calabria, attraverso i suoi Dipartimenti ed il suo numeroso personale - continua la parlamentare penta stellata – ha, quindi, l’onere di provare ad intercettare parte di tali fondi, al fine di recuperare al più presto il gap infrastrutturale che penalizza il nostro territorio.”


La grande fetta dei finanziamenti previsti dal bando (oltre 500 milioni) sarà destinata allo sviluppo della rete europea dei trasporti TEN-T e dei suoi nove “corridoi” che, nell’insieme, costituiranno l’asse portante dei trasporti nel mercato unico europeo. Altresì sarà finanziato il passaggio a nuovi sistemi di trasporto che utilizzino tecnologie innovative, a basse emissioni di carbonio e ad alta efficienza energetica.


“La Calabria, nello specifico, – conclude la Ferrara - è attraversata dal c.d. corridoio scandinavo-mediterraneo della rete TEN-T, il cui tratto ferroviario compreso tra Napoli e Reggio Calabria andrebbe profondamente rinnovato. Attraverso l’opportunità concessa dal programma europeo CEF, l’amministrazione regionale calabrese potrebbe farsi promotrice di progetti di adeguamento del tracciato ferroviario inerente al suddetto corridoio europeo. Si darebbe così un contributo sostanziale alla politiche di coesione che l’UE persegue attraverso i fondi europei e non si lascerebbe sempre ad altre regioni/stati il primato nella capacità di intercettare i finanziamenti europei”.

Consorzi di bonifica, proposte due leggi contrastanti. Laura Ferrara (M5S): La Regione gioca con la pelle di cittadini e agricoltori

Sono quattro le proposte di legge sulla riforma dei Consorzi di Bonifica. Due sono state presentate recentemente dalla stessa compagine politica dell´amministrazione Oliverio, ma vanno in direzioni diverse. “L´ennesimo pasticcio di un´amministrazione - dichiara Laura Ferrara, deputata europea del M5S - che dimostra superficialitá  e mancanza di una linea comune nell´affrontare i problemi della Regione.

A rimetterci sono, da una parte, cittadini e agricoltori costretti a pagare tributi consortili anche senza ricevere benefici da opere ed attivitá di bonifica, dall'altra i lavoratori di enti consortili fallimentari che da mesi non ricevono stipendio”. Le proposte di legge di iniziativa popolare, una sottoscritta da 8000 cittadini calabresi,  un´altra deliberata da 7 Comuni, vengono invece lasciate languire in violazione dello  Statuto della Regione Calabria che prevede un esame accelerato, entro tre mesi dalla presentazione, da parte del Consiglio. Presentazione che é avvenuta quasi quattro anni fa senza che il Consiglio le abbia ancora esaminate e discusse.

A complicare il quadro, le due ulteriori proposte di legge  arrivate dalla maggioranza e che risultano contrastanti. Una prevede, in linea con le proposte di iniziativa popolare, che il pagamento del tributo consortile debba essere pagato sui terreni che ricevono un beneficio “specifico” e “diretto” dalle attività di bonifica, l´altra, a firma Mauro D´Acri, delegato All´Agricoltura, prevede il pagamento dei tributi anche per benefici “indiretti”. Questi ultimi finirebbero per giustificare l´attuale e generalizzata tassazione di tutti gli immobili solo per il fatto di ricadere nei comprensori consortili.  “Ci opporremo al tentativo in atto - ribadisce Laura Ferrara - diretto a legalizzare e perpetuare l’ingiusta imposizione di tributi a danno di migliaia di cittadini calabresi. In Italia, le leggi regionali in materia, che hanno recepito i criteri dell´Intesa Stato Regioni del 2008, parlano di benefici diretti e specifici come presupposto dell´imposizione.

É ora che Oliverio prenda impegni precisi affinché anche in Calabria -conclude Laura Ferrara - si segua lo stesso principio e si ponga fine ai tributi ingiusti”.

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