Picchiava il padre per avere soldi: arrestato dai Carabinieri

I Carabinieri hanno arrestato, in esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale  di Reggio Calabria, B.M.S., di 33 anni, di Melito di Porto Salvo, per i reati di maltrattamenti in famiglia o contro fanciulli, percosse, lesioni personali, minaccia e tentata estorsione. Il provvedimento, attuato a Condofuri, è scaturito da un'attività di indagine condotta dai militari che hanno refertato una lunga serie di maltrattamenti e lesioni perpetrate dalll'uomo nei confronti del padre, finalizzate ad estorcergli denaro.

Marito violento arrestato dalla Polizia

Nella serata di ieri, gli agenti della Polizia di Stato dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Crotone hanno eseguito la misura della custodia cautelare in carcere su richiesta avanzata dal sostituto procuratore della Repubblica di Crotone, Ivan Barlafante, in attuazione dell’ordinanza, emessa dal Tribunale di Crotone, nei confronti di M.P., 46 anni, di Scandale, per i reati di maltrattamenti in famiglia, minaccia aggravata e lesioni personali nei confronti di D.K.D., sua moglie. A seguito dei diversi interventi effettuati dal personale del Nucleo Volanti su segnalazioni arrivate presso il numero di emergenza 113, nonché a seguito delle querele sporte dalla moglie nelle quali sono stati denunciati i reiterati comportamenti violenti posti in essere dal coniuge, gli agenti della Squadra Volanti, presa cognizione dei fatti, hanno effettuato una serie di accertamenti e di controlli incrociati d’intesa con il sostituto procuratore della Repubblica Ivan Barlafante. I risultati di tali attività di indagine hanno permesso di raccogliere, a parere degli inquirenti, sufficienti indizi di colpevolezza che hanno consentito l’emissione, da parte del Tribunale di Crotone, Ufficio GIP/GUP, della misura custodiale personale come conseguenza di una pervicacia nella condotta violenta del marito, già in precedenza sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla donna. M.P. dopo gli accertamenti di rito, è stato associato alla Casa Circondariale di Crotone a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

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Minaccia e picchia la moglie: la Polizia denuncia un 28enne

E' stato denunciato un ventottenne, accusato dei reati di lesioni personali e maltrattamenti in famiglia mediante l’uso di minacce e violenza nei confronti della coniuge convivente di 27 anni. Gli addetti al 113 della Questura di Cosenza, diretta da Luigi Liguori, avvisati dalla donna, immediatamente hanno inviato sul posto una unità operativa della Squadra Volanti. Giunti sul posto, gli operatori della Polizia di Stato, hanno richiesto l’intervento dei sanitari del 118, i quali hanno prestato le necessarie cure mediche alla donna.

 

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Droga e maltrattamenti in famiglia: in manette un 31enne

I Carabinieri, eseguendo l'ordine di applicazione di una misura cautelare emessa dal Tribunale di Palmi, hanno tratto in arresto a Sant'Eufemia d'Aspromonte Antonino Cutrì, 31enne di Cinquefrondi, in provincia di Reggio Calabria.  E' ritenuto responsabile dei reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, maltrattamenti in famiglia, minaccia ed evasione, tutti commessi nel secondo semestre del 2014.

Calci e pugni alla compagna e al figlio: fermato dai Carabinieri

E' finito agli arresti domiciliari un uomo di quarantadue anni che è stato sorpreso dai Carabinieri mentre picchiava la compagna ed il figlio di sedici anni. L'episodio è accaduto a Mesoraca, in provincia di Crotone. Ad allertare i militari dell'Arma intervenuti presso l'abitazione è stata la donna. L'aggressione, che è costata ad A.B., di nazionalità romena, le accuse di lesioni personali e maltrattamenti in famiglia, sarebbe stata da lui commessa subito dopo il suo ritorno nell'appartamento. Scatenatosi per banali ragioni, avrebbe iniziato a colpire con calci e pugni la convivente prima e successivamente il ragazzo. Entrambe le vittime sono state curate dal personale sanitario della Guardia Medica che ha riscontrato diversi lividi sia sul corpo della mamma, pure di origini romene, che del minorenne. E' da sette anni, ha confessato lei, che il compagno, la cui detenzione domiciliare è stata disposta in altro luogo rispetto alla casa di famiglia, la malmenava. 

 

   

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Minaccia la madre con un'ascia: lo bloccano i Carabinieri

Lo hanno scoperto nell'atto di minacciare la mamma 96enne con un'ascia. E' per questa motivazione che i Carabinieri hanno tratto in arresto a Gerace, in provincia di Reggio Calabria il 76enne G.B.C. I militari dell'Arma, intervenuti in casa dell'anziana vittima, lo hanno disarmato e gli hanno stretto le manette ai polsi. L'accusa nei suoi confronti è di maltrattamenti in famiglia. 

Maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, arrestato 43enne rumeno

I carabinieri hanno tratto in arresto un 43enne di nazionalità rumena per il reato di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e minacce nei confronti della convivente, per fatti commessi a Gioia Tauro, a partire dal settembre 2013, in esecuzione all’ordine di misura cautelare emesso dall’Autorità giudiziaria.

Picchia selvaggiamente la compagna: arrestato all'alba

Dovrà rispondere dei reati di lesioni gravi e maltrattamenti in famiglia un uomo di 41 anni che stamane è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Cosenza. Di origini rumene, avrebbe picchiato selvaggiamente la convivente che i militari dell'Arma hanno individuato a Piazza Europa: sul viso sangue e lividi profondi. Stava implorando di essere aiutata. Prestati i primi soccorsi, gli uomini in divisa l'hanno trasferita all'ospedale "Annunziata" del capoluogo bruzio. I medici, che non hanno sciolto la prognosi, le hanno diagnosticato fratture alle costole ed al setto nasale, ed un trauma cranico. La stessa vittima ha raccontato agli investigatori di essere stata violentemente aggredita dal compagno all'interno dell'abitazione di via Panebianco. Lesta ad approfittare dell'attimo in cui il presunto aggressore si è distratto, la donna è scappata ed ha allertato telefonicamente i Carabinieri. I militari dell'Arma lo hanno individuato nell'appartamento, convinto che, al pari di quanto successo in precedenti circostanze analoghe, la fidanzata non avrebbe presentato alcuna denuncia. Espletate le formalità di rito, è stato rinchiuso nel carcere di via Popilia. 

 

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