Cultura in Calabria. Meglio Caligiuri che niente

Mario Caligiuri, mio amico personale, è stato assessore alla Cultura della Giunta di Scopelliti. In questa veste, e tenendo sempre separata l’amicizia dalla politica, l’ho ripetutamente criticato per due ragioni soprattutto: i contributi a pioggerellina; e lo sperpero di 09 (nove) milioni di euro per le inutilissime manifestazioni antimafia segue cena. Posso esibire decine di miei scritti; quanto alle partacce in privato, fidatevi sulla parola. Detto questo a scanso di equivoci, però quello che è giusto è giusto: nel bene e nel male, Caligiuri qualcosa fece. Se sono arrivati dei soldi per salvare la maestosa chiesa di S. Domenico a Badolato, fu merito suo; se attirò l’attenzione di nomi nazionali come Sgarbi o Giacobbo sulla Calabria, qualcosa fu; se qui e lì piccole cose ebbero luogo, fu perché i pochi soldi che Scopelliti gli aveva assegnati, quelli li ha spesi tutti. Ripeto che i nove milioni – tutto legale, s’intende, tutto onesto – furono gettati al vento; ma almeno qualche prof mio collega ha preso soldi per il “progetto”; e quei soldi non sono tornati a Roma o a Bruxelles.  Insomma, a Mario posso dare sei per le intenzioni, cinque per i risultati: la media, arrotondata, quasi sei. L’assessore alla Cultura della Giunta di Oliverio… ma no, non c’è un assessore alla Cultura della Giunta di Oliverio. Una mezza delega l’aveva data alla Lanzetta, ma sappiamo bene che fu tutto un espediente di Renzi per rispedire la bravissima dottoressa a Monasterace.  Fu così che Oliverio restò senza assessore alla Cultura; poi fece niente di meno che una Giunta di Alto Profilo, che, secondo lui, doveva contenere il Fior Fiorello di tutta la Magna Grecia. A parte che manco la si sente nominare, manca in mezzo a questi dotti proprio l’assessore alla Cultura. Oliverio disse che al posto dell’assessore voleva una commissione: a tutt’oggi, niente commissione. Poi parlò di Forum... e quando vi racconterò la buffa storia del Forum, amici lettori, ve ne farete amare risate! Manca agli Alti Profilo ogni benché minima attività che si possa vagamente dire culturale: manco l’antimafia segue cena! Archeologia, Arte, Chimica, Diritto, Filosofia, Fisica, Greco, Italiano, Latino, Scienze, Storia, Teologia… mai sentiti nominare; lo stesso per il Turismo Culturale: e Selvaggia Lucarelli docet! A proposito, che fine fece la “severa inchiesta” promossa da Oliverio. Ora spunta anche la pubblicità sbagliata per il vino calabrese a Vinitaly. Altri peracottari amici, al modico prezzo di 90.000 euro! E non parliamo dei centenari di Gioacchino e s. Francesco di Paola… Alla fine della vendemmia, ecco che Oliverio, Viscomi e dintorni sono riusciti a farmi rivalutare l’assessorato di Mario Caligiuri. Ogni popolo ha i Mario che si merita!

  • Published in Diorama

Unical, aperte le iscrizioni al primo Master italiano sull'Intelligence

"Oggi tutti in Italia invocano l’intelligence per contrastare il fondamentalismo islamico e la criminalità organizzata. Si dimentica, però, che per tanti anni si è fatto di tutto per indebolire questo strumento fondamentale per la sicurezza e il benessere dei cittadini. La prima cosa è costruire una cultura dell’intelligence in modo da farne comprendere la decisiva importanza per la democrazia. E per questo occorre partire necessariamente dalla formazione". Con queste parole Mario Caligiuri, Direttore del Master in intelligence dell’Università della Calabria, comunica l’apertura delle iscrizioni per l’anno accademico 2015/16. Nel 2007, sotto lo stimolo del Presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, proprio nell’ateneo calabrese venne avviato il primo master del settore di una università pubblica italiana. La prima edizione venne conclusa dall’allora direttore del Sisde Franco Gabrielli. Nelle quattro edizioni che si sono poi svolte sono stati formati 102 laureati provenienti dall’Italia e dall’estero. Il Master è di secondo livello, cioè aperto a coloro che possiedono una laurea magistrale e le domande di ammissione avvengono  esclusivamente sul sito   www.unical.it/portale/concorsi/view_bando.cfm?Q_BAN_ID=4581&Q_COMM=. Le domande scadono il primo febbraio 2016. Le lezioni inizieranno sabato 27 febbraio 2016 mentre gli esami finali si svolgeranno con la discussione di una tesi. La tassa di iscrizione è di 4 mila euro, con una riduzione del 10 per cento per gli appartenenti alle forze dell'ordine. Il Master, che prevede complessivamente 1.500 ore, si articola in 19 giornate d’aula di 8 ore ciascuna che si svolgeranno di sabato presso l’Università della Calabria a Rende. Inoltre ci saranno attività di laboratorio dedicate ai temi "Intelligence e 'ndrangheta" e "Intelligence e immigrazione islamica" con qualificati docenti a livello nazionale e internazionale. Sono poi previste 300 ore di stage presso strutture specializzate appositamente selezionate.  E’ prevista l’assegnazione di 60 crediti. Il Master verrà inaugurato con una Giornata di Studi dedicata all’attualità dell'intelligence. Come in ogni edizione, i docenti saranno professori universitari ed esperti italiani del settore. Nelle precedenti edizioni hanno tenuto lezioni, tra l’altro, i professori Giorgio Galli, Paolo Savona, Mario Morcellini, Antonio Baldassarre, Umberto Gori, Francesco Sidoti, Carlo Pelanda, Gerardo Iovane, Giuseppe Spadafora; i prefetti Vittorio Stelo, Carlo Mosca, Marco Valentini; i generali Fabio Mini e Carlo Jean; i giornalisti Lucio Caracciolo, Pino Buongiorno, Antonio Nicaso; i giudici Rosario Priore, Giuseppe Pignatone, Nicola Gratteri; l'ambasciatore Domenico Vecchioni; i funzionari dello Stato Alfredo Mantici, Massimo Bontempi, Adriana Piancastelli, Alberto Accardi, Alessandro Ferrara. Per informazioni ci si può rivolgere al Direttore del Master Mario Caligiuri 337.980189 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

Subscribe to this RSS feed