Reggio, Ripepi (FDI-AN) su aeroporto: quale miracolo, era una magia. Continua nel silenzio l’incredibile bluff di Falcomatà.

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa da parte del Consigliere Comunale RC (FdI-AN) dott. Massimo Ripepi

Non era un miracolo bensì una magia e, per di più, mal riuscita.

Il mago Falcomatà, dopo avere spacciato un’eutanasia per una resurrezione, ha scelto ancora una volta il silenzio eludendo ogni aggiornamento  nei confronti della città, in merito agli sviluppi della partita più importante per il nostro futuro.

Non siamo d’accordo nel vedere il Sindaco pronto a fare morire serenamente ed in modo indolore il Tito Minniti facendo credere ai reggini che è meglio andare a Lamezia e che in tutte le regioni hanno funzionato le società uniche di gestione degli aeroporti. Non è vero! Non si sa nulla, niente di niente. Nulla sul piano industriale SACAL, nulla sulla strategia del governo per salvare strutturalmente il nostro scalo, nulla sul fronte delle eventuali sinergie che si stanno realizzando con i nostri dirimpettai messinesi, nulla sul futuro dei lavoratori. Nulla, sempre e solo il nulla. Ribadiamo con forza la convocazione immediata del Consiglio Comunale aperto, già richiesto dalla minoranza, per relazionare alla città sullo stato dell’arte del problema dei problemi che potrebbe disintegrare definitivamente Reggio Calabria.

Mi ritrovo, per l’ennesima volta, a riutilizzare il termine “BLUFF” per definire le fumose strategie di questa governance comunale, dedita più al letargo che ad una seria politica di fatti concreti. E’ trascorso ormai un mese da quando il primo cittadino ha convocato, alla chetichella,  una conferenza stampa in cui ha spiattellato bile e risultati, a suo dire, “sudati”, ma da allora non si hanno più notizie circa il futuro dell’Aeroporto dello Stretto.

Di quelle garanzie che il tavolo romano ha messo in ballo, oggi sappiamo che erano nulla, anzi "FUFFA" e contentini da quattro soldi  che, fin da subito, hanno mancato di convincimento dimostrandosi un vano tentativo di rimanere a galla. Nel frattempo le notizie riguardanti il nostro scalo sono delle più aberranti. Al fallimento della Sogas, la quale  è stata autorizzata all’esercizio provvisorio solo fino al 18 maggio, si è intrecciata la crisi di Alitalia, il cui futuro è legato ormai alla nomina dei nuovi tre super commissari e al prestito straordinario con tassi al limite dell’usura da restituire allo Stato. 

E’ più che ovvio e scontato che, in una sfida così difficile, siano stati tagliati fuori dai piani di ripresa e continueranno ad essere esclusi tutti coloro che dallo stesso governo sono stati definiti minori e di scarsa rilevanza, vedi il famoso Piano Trasporti del 2012 che ci ha declassati e umiliati. Ma se il Sindaco, in seno alla famosa conferenza stampa, ci aveva tranquillizzati del fatto che Alitalia non costituiva il principale dei problemi e che i collegamenti col Tito Minniti sarebbero stati garantiti anche da vettori lowcost, mi chiedo dove siano finite le famose offerte imperdibili delle quali dovremmo bearci. Ma soprattutto che fine ha fatto il miracolo tanto millantato dal pulpito di Palazzo Alvaro?

Spero che il Sindaco faccia due passi a Ravagnese per constatare che si tratta, senza alcuna esagerazione, di un aeroporto fantasma visto il 17% di utenza in meno registrata nel mese di marzo che non è un numero gettato a casaccio. Solo un’eutanasia dolorosa. Inutile aggiungere che anche il mese di aprile avrà subìto un tonfo dovuto ai voli risicati ad orari improponibili, risultato di trattative romane rivelatesi umilianti.

Alla funesta situazione Alitalia, si è affiancato il terremoto giudiziario che ha posto fine alla gestione clientelare della Sacal e mi auguro fortemente che il nuovo Consiglio d’amministrazione cominci a lavorare con solerzia, rendendoci finalmente partecipi dei piani industriali per gli scali calabresi, finora trattati come dossier segreti. La potenzialità che la situazione aeroportuale si potesse trasformare in un mostro capace di fagocitare le ultime briciole di prospettive di rilancio economico per la città  si sta rivelando in tutta la sua drammaticità, trascinando la stessa in quegli abissi in cui sono finiti tutti gli appelli e le richieste d’attenzione fatte in questi anni sul problema.

Mi rivolgo al Presidente del Consiglio comunale Delfino affinché convochi al più presto il Consiglio Comunale aperto, come da noi richiesto, ove possano partecipare e parlare tutti i cittadini, le associazioni ed i comitati che si sono formati per la difesa del nostro aeroporto. La città deve essere informata in maniera assidua su ogni evoluzione della partita più importante in campo e la stessa non può essere trattata alla stregua degli altri, seppur importanti, problemi. La mozione approvata in Consiglio all'unanimità rappresenta la posizione ufficiale per la città e non può divenire carta straccia altrimenti ad essere stracciati saranno Reggio e i suoi figli.

Reggio, Ripepi (FdI - An): "Crisi idrica gestita all'acqua di rose"

Riceviamo e pubblichiamo

“Reggio è devastata e assetata. Il Sindaco che fa finta di fare il Sindaco non si vuole assumere nessuna vera responsabilità. Il dato certo è: questa amministrazione non ne azzecca una e l’incapacità di Falcomatà ci costerà molto cara. Sono passati quasi trenta mesi e non è cambiato nulla. Non è cambiata neanche la scusa, la colpa di tutto è sempre rigorosamente degli altri. Quello che si sta verificando da diverso tempo nella nostra città è incredibile un’area di 200.000 abitanti che si fregia del blasonato titolo di “Città metropolitana” che ad oggi, nell’Anno Domini 2017, non riesce a garantire i servizi minimi essenziali come l’acqua nelle abitazioni. Basta fare un giro nel centro storico e nei quartieri adiacenti (Reggio Campi, Tremulini, Sbarre, Gebbione, Sant’Anna per dirne alcuni) perché ci si renda conto come fare una semplice doccia sia diventato paradossalmente un lusso.

Colpa di Sorical? E’ ciò che il Sindaco e l’Amministrazione comunale tenta di propinarci come scusa scaricando le responsabilità sulla società di gestione delle risorse idriche calabresi, che si è ritrovata solo da poco tempo a dover affrontare le numerose carenze di approvvigionamento d’acqua e a dover mettere le pezze ad una rete fatiscente. Intanto, mentre ancora da 40 anni attendiamo che i lavori sulla diga del Menta siano terminati come promesso dal governatore Oliverio entro questa estate, lavori che finalmente permetterebbero di dormire sonni tranquilli, in centro bisogna dotarsi di salviettine umidificate e tanta pazienza. La pazienza che i cittadini stanno temprando innanzi ad un fatto cronico che il sindaco Falcomatà gestisce “all’acqua di rose” e senza interventi incisivi che possano far sopportare il problema dei rubinetti a secco con i minori disagi possibili. E’ innegabile che ci troviamo innanzi ad una gestione di risorse e personale, da parte dell’amministrazione comunale, inefficace e senza la più basilare cognizione di come vada fronteggiata una situazione divenuta ormai insostenibile, tamponata alla bell’e meglio con interventi dell’ultimo minuto: è chiaro infatti che il consigliere comunale Brunetti, certamente il migliore tra tutti i suoi colleghi,  delegato al servizio idrico, fa il possibile ma non può da solo farsi carico di un meccanismo così complesso se non supportato da una macchina esecutiva capace e incisiva di cui il Sindaco non si vuole occupare in nessun modo. Sono dello scorso giugno le dichiarazioni del Sindaco che prometteva la risoluzione del problema entro quest’estate e sarebbe il caso adesso di informare la cittadinanza facendo un punto della situazione riguardo gli agognati lavori sulla diga del Menta e richiamando alle responsabilità l’esecutivo cittadino nella persona di Falcomatà. Mi rammarico di dover ricordare che proprio l’ingegnere Gangemi di Sorical aveva sottolineato, in una intervista di qualche settimana fa, che in tutti gli uffici comunali mancano gli schemi interni e le mappe dei servizi ed è quindi difficoltoso dover fronteggiare tali problematiche senza avere un quadro completo della situazione, visto che quando si presenta la criticità bisogna risalire per tentativi per localizzare il guasto.

Siamo di fronte all’ennesimo bluff di questa amministrazione comunale, la più scarsa della storia, incapace di amministrare, guidata da un gruppetto di ragazzini poco competenti, che si occupa della città come se fosse un condominio, in attesa che il proprio capo giunga indisturbato a Roma. I cittadini non ne possono più, l’estate è alle porte ed è ora che si acceleri nelle risposte ma soprattutto nei fatti”.

Massimo Ripepi - Consigliere comunale RC (FdI-An)

Reggio: Fratelli d'Italia presidia l'aeroporto Tito Minniti

Riceviamo e pubblichiamo

“ Se è vero che un corpo, privato del cuore, non ha vita, così Reggio senza i suoi presidi infrastrutturali, in particolare l'Aeroporto, è destinata al collasso, alla perdita della propria dignità, ed alla certificazione del fallimento non solo culturale, ma politico.”

 

Comincia così oggi il presidio permanente al Tito Minniti, organizzata dal Consigliere Comunale di FdI-AN Massimo Ripepi, invitando i reggini all’azione.

 

“Il tempo della sensibilizzazione e della persuasione è finito con esiti scontati: nonostante i vari dialoghi interistituzionali - rimasti semplici chiacchiere al tavolo - tra proposte indegnamente riciclate da Falcomatà e tutto il carrozzone Pd, come la qualificazione di aeroporto di interesse strategico e la continuità territoriale, puntualmente disattesi dall’attuale amministrazione , tutti si sono volutamente resi sordi all’appello di difendere la nostra città. Ora Reggio deve entrare in azione. Diversamente, le verrà definitivamente chiusa in faccia la porta dello sviluppo“.

 

Ripepi invita tutti i cittadini alla partecipazione. “Qualunque altra battaglia passa ora in secondo piano, di fronte all’annuncio - con l'abbandono di Alitalia - che la città rimarrà senza collegamenti aerei - dunque definitivamente isolata ed abbandonata al declino già in atto, frutto -ribadiamo - di una precisa strategia politica targata PD diretta al definitivo affossamento di Reggio”.

 

Auspichiamo una massiccia partecipazione degli amministratori locali, a dimostrazione di un ultimo briciolo di coscienza, troppe volte millantato e mai fattivamente attuato. Ringrazio il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Pizzimenti ed il Consigliere Luigi Dattola che sono qui a sostenere il peso di questa giusta protesta al Tito Minniti.  Ma soprattutto invitiamo caldamente i cittadini a non lasciarsi dividere dalle bandiere politiche, e a riprendersi gli spazi e gli strumenti necessari al loro riscatto ed al rilancio della nostra terra.

 

“Chiunque declini questo ultimo invito di oggi, sta consegnando il proprio futuro all'oblio, alla svendita da parte di un’Amministrazione disinteressata ed assente. Ora più che mai bisogna riaccendere la fiamma e lo spirito che nel 1970 aveva portato i nostri padri nelle strade per reagire all’usurpatore Catanzaro che oggi più di ieri, sta spogliando Reggio di tutto quello che ha sempre conquistato faticosamente. É il momento di combattere ed invitare il popolo a scendere in piazza”.

Massimo Ripepi - Consigliere comunale Reggio Calabria (FdI - An)

 

 

 

 

Reggio, Ripepi (Fdi-An): “Necessario atto politico forte per rigettare il progetto dei Tir al porto"

Riceviamo e pubblichiamo

"Parola d’ordine, vigilare. Abbiamo imparato in questi due anni che il Sindaco non dice quasi mai la verità. Potremmo assistere all’ennesimo bluff dell'amministrazione Falcomatà. E’ di stamane la notizia diffusa dagli organi di stampa che riguarda il non ancora scongiurato pericolo che i cittadini di Reggio si ritrovino mezzi pesanti scorrazzare sotto le proprie finestre in pieno centro abitato nel cuore della città. Mentre infatti il Sindaco era impegnato a fare gli onori di casa al suo patron Renzi, approdato nella nostra città, tappa del suo tour raccatta-consensi che gli garantiscano una investitura sicura all'interno di un PD ormai ridotto in brandelli, in cambio di una poltrona a Roma, i reggini hanno avuto occasione di constatare che la nota di Falcomatá, che nei giorni scorsi dispensava alla cittadinanza rassicurazioni in merito all'archiviazione del progetto di attraversamento dei tir su Pentimele, è semplice carta straccia.

Un vezzo ormai tipico, quello della nostra amministrazione, di prendere per i fondelli i cittadini ormai stanchi di sorbire le favole da  "Mille e una notte" propinate nella speranza di far dormire sonni tranquilli e magari mettere a tacere il malcontento dilagante. Le lunghe e tormentate vicende che ancora vedono protagonista l'Aeroporto dello Stretto in balia di una classe politica incapace di dare risposte al territorio, ci hanno insegnato che fidarsi di questa amministrazione è una scommessa contro l'ignoto.

Non ci fidiamo assolutamente di Falcomatà e della sua amministrazione. Familismo, superficialità, lentezza politico amministrativa, pressapochismo, totale sottomissione politica a Renzi ed al suo Governo per interessi personali. Queste le caratteristiche catastrofiche che hanno connotato 27 mesi di disamministrazione. La questione dei Tir al porto è troppo importante per il futuro della nostra città. Non si può scherzare ne abbassare la guardia. Le società interessate a fare scacco matto alla nostra meravigliosa città faranno di tutto per impossessarsi del nostro gioiello. Per questo è assolutamente necessario ed urgente un atto politico forte e condiviso che accompagni e dia forza e consistenza alle azioni tecnico amministrative che da sole non servono assolutamente a niente.

La politica è una cosa seria, troppo seria. Il bene comune va difeso dagli interessi dei pochi. La squadra degli amici dell’apericena del giovane Sindaco, disseminati tra Comune e Città Metropolitana non danno alcuna garanzia alla città che sta subendo un fuoco incrociato di interessi fortissimi che la potrebbero annientare per sempre. La battaglia è troppo importante e delicata per essere sottovalutata. Abbassare la guardia sarebbe un errore strategico troppo grave.

Ho inviato al Presidente Delfino una Mozione da presentare urgentemente in Consiglio per produrre al più presto un forte atto politico condiviso da tutti che possa mettere la parola fine ad un incubo che potrebbe diventare realtà".

Massimo Ripepi - Consigliere Comunale Reggio Calabria (FdI-AN)

 

RIPEPI (FDI-AN): “Asilo di via Aschenez abbandonato dall'Amministrazione Falcomatà”.

Riceviamo e pubblichiamo nota stampa del consigliere di minoranza al comune di Reggio Calabria, dott.Massimo Ripepi (FdI - AN).

Fresca fresca, anzi, direi meglio “fumante”, la denuncia riportata dalla Gazzetta del Sud che ha dato voce ad alcuni genitori della nostra città, costretti  a dover superare un campo minato di escrementi canini, che concittadini molto educati lasciano in bella vista, per far entrare ed uscire i loro bambini dall’asilo Comunale di via Aschenez. La centralissima via che diventa l’ennesimo simulacro di un’amministrazione comunale disattenta anche sui più elementari provvedimenti a tutela della sanità pubblica, e qui parliamo di minori la cui salute va messa al primo posto. Neanche le denunce di qualche genitore al Comune sono bastate per convincere l’Amministrazione ad intervenire subito. Nulla di nuovo, stiamo vedendo all’opera, anzi alla non opera, la più scarsa amministrazione della storia reggina.

Qualcuno illudendosi ha pensato che la politica e strumentale rotazione degli Assessori avrebbe risolto i problemi di una città morta e sepolta dall’immobilismo di chi non vuole fare per non rischiare di sbagliare. Guai a intaccare l’ascesa politica, questo sembra essere il chiodo fisso di Giuseppe Falcomatà.  Prendo spunto infatti da questo episodio emblematico perché ritengo che i reggini non debbano essere presi per fessi da un Sindaco che in questi giorni ha posato per le telecamere inaugurando nuovi asili ma lasciando gli altri istituti comunali nella fatiscenza più totale. Un Sindaco, diventato genitore di recente, dovrebbe essere maggiormente sensibile e capace di mettersi nei panni di padri e madri che al mattino si alzano e devono fare i conti anche con queste situazioni degradanti.

Lancio un appello non solo alla cittadinanza, ma soprattutto al nostro primo cittadino affinchè smetta di fare il fashionblogger regalandoci passerelle da divo sui social e sia più concreto, più incisivo, più attento alle reali esigenze di TUTTE le famiglie reggine. Famiglie che dopo due anni dalla sua approvazione in consiglio comunale, ancora aspettano di festeggiare la  “Festa della famiglia naturale”, sebbene invece Falcomatà e la sua amministrazione siano stati sempre molto premurosi nei confronti dei cittadini arcobaleno che hanno potuto sfilare in centro in  ben due gaypride e con tutti i loro “carrozzoni”, e per i quali si è avuta l’adozione sprint del fallimentare registro delle unioni civili.

Perciò mi chiedo: quando vedremo il nostro primo cittadino in testa al corteo che celebra la famiglia naturale? Magari spingendo il passeggino e senza dover fare slalom tra le sue inefficienze ? Riuscirà l’amico del cuore di Falcomatà, Assessore Muraca incapace in due anni a dare alla città un Comandante dei vigili urbani a ridare dignità e pulizia all’asilo di via Aschenez?  Vigileremo.

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Referendum, Ripepi (FdI): "Reggio ha bocciato il pupo e il puparo"

Riceviamo e pubblichiamo

"Reggio dice No a Renzi ed al suo figlioccio Falcomatà.  Il Sindaco e suoi compagni di apericena sono stati bocciati dai reggini che hanno detto 58.045 NO alle proposte indecenti di un’amministrazione a dir poco fallimentare.

Il suo atteggiamento da “caudillo” di periferia ha nauseato la cittadinanza che non ne può più di un’amministrazione malfunzionante in tutte le sue articolazioni e preoccupata solo di fare qualche favore al parente o all’amico di famiglia di turno.

Il mancato Senatore, che cercava in tutti i modi di imitare Renzi, non avendone la statura né fisica né politica, con la sua azione quotidiana, ne è stato la parodia. Reggio non ne può più di questi personaggi che, avendo fatto poco nella vita, tentano la carriera politica per trovare un posto al sole.

La città ha bisogno di essere amministrata nella sua quotidianità al fine di trovare al più presto  un progetto di riscatto per il suo futuro. Falcomatà ed i suoi prodi ne traggano le conseguenze e si dimettano liberando la città che sta perdendo quel poco che si era conquistato.

Questi due anni di verità assolute, di falsi applausi, di bugie e di enfasi alla faccia dei reggini, gli sono tornati indietro; i cittadini sono attenti ed hanno finalmente capito tutto! Il teatro e le messe in scena devono finire (o forse sono finite), le proposte di plastica anche.

Bisogna ritornare al dialogo ed al confronto leale e vero. Rinnovo l’invito a tutti i cittadini di venire a seguire i lavori del Consiglio Comunale:  se lo faranno forse non capiterà più di vedere gli scranni del Sindaco e dell’intera Giunta vuoti.

Ieri ed ancora oggi nessuna dichiarazione ufficiale degli sconfitti. Immaginiamo invece quali plausi da piazza se il Sì avesse vinto. Teatri aperti e sceneggiature già scritte per amplificare la bontà dell’azione amministrativa del Governo e dell’Amministrazione Falcomatà.

Il suo voler ridurre le sedute del Consiglio a discussioni da bar è stato l’insulto più grande che ha potuto fare alla città in questi due anni di assenza totale di azione amministrativa e politica.

Oggi dobbiamo andare avanti malgrado Falcomatà. Si dovrà recuperare al più presto il progetto del Museo del Mare e mettere da parte la vergognosa priorità del Roof Garden. Si dovrà mettere mano alla salvezza dell’Aeroporto e si dovrà rilanciare il porto di Reggio in chiave turistica, disinnescando la bomba ecologica che potrebbe devastare ulteriormente la nostra meravigliosa città. La città metropolitana dovrà puntare tutte le sue risorse sulla mobilità sostenibile e sull'integrazione delle periferie abbandonate. Reggio e Messina si dovranno integrare e vivere in assoluta simbiosi.

Questi sono i punti da cui potrà e dovrà ripartire la rinascita di Reggio. Comunque Reggio è viva ed ha reagito bocciando il pupo ed il puparo".

Massimo Ripepi - Consigliere comunale Fratelli d'Italia - Alleanza nazionale

Referendum: successo per la manifestazione "Io voto No" organizzata da Fratelli d'Italia a Reggio Calabria

Grandissima partecipazione, alla conferenza organizzata a Reggio Calabria, da Fratelli d'Italia per ribadire tutte le ragioni del "NO" al referendum. Partecipazione quantomeno singolare da registrare in questi tempi, in un'epoca d'abulia sociale e politica per molti versi giustificata, ma assolutamente controproducente. Forse, la misura della pazienza ha superato il colmo per più di cinquecento cittadini, che si sono riversati nel pomeriggio di ieri nella sala di Palazzo Alvaro, accogliendo l'invito dei militanti del Movimento di Giorgia Meloni.

Gli onori di casa sono stati fatti dal portavoce cittadino Andrea Guarna,  subito dopo a relazionare sugli aspetti tecnici della riforma è stato il giovane avvocato Francesco Meduri seguito da Pasquale Oronzio segretario provinciale di Gioventù nazionale. Poi è stata la volta di Franco Quattrone, storico avvocato della destra reggina che ha rievocato la battaglia dei reggini per difendere Reggio capoluogo.

 Il fervente patriottismo del portavoce provinciale Nello Scuderi ha acceso la sala ricordando i valori della patria e degli italiani che hanno combattuto e tuttora combattono per servirla.  Mentre  Ernesto Rapani portavoce regionale, ha ricordato i fallimenti di un governo regionale che ha paralizzato ogni azione di sviluppo della nostra terra.

Particolarmente apprezzato l'intervento di Massimo Ripepi per il quale “ Mai come oggi la nostra Italia subisce i diktat di un sistema sovranazionale che vuole ridurne al minimo la sovranità. Di tale fattura è questo tentativo di riforma distorta, proposta dal Pinocchio di Firenze  Matteo Renzi bugiardo fin dai suoi esordi agli scout ed oggi operatore politico  al servizio dei potenti di questo mondo il quale - ha aggiunge Ripepi - non si è fatto scrupoli a consegnare alla  Merkel ed ai poteri forti un'Italia ridotta a zerbino."

E secondo Riepi, questo tentativo di modifica della costituzione, camuffata con false proposte di risparmio e semplificazione, mina invece la democrazia sostituendo ad essa un'oligarchia sempre più ristretta serrata nelle stanze del potere. "Diciamo NO al totale controllo delle banche e dei potentati economici sulla nostra Italia, già parzialmente schiava di queste logiche. Logiche di cui l'Europa è diventato il pretesto e un tramite peggiorando la già difficile situazione: fosse per noi usciremmo subito".

Lo stesso scenario nazionale, sarebbe stato ricalcato, secondo il consigliere di FdI, anche a livello della politica locale :"Falcomatà  è a sua volta totalmente sottomesso alle logiche del PD e del suo capo Renzi. Logiche che stanno condannando la città di Reggio a perdere, nel silenzio complice degli Amministratori, le sue risorse principali.  L'Areoporto è prossimo alla chiusura, il porto di Reggio, progettato per diventare prezioso attracco turistico, sta per essere declassato definitivamente a scalo merci in pieno centro, con lo smog che ne consegue. Mentre il porto di Gioia Tauro è in ginocchio" -  Ripepi ha poi caggiunto "ciò a cui punta il nostro sindaco, è ottenere la propria poltrona in Senato, ed in caso di vittoria del SI, verrebbe felicemente catapultato in Parlamento.  Poco importa, a Falcomatà, se il prezzo da pagare per il personale successo, è il sacrificio di Reggio e dei suoi bisogni. Tuttavia -ha concluso - queste premesse non devono indurci a perdere la speranza, ma a lottare innalzando i nostri valori. Essi costituiscono la base ed il propulsore inestinguibile dei nostri programmi d'azione. Con l'aiuto di Dio, nell'inferno generale, scateneremo il paradiso".

Nino Spirli capo dipartimento regionale cultura e identità, ha infine aperto gli interventi di tutti i capi dipartimento provinciali del Movimento che, partendo dalle ragioni del "NO", hanno illustrano le proposte che il Fratelli d'Italia ha elaborato per il rilancio di Reggio Calabria.

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Fratelli d'Italia smaschera Falcomatà: "Parco Caserta chiuso e lui continua a mentire"

"Vergogna infinita. Ieri pomeriggio - fa sapere Massimo Ripepi, consigliere comunale di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale - si è tenuta la Commissione Servizi Sociali presieduta dal consigliere comunale Antonino Nucera, con la partecipazione dell’Amministratore della Società di gestione del Parco Caserta, nonché di un funzionario del Comune di Reggio Calabria in rappresentanza dell’ingegner Romano, Dirigente del Settore Lavori Pubblici del Comune di Reggio Calabria assente giustificato. Si doveva discutere dei motivi della mancata apertura che accumula un ritardo clamoroso di diciotto mesi. Ma all’Amministrazione Falcomatà non interessa nulla del Parco Caserta, meno si parla e meglio è.  Sono  assenti assolutamente ingiustificati (non hanno neanche mandato un sms al presidente Nocera)  l’assessore allo Sport Nino Zimbalatti e l’assessore ai Lavori Pubblici Angela Marcianò  che, da buoni intenditori, hanno preferito bigiare la scuola ed andare nel paese dei balocchi, dove di responsabilità non ce ne sono. Salvo poi risvegliarsi il giorno dopo con le orecchie d’asino! E’ questa la giusta fine che dovrebbero metaforicamente fare questi due amministratori, vista la gravissima assenza ad una riunione così importante quanto chiarificatrice delle sorti dell’ormai dimenticato Parco Caserta. Ricordiamo che appena 13 mesi fa il sindaco Falcomatà dichiarava pubblicamente e in pompa magna la riapertura imminente e definitiva della struttura , entro gennaio (di quale anno??) previa sistemazione e pulizia dello storico parco. Ma come ben sappiamo, per rimanere in tema, Pinocchio ha il naso lungo!! E da buon renziano, anche il nostro amato sindaco si è completamente dimenticato di quanto dichiarato lasciando la cittadinanza, specie quella sportiva, a far la calza in attesa che riapra il parco". "Altra situazione gravissima - rincara la dose il rappresentante di FdI-AN - della Commissione svoltasi ieri, martedì, è che alla domanda ai presenti al tavolo dei lavori in merito alla rescissione del contratto che sarebbe dovuto avvenire entro 6 mesi, udite udite, il silenzio assoluto! Perché nessuno è stato in grado rispondere? La società di gestione come mai non da spiegazioni in merito? Che interessi ci sono dietro questo finto silenzio? E l’Amministrazione comunale come mai a distanza di oltre un anno non si pronuncia anzi è proprio assente? Che interessi occulti ci sono dietro tutto questo? La storia purtroppo si ripete e questa Amministrazione fantasma continua a  non curarsi minimamente delle reali problematiche della città dimostrando in maniera perpetua l’assoluta mancanza di responsabilità ed uno stato di terrificante immobilismo. Siamo stanchi ed esasperati di vedere come questa opera, assieme alle tantissime altre strutture della città metropolitana, stia andando al macero sotto gli occhi indifferenti di un’Amministrazione incapace e priva di amore verso la gente che rappresenta. E intanto il Parco Caserta rimane chiuso, la città langue e Falcomatà continua a dire bugie le poche volte che decide di parlare". "Oramai - conclude amaramente Ripepi - non bastano più i comunicati denigratori lancia fumo dei meravigliosi e bravissimi addetti stampa del sindaco".  

 

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