Sanità, il Mns invoca l'intervento del Governo

Riceviamo e pubblichiamo

"È notizia di queste ore che il commissario al Piano di rientro dal disavanzo della sanità Massimo Scura conil DCA 166/18 ha commissariato l'Asp di Reggio Calabria a causa del perpetrarsi delle grave situazione di cattiva gestione caratterizzata da un immobilismo amministrativo e gestionale che ha impedito la possibilitàdi mettere ordine alla situazione pregressa, addirittura aggravandola.
Scura, infatti, ha avocato a se stesso per un periodo di 6 mesi rinnovabile, le funzioni di Commissario dell'Asp 5 di Reggio Calabria con motivazioni che sanno tanto di evidente sconfitta e delegittimazione. Dalla mancata ratifica dei bilanci dal 2013 in poi e la perdita degli Esercizi del 2016 e 2017, che vedono andare in fumo oltre 50 milioni di euro, mentre ancora il debito non è stato quantificato, alla mancanza di programmazione nell'erogazione dei servizi, con conseguente impossibilità a garantire i Lea (Livelli Essenziali di Assistenza), soprattutto se si considera il fatto che non si è dato seguito ai concorsi per l'assunzione di personale sanitario autorizzati dal Commissario. Ed inoltre nel Dca si fa riferimento agli stipendi erogati a soggetti in carcere, alla mancata costituzione dell'Asp nei giudizi promossi dai medici che sono quindi stati assunti per ordine del Giudice del Lavoro e che potrebbero aprire la strada ad altri contenziosi. In questa situazione di totale sfacelo gestionale assistiamo al "de profundis" di ogni legittima aspettativa dei cittadini reggini che invocano invano il diritto primario alla salute e all'assistenza sanitaria.
A questo proposito il Movimento nazionale per la sovranità, sottolineala palesata incapacità oltre che del Commissario Scura a gestire i gravi problemi della sanità Calabrese ed in particolare della nostra città, anche quelli del Governatore della Calabria che dopo quattro anni - e di questi oltre tre con Governo nazionale “amico” -, non è riuscito a trovare un accordo politico-amministrativo con il Commissario ad Acta per far sì che si potesse portare a termine un progetto di Sanità ampiamente già programmato dall’Amministrazione precedente e che aveva raggiunto il pareggio di bilancio nei conti oltre che disegnato il futuro della rete ospedaliera e del territorio tutto. A questo punto non rimane che chiedere un intervento urgente al Governo, al ministro della Sanità Giulia Grillo ed in particolare al ministro Salvini, eletto nel collegio Calabria, affinchè si individui una strategia idonea a far ritornare la speranza ai cittadini calabresi di potersi ancora curare nella nostra Regione.

Saverio Laganà - Vittoria Borzumati, dirigenti del Movimento Nazionale per la Sovranità Reggio Calabria

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Ospedale di Serra, il sindaco Tassone scrive al commissario Scura

“Egregio Sig. Commissario,

con la presente per comunicarLe che a seguito dell’incontro svoltosi in data 29.05. c.a. tra i Sindaci del Comprensorio delle Serre e la Direzione Generale dell’ASP di Vibo Valentia, mi veniva formalmente comunicato, anche nella mia qualità di Presidente del Comitato di rappresentanza dei Sindaci dell’Azienda Provinciale di Vibo Valentia, l’avvio della procedura per l’esecuzione dei lavori di adeguamento e ristrutturazione del presidio ospedaliero San Bruno”.

Questo il lungo incipit di una lettera inoltrata dal sindaco di Serra San Bruno Luigi Tassone, al commissario alla sanità Massimo Scura.

 “Tali lavori – prosegue la missiva –  si rendono necessari al fine di soddisfare i requisiti tecnici richiesti per l’apertura del reparto di Riabilitazione, come struttura complessa, nonché per l’aumento dei posti letto del reparto di Lungodegenza. 

Ritengo – conclude Tassone - segnalarLe la necessità di predisporre le autorizzazioni alle assunzioni del personale necessario al funzionamento dei predetti reparti.

 Nello spirito dell’auspicata collaborazione, anche al fine di risolvere le questioni oggetto della presente missiva, La invito a voler partecipare ad un sopralluogo da svolgersi, unitamente ai Sindaci del comprensorio, presso il presidio ospedaliero San Bruno”.

Crisi sanità Vibo: Mirabello convoca audizione con Scura, Caligiuri e Maglia

“La sanità, nella provincia di Vibo Valentia è la grande ammalata se è vero che paga gli effetti assurdi di una gestione sempre più discutibile dei nove anni del Piano regionale di rientro.

Il riferimento particolare è rivolto alle prestazioni dei Lea, i livelli essenziali di assistenza, che hanno relegato Vibo nel ruolo di Cenerentola.”

La denuncia è di Soccorso Capomolla, direttore scientifico del convegno promosso dalla struttura Villa delle Rose, svoltosi a Vibo Valentia, autore di un focus sul Piano di rientro in Calabria.  

“I cittadini vibonesi – ha, poi, spiegato  – continuano a pagare anche per le altre Aziende calabresi e su questo occorre fare chiarezza ed individuare le cause che hanno portato alla crisi della sanità vibonese, domandandosi anche perché avvengono queste cose e perché nessuno interviene per tutelare il diritto alla salute dei cittadini vibonesi, provocando un forte disagio.

Disagio dovuto ad un inaccettabile squilibrio nell’assegnazione delle risorse finanziarie e umane  dei servizi e dei posti letto. A Vibo, infatti, viene concessa una quota pro capite che è circa  la metà di quella degli altri territori.”

Capomolla ha ribadito l’urgente necessità di una presa d’atto da parte della Regione Calabria al fine di una diversa allocazione delle risorse.

Richiesta subito recepita da Michele Mirabello, Presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale che ha chiesto la disponibilità del Commissario Massimo Scura, del dg dell’Asp di Vibo, Angela Caligiur, e del presidente dell’ordine dei medici Antonino Maglia  per una audizione in Commissione sanità.

“Oggi – ha osservato, tra l’altro,  Michele Mirabello – si è posto il problema del sottodimensionamento dei posti letto e della costante riduzione nel trasferimento delle risorse al territorio vibonese da parte della struttura commissariale. Un aspetto che non può non provocare la reazione di quanti operano nel mondo della sanità vibonese. Chiederò la disponibilità a promuovere in commissione sanità un incontro. Sarà l’occasione per il fare il punto ufficiale allo scopo di superare l’attuale e inaccettabile squilibrio”.  

Il dibattito, moderato da Domenico Consoli ed al quale hanno partecipato, tra gli altri,  anche il direttore sanitario aziendale Michelangelo Miceli ed il presidente dell’ordine dei medici Antonio Maglia, del Presidente dell’unità valutativa dell’Asp Maria Abronzino, della coordinatrice aziendale della Casa protetta Villa delle Rose, Maria Grazia Brosio  e dell’assistente sociale Lucrezia La Bella, ha fatto registrare un successo di partecipazione, grazie anche al coordinamento del manager organizzativo  Domenico Capomolla.

Sanità, incontro a Catanzaro tra la senatrice Vono (M5s) e il commissario Scura

Il presente e il futuro della sanità calabrese al centro dell'incontro che si è svolto oggi a Catanzaro, a Palazzo Alemanni, tra la senatrice del Movimento 5 stelle Silvia Vono e il commissario ad acta Massimo Scura.

Una ricognizione complessiva che ha toccato vari temi e l'intero territorio calabrese: dalla situazione dell'ospedale di Vibo a quella del presidio di Soverato, dalla Casa della Salute di Chiaravalle al processo di integrazione delle aziende Pugliese-Ciaccio e Mater Domini di Catanzaro, senza tralasciare Reggio Calabria, Cosenza, Serra San Bruno, Tropea, Lamezia Terme.

Al di là dei casi particolari trattati, e del confronto dialettico intercorso, su una cosa sia l'ingegnere Scura che la senatrice Vono si sono trovati sostanzialmente d'accordo: “In questi anni, il governo regionale non ha fatto nulla per aiutare la gestione commissariale nel suo lavoro”.

E lo testimoniano nei fatti, ad esempio, “le condizioni in cui opera il dipartimento Tutela della salute”. Tra debito, inefficienze, burocrazia e croniche problematiche di personale, la disamina ha abbracciato anche le possibili soluzioni, già attivate o programmate, e i servizi che necessitano di un potenziamento urgente su scala regionale. Non ultimo, è emerso con particolare chiarezza l'obiettivo sempre più stringente non solo di ottimizzare ma, anche e soprattutto, di “velocizzare le procedure di acquisto di nuove attrezzature le cui ricadute hanno un impatto diretto sulla qualità delle prestazioni erogate ai cittadini”.

Una riflessione sull'esigenza di un “recupero della mobilità passiva extra regionale” è stata posta come tema conclusivo, in considerazione “dei pesanti costi economici e sociali dei numerosi nuclei familiari coinvolti” (circa 60mila i calabresi che ogni anno scelgono di bussare ai presidi sanitari delle altre regioni per ricevere assistenza medica) laddove invece si potrebbero liberare “risorse importanti da reinvestire in Calabria”.

Chiaravalle, Casa della salute: il sindaco Donato ha incontrato Pacenza

In data odierna il sindaco di Chiaravalle Centrale, Domenico Donato, e l'assessore comunale ai Lavori pubblici, Claudio Foti, hanno incontrato a Catanzaro, presso la sede della Regione Calabria, in località Germaneto, il delegato del Governatore Oliverio in materia di Sanità, Franco Pacenza.

Si è discusso ampiamente del progetto della Casa della Salute e tutti i presenti si sono ritrovati concordi nel ritenere fattibile fin da subito l'attivazione di tutti i servizi previsti all'interno della struttura, utilizzando l'edificio già esistente dell'ex ospedale “San Biagio”, senza dover attendere la realizzazione del nuovo immobile nel vicino parcheggio della ex pretura. Nuovo edificio che, comunque, verrà realizzato in tempi brevissimi, con un investimento di 8milioni e 100mila euro.

Proprio oggi la “convenzione regolante il finanziamento per la realizzazione della Casa della Salute di Chiaravalle Centrale, individuata con dpgr n. 135 del 21/12/2011”, è stata ufficialmente repertoriata al n. 1597 del 16 ottobre 2017, recando in calce le firme del dott. Bruno Zito e del dott. Giuseppe Perri. Adesso spetta all'ufficio tecnico dell'Asp di Catanzaro procedere con la progettazione esecutiva e la gara d'appalto.

Fasi che non dovrebbero incontrare particolari ostacoli. In vista della imminente riorganizzazione delle attività territoriali dell'intera azienda sanitaria provinciale, il sindaco Donato ha poi colto positivamente i segnali che stanno arrivando in questi giorni nella prospettiva di un adeguamento delle dotazioni di personale da destinare alla Casa della Salute di Chiaravalle Centrale.

Sarà in ogni caso il commissario ad acta per la Sanità, Massimo Scura, a individuare in via definitiva i nuovi assetti. Scura che, peraltro, è stato celerissimo nel firmare il decreto che, nella scorsa settimana, ha dato il via libero risolutivo per la riconversione dell'ex “San Biagio” in Casa della Salute.

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Casa della Salute di Chiaravalle, arriva anche il via libera di Scura

Arriva anche la firma di Massimo Scura. Con decreto n. 125 dell'11 ottobre 2017, pubblicato in data odierna, il commissario ad acta per la Sanità ha espresso il suo indispensabile “nulla osta” alla nuova convenzione che stabilisce l'iter realizzativo della Casa della Salute di Chiaravalle Centrale. Una ratifica giunta in tempi rapidissimi che dà un input decisivo alla riconversione dell'ex ospedale “San Biagio”.

Adesso, Regione Calabria e Asp di Catanzaro, i due attori protagonisti della convenzione, sono in condizione di poter entrare nella concreta fase operativa dell'opera: progettazione esecutiva, affidamento dell'appalto, costruzione dell'immobile e collaudo. “In questo momento mi sento di dover ringraziare, ancora una volta, tutti coloro i quali hanno lavorato incessantemente per raggiungere questo obiettivo” ha commentato il sindaco di Chiaravalle, Mimmo Donato, che per una intera settimana ha occupato l'androne del presidio ospedaliero per protestare contro le lungaggini burocratiche che rischiavano di far saltare un investimento sul territorio di oltre otto milioni di euro. “Ho già evidenziato l'impegno importante dei cittadini, dei colleghi sindaci, dei consiglieri regionali, dello stesso presidente Oliverio - ha aggiunto - nonché dei media che ci hanno supportato  in questa nostra battaglia.

Oggi ci tengo a ricordare, in particolare, il direttore generale dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, Giuseppe Perri, vicinissimo a noi in tutte le fasi che hanno portato allo sblocco della vicenda, e il consigliere provinciale Francesco Severino, che, dalla sua postazione di componente dello staff del governatore, ha dato un contributo decisivo e fondamentale allo snellimento di questa istruttoria, fungendo da raccordo tra i vari uffici chiamati a dialogare tra loro. Questa deve essere considerata una vittoria di tutti”. Sull'argomento, domani alle 18.30 il sindaco incontrerà la cittadinanza a Palazzo Staglianò.

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Ex ospedale di Chiaravalle, venerdì il sindaco incontra la cittadinanza

Fatti, atti e documenti. Carte alla mano, il sindaco di Chiaravalle Centrale, Domenico Donato, spiegherà alla cittadinanza “cosa si è ottenuto e cosa resta ancora da fare” per arrivare alla riconversione definitiva dell'ex ospedale “San Biagio” e alla realizzazione della Casa della Salute. L'appuntamento è in programma venerdì 13 ottobre alle ore 18.30 presso la sala convegni di Palazzo Staglianò.

Donato illustrerà anche una breve cronistoria della vicenda, ricordando come si è arrivati alla chiusura del presidio ospedaliero e dove si è, poi, bloccato (e a causa di chi) il preannunciato progetto di trasformazione del nosocomio in Casa della Salute. Ma, soprattutto, proietterà il suo sguardo verso il futuro, indicando le prossime tappe, in base al cronoprogramma indicato dai tecnici dell'azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. Al momento, si resta in attesa del decreto del commissario ad acta Massimo Scura, chiamato a ratificare la convenzione sottoscritta nei giorni scorsi tra Regione Calabria e Asp, dopo mesi e mesi di lungaggini burocratiche tra i vari uffici preposti.L'accordo tra le parti conferma lo stanziamento di otto milioni e centomila euro per la costruzione di un nuovo immobile, nei pressi dell'ex ospedale. Venerdì il sindaco risponderà alle domande dei presenti per chiarire, in via definitiva, l'iter procedurale in corso.

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Casa della Salute di Chiaravalle Centrale, gli atti passano a Scura

C'è scritto tutto il necessario, nero su bianco, nella nuova convenzione sottoscritta tra la Regione Calabria e l'Asp di Catanzaro per dare il via libera definitivo alla riconversione dell'ex ospedale “San Biagio” di Chiaravalle Centrale in Casa della Salute.

Giuridicamente si tratta di “un accordo tra le parti” nel quale la Regione conferma la parte sostanziale, e cioè l'effettiva disponibilità del finanziamento di otto milioni e 100mila euro. Il beneficiario, ovvero l'Azienda Sanitaria Provinciale, dal canto suo certifica che tale somma è sufficiente per portare a conclusione il progetto, con la costruzione di un edificio ex novo in un'area già individuata, nel vicino parcheggio della ex pretura. Il prosieguo del documento investe e coinvolge i diversi uffici che avranno competenze durante l'iter dei lavori.

Entro pochi giorni, verosimilmente nella giornata di domani, gli atti verranno trasmessi e acquisiti dal commissario ad acta per la Sanità, Massimo Scura, che potrà così procedere con l'approvazione del relativo decreto che darà il disco verde finale all'opera. Un progetto che lo stesso Scura ha indicato come “prioritario” nella definizione degli obiettivi strategici dell'Asp di Catanzaro.

Nella mattinata di oggi, il sindaco di Chiaravalle, Mimmo Donato, ha incontrato i vertici dell'azienda sanitaria del capoluogo per discutere anche la parte relativa alla erogazione dei servizi previsti all'interno della Casa della Salute. “Non ci preoccupa solo il contenitore, ma anche i contenuti, ovvero l'assistenza che viene offerta e garantita all'utenza” ha commentato il sindaco. Donato ha confermato, inoltre, un incontro pubblico con la cittadinanza per la serata di venerdì 13 ottobre, a Palazzo Staglianò. L'iniziativa servirà per fare il punto sui risultati ottenuti con la mobilitazione dei giorni scorsi. Verranno esibiti gli atti e i documenti ufficiali più recenti, ma sarà anche illustrata una breve cronistoria della vicenda.

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