Bambina morsa da una vipera, salva grazie alla Polizia stradale

Nei giorni scorsi, il personale medico dell’ospedale “Santa Maria degli Ungheresi” di Polistena (Rc) ha chiesto al locale Commissariato della Polizia di Stato di intervenire per effettuare il trasporto di un farmaco salvavita necessario ad una piccola paziente morsa da una vipera. Il medicinale in questione, da somministrare con massima urgenza, era disponibile presso il nosocomio di Matera.

Gli agenti si sono quindi attivati per permettere l’arrivo del farmaco nel più breve tempo possibile attraverso una staffetta delle pattuglie della Polizia stradale. L’attività, coordinata dalla prefettura di Reggio Calabria, ha permesso di centrare l’obiettivo ed i medici dell’ospedale di Polistena hanno avuto la disponibilità del siero da somministrare in tempo alla piccola degente che ha mostrato subito segnali di miglioramento.

  • Published in Cronaca

Caporalato e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, 60 misure cautelari

La notte scorsa, oltre 300 finanzieri del Comando provinciale di Cosenza, con l’ausilio di militari dei Reparti di Catanzaro e Crotone, hanno dato esecuzione, tra le province di Cosenza e Matera, ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Castrovillari, su richiesta della Procuratore della Repubblica, a carico di 60 persone, indagate di associazione per delinquere finalizzata all’intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro ed al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Durante l’operazione sono state eseguite 14 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 38 ordinanze di arresti domiciliari e 8 ordinanze di sottoposizione all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Le fiamme gialle cosentine hanno proceduto, inoltre, al sequestro preventivo di 14 aziende agricole, di cui 12 ubicate in provincia di Matera e 2 in provincia di Cosenza, per un valore stimato di quasi 8 milioni di euro, e di 20 automezzi utilizzati per il trasporto dei braccianti agricoli reclutati.

L’indagine, denominata “Demetra”, trae origine dal controllo, effettuato dai finanzieri della Tenenza di Montegiordano, di un furgone che, diretto nelle campagne lucane, percorreva la Ss 106 Jonica con a bordo 7 braccianti provenienti dalla sibaritide.

Le indagine, sin da subito, hanno portato all’identificazione di numerose persone, sia italiane che straniere, impegnate in un’organizzata e fiorente attività di caporalato e di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina nella piana di Sibari.

Due le associazioni criminali smantellate ed operanti tra la Calabria e la Basilicata. La prima, cui appartenevano, a vario titolo, 47 soggetti, impegnata in una fiorente attività d’intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.

La seconda, composta da 13 persone, impegnata, oltre che nell’illecito sfruttamento della manodopera, anche nel favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Matera, da città dei sassi a capitale europea della cultura

«In Calabria – scrive Ulderico Nisticò - ci sono persone colte per mestiere o per diletto, e nella stessa misura della maggior parte degli altri luoghi del suddetto mondo civile. Il problema è che le persone colte stanno ognuna per conto suo, e, più esattamente, ognuna nel suo gruppetto, loggia, club, partitello, ambiente amicale».

E subito si chiede : «Tra meno di due mesi, Matera sarà capitale europea della cultura 2019: cosa fa la Calabria, cosa progetta di fare, per essere coinvolta in un evento che si svolgerà a 70 km dal confine? Che io sappia, nulla; e siccome lo vado chiedendo da mesi, e nessuno risponde, vuol dire che è veramente nulla».

Ciò detto e valutato, forse sarebbe bene ricordare che Matera – preferita a Lecce mia città di origine – è giunta a quel traguardo – come risulta dalla procedura propedeutica – grazie anche al prezioso volume (per Editore: Editalia (Roma) e numero limitato di copie) dal titolo “Matera: la città dei sassi”, da me curato nel 1997, che ebbi modo così di sintetizzare:

“ L'insediamento antichissimo di Matera stupisce da sempre con la sua drammatica e insolita bellezza. Posta al confine tra la Basilicata e la Puglia, la città, compare e scompare sullo scenario del Mezzogiorno, alternando momenti di intensa vitalità; a periodi di appartato silenzio. Il volume, con la descrizione e guida attenta di esperti conoscitori vissuti in varie epoche, traccia con mano leggera le tappe fondamentali della storia di Matera, cogliendone i segni nei monumenti e nelle tradizioni civiche, chiarendo le ragioni profonde che hanno elevato i Sassi da una condizione di doloroso degrado a quella di meraviglioso bene culturale di interesse mondiale e locale; secondo l'autorevole giudizio dell'Unesco che li ha inseriti nel Patrimonio dell'Umanità. La descrizione delle testimonianze del passato viene vivificata e arricchita da una interessante raccolta di canti popolari, da un puntuale resoconto delle principali feste religiose e da ammirate annotazioni sugli splendidi costumi sfoggiati dalle donne nelle grandi ricorrenze, delineando un quadro di grande suggestione”.

Pertanto - senza alcuna referenzialità – mi sembra poter dire che l’Università della Calabria – che mi scelse sin dalle origini - dovrebbe essere forse inserita tra quanti si sono prodigati direttamente o indirettamente affinché Matera raggiungesse quell’ambizioso traguardo.

  • Published in Cultura
Subscribe to this RSS feed