Attenzione
  • JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 983

Parco delle Serre, presentato il libro di Maurizio Siviglia sulla biodiversità

Presso la sala del Parco delle Serre è stato presentato l’interessante pubblicazione del Prof. Maurizio Siviglia sulla biodiversità vegetale del Parco delle Serre.

All'iniziativa hanno preso parte il sindaco di Serra San Bruno, il commissario del Parco Alfonso Grillo, il Prof. Giovanni Spampinato Professore di Botanica ambientale del dipartimento di Agraria dell’Università di Reggio Calabria, il Prof. Alessandro Crisafulli del dipartimento di Scienze Biologiche e ambientali dell’Università di Messina e Giovani Aramini dirigente Parchi ed aree protette della Regione Calabria.

In una sala gremita l’autore e i relatori hanno illustrato l’eccezionale lavoro di studio e ricerca sulla flora delle montagne serresi racchiuso nel volume finanziato dall’Ente Parco ed edito da Rubbetino.

I due professori universitari hanno messo l’accento sulla complessità del lavoro racchiuso nel volume di alta valenza scientifica e divulgativa e frutto di una accurata e lunga ricerca sul campo. In particolare il Prof. Spampinato ha relazionato sugli aspetti che riguardano la Calabria in relazione alle ere geologiche e di come questi fenomeni hanno caratterizzato la flora calabrese. Il Prof. Crisafulli ha invece focalizzato l’attenzione sulla presenza nell’area delle Serre di numerose specie rare o endemiche.

Nel corso dei lavori sono stati illustrati i particolari delle collezioni botaniche e micologiche messe in mostra presso l’area espositiva di Villa Bonitas a Serra San Bruno, patrimonio che, a parere unanime dei relatori, dovrà essere valorizzato e promosso.

"Un lavoro di alto valore scientifico – ha dichiarato il commissario Alfonso Grillo – che mette in luce sia l’enorme patrimonio di biodiversità vegetale e micologica presente nell’area protetta delle Serre sia le numerosissime specie rare o endemiche presenti. La stampa di questo volume, finanziato dall’ente Parco ed edito da Rubbettino, dà lustro al Parco delle Serre e tributa la giusta riconoscenza al Prof. Maurizio Siviglia per il trentennale lavoro di ricerca portato avanti con sacrificio e passione".

  • Published in Cultura

Biodiversità del Parco delle Serre, mercoledì prossimo la presentazione del libro di Maurizio Siviglia

Sarà presentato il prossimo mercoledì 19 alle ore 17.30 presso la sala del Parco delle Serre l’interessante pubblicazione del Prof. Maurizio Siviglia sulla biodiversità del Parco delle Serre.

Alla presentazione prenderanno parte in qualità di relatori il sindaco di Serra San Bruno, il commissario del Parco Alfonso Grillo, Giovanni Spampinato professore di Botanica ambientale e applicata del dipartimento di Agraria dell’Università di Reggio Calabria e Alessandro Crisafulli del dipartimento di Scienze biologiche e ambientali dell’Università di Messina.

Il volume racconta l’eccezionale lavoro di studio e ricerca sulla flora delle montagne serresi messo in atto dall’autore. Il lettore troverà in esso ogni tipologia di pianta o fungo presente nell’area delle Serre.

"Un lavoro di alto valore scientifico – ha dichiarato il commissario Alfonso Grillo – che mette in luce l’enorme patrimonio di biodiversità vegetale e micologica presente nell’area protetta delle Serre. Con la stampa di questo volume, finanziato dall’ente Parco ed edito da Rubbettino, si dà il giusto tributo al trentennale lavoro di ricerca portato avanti con sacrificio e passione dal Prof. Maurizio Siviglia".

  • Published in Cultura

Serra, riapre l’area espositiva botanica di Villa Bonitas

Nello splendido scenario naturalistico presente tra la Certosa e Santa Maria del Bosco si estende per sei ettari l’area di “Villa Bonitas” dove, su iniziativa dello studioso locale Maurizio Siviglia e su concessione della Curia arcivescovile di Catanzaro Squillace, è sorta negli anni un’area espositiva sulla flora dell’area delle Serre.

L’area espositiva, che si compone di spazi all’aperto ed al chiuso, è arricchita anche da una sezione relativa alla lavorazione del legno con strumenti tradizionali.

Oggi, dopo la chiusura causata dalla pandemia ed a seguito della sottoscrizione di una convenzione tra il Parco delle Serre, l’Arcidiocesi di Catanzaro Squillace e lo studioso Maurizio Siviglia, l’area espositiva riapre al pubblico ed è resa fruibile a singoli ed a gruppi.

I visitatori potranno, quindi, ammirare piante rare, officinali sia all’aperto sia conservate negli erbari, la fedele riproduzione di tutte le specie di funghi presenti nel territorio del Parco, una rappresentazione completa di tutte le essenze officinali e commestibili con indicazione delle proprietà e dei vari utilizzi.

L’apertura dell’area è stata inoltre favorita dalla collaborazione instaurata con la Pro loco di Serra San Bruno che fornirà un utile supporto organizzativo e operativo.

 Con la riapertura dell’area espositiva botanica – ha dichiarato il commissario del Parco Aramini – si inserisce un nuovo importante tassello per il miglioramento dell’offerta turistica dell’area protetta. Questa importante iniziativa infatti si va a collocare nella stupenda cornice naturalistica del Parco e si aggiunge alle esperienze di successo già in atto rappresentate dal Museo della Certosa e dal Museo delle Reali Ferriere di Mongiana.

Serra. Parte il progetto di riproporre un orto botanico presso Villa Bonitas

È stato un patrimonio naturale di straordinaria bellezza, una “riserva” unica di specie floreali in grado di aggradare la vista e rasserenare l’animo.

L’orto botanico “Rosarella”, con i suoi 6 ettari di “paradiso verde”, ha rappresentato un tesoro posto nel cuore della Calabria, un autentico esempio di ricostruzione degli equilibri degli ecosistemi. Eppure, la sua esistenza è stata quasi sconosciuta al grande pubblico, come se del suo splendore l’uomo non ne avesse avvertito il bisogno. E ora, dopo diversi interventi, sembra aver perso quel suo scopo originario, ovvero quello di concentrare la biodiversità in un ambiente “perfetto”, diventando qualcosa di diverso.

La sua suddivisione in reparti (dalle conifere alle caduche, dalle querce alle piante officinali, ecc.) riproponeva i tipi di flora dall’Angitola all’area di Bivongi presentando colori e odori che spesso sfuggono poiché offuscati dalla frenesia dei tempi moderni e dal grigiore cittadino. Nella riproposizione di alcuni ambienti, come la palude, era racchiuso il segreto delle evoluzioni della natura che si trasforma portando sempre con sé i germogli della vita.

L’esperto Maurizio Siviglia è riuscito a catalogare nelle Serre oltre 1.200 specie erbacee (alle quali va aggiunto un altro centinaio alberi d’alto fusto) e circa 800 funghi. Questi dati dimostrano la complessità di un “piccolo mondo” (in cui è centrale il ruolo dell’acqua, dato che il suo ciclo è la chiave del bilanciamento di una serie di regole naturali che regolano il prosperare e la decadenza delle specie) che va tutelato e che è addirittura colpevolmente ignorato da quanti si fanno travolgere dagli stili del sistema globalizzato.

La voglia di mantenere questa “ricchezza” non è mai svanita. È infatti in corso di concretizzazione un ambizioso progetto che mira alla realizzazione di un nuovo orto botanico nella zona di Santa Maria del Bosco – precisamente nei pressi di Villa Bonitas – sempre ad opera del professor Siviglia. Si tratta di un’idea da sostenere che valorizza l’unicità di un ambiente di cui le comunità delle Serre vanno fiere.

  • Published in Cultura
Subscribe to this RSS feed