Serra, rischio Covid: mercato sospeso anche domani

Non si svolgerà neppure domani il consueto mercato del giovedì.

E’ quanto stabilisce un’ordinanza emessa oggi dal sindaco di Serra San Bruno, Alfredo Barillari.

Il provvedimento è stato adottato in considerazione “dell’aumento dei contagi” registrato nel territorio comunale e per “prevenire una possibile, potenziale trasmissione del virus”.

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Serra: il mercato sarà anticipato al 23 ed al 30 dicembre

Il mercato settimanale in programma per la vigilia di Natale e Capodanno sarà anticipato, rispettivamente, al 23 ed al 30 dicembre.

E' quanto stabilisce un'ordinanza emessa oggi dal sindaco di Serra San Bruno, Alfredo Barillari.

Il provvedimento si è reso necessario, poiché, alla luce del Decreto di Natale adottato dal governo per contrastare l'epidemia da Covid-19, le giornate del 24 e 31 dicembre rientrano tra quelle per le quali  è prevista  l'istituzione della "zona rossa" su tutto il territorio nazionale.

Serra, prorogata fino al 3 maggio la sospensione del mercato

E' stata prorogata, fino al 3 maggio prossimo, la sospensione del mercato settimanale del giovedì.

A stabilirlo un'ordinanza emanata oggi dal commissario al Comune di Serra San Bruno, Salvatore Guerra.

Il provvedimento, assunto inizialmente il 10 marzo scorso, aveva stabilito la chiusura del mercato fino al 3 aprile, quando, alla luce della situazione, era stata ulteriormente prorogata fino al 20 aprile.

Pizzoni: vendevano al mercato senza autorizzazione, denunciati

I carabinieri della Stazione di Vazzano hanno denunciato dieci persone, per i reati d'invasione di terreni ed inosservanza dei provvedimenti dell’autorità.

Le denunce sono scattate durante un servizio di controllo svolto nel mercato che settimanalmente si svolge a Pizzoni. 

In particolare, in seguito dell’ordinanza con la quale il sindaco del borgo delle Preserre ha revocato la concessione del posteggio nel mercato settimanale ad alcuni commercianti morosi, gli uomini dell'Arma hanno controllato il rispetto della disposizione.

Durante l'attività, dieci ambulanti trovati senza autorizzazione sono stati denunciati per invasione di terreni ed inosservanza dei provvedimenti dell’autorità.

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Soldi e prodotti dai commercianti abusivi, vigile urbano finisce in manette

Un ispettore capo della polizia locale di Rosarno, C.A., di 63 anni, è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa d’induzione indebita a dare o promettere utilità.

In particolare, durante un servizio di controllo, i militari della locale Tenenza hanno notato il vigile urbano che, in uniforme e con l'auto di servizio, si aggirava per le vie del mercato riscuotendo da alcuni commercianti denaro contante, generi alimentari e altre merci.
  Insospettiti dall’atteggiamento anomalo dell’ispettore, gli uomini dell’Arma hanno deciso di predisporre un servizio d’osservazione in abiti civili.

Dopo aver documentato la presunta indebita riscossione di pagamenti, sia in denaro che sotto forma di prodotti, da parte di alcuni commercianti abusivi e non autorizzati, gli  uomini dell’Arma hanno  bloccato il vigile urbano mentre si accingeva a salire sull’auto di servizio.

Il successivo controllo ha permesso ai carabinieri di trovare nella disponibilità dell’uomo: 40 euro e diverse buste con prodotti ortofrutticoli e cosmetici.

Pertanto, il 63enne è stato arrestato in flagranza di reato e posto ai domiciliari.

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Controlli al mercato di Serra: sequestrati oltre 60 chili di prodotti alimentari

Durante un’operazione di controllo, effettuata presso il tradizionale mercato del giovedì, a Serra San Bruno, i carabinieri forestale della locale Stazione, insieme ai colleghi del Nucleo tutela biodiversità di Mongiana, con il supporto del Servizio veterinario igiene degli alimenti dell’Asp di Vibo Valentia, hanno sequestrato 25 chili di formaggi, 33 chili, tra salsicce,’nduja e capicollo e 3,8 chilogrammi di ventricelle di stocco essiccate.

La merce, il cui valore ammonta a circa 2 mila euro, è risultata priva “di qualsiasi documentazione e/o etichetta atta a garantirne la tracciabilità’.

Ai due ambulanti che avevano posto in vendita gli alimenti sequestrati, sono state contestate sanzioni amministrative per un importo complessivo di 3 mila euro.

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Serra San Bruno e la fiera di Santo Stefano

La fiera di Santo Stefano, unitamente a quelle di Ferragosto e Ognissanti, rappresenta per Serra San Bruno un vecchio retaggio le cui radici affondano nel passato, quando il borgo della Certosa era il centro di un fiorente artigianato. La fiera rappresentava, quindi, un’occasione importante per incrementare gli scambi commerciali, sia in entrata che in uscita.

Protagonisti indiscussi erano gli artigiani serresi che esponevano i loro manufatti a beneficio degli abitanti dei paesi limitrofi.

Chi arrivava da fuori, il più delle volte al termine di un lungo viaggio a piedi iniziato prima dell’alba, sapeva che non sarebbe ritornato a casa a mani vuote e che avrebbe trovato tutto ciò di cui aveva bisogno. Il ricco catalogo di prodotti messi in vendita grazie al genio serrese riusciva a soddisfare le esigenze più diverse.

Ovviamente si trattava, prevalentemente, di esigenze legate al mondo del lavoro. I rinomati fabbri esponevano asce, zappe, vanghe, così come i falegnami mettevano in bella mostra madie, cassapanche, pale da forno ed ogni altro genere di utensile necessario nelle attività produttive o domestiche.

Nei giorni della fiera, però, non arrivavano solo acquirenti. Molti erano, infatti, i commercianti che portavano a Serra bestiame e prodotti, generalmente, alimentari.

Del resto, i serresi non si sono mai dimostrati particolarmente versati per i mestieri agro-pastorali. La fiera rappresentava, quindi, l’occasione per comprare, ad esempio, generi alimentari che, oggi, chiameremmo a lunga conservazione.  

La gran parte delle donne coglieva, infatti, l’occasione per mettere da parte qualche provvista con la quale superare l’inverno. In tempi in cui i prodotti destinati all'alimentazione non arrivavano, certo, dall’altra parte del pianeta, ogni buona massaia, che poteva permetterselo, acquistava gli alimenti più adatti ad essere serbati.

Si compravano, così, prodotti come le sarde in salamoia, le aringhe, il formaggio stagionato o i legumi secchi.

I mutamenti economici e quelli sociali intervenuti nel corso degli anni sono più che evidenti. Quella odierna non possiede più l’atmosfera della fiera descritta ne “Il borghese”, da Werner Sombart, tuttavia riesce ancora a richiamare un pubblico composito che, in barba alla crisi economica, affolla le numerose bancarelle.

Rispetto al passato è cambiato tutto, anche il rapporto con le cose e gli oggetti. Anziché i prodotti necessari ed indispensabili che si acquistavano un tempo, in molti casi, oggi si compra, infatti, paccottiglia cinese, utile solo a proiettare un'effimera allucinazione di benessere. Un’allucinazione indispensabile perché, come scriveva d’Annunzio in una favola di Natale, “il tesoro dei  poveri è l’illusione”.

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Inaugurato il mercato di Ionadi: la soddisfazione del vicesindaco Cristian Criseo

È stato inaugurato stamattina il mercato settimanale a Vena di Ionadi.

“Con grande soddisfazione – ha affermato il vicesindaco Cristian Criseo - ho il piacere di comunicare la grande partecipazione degli ambulanti (35 presenze), che nonostante il tempo un po' incerto hanno risposto positivamente con la loro presenza al progetto”. Presenti al taglio del nastro anche il sindaco Caterina Signoretta e gli altri componenti della Giunta, il comandante dei Vigili Urbani Fortunato Contartese e gran parte degli impiegati comunali. 

“Spero che questa inaugurazione bagnata con la pioggia – ha aggiunto Criseo - sia l'augurio di un incremento degli ambulanti, in modo che diano la possibilità ai cittadini ionadesi ed anche a quelli limitrofi di tutta la provincia di Vibo di soddisfare le loro esigenze effettuando i relativi acquisti.

Comunico – ha concluso - agli ambulanti che hanno intenzione di partecipare al progetto che ci sono ancora posti disponibili ed invito i cittadini a dare una risposta positiva a chi ha voluto investire sul nostro territorio”.

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