Beccati con 200 grammi di marijuana in auto, arrestati

I carabinieri hanno arrestato S.M. e C.C., di 25 e 29 anni, originari di Palizzi, perchè trovati in possesso di 200 grammi di marijuana.

In particolare, i due sono stati fermati per un controllo, mentre percorrevano in auto la statale 106, nei pressi Bova Marina (Rc).

Constatati i precedenti di uno dei due, i militari hanno deciso di effettuare una perquisizione nel corso della quale, in auto, sotto il sedile anteriore del passeggero, hanno rinvenuto una busta di plastica con 200 grammi di marijuana.

Sono quindi scattate le manette per i due giovani, che dovranno ora rispondere del reato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

Una volta finiti al carcere “Panzera” di Reggio Calabria, l’arresto è stato convalidato: il primo giovane è rimasto in carcere, mentre il secondo attenderà il processo agli arresti domiciliari.

 

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Sorpresi a scambiarsi droga a pochi passi dalla caserma dei carabinieri, arrestati

I carabinieri della Stazione di Palizzi Marina e Melito Porto Salvo (Rc) hanno arrestato A.P. e F.Z., di 24 e 29 anni, perché trovati in possesso di oltre due chili tra hashish e marijuana.

In particolare, nel pomeriggio di ieri, due militari in servizio alla Stazione di Palizzi Marina si trovavano per ragioni di servizio a pochi metri dalla caserma dei carabinieri di Melito Porto Salvo, quando hanno notato un ragazzo che, uscendo da un condominio, consegnava una grossa borsa ad una persona, che si trovava in sosta su un’auto a bordo strada.

Gli uomini dell’Arma, insospettiti dalla situazione, hanno deciso d’intervenire e fermare l’automobilista.

I sospetti si sono rivelati fondati, dal momento che nella borsa sono stati trovati 650 grammi di marijuana.

E’ seguita quindi una perquisizione a casa della persona che aveva ceduto il borsone.

Durante il controllo sono stati trovati oltre un chilo di marijuana e più di mezzo chilo di hashish.

Pertanto, A.P. e F.Z sono finiti in manette con l’accusa di detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

In attesa dell’udienza di convalida, gli arrestati sono stati trasferiti nel carcere “Panzera” di Reggio Calabria.

Gettano rifiuti in strada, individuati tramite scontrini e bollette

I carabinieri di Palizzi Marina (Rc) ed i colleghi forestale di Brancaleone sono intervenuti a Palizzi e nella frazione Spropoli, dove hanno individuato tre discariche abusive, nelle quali erano stati abbandonati rifiuti di vario genere.

Durante l'ispezione di alcuni sacchetti, i militari hanno trovato scontrini, bollette e corrispondenza che hanno permesso di risalire ai responsabili dell'abbandono, ovvero cinque persone che sono state immediatamente sanzionate con multe da 600 euro ciascuno.

 

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Gettano rifiuti in strada, individuati tramite scontrini e bollette

I carabinieri di Palizzi Marina (Rc) ed i colleghi forestale di Brancaleone sono intervenuti a Palizzi e nella frazione Spropoli, dove hanno individuato tre discariche abusive, nelle quali erano stati abbandonati rifiuti di vario genere.

Durante l'ispezione di alcuni sacchetti, i militari hanno trovato scontrini, bollette e corrispondenza che hanno permesso di risalire ai responsabili dell'abbandono, ovvero cinque persone che sono state immediatamente sanzionate con multe da 600 euro ciascuno.

 

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Controlli nelle case di cura della Locride, rilevate irregolarità

I carabinieri del Gruppo di Locri e del Nas di Reggio Calabria, con il supporto dei colleghi delle Compagnie di Roccella Jonica, Locri e Bianco, hanno sottoposto a controllo tre strutture di cura e ricovero nei comuni di Bivongi, Bovalino e Palizzi.

Durante le ispezioni i militari hanno riscontrato, in tutte le strutture, buone condizioni igienico-sanitarie.

Tuttavia, in due casi, sono emerse carenze di natura alberghiera o strutturale (in un caso letti e arredi vecchi e non decorosi; nell’altro numero di bagni e di camere non proporzionale ai degenti presenti).

In una circostanza, poi, sono state riscontrate ulteriori anomalie: numero di degenti superiore al massimo previsto; nessun contratto stipulato per lo smaltimento di rifiuti speciali; richiesta, alla competente Asp, per l’effettuazione dei tamponi all’interno della struttura, avvenuta soltanto nella mattina odierna.

Le irregolarità accertate saranno comunicate alla Regione Calabria e potrebbero comportare, nel peggiore dei casi, anche la revoca dell’autorizzazione.

I controlli, che fanno parte di una più ampia strategia di contrasto alla diffusione del coronavirus, fortemente voluta dal Comando provinciale carabinieri di Reggio Calabria, continueranno anche nelle prossime settimane.

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Gonfiavano rimborsi spese e liquidavano prestazioni non eseguite. Sindaco e consiglieri comunali arrestati in Calabria

Ha preso il via alle prime ore di questa mattina un’operazione condotta dal Comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria, in esecuzione di provvedimenti di custodia cautelare nei confronti di 4 persone ritenute responsabili a vario titolo – con la complicità di altre 21 persone – dei reati di abuso d’ufficio, peculato, concussione, corruzione e induzione indebita a dare o promettere utilità, falsità ideologica, tentata truffa ai danni dello Stato.

Tra i destinatari della misura, figurano: il sindaco Arturo Walter Scerbo e due consiglieri comunali di Palizzi (RC).

I tre amministratori pubblici, con la complicità di altri indagati, fra i quali consiglieri dimissionari e dipendenti comunali, avrebbero ripetutamente attinto alle casse del comune, emettendo mandati di pagamento per rimborsi spese gonfiati a proprio favore, per liquidare a terzi prestazioni mai eseguite, ovvero per prestazioni diverse da quelle per cui i fondi erano stanziati.

Le indagini avrebbero permesso di accertare un danno all'amministrazione comunale, per circa 340 mila euro.

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Pistole e munizioni in un pollaio, un arresto

Un uomo, T.F., di 45 anni è stato arrestato, a Palizzi Marina (Rc), dai poliziotti in servizio presso il Commissariato di Condofuri.

Nel corso di una perquisizione, in un pollaio di proprietà dell'uomo, gli agenti hanno rinvenuto un contenitore in plastica che era stato interrato, con all’interno due pistole semiautomatiche Beretta, 28 cartucce calibro 9 corto, 21 calibro 6,35 e altre 12 calibro 7,65.

Inoltre, i poliziotti hanno scoperto un allaccio abusivo all’impianto dell’energia elettrica.

Una volta arrestato per ricettazione, furto aggravato, violazione della normativa sulle armi e munizioni, il 45enne è stato condotto presso la casa circondariale di Locri.

Il Gip del Tribunale di Locri ha convalidato l’arresto e contestualmente applicato la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

 

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Scoperta centrale di macellazione clandestina, denunciate tre persone

I carabinieri forestali del Gruppo di Reggio Calabria hanno disposto ed effettuato una serie di controlli sulla filiera agroalimentare. Le attività ispettive, incrementate in vista delle imminenti festività pasquali, hanno permesso di scoprire una centrale di macellazione clandestina.

In particolare, i militari in servizio presso la Stazione di Brancaleone, coadiuvati dai colleghi della Stazione di Locri, hanno denunciato a piede libero tre persone, Z.G. di anni 24, L.A. di anni 54 e B.A. di anni 20. Sui tre pende l'accusa di aver aver attivato una filiera di macellazione clandestina e vendita abusiva di carne priva di ogni controllo sanitario e quindi, potenzialmente pericolosa per la salute pubblica.

L’indagine è partita in seguito alla segnalazione di alcuni casi di brucellosi, lamentati nel territorio di Palizzi, alla cui origine è stato ipotizzato il consumo di prodotti caseari infetti acquistati presso l’azienda zootecnica di proprietà di Z.G.

Procedendo al controllo dell’azienda, unitamente ai medici veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale, i militari hanno scoperto un allevamento totalmente abusivo. Molti dei 124 capi caprini presenti non erano registrati presso la Banca dati nazionale. Alcuni degli ovini risultavano, inoltre, di proprietà di altri allevatori che ne avevano denunciato lo smarrimento e che Z.A ha dichiarato di aver comprato da tale L.A., proprietario di un allevamento ovino, nonché titolare di una macelleria della zona.

Nell’allevamento di quest’ultimo, i carabinieri forestali hanno rinvenuto una centrale di macellazione clandestina.

In un capannone fatiscente, adibito a ricovero degli animali, era stato allestito un vero e proprio mattatoio abusivo. Tredici animali, tra capretti ed agnelli, erano stati appena macellati, mentre altre tre carcasse di agnello già pronte per la vendita sono state rinvenute dentro una cella frigorifera, unitamente a dodici teste e ventotto zampe di maiale nonché circa 30 chilogrammi fra di grasso suino e pelli di ovini, tutti privi del benché minimo segno utile che ne permettesse la tracciabilità. Sul posto, è stato colto in flagranza di reato il giovane B.A. intento a svolgere, per conto di L.A., tutte le fasi di  macellazione e preparazione alla vendita. I militari hanno trovato, inoltre, trentasei tra capretti ed agnelli,  di dubbia provenienza, già pronti per la macellazione.

Tutto il bestiame, sia quello vivo che morto, è stato posto sotto sequestro e messo a disposizione dell’Autorità giudiziaria per gli adempimenti di rito.

Gravi e numerose le imputazioni di reato per i tre soggetti, che vanno dalla ricettazione, alla macellazione clandestina, fino all’immissione sul mercato di alimenti in grado di arrecare gravi danni alla salute umana.

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