Cinghiali riportano alla luce un proiettile d'artiglieria della Seconda guerra mondiale

Durante un controllo effettuato nel territorio del Parco nazionale d'Aspromonte, i carabinieri della Stazione Parco di Gambarie hanno rinvenuto un ordigno risalente alla Seconda guerra mondiale.

In particolare, gli uomini dell'Arma si trovavano nei pressi delle sponde del torrente Listì, quando hanno notato delle grufolate di cinghiale che avevano fatto affiorare un proiettile d'artiglieria da 75 mm, del peso di sei chilogrammi.

I militari hanno quindi chiesto l'intervento dei colleghi del Nucleo antisabotaggio ed artificieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, i quali, giunti sul posto, dopo aver messo in sicurezza l'area, hanno fatto brillare l'ordigno.

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A caccia in area protetta, denunciato 54enne

Nell’ambito di un servizio di controllo straordinario del territorio, coordinato dal Reparto carabinieri Parco nazionale d’Aspromonte di Reggio Calabria e finalizzato alla repressione dei reati ambientali, i militari della Stazione di Oppido Mamertina hanno deferito in stato di libertà P.C., 54enne originario di Molochio e residente a Varapodio, poiché sorpreso, in località "Santissimo Salvatore" di Varapodio, nell’esercizio abusivo dell’attività venatoria.

In particolare, l’uomo è stato trovato nel territorio del Parco con un fucile calibro 12 ed il richiamo regolarmente funzionante posto ai piedi di un albero di ulivo.

Il materiale rinvenuto è stato sequestrato.

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Attraversano area protetta con i fucili al seguito, denunciati 3 cacciatori

È di tre persone denunciate, il bilancio dell'attività di controllo straordinario del territorio, coordinata dal Reparto carabinieri Parco nazionale d’Aspromonte di Reggio Calabria e finalizzata alla repressione dei reati ambientali.

In particolare, i militari dealla Stazione Parco di Mammola hanno denunciato in stato di libertà L.F., 65enne e R.D., 79enne, entrambi originari di Reggio Calabria e residenti a Gallico, sorpresi mentre percorrevano in macchina la Strada provinciale Limina-Mammola, in località “Abeto”, all’interno del Parco nazionale d’Aspromonte, con due fucili da caccia calibro 12 e 20, riposti sul sedile posteriore, insieme al relativo munizionamento.

Per la stessa ragione, è stato denunciato in stato di libertà B.S., 22enne originario di Locri e residente a Marina di Gioiosa Jonica, trovato in macchina lungo lo stesso tratto di strada, con un fucile calibro 20 al seguito.

In entrambi i casi, le armi e le munizioni sono state sequestrate.

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Provoca un incendio in un'area protetta, denunciato

Nell’ambito di un servizio di controllo, i carabinieri del Reparto Parco nazionale dell'Aspromonte di Reggio Calabria ed i colleghi della Stazione Parco di Gerace, hanno deferito G.R., 45enne, bracciante agricolo, accusato di aver causato un incendio boschivo.

I militari hanno sorpreso l'uomo in possesso dell’accendino, che sarebbe stato utiluzzato per accendere alcune sterpaglie in località "Cavaleri" di Ciminà (Rc)

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Tutto pronto per l'edizione 2018 di Parkbus, l'escursione alla scoperta dell'Aspromonte

Riceviamo e pubblichiamo 

"Sono molti, oggi, quelli che partono. Alcuni scappano, altri vanno via lentamente e col cuore spezzato. Noi restiamo. Per fortuna, per condizione, per testardaggine o forse perché abbiamo saputo cogliere delle opportunità. Noi siamo aspromontani e quest’appartenenza la sentiamo forte. Esiste una continuità tra l’Aspromonte e le sue genti sana e forte, ma non sempre, che forma un legame visibile nel bene e nel male. Esiste un luogo, in Aspromonte, ove legami e continuità sono l’evidenza stessa ed il senso di quel territorio. Stiamo parlando di Samo e vogliamo presentarlo così, con le parole di Vito Teti: 'Il nuovo abitato di Samo e gli antichi ruderi di Precacore sono contigui. Si osservano come per controllarsi, per non separarsi. Dall’abitato di Samo i ruderi di Precacore appaiono come una sorta d rimorso, di memento mori, come il luogo di fondazione e della memoria. Dalla collina con i ruderi le case di Samo appaiono una sorta di continuità della vita'.

“Samo e l’antico abitato di Precacore, un legame che forse non sarà mai sopito, al quale noi, da guide, dobbiamo aggiungerne almeno un altro, cercando di rimanere umilmente ed immeritatamente sul solco tracciato dal Professor Teti. Si tratta del legame tra Samo e la montagna, protagonista della prossima escursione tematica del Parkbus 2018, iniziativa promossa dall’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte in collaborazione col Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e l’Associazione Guide del Parco Nazionale dell’Aspromonte, in programma per sabato 11 agosto. Giunti nelle splendide vette di Samo con gli ecobus dell’Ente Parco, cammineremo a piedi verso Monte Perre ove il paesaggio si allarga e ti avvolge, grandi rapaci volteggeranno sulle nostre teste e la fiumara risplenderà ai nostri piedi. Querce secolari ci saluteranno, appena arrivi in vista di Puntone Galera, da dove potremo iniziare a vedere il selvaggio Aspromonte, arroccato su se stesso, per difendersi chissà da cosa o da chi. Proprio lì potremo comprendere come Samo, e il borgo antico di Precacore, siano uno dei simboli più evidenti delle continuità tra uomo e natura, antico e moderno, antropizzato e selvaggio. Un’unica “strada” collega tutto questo.  Non siamo la perfezione ed oggi abbiamo la presunzione di dire che neanche la desideriamo, perché vogliamo raccontare una storia che sia la nostra, semplicemente autentica. Per poterla raccontare siamo dovuti restare, insieme ai ragazzi di Samo che ci accompagneranno durante tutta la giornata, facendoci degustare i prodotti tipici del loro territorio, che resistono con la stanchezza e l’amore negli occhi, resilienti preziosi. I luoghi, questi si, sono perfetti, senza colpe e ricolmi di una purezza che dobbiamo sempre ambire a raggiungere, anche se mai riusciremo a farlo. Sarà questa la storia che racconteremo ai visitatori che hanno scelto di camminare in Aspromonte con noi, recente e passata, con la continuità che merita. Abbiamo voluto scrivere molte parole per darne senso a poche altre: grazie Samo, grazie Aspromonte, per le opportunità che ci hai dato e che abbiamo saputo cogliere; scusa Samo, scusa Aspromonte, per quelle invece che ci hai dato e non abbiamo saputo ancora vedere. Noi ce la stiamo mettendo  comunque tutta!”.

Associazione Guide Ufficiali del Parco Nazionale dell'Aspromonte

Intimidazioni in Calabria: testa mozzata di capretto sull'auto del presidente del Parco dell'Aspromonte

La testa tagliata di un capretto lasciata all'interno di una busta che i soliti ignoti hanno appeso all'antenna dell'autovettura, posteggiata nel cortile dell'abitazione. E' l'inquietante messaggio intimidatorio recapitato a Giuseppe Bombino, presidente dell'Ente Parco Nazionale dell'Aspromonte. Denunciato l'accaduto, agenti di Polizia, si sono subito recati sul luogo del rinvenimento. 

Scoperti in area protetta con fucili e coltello: denunciati 3 cacciatori

I Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà tre cacciatori di frodo, per violazione delle norme previste dalla legge quadro sulle aree protette e porto di armi ed oggetti atti ad offendere, poiché sono stati sorpresi all’interno del Parco Nazionale dell’Aspromonte e, da successiva perquisizione veicolare, trovati in possesso di un fucile semiautomatico calibro 12, una carabina semiautomatica calibro 30,6, legalmente detenuti, ed un coltello "fraraccio", illegalmente detenuto.

Due cacciatori denunciati dal Corpo forestale dello Stato

Agenti del Corpo forestale dello Stato hanno denunciato due cacciatori nell'ambito di un'attività volta al contrasto del bracconaggio nell'area del Parco Nazionale dell'Aspromonte. La contestazione mossa nei loro confronti è quella di aver trasgredito la legge quadro relativa alle aree protette. Il personale CfS di Mammola e San Giorgio Morgeto, inoltre, ha posto sotto sequestro due fucili da caccia semiautomatici e 38 cartucce. Le due persone, ventiquattrenni di Polistena che vivono a Cittanova, in provincia di Reggio Calabria, stavano viaggiando su un fuoristrada. Gli addetti della Forestale hanno loro intimato l'alt all'altezza del Villaggio Zomaro, nel territorio comunale di Cittanova. Un giovane, sebbene munito della licenza che consente di trasportare armi, non aveva informato gli uomini del Comando Stazione della Forestale circa i dettagli dello spostamento, nel perimetro del Parco violando in tal modo le prescrizioni che regolano il settore. violazione della legge quadro sulle aree protette

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