Provincia di Vibo, pagati 5 stipendi. Niglia: “Presto fuori dal dissesto”

Sono cinque gli stipendi che, in poco più di un mese, si sono visti accreditare sui propri conti i dipendenti della Provincia di Vibo Valentia. Una boccata di ossigeno per i lavoratori e, nel contempo, un chiaro segnale di ripresa dell’ente che, entro i primi giorni del mese di Marzo, si vedrà trasferire dal Ministero dell’Interno circa 2 milioni e 500 mila euro. 

Un trasferimento economico significativo che come evidenziato dai funzionari del settore finanziario dell’Amministrazione provinciale: “Consentirà di recuperare i due salari rimasti in arretrato e permetterà, inoltre, di tornare ad erogare con puntualità le mensilità stipendiali”.

Il 2017, dunque, potrebbe essere l’anno del rilancio per la Provincia di Vibo, anche alla luce dell’esito referendario che ha sancito la permanenza in Costituzione delle Province. 

“Il percorso politico e amministrativo avviato due anni fa sta iniziando a dare i risultati sperati - ha affermato il presidente Andrea Niglia. Il prossimo anno - ha aggiunto - abbiamo buone possibilità di uscire dal dissesto e di conseguenza potremmo erogare finalmente servizi dignitosi  ai cittadini. A questo proposito, attendiamo un chiaro segnale dal Governo nazionale. Noi da parte nostra - ha sottolineato Niglia - abbiamo fatto il massimo di quanto era nelle nostre prerogative”. La Provincia di Vibo Valentia, negli ultimi due anni, ha ridotto notevolmente le spese e ha razionalizzato la macchina organizzativa dell’Ente. “Siamo passati da sei ad un’unica dirigenza (il Segretario generale) e da 378 a 151 dipendenti”, ha messo in luce il vice presidente Pasquale Fera, che ha seguito in prima persona il processo di spending review provinciale. Tra le spese diminuite in maniera più significativa, Fera ha ricordato: “I fitti nel settore dell’edilizia scolastica, che da 1 milione e 200 mila euro sono calati a 470 mila euro e le spese telefoniche che da 370 mila euro annue sono scese a sole 60 mila euro”.

La palla ora passa, dunque, all’esecutivo nazionale, guidato dal premier Paolo Gentiloni, che dopo aver affrontato l'emergenza Monte dei Paschi di Siena, deve approvare i decreti correttivi della riforma Madia sulla Pubblica amministrazione bocciata dalla Consulta, e stabilire la ripartizione dei fondi stanziati dalla legge di Bilancio per Comuni, Città metropolitane e Province. Gli enti locali premono perché arrivi al più presto il decreto sulla ripartizione del fondo previsto dalla legge di Bilancio, che vale circa tre miliardi di euro. “Con queste risorse possono essere neutralizzati i tagli da un miliardo di euro a carico delle Province che vista la vittoria del No al referendum - ha evidenziato Niglia - restano in Costituzione con pieni diritti. Sono stati mesi difficili - ha ricordato, infine, il presidente della Provincia di Vibo Valentia  - abbiamo ereditato un ente in dissesto che veniva da una travagliata gestione commissariale. Le nostre difficoltà sono state, inoltre, acuite anche dai tagli effettuati dal Governo, in seguito alla riforma Del Rio, che hanno penalizzato soprattutto i cittadini, in termini di servizi fondamentali inerenti la manutenzione di strade e scuole. Ora, insieme al neo eletto Consiglio provinciale, ci attendono altri due anni di intenso lavoro amministrativo, politico e istituzionale che, se supportato da seri provvedimenti nazionali, potrà ridare dignità ad un provincia e a un territorio che ha ancora le potenzialità per innescare dinamiche di crescita e di sviluppo sociale ed economico”.

 

 

  • Published in Politica

Schermaglie politiche sulla viabilità. Fera replica a Villì: “Attacco volgare e ingeneroso”

"Al centro del mio operato istituzionale vi sono sempre stati i cittadini e il territorio amministrato. Sin da giovane, sono stato mosso da intenti nobili ed ho inteso la politica come servizio. Animato da passione autentica. Per tali motivi reputo volgare e ingeneroso l’attacco, sferratomi a mezzo stampa, in velato politichese, dal sindaco di Vazzano Domenico Villì”. Com’è suo stile non usa machiavellismi il vicepresidente della Provincia di Vibo Valentia, Pasquale Fera, e si rivolge in maniera chiara e diretta al primo cittadino di Vazzano, Domenico Villì, che, in una recente uscita sui media, lo aveva criticato per aver manifestato perplessità inerenti al fatto che la Regione Calabria non avesse invitato l’Ente Provincia ad un’iniziativa sulla viabilità delle strade provinciali vibonesi. “Vorrei far presente al sindaco Villì che, da diversi mesi, abbiamo trasmesso alla Regione Calabria dossier e perizie riguardanti la situazione della viabilità provinciale nel nostro territorio. Chiarito quest’aspetto - aggiunge Fera - vorrei, inoltre, evidenziargli l’opportunità di pianificare con la Provincia di Vibo ogni potenziale intervento da effettuare sulle arterie provinciali. Al di là delle competenze o funzioni ad ogni istituzione deputate, è bene infatti evitare che vengano programmate opere su quei percorsi stradali dove l’Ente, nonostante le note difficoltà economico-finanziarie e di gestione, dovrebbe finalmente appaltare dei lavori. Un coordinamento sul da farsi, che veda insieme Regione, Provincia e Comuni, non può dunque che giovare al territorio e ai cittadini vibonesi”. Il vicepresidente Fera, si rivolge, poi, al presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio: “Caro presidente, nonostante la svista istituzionale, inerente il mancato invito della Provincia di Vibo Valentia all’iniziativa sulla situazione delle strade vibonesi, da addebitare probabilmente a qualche sindaco che hai promosso o si è autonominato tuo portavoce, rimango a tua completa disposizione per ogni iniziativa tesa ad allievare le tante problematiche che purtroppo attanagliano, da anni, la nostra realtà territoriale”.

Immigrati bloccano una strada in località Lacina: intervento della Polizia

Attimi di tensione questa mattina intorno alle 7 in località Lacina del Comune di Brognaturo quando numerosi immigrati presenti nella struttura ricettiva che li ospita, per protestare, hanno impedito ad alcuni operai boschivi di raggiungere il posto di lavoro. I lavoratori si sono visti costretti a ricorrere all’intervento degli agenti di Polizia del Commissariato di Serra San Bruno che, guidati dal responsabile delle Volanti, Giovanni Catanzaro, sono immediatamente intervenuti per domare la protesta. La Polizia è stata coadiuvata dai carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, agli ordini del comandante Mattia Ivano Losciale. Gli immigrati hanno chiesto di poter parlare con il presidente della cooperativa Stella del Sud che ne gestisce la permanenza nella struttura, Pasquale Fera, e con un rappresentante della Questura, Valerio La Pietra, neo-dirigente del Commissariato di Serra San Bruno. Alla fine, dopo alcune trattative, gli immigrati sono rientrati nella struttura per un tavolo con i rappresentanti delle Istituzioni e gli interpreti. I richiedenti asilo hanno espresso a turno le varie problematiche e quindi tutto è rientrato nella normalità. Più in particolare ciascuno degli ospiti ha chiesto il rilascio di permessi di soggiorno, sottolineando la mancanza di comunicazione con i propri familiari ed altre problematiche di natura burocratica. Nessun problema inerente all’igiene, ai pasti o ad motivazioni di carattere pubblico. La Questura, pertanto, per quanto di competenza, si è impegnata a dare risposte in tempi rapidi.

Subscribe to this RSS feed