A Nardodipace si parlerà di Patto per la Calabria contro l'isolamento delle aree interne

Si svolgerà, a partire dalle 10.00, di sabato 6 aprile nella sala consiliare del municipio di Nardodipace, l'incontro dal titolo: “Patto per la Calabria - Per evitare l'isolamento delle zone interne”.

I lavori saranno introdotti da Antonio Demasi, sindaco del Comune che ospita l'iniziativa.

Seguiranno, quindi, le relazioni di: Francesco Mingrone, segretario Generale Cisl Magna Graecia;

Francesco Fazio, sindaco di Fabrizia; Bruno Costa, Segretario generale Flai Cgil; Pasquale Barbalaco, Segretario Uil Vibo Valentia.

Concluderà i lavori l'assessore regionale al Lavoro, Angela Robbe.

Sabato Renzi arriva a Reggio per firmare il Patto per la Calabria

“Sabato mattina grande festa a Reggio Calabria per la solenne inaugurazione del Museo dei Bronzi di Riace e la contestuale firma del Patto per Reggio Calabria e del Patto per la Calabria”. È l’annuncio che parte direttamente dalla e-news di Matteo Renzi che ufficializza il suo arrivo nella nostra regione. Il premier insiste inoltre sul corretto utilizzo dei fondi europei per avviare lo sviluppo del Mezzogiorno.

Patto per la Calabria, in arrivo 1.200 milioni di euro. Oliverio: "Non più subalterni"

In riferimento all’esito degli incontri con il Governo, il presidente della Regione Mario Oliverio ha dichiarato quanto segue:

“L’iter per la definizione del Patto per la Calabria, alla luce del positivo confronto svolto nei giorni scorsi a Roma sia sul piano politico che dell’approfondimento tecnico, è in dirittura d’arrivo con un esito importante per la Calabria. La Regione Calabria avrà a disposizione un finanziamento per circa 1.198,7 milioni di euro che si integrano con 132 milioni di euro previsti per il Patto per la città metropolitana di Reggio Calabria. A questi saranno aggiunti i finanziamenti, in discussione nella cabina nazionale di regia, nella quale sono orgoglioso di rappresentare il Mezzogiorno, che saranno attribuiti per la Calabria ad ANAS e RFI. La Giunta regionale, sulla base dell’impostazione illustrata al Consiglio regionale, ha definito una proposta che è stata nazionalmente apprezzata e che riguarda sia obiettivi di carattere programmatici sia singoli interventi. Sul piano generale è stata ratificata la comune volontà di dare immediato seguito all’iter per la realizzazione della ZES a Gioia Tauro contestualmente alla immediata realizzazione del bacino di carenaggio e la predisposizione degli intervento per il porto internazionale di Gioia Tauro e per quelli commerciali di interesse nazionale (Corigliano, Crotone, Reggio Calabria, Villa San Giovanni e Vibo Valentia); è stato esaminato il confronto con ANAS ed RFI con l’acquisizione dei programmi in corso di perfezionamento dei due enti e la decisione di costruire un apposito Accordo Quadro su ‘infrastrutture e rete ferroviaria’ e nelle more, sul tema specifico dell’alta velocità, di procedere con la redazione congiunta con RFI dello studio di fattibilità degli interventi.Più nel merito si è convenuto su un programma organico denominato ‘Calabria sicura’ con una previsione di un pacchetto di interventi organici nei settori del rischio idrogeologico, nella bonifica dei siti inquinati, nella depurazione, nel piano regionale dei rifiuti, nella depurazione, nelle reti idriche e nel rischio sismico. Si tratta del programma più importante concepito in Calabria in tema di sicurezza e valorizzazione ambientale del territorio. In direzione dello sviluppo vengono codificate nel Patto le misure per il monitoraggio e l’accelerazione della spesa per la realizzazione della banda larga, l’imprenditoria giovanile e l’agroalimentare industriale. In modo più specifico viene focalizzata una misura per la rapida attivazione del credito d’imposta con una integrazione di fondi all’interno del Patto. Nel settore dei servizi sono compresi interventi per il turismo, la cultura e lo sport oltre un programma sull’edilizia scolastica. Infine è stata programmata, prima della sottoscrizione del Patto, una verifica con i competenti Ministeri per rendere rapidamente operativi tutti i finanziamenti esistenti per gli ospedali e l’edilizia sanitaria. Tutto il lavoro di questi mesi è stato improntato a due criteri fondamentali: la complementarietà degli interventi rispetto ai programmi in essere in Calabria e lo stato della progettazione connesso alla immediata movimentazione delle risorse. In ambedue le direzioni la Calabria ha formulato proposte e dato garanzie. Con un anno di faticoso lavoro la Giunta regionale ha portato a compimento l’approvazione del POR 2014-2020 con 2.217 milioni di euro di spesa prevista ed una previsione di bandi per un importo di circa  800 milioni di euro entro il 31 dicembre del 2016; l’approvazione del PSR con una previsione di spesa di  1.103 milioni; la rimodulazione dei programmi CIPE per una previsione di spesa di 2.217 milioni. Queste cifre con quelle previste nel Patto Calabria e con quelle derivanti dai contratti di programma di ANAS ed RFI costituiscono una dote finanziaria in grado di ‘Sbloccare la Calabria’. Era l’obiettivo che ci eravamo previsti all’inizio della legislatura. Ora si può aprire la fase due della Giunta regionale e della Calabria: quella del ‘fare, realizzare, spendere’. La Calabria delle competenze e della produttività, dell’ingegno e del lavoro ha l’occasione concreta e storica di passare dalla recriminazione alla realizzazione. Ed anche su questo la Giunta regionale ha illustrato al tavolo di confronto sul Patto per la Calabria la costituzione di un nucleo di monitoraggio programmatico per una verifica semestrale sullo stato di avanzamento delle opere e dei programmi di spesa della Calabria. Abbiamo posto paletti a noi stessi per potere pretendere dagli altri un’analoga attenzione ai processi di realizzazione. È da sottolineare infine un importante risultato, non misurabile in termini economici, ma strategico dal punto di vista generale. Non siamo più una regione canaglia. Nel confronto con gli organismi della Comunità europea, con il Governo nazionale e con i vari Ministeri, con i più importanti enti di Stato ci siamo guadagnati considerazione e rispetto per la serietà e la competenza delle nostre proposte, per il senso di responsabilità manifestato anche dinanzi alle difficoltà ed alle emergenze rappresentate dalla situazione oggettiva o dal Governo. Certo. Occorre fare di più. Occorre in particolare che la svolta impressa incida più in profondità ed in modo più esteso nel corpo grande e malato della Calabria; ma è anche il momento di misurarsi con le cose positive, di raccontare una Calabria che faticosamente cerca di uscire fuori dagli anni della subalternità e della inconcludente lamentela”. 

"Patto per la Calabria cruciale per farci uscire dal tunnel"

"Si discute molto di Mezzogiorno dopo i dati allarmanti forniti dalla Svimez e la risposta del Governo è giunta con il Masterplan, che contiene le linee guida su cui orientarsi, una nuova metodologia, le risorse, gli strumenti e soprattutto batte i ritmi e i tempi entro i quali gli interventi vanno realizzati. Si tratta - afferma la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco -  di oltre 100 miliardi di euro da impegnare e utilizzare nel periodo che va dal 2016 al 2023. Entro il 31 dicembre del 2015 bisognerà sottoscrivere i Patti per lo Sviluppo e, cosa assai importante, per la riuscita della missione, il Governo impegna le grandi aziende partecipate dallo Stato: Finmeccanica - Enel - Anas - Fincantieri - Invitalia - Cassa Depositi e Prestiti. Ora è tempo che ciascuno si prenda le proprie responsabilità. Domani a Crotone presenteremo il 'Programma per la crescita e lo sviluppo produttivo', realizzato dopo settimane d’impegno con tutti gli attori dello sviluppo e martedì in Consiglio regionale si discuterà del Patto per la Calabria”. Aggiunge Flora Sculco: "L’idea di fondo del Masterplan è convincente: puntare su aerospazio, elettronica, siderurgia, chimica, agroindustria, turismo per collocarli in un contesto di politica industriale e di infrastrutture e servizi che consentano di far diventare le eccellenze meridionali veri diffusori d’imprenditorialità. L’impostazione del Governo interroga istituzioni, forze politiche e sociali del Mezzogiorno che, per vincere la sfida, debbono coinvolgere le energie di cui dispongono in tutti i territori. Oggi - aggiunge Sculco -   consapevoli che se in Calabria non rilanciamo lo sviluppo produttivo sarà difficile fronteggiare i bisogni della società, tocca alle sue classi dirigenti afferrare le opportunità del Masterplan. La storia complicata della Calabria ci dice che nel corso dei decenni è stata oggetto di politiche economiche eterodirette e funzionali ai disegni di grandi imprese pubbliche e private. Adesso siamo chiamati a vivere diversamente questa fase che si apre con il Piano d’azione del Governo. Partendo da una visione del nostro futuro di cui in fretta, ridando priorità alla programmazione, dobbiamo dotarci. Ecco perché penso che il Patto per la Calabria, da sottoscrivere entro fine anno sia un evento cruciale. Prendendo le mosse dai disastri ambientali provocati negli scorsi anni a Crotone dall’Eni, abbiamo elaborato uno specifico piano di sviluppo della città. Impiantando una sorta di laboratorio per valorizzare il nostro capitale umano e dare slancio alle funzioni di enti locali e istituzioni”. Conclude: “La sfida del Governo è la nostra sfida per lo sviluppo. Insieme, forse, questa volta, vedremo una luce in fondo al tunnel. Insieme, perché da soli non si va da nessuna parte. Soprattutto ora che viviamo una fase di neocentralismo incalzante e di verticalizzazione dei poteri favorita dalle dinamiche d’austerità che connotano la politica dell’Europa e che impone ai territori, se intendono farsi ascoltare, di concertare gli sforzi. Sono sicura che soltanto procedendo insieme, discutendo tra noi e con i calabresi, otterremo risultati".

Oliverio spiega il “Patto per la Calabria”: progetti e obiettivi

Il presidente della Regione Mario Oliverio ha incontrato le Parti sociali per illustrare il processo di costruzione ed i contenuti del “Patto per la Calabria” nell’ambito del “master plan” per lo sviluppo del Mezzogiorno. “Il ‘Patto per la Calabria’ - ha detto il governatore - è la proiezione progettuale del programma di Governo della Calabria ed organizza le principali linee programmatiche per lo sviluppo produttivo e civile della regione in un’ottica mediterranea ed europea. La redazione avviene con una parallela ricognizione, da una parte, dello stato dei programmi e quello di redazione dei progetti e, dall’altra, della disponibilità delle risorse a valere su una molteplicità di canali, dal FS/PAC 2007-2013, al POR 2014-2020, ai fondi PAC, PON di settore, al FSC ed ai finanziamenti con leggi di settore. Il confronto con il Governo è stato avviato e, nelle prossime settimane, dovrà essere esteso a soggetti interessati agli investimenti in Calabria, dagli enti pubblici ed investitori privati ad Anas, RFI, Enac, Finmeccanica, ENI, ENEL ed Invitalia. Nei contenuti – ha affermato - il ‘Patto’ comprende filoni strategici essenziali per garantire alla Calabria un ruolo attivo all’interno delle azioni di ripresa economica del Paese: i progetti per le infrastrutture e la logistica integrata, finalizzati a rendere la Calabria un territorio accessibile dall’esterno ed all’interno, a promuovere un sistema portuale a supporto di un ruolo economico e commerciale, a organizzare una rete di piattaforme logistiche in grado di incentivare tutti i settori produttivi; il progetto ‘Calabria sicura’ e quelli relativi al ciclo dell’acqua e della depurazione in grado di dare risposte alle emergenze, a partire dagli eventi alluvionali delle scorse settimane, e di costruire stabili soluzioni in termini di sicurezza dei bacini idrografici, delle fiumare e delle coste, della aree a rischio, dei siti inquinati, delle discariche fuori norma, delle strutture strategiche ai fini della sicurezza; i progetti per lo sviluppo produttivo con al centro la ZES a Gioia Tauro, la promozione dei distretti nelle produzioni di eccellenza in particolare nell’agro-alimentare, nella semplificazione amministrativa delle procedure, nella diffusione delle infrastrutture immateriali (progetto Calabria digitale); i progetti per il turismo e l’ambiente naturale con un programma di valorizzazione di tutto il patrimonio storico e cultuale, dai siti archeologici alle architetture civili e religiose, le identità etnografiche, i borghi ed i parchi; i progetti per la scuola e università dai problemi della messa in sicurezza, alla qualificazione funzionale, alle infrastrutture e la ricerca per garantire attrattività per le ragazze ed i ragazzi calabresi e provenienti dai paesi del bacino del Mediterraneo; il programma per sostenere il sociale e concretizzare misure di contrasto alla povertà, di sostegno al reddito, di incentivare lavoro ed impresa; i progetti nelle infrastrutture sanitarie per dotare il sistema sanitario calabrese di moderne edifici e tecnologie innovative; i contratti di sicurezza e legalità, di formazione e di assistenza alle vittime della violenza e della mafia. Si tratta di un programma vasto ed articolato – ha concluso Oliverio - da sottoporre all’esame del Governo in funzione della fattibilità e la ricerca dei canali di finanziamento. La procedura in corso consente sia al Governo nazionale che a quello regionale di uscire dal genericismo programmatico e creare una situazione nella quale è possibile verificare le reciproche responsabilità”.

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