Riconoscimento Dop per il pecorino del Monte Poro, la soddisfazione della Cia

"La Cia – Agricoltori Italiani esprime grande soddisfazione per la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea della domanda di registrazione della Denominazione di origine protetta “Pecorino del Monte Poro”. Cia – Agricoltori Italiani è stata impegnata sin dall’avvio del percorso per il riconoscimento del marchio Dop, prima all’interno della Camera di commercio di Vibo Valentia e poi promuovendo e sostenendo il Consorzio per la tutela del pecorino del Monte Poro. Da alcuni giorni si era in attesa della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea della domanda di registrazione, il cui iter è stato seguito passo dopo passo dall’Ufficio qualità della Cia Nazionale e dagli uffici Cia di Bruxelles. La Dop al pecorino del Monte Poro è un riconoscimento importante per la tutela e la valorizzazione di un prodotto che rappresenta non solo una risorsa di pregio del nostro territorio ma anche una parte rilevante della nostra cultura, del nostro saper fare, dei valori legati alla sua terra ed alle aziende che in essa vi operano".

È quanto si legge in una nota del vicepresidente della Cia - Calabria Sud, Nicola Monteleone

C’è anche un made Vibo Valentia che cerca spazi nel By Cinema

La Cisal Consulenze e Servizi è nel marchio più promettente e autorevole che concorre all’eccellenza mondiale per il biologico del made in Calabria. 

Nella Calabria che lancia la sua scommessa puntando alla lavorazione e valorizzazione dei suoi prodotti attraverso il By Cinema la provincia di Vibo Valentia si ritaglia una spazio che già la critica del settore definisce “interessante ma anche prepotente”. 

Cofirmataria col Dipartimento di Giurisprudenza ed Economia dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria del progetto europeo sullo sviluppo del made in Calabria del food, la Cisal Servizi e Consulenze ha presentato una sua prima idea sul progetto a sostegno che il binomio Università- Sindacato, tra l’altro, è diventato un percorso che può essere attraversato anche ad alta velocità.

Franco Cavallaro, Segretario Generale della Cisal e Franco Greco, Amministratore Unico di Cisal Consulenze e Servizi, da tempo sono alle prese con i contagiosi effetti provocati dal By Cinema come eccellenza mondiale del biologico.

Il successo dell’evento registrato all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, dietro l’abile regia di Michela Mantovani, coordinatrice del meeting e protagonista di una relazione che ha fatto salire anche i brividi alla schiena a chi ha assistito alla presentazione del progetto  realizzato dal CAt-Lab, il  laboratorio di economica e management delle risorse culturali, ambientali e turistiche calabresi.

“Ci abbiamo messo tutto l’animo e siamo soltanto all’inizio. Oggi ci crediamo ancora di più vista la convinzione che il percorso avviato con l’Università Mediterranea di Reggio Calabria ha confermato che la sintonia tra il mondo  accademico e quello dei servizi che abbiamo sposato in tempi non sospetti – spiegano, tra l’altro,  Francesco Cavallaro e Francesco Greco, oggi pionieri della cultura del servizio e della comunicazione – accresce il nostro modo di pensare e meglio interpretare le attese della Calabria che cambia. Guardiamo all’Europa dei popoli ma sopratutto all’Europa dei Giovani e del Lavoro”.    

Sempre più interessanti e promettenti le critiche sugli effetti che ha provocato il regista Federico Moccia che ha dimostrato, in alcuni dei  suoi film più recenti,  di avere l’abilità, guardando al By Cinema biologico,  di trasformare in oro tutto ciò che tocca.

Interessante l’idea di Marco Conti che ha diretto “La cena di Natale”, un film  che andrà a consumarsi proprio bene per il made in Calabria visto che porta sul set l’Amaro del Capo e il San Marzano Borsci. 

Ed il By Cinema per il biologico guarda da vicino, tra l’altro, alcuni fiori all’occhiello della produzione vibonese: la ‘nduja di Spilinga, il pecorino del Poro, la cipolla di Tropea. 

Una sinergia complessiva che ha trovato rispondenza nel made in Calabria che  da qualche tempo pensa al mondo della celluloide, promuovendo l’accoglienza e  l’offerta di servizi  in una terra così delicata e di grande effetto e respiro turistico come Tropea e dintorni.            

E pensiamo non sia davvero poco che le firme di Federico Moccia e  Marco Ponti, per adesso, lascino intravedere che la regione ha tutte le carte in regola per aspirare ad una pole position per il made in Calabria del food.   

 

 

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