Sorpreso a spacciare cocaina, arrestato

Nel tardo pomeriggio di ieri, i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Petilia Policastro (Kr) hanno arrestato, in flagranza di reato, un 36enne del posto, accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

In particolare, l’indagato è stato notato nel centro cittadino, intento a cedere, a un uomo risiedere a Torino, due involucri in cambio di alcune banconote.

Una volta bloccati, i due sono stati sottoposti a perquisizione: nei pantaloni del presunto acquirente, sono state trovate due dosi di cocaina, mentre nei vestiti del presunto spacciatore 120 euro in banconote di piccolo taglio.

Al termine degli accertamenti di rito e su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Crotone, la droga e il denaro sono stati sequestrati, mentre l’arrestato è stato posto ai domiciliari, in attesa della celebrazione del processo con il rito direttissimo, previsto nei prossimi giorni.

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Bancarotta fraudolenta, due arresti

Questa mattina il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Crotone ha dato esecuzione ad un provvedimento di custodia cautelare, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il locale Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica pitagorica, sottoponendo agli arresti domiciliari un imprenditore di Petilia Policastro (Kr) ed un suo familiare in quanto ritenuti responsabili della bancarotta di una società, operante nella lavorazione e nel commercio del legno, portata al dissesto dopo aver accumulato debiti erariali per 3 milioni di euro, sottratto risorse finanziarie per circa 400 mila euro e distratto i beni aziendali trasferendoli a due nuove società costituite ad hoc nel 2013 e nel 2017.

In esecuzione del provvedimento cautelare sono state, infatti, sottoposte a sequestro anche le quote societarie ed i beni mobili e immobili delle due società, anch’esse con sede a Petilia Policastro ed operanti nel medesimo settore commerciale della fallita, in quanto ritenute lo strumento attraverso il quale il citato imprenditore ha potuto proseguire indisturbato la propria attività.

L’attività investigativa ha consentito di rilevare come  l’imprenditore, avvalendosi della collaborazione della sorella e della madre, alle quali ha affidato la rappresentanza delle nuove società ma di fatto avrebbe continuato a gestirle in prima persona, nella fase immediatamente antecedente al fallimento ed al fine eludere gli effetti della procedura concorsuale avrebbe occultato la documentazione contabile della società fallita; distratto, attraverso la disposizione di bonifici, pagamenti con carta di credito, prelevamenti di denaro contante e cessioni fittizie, circa quattrocentomila euro dalle casse sociali e beni aziendali per un valore di cica trecentocinquanta mila euro, trasferiti nella società costituita nel 2013.

L’imprenditore avrebbe poi adottato un analogo schema fraudolento anche nella gestione di quest’ultima società, nel frattempo sottoposta a liquidazione giudiziale, la quale dopo aver accumulato ingenti debiti per oltre un milione e duecento mila euro nei confronti dell’Agenzia delle entrate, dell’Inps e dell’Inail, sarebbe stata svuotata mediante la cessione di beni aziendali, forza lavoro e dell’avviamento, questa volta a favore dell’ultima società attivata.

I beni aziendali sequestrati e la gestione della società ancora attiva sono stati affidati ad un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale di Crotone affinché possa garantirne la continuità preservando i diritti di lavoratori dipendenti, clienti e fornitori.

Anche l’ulteriore familiare coinvolto è stato denunciato, per le medesime ipotesi di reato.

'Ndrangheta, blitz contro una cosca: 6 arresti

Operazione anti 'ndrangheta nel Crotonese, dove i carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro e dello Squadrone eliportato Cacciatori hanno tratto in arresto sei persone, tre delle quali in carcere e altrettante ai domiciliari.

Gli arresti sono stati effettuati a Petilia Policastro e Cotronei, in esecuzione di un provvedimento emesso dal Gip di Catanzaro, su richiesta della Dda del capoluogo calabrese.

Agli indagati vengono contestati, a vario titolo, i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, incendio ed usura aggravati dal metodo mafioso.

 L'indagine condotta dai carabinieri sotto la direzione della Procura distrettuale di Catanzaro ha riguardato un arco temporale ampio e si è sviluppata attraverso attività di tipo tradizionale e intercettazioni. Gli esiti dell'attività, da quanto riferito dagli investigatori, hanno consentito di delineare l'attuale operatività della locale di 'ndrangheta di Petilia Policastro e di rilevare gli interessi criminali della 'ndrina in seno alla realtà imprenditoriale del territorio.

Sorpresi a vendere e comprare cocaina, arrestati

Due persone di 37 e 41 anni, entrambe di Mesoraca (Kr), sono state arrestate dai carabinieri della Stazione locale e della Compagna di Petilia Policastro.

In particolare, i militari sono entrati in azione, dopo aver notato i due uomini scambiarsi un plico in cambio di denaro. Alla vista dei carabinieri, il 41enne si è dato alla fuga con un motorino, venendo raggiunto e bloccato al termine di un breve inseguimento. Sottoposto a perquisizione è stato trovato in possesso di 50 grammi di cocaina e 400 euro in banconote di vario taglio.

Contestualmente, un'altra pattiglia dell'Arma ha raggiunto la casa del 37enne, dove ha trovato 25 grammi di cocaina e materiale, verosimilmente, destinato alla preparazione delle dosi.

Pertanto, il 37enne e il 41enne sono stati arrestati, rispettivamente, per spaccio di sostanze stupefacenti; detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale.

Entrambi, al termine delle formalità di rito, sono stati tradotti nella casa circondariale di Crotone, in attesa dell’udienza di convalida e dell’eventuale processo con il rito direttissimo.

Sorpresi a prendersi cura di una piantagione con 2.500 arbusti di canapa indiana, arrestati

I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Petilia Policastro (Kr), supportati dai colleghi della Stazione di Mesoraca e dello Squadrone eliportato Cacciatori “Calabria”, dopo aver individuato una piantagione di “canapa indiana” in un fondo agricolo di proprietà di un 62enne del luogo, ubicato in località “Acquasale”, hanno effettuato un servizio d’osservazione, sorprendendo l’uomo, insieme ad un 49enne e a un 57enne, intenti a prendersi cura e a raccogliere numerose piante di “marijuana”.

Una volta entrati in azione, i militari hanno rinvenuto più di 2.500 arbusti in fase d’infiorescenza e 9 chili di stupefacente pronto per essere immesso sul mercato.

Condotti in caserma per gli accertamenti di rito, i tre indagati sono stati arrestati e posti ai domiciliari con l’accusa di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio in concorso di sostanze stupefacenti.

Ai domiciliari con la cocaina nascosta nelle persiane, arrestato

Nel pomeriggio di ieri, i carabinieri della locale Compagnia hanno tratto in arresto, un 55enne, C.C., residente nella frazione “Pagliarelle” di Petilia Policastro (Kr).

In particolare, durante una perquisizione domiciliare, i militari hanno rinvenuto, nascosti nelle persiane, due involucri con venti grammi di cocaina e 800 euro in banconote di vario taglio.

L’indagato, peraltro già detenuto ai domiciliari per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, è stato arrestato per lo stesso reato e condotto presso la casa circondariale di Crotone.

Allacci abusivi alla rete idrica, 14 denunce

I carabinieri del Comando provinciale di Crotone hanno effettuato una serie di servizi finalizzati alla repressione dei prelievi abusivi dalla rete idrica provinciale, soprattutto in ragione dell’attuale gravissima crisi nazionale.

In particolare, i militari, con l’ausilio di personale specializzato di società private, hanno sottoposto a controllo numerose abitazioni a Casabona e Petilia Policastro, accertando14 allacci abusi alla rete idrica comunale.

In seguito all’esito dei controlli, gli uomini dell’Arma hanno denunciato, in stato di libertà, 14 persone di età comprese tra i 35 e i 75 anni. 

A carico degli indagati - che dovranno rispondere del reato di furto aggravato - sono in corso le attività finalizzate a quantificare sia l’entità dei prelievi abusivi che del danno economico relativo al consumo dell’acqua e ai costi di utilizzo della rete di distribuzione.

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Lite con coltello e bastone, un arresto e una denuncia

La notte scorsa, carabinieri e carabinieri forestali delle Stazioni di Petilia Policastro (Kr) sono intervenuti all’esterno di un edificio residenziale del centro cittadino, poiché R. S., 53 anni e G. S., 38 anni, avevano appena dato vita ad una violentissima colluttazione, ricorrendo a un coltello e a un bastone in legno.

L'alterco ha attirato l’attenzione di un carabiniere forestale, il quale, benché libero dal servizio, ha bloccato i contendenti e avvisato i colleghi.

Giunti sul posto, gli uomini dell’Arma hanno ricostruito l’accaduto e arrestato R.S. con l’accusa di lesioni personali aggravate. L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato rimesso in libertà.

G.S., invece, è stato denunciato per lo stesso reato.

Entrambi i contendenti sono stati medicati dai sanitari del 118 per alcune ferite riportate durante la lite.

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