'Ndrangheta, funerale blindato per un 82enne

Alle prime ore della giornata odierna, presso il cimitero di Platì (Rc) si sono svolti, in forma strettamente privata, i funerali di Giuseppe Perre, 82 anni, ex sorvegliato speciale, deceduto ieri per cause naturali presso la propria abitazione.

Il questore di Reggio Calabria, in considerazione dei trascorsi giudiziari del defunto, imputato nell’ambito del procedimento penale “Mandamento Jonico” per il quale era stato rinviato a giudizio, ha emanato un provvedimento di divieto di funerali in forma pubblica e solenne.

Il provvedimento, reso esecutivo con notifica agli stretti congiunti nella giornata di ieri, si è reso necessario anche per scongiurare la possibilità che la celebrazione dei funerali potesse determinare illegittime situazioni di assembramento e quindi occasione di  turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica.

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Arma da guerra nascosta in un tubo, manette per un 60enne

Questa mattina, i carabinieri della Stazione di Platì (Rc) e dello Squadrone eliportato Cacciatori Calabria, hanno arrestato il sessantenne Nino Trimboli, accusato di detenzione illegale di armi.

In particolare, nel corso di un rastrellamento, in un terreno di proprietà dell’arrestato, i militari hanno rinvenuto, nascosto tra la fitta vegetazione, un tubo con all’interno una pistola mitragliatrice da guerra Mp40 di fabbricazione tedesca.

Dopo l’arresto, al termine delle formalità di rito, Trimboli è stato posto ai domiciliari.

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Tritolo rinvenuto in un terreno, manette per un 76enne

I carabinieri della Stazione di Platì (Rc) e dello Squadrone eliportato Cacciatori Calabria, hanno arrestato Giuseppe Garreffa, di 76 anni, perchè accusato di detenzione illegale di esplosivi.

In particolare, nel corso di un rastrellamento in un terreno di proprietà dell'uomo, i militari hanno rinvenuto, occultati tra la vegetazione, quasi 180 grammi di tritolo ad alto potenziale di provenienza militare, una miccia a lenta combustione e 12 detonatori in pessimo stato di conservazione e pertanto altamente pericolosi.

Una volta fatta la scoperta, gli uomini dell'Arma hanno chiesto l'intervento dei colleghi artificieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, i quali, prima di procedere alla distruzione, hanno messo in sicurezza e campionato l'esplosivo.

L’arrestato, in attesa di udienza di convalida, è stato sottoposto agli arresti domiciliari. 

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Arsenale rinvenuto in un muretto

I carabinieri della locale Stazione e dei Cacciatori Calabria hanno rinvenuto, in località Venga di Platì (Rc), un vero e proprio arsenale.

In particolare, i militari, durante un servizio perlustrativo in area aspromontana, hanno scovato in un tubo nascosto in un muretto diverse armi e munizioni.

In particolare, gli uomini della Benemerita hanno trovato: una pistola Beretta con matricola illeggibile, un fucile mitragliatore Sten, privo di calcio, un caricatore per pistola calibro 9, un caricatore per fucile mitragliatore e oltre 150 munizioni di vario calibro.

Effettuate accurate e veloci indagini, i militari dell’Arma sono riusciti a risalire al proprietario del terreno, denunciandolo per i reati di ricettazione e detenzione di armi clandestine.

Le armi rinvenute, invece, sono state sequestrate e saranno inviate al Reparto carabinieri investigazioni scientifiche di Messina per gli accertamenti tecnici di rito.

Fucili e munizioni rinvenuti tra la vegetazione

I carabinieri della locale Stazione e dello Squadrone eliportato Cacciatori “Calabria”, nel corso di un rastrellamento effettuato nell’area demaniale di “Monte Iacono Agro”, a Platì, hanno rinvenuto 2 fucili, di costruzione artigianale, calibro 36 e 35 cartucce a pallini di varie marche occultati tra la fitta vegetazione.

Il materiale rinvenuto è stato sequestrato, in attesa di degli accertamenti tecnici che saranno disposti dall’autorità giudiziaria.

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Rinvenuti una piantagione di canapa indiana ed un essiccatoio

I carabinieri della locale Stazione e dello Squadrone eliportato "Cacciatori" hanno rinvenuto, in un terreno demaniale in località “Rocce dell’agonia” di Platì (Rc), ben occultata e recintata tra la fitta vegetazione, una piantagione, composta da una piazzola a più terrazzamenti dove erano state messe a dimora circa 60 piante di canapa indiana.

La piantagione era annaffiata attraverso un complesso e articolato sistema d'irrigazione collegato alla rete idrica comunale.

Inoltre, nelle vicinanze della coltivazione, i militari hanno scoperto un casolare adibito ad essiccatoio, con all’interno circa 2,5 Kg di marijuana già essiccata e pronta per essere venduta.

Dopo aver prelevato un campione dello stupefacente destinato ad essere analizzato, gli uomini dell'Arma hanno distrutto la droga.

'Ndrangheta, cospicua somma di denaro sequestrata ad un bracciante

I carabinieri del Nucleo investigativo del Gruppo di Locri hanno eseguito un decreto di sequestro emesso dal tribunale di Reggio Calabria, su proposta della Procura distrettuale reggina, nei confronti di Domenico Agresta, della somma di 55 mila euro, ritenuta dagli investigatori frutto di proventi illeciti.

La misura è la conseguenza delle indagini condotte dai militari del Nucleo investigativo di Locri,  per cercare di delineare la pericolosità di Agresta, bracciante agricolo di Platì, ritentuo “intraneo” alla cosca “Barbaro–Castanu”.

I 55 mila euro sequestrati dagli uomini dell’Arma erano stati rinvenuti a maggio scorso, durante una perquisizione effettuata, dai carabinieri della Compagnia di Locri, su alcuni terreni di proprietà del Comune di Platì, ma “abusivamente occupati ed in uso alla famiglia dell’Agresta”.

In particolare, durante le ricerche, i militari scoprirono un bunker, all’interno del quale furono rinvenuti due grimaldelli, diverse munizioni ed una fondina per pistola.

A poca distanza dal bunker, nascosto dietro un muretto, venne invece trovato il denaro oggetto del sequestro.

Dagli accertamenti effettuati dagli investigatori sarebbe emersa la “vistosa sproporzione fra le capacità di reddito di Agresta e del suo nucleo familiare rispetto alle proprietà in suo possesso ed alla somma di denaro ritrovata, tali da far ritenere tale denaro frutto di probabile attività illecita”.

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Platì: trovato un bunker, munizioni e 50 mila euro

 Continuano i servizi di contrasto alla criminalità organizzata disposti dal Gruppo Carabinieri di Locri ed effettuati dalle Compagnie di Locri, Bianco e Roccella Jonica.

Negli ultimi giorni i Carabinieri della Locride e quelli dello Squadrone Carabinieri “Cacciatori” di Calabria supportati dal Nucleo Cinofili di Vibo Valentia hanno passato al setaccio centri abitati e campagne con perquisizioni e rastrellamenti nelle zone impervie pre-aspromontane controllando casolari e anfratti naturali.

In particolare, a Platì, i Carabinieri della Compagnia di Locri, nel corso di una serie di perquisizioni domiciliari e locali di immobili e terreni nella disponibilità di un 60enne del posto, hanno rinvenuto e sequestrato un bunker, largo circa 3 metri e lungo altrettanto, il cui accesso era abilmente occultato da un grosso blocco di cemento, scorrevole su dei binari in ferro grazie ad un meccanismo azionabile manualmente.

Lì vicino, inoltre, è stato rinvenuto anche un tubo in plastica contenente un sacchetto al cui interno vi erano oltre 50 mila euro in banconote da diverso taglio, alcune anche false, assieme a 50 munizioni calibro 9 ed un motociclo sprovvisto di targa e oggetto di furto a Milano nel dicembre 2018, nonché di circa 10 grammi di canapa indiana.

Al 60enne sono stati contestati detenzione abusiva di armi e munizioni, riciclaggio, ricettazione, falsificazione di monete, spendita e introduzione nello stato di monete falsificate, produzione, coltivazione e detenzione illecite di sostanze stupefacenti o psicotrope e abusivismo edilizio.

Nel corso del medesimo servizio, oltre al rinvenimento in area demaniale di diversi tubi in plastica contenenti circa 400 grammi di canapa indiana e varie banconote false, è stato eseguito anche un controllo presso un circolo ricreativo di proprietà di un 24enne del posto, dove i carabinieri hanno rinvenuto 25 munizioni calibro 9 occultate all’interno di un forno a legna.

Tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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