Coronavirus: Anastasi dona lo stipendio da consigliere regionale all’ospedale di Polistena

“Alla luce di un pensare cristiano e volendo seguire l’esempio del promotore Pippo Callipo di ‘Io resto in Calabria’, devolverò – annuncia il consigliere regionale Marcello Anastasi - il mio primo stipendio per i bisogni della sanità calabrese. L’augurio è che anche  altri vogliano  aggiungersi in questo gesto di generosità. Ho voluto cogliere come occasione il giorno del mio compleanno per incontrare i medici, gli infermieri e i malati ricoverati del reparto di cardiologia dell’ospedale di Polistena. Nel prendere visione delle varie problematiche che mi sono state presentate dagli operatori sanitari- rilancia Anastasi-, ho comunicato, ufficialmente, di voler economicamente provvedere personalmente a tutte le necessità del reparto di Cardiologia che mi sono state evidenziate dagli stessi addetti ai lavori. Comprerò, pertanto, un importante quantitativo di dispositivi di protezione per fronteggiare l’emergenza del momento del coronavirus: mascherine FFP2; tute anticontaminazione 3 e Rischio 5 e 6 ed inoltre gel mani disinfettante con erogatore automatico. Intrattenendomi nel corso della mattinata con il dott. Enzo Amodeo, primario della cardiologia, mi sono trovato discutere di varie questioni politiche e commentare la situazione che è sotto gli occhi: ovvero quella di  un sistema sanitario che arranca nel garantire, in  alcuni casi, anche i servizi minimi, ponendo a rischio la salute della gente. Ci ritroviamo- dice il consigliere regionale, Marcello Anastasi- a raccogliere i frutti mancati di quel piano di rientro sostenuto da tempo  per far fronte agli errori commessi in passato  da politiche  schizofreniche. Ci  sarebbero molte cose che oggi andrebbero riviste e corrette, i cui effetti, per certi versi, si comprende bene, avrebbero  determinato risultati  convenienti solo per alcuni a discapito dei molti, così andrebbero individuate le reali e nuove esigenze di una società in continuo cambiamento. Andrebbe ridiscusso il numero chiuso nelle Università per entrare in  Medicina e anche il sistema pensionistico. Lo fanno pensare le misure straordinarie per l’assunzione di medici, infermieri e personale sanitario, compreso il richiamo dei sanitari in pensione e altre disposizioni per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale; l’esodo delle figure mediche, soprattutto degli ospedali che  continuano a rappresentare i luoghi dove il rischio clinico e l’impegno professionale  crescono in maniera esponenziale”.

Aggiunge Oggi, una volta che ci si è accorti di certi errori e si chiede ai medici di poter andare in pensione a settant’anni e quanti sono già andati in quiescenza addirittura a ritornare in servizio per garantire le loro prestazioni, ovviamente a costi zero. Situazioni davvero paradossali”, dice  il consigliere regionale di ‘Io resto in Calabria’, elogiando  i medici in servizio che compiono eroicamente tutte le prestazioni e a volte, incorrono purtroppo anche  in incresciose vertenze  medico legali  che, quasi sempre , si concludono  con sentenze a loro favorevoli. “In un momento altamente di drammatica emergenza, come quello che viviamo-conclude Anastasi-,   conviene che tutti  si facciano promotori di azioni che  aiutino a garantire un clima di serenità  utile agli operatori sanitari  costretti a lavorare in contesti di  facile contagio”.

Mascherine protettive vendute a prezzo maggiorato, commerciante denunciato in Calabria

Vendeva mascherine protettive ad un prezzo maggiorato.

Per questo motivo, un commerciante è stato denunciato dai poliziotti del Commissariato di Polistena (Rc) per manovre speculative su merci.

In particolare, durante un controllo, gli agenti hanno scoperto che nel negozio del denunciato venivano vendute ad un euro, mascherine protettive, il cui prezzo normale è di 10 centesimi.

Dopo aver sequestrato le mascherine, i poliziotti hanno proceduto alla denuncia dell’uomo.

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Coronavirus: Il Rotary club avvia una raccolta fondi per l’ospedale di Polistena

Le associazioni territoriali si mobilitano anche per l’Ospedale “Santa Maria degli Ungheresi” di Polistena: è stata infatti avviata dal Rotary Club di Polistena una raccolta fondi a sostegno del presidio ospedaliero, unico nel comprensorio della Piana di Gioia Tauro ad essere dotato di reparto rianimazione e terapia intensiva.

L’obiettivo, inizialmente promosso dai soci del Rotary cittadino e rapidamente avallato da altre associazioni e club presenti sul territorio, è quello di raccogliere una somma di 30 mila euro che sarà immediatamente messa a disposizione del presidio ospedaliero per l’acquisto dei beni necessari ad integrare le capacità operative della struttura in vista delle esigenze dei prossimi giorni, e per come sarà indicato direttamente dai responsabili dei reparti interessati.

Così i soci del Rotary Club Polistena: “Nell’ottica di una coesione generale a supporto dell’unica struttura ospedaliera presente in zona, abbiamo deciso come club di destinare tutte le somme che non impiegheremo per le attività sociali dei prossimi mesi in ragione delle limitazioni imposte dal DL Coronavirus (da oggi esteso in tutta Italia) al supporto dell’Ospedale che copre il nostro territorio. Riteniamo che in questo momento d’emergenza l’appello a fare la propria parte debba essere rivolto ai cuori ed alle coscienze di tutti, senza riserve! La nostra campagna si chiama #sosteniamopolistena e, al pari di altre iniziative analoghe avviate a supporto di tutte le strutture ospedaliere della Calabria, mira a dare un aiuto concreto ed immediato in vista del possibile aumento del regime di lavoro. Siamo in contatto con i responsabili dei reparti interessati e, non appena raggiunto l’obiettivo, chiederemo indicazioni sulla destinazione da dare alle somme per fornire il massimo supporto in concreto e nell’immediato. Vi chiediamo quindi di contribuire e di condividere l’iniziativa il più possibile!”

Per chi volesse partecipare con il proprio contributo, il link dove effettuare le donazioni è il seguente:

https://www.gofundme.com/f/s7wjg-sos-coronavirus-ospedale-di-polistena-rc

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Sorpreso con una pistola in tasca, 19enne finisce nei guai

Un 19enne, V.L., è stato arrestato in flagranza, con l'accusa di detenzione illegale d'arma.

In particolare, durante un posto di controllo, i poliziotti del Commissariato di Polistena (Rc) hanno intimato l’alt ad un’auto con targa straniera, i cui tre occupanti hanno subito manifestato un atteggiamento nervoso che ha indotto gli agenti ad effettuare una perquisizione.

I tre uomini sono stati trovati in possesso di duemila euro in contanti, mentre nella tasca dei pantaloni di V.L. è stata rinvenuta una pistola automatica carica e con matricola abrasa.

Il 19enne è stato pertanto arrestato e trasferito in carcere.

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Incidente stradale nella notte, un morto e due feriti

È di un morto e due feriti, il bilancio di un incidente stradale avvenuto poco dopo le 3 della notte scorsa, sulla Sgc "Jonio -Tirreno", tra Polistena e Melicucco, nel Reggino.

L'impatto ha interessato due auto.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, le forze dell’ordine ed i vigili del fuoco.

Ruba dolciumi in un supermercato, 47enne finisce in manette

Una cittadina romena, Valentina Dobre, di 47anni è stata arrestata a Polistena (Rc), con l’accusa di furto aggravato.

A stringere le manette attorno ai polsi della donna, sono stati i carabinieri della locale Stazione che, in seguito ad una chiamata al 112, sono intervenuti presso un noto supermercato  della zona, dal quale la donna aveva cercato di portar via, senza pagarli, oltre 30 confezioni e barattoli di dolciumi.

Nonostante due rocamboleschi tentativi di fuga, la presunta ladra è stata bloccata e rinchiusa in camera di sicurezza.

Al termine dell’udienza di convalida,la 47enne è stata sottoposta all’obbligo di dimora nel comune di Reggio Calabria.

 

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Marijuana coltivata insieme a pomodori e peperoncini, l'orto "stupefacente" di una contadina

Da coltivatrice di peperoncini, pomodori e verdure, a cultrice di marijuana per arrivare a fine mese: è questa la strategia adottata da C.V, 46enne bracciante agricola di Polistena (RC), per far fronte alle spese mensili della propria famiglia.

Strategia che, però, invece di risolvere le difficoltà economiche, ha portato al suo arresto in flagranza di reato.

In particolare, durante un servizio di controllo del territorio, i carabinieri della Stazione di Polistena e dello Squadrone eliportato "Cacciatori di Calabria" hanno rinvenuto una piantagione di canapa indiana composta da 41 arbusti di altezza variabile da 1 a 2 metri.

La scoperta è stata fatta in un appezzamento di terreno, in contrada Sigilli di Polistena.

La coltivazione era stata allestita a pochi metri dall’abitazione della proprietaria, in un piccolo orto ad uso “domestico”.

I militari, dopo aver oltrepassato una prima area coltivata con semplici ortaggi e verdura, dietro ad una divisoria ricoperta con un telo, si sono trovati di fronte a diverse decine di piante di canapa indiana in pieno stato vegetativo, sorrette da delle strutture artigianali in legno per facilitarne la crescita.

Gli arbusti erano irrigati tramite una tubazione in plastica collegata ad una pompa, utilizzata anche per la coltivazione dell’orto.

Durante la successiva perquisizione effettuata in alcuni casolari di proprietà della donna, gli uomini dell'Arma hanno trovato in una stalla altre piante in essicazione, marijuana già in busta e pronta per la vendita e un bilancino di precisione.

La donna, bracciante agricola incensurata, ha subito ammesso le sue responsabilità, giustificandosi con la necessità di dover far fronte ad alcune spese personali e familiari, mettendo diversamente in opera le sue capacità botaniche.

Le piante rinvenute sono state sequestrate per essere successivamente inviate al Ris di Messina per le analisi tossicologiche del caso.

La droga, una volta raccolta ed essiccata, avrebbe consentito di ricavare circa 5 chili di marijuana.

 La quarantaseienne, che è stata posta ai domiciliari in attesa del giudizio di convalida da parte dell’autorità giudiziaria, dovrà rispondere del reato di coltivazione di sostanza stupefacente. 

Ruba la fede nuziale ad una 84enne ricoverata in ospedale, arrestato

Avrebbe strappato la fede nuziale dal dito di una pensionata di 84 anni. Questa l’accusa con la quale i carabinieri della Compagnia di Taurianova hanno arrestato Rocco Zungri, 40enne di Laureana di Borrello.

Il provvedimento è stato eseguito in ottemperanza alla misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal gip del tribunale di Palmi, su richiesta della locale procura della Repubblica, in seguito alle indagini condotte dai militari della Stazione di Polistena, per una rapina, commessa a febbraio scorso, nell’ospedale di Polistena, ai danni di una ottantaquattrenne.

In particolare, l’anziana era giunta d’urgenza all'ospedale in seguito ad un malore.

Dopo i primi accertamenti effettuati in pronto soccorso, la donna rimase sola, in attesa di ricovero, nella stessa stanza  in cui, per motivi di salute, si trovava anche Zungri.

Approfittando della situazione, il 40enne avrebbe strappato dal dito dell’anziana donna la fede nuziale.

Solo dopo un pò di tempo la vittima ha riferito l’accaduto ai sanitari ed ai parenti, i quali hanno informato i carabinieri della compagnia di Taurianova.

Nel corso delle indagini, supportate anche dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza, gli uomini dell’Arma hanno raccolto gravi e concordanti indizi di colpevolezza a carico di Zungri, il quale, al termine delle formalità di rito, è stato posto ai domiciliari con l’accusa di rapina pluriaggravata.

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