Controlli ad agenzie di gioco e scommesse, denunce e sanzioni

Gli agenti in servizio alla Questura di Cosenza, in collaborazione con il personale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, hanno effettuato una serie di controlli nelle attività in cui si praticano gioco e scommesse.

Nel dettaglio, i poliziotti della Divisione di polizia amministrativa e dei Commissariati di Paola, Rossano e Castrovillari hanno controllato 30 agenzie, denunciando sette operatori illegali e due giocatori.

Sono state, inoltre, sequestrate sei postazioni di gioco in due distinti esercizi ed elevate sanzioni amministrative per un ammontare complessivo superiore ai 44 mila euro.

I controlli effettuati rappresentano un’azione complementare, alle indagini amministrative effettuate dall’Ufficio licenze della Questura, grazie alle quali sono stati individuati diversi presunti prestanome di organizzazioni criminali, a carico dei quali sono stati emessi provvedimenti di revoche o dinieghi.

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Armi e droga, arrestate madre e figlia

Gli agenti della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di Gioia Tauro hanno arrestato  in flagranza di reato due donne responsabili, in concorso tra loro, dei reati di detenzione abusiva di arma clandestina e arma bianca, munizioni e detenzione di cannabis sativa.

Nel corso di  una perquisizione effettuata presso l’abitazione delle donne, madre e figlia, G.D.L. e R.S., rispettivamente di 52 e 26 anni, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato: 1 busta termosaldata contenente 496 grammi di cannabis sativa, 1 pistola Beretta calibro 7,65 con matricola abrasa; 1 caricatore con 4 cartucce calibro 7,65, 1 busta contenente 15 cartucce calibro 7,65 ed 1 coltello di 27 centimetri.

Le due donne erano state tratte in arresto lo scorso 3 novembre, per reati in materia di stupefacenti.

Espletate le formalità di rito, le arrestate sono state condotte presso la casa circondariale di Reggio Calabria.

Vibo: individuato e denunciato l’autore del danneggiamento degli pneumatici di alcune auto

E’ stato identificato dagli agenti in servizio presso la Questura di Vibo Valentia, l’autore del danneggiamento avvenuto il 27 dicembre scorso ai danni di diversi veicoli parcheggiati in via Gagliardi, nella città capoluogo di Provincia.

A poche ore dall’accaduto, i poliziotti erano riusciti a dare un volto al responsabile.

La successiva perlustrazione delle vie cittadine, ha permesso agli agenti di risalire, anche, all’identità dell’uomo, ovvero un vibonese, incensurato, di anni 47.

A tradire il 47enne è stato il particolare copricapo, indossato, anche durante l’azione vandalica, culminata nel danneggiamento degli pneumatici di diverse automobili.

Il 47enne è stato, quindi, deferito in stato di libertà, all’Autorità giudiziaria.

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Compra un cane per il figlio affetto da una grave malattia, ma viene truffato. I poliziotti gli regalano un cucciolo

Tutto ha inizio nella settimana precedente il Natale appena trascorso, allorquando il signor Giuseppe alla guida della sua autovettura, in compagnia dei tre figli, incontra per strada una pattuglia della Polizia Stradale in servizio alla sottosezione di Cosenza Nord.

L'uomo, si ferma, si avvicina agli agenti e nel chiedere delle informazioni racconta che, insieme al figlio, affetto da una gravissima patologia neoplastica, nelle settimane precedenti ha cercato di comprare on line, un cucciolo di cane.

Purtroppo, come accade spesso per gli acquisti in rete, pur avendo corrisposto il dovuto non riceve nulla.

Il cucciolo avrebbe dovuto essere il regalo di Natale per il figlio, ma visto com’era andata, avrebbero dovuto aspettare un pò di tempo per cercare di acquistarne un altro.

Nella circostanza Giuseppe, chiede ai poliziotti come e dove può formalizzare la denuncia per la truffa subita.

Gli agenti della Polizia Stradale, colpiti dal racconto, decidono, quindi, di fare qualcosa e al rientro in ufficio informano il loro comandante, Giovanni Spina, che immediatamente accoglie l'idea degli agenti.

Unanimemente, i poliziotti della Sottosezione Polizia Stradale di Cosenza Nord, decidono, quindi, di fare una sorpresa al ragazzo, regalandogli un cucciolo di cane.

Sabato 23, antivigilia di Natale, Giuseppe, la moglie ed il figlio vengono invitati negli uffici  della Polizia Stradale di Cosenza Nord, dove a sorpresa gli viene consegnato in regalo un cucciolo, di nome Bea.

 

Furto ed evasione, due persone in manette

Gli uomini della Polizia di Stato di Reggio Calabria hanno tratto in arresto due persone.

Nel dettaglio gli agenti hanno tratto in arresto, per il reato di evasione dagli arresti domiciliari, un cittadino algerino di 46 anni, residente a Reggio Calabria. L’uomo durante un controllo è stato trovato mentre circolava liberamente fuori dalla propria abitazione.

Inoltre, nella serata di sabato scorso, è stata data esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari presso una struttura terapeutica riabilitativa a carico di un 32enne reggino ritenuto responsabile di furto e rapina.

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Operazione "Ultimo miglio", decine di controlli a Reggio Calabria

A seguito dell’attentato terroristico di Barcellona di metà agosto, che ripercorre modalità già usate dai terroristi a Berlino e Nizza, il Dipartimento della pubblica sicurezza direzione centrale anticrimine ha disposto che venissero riproposti i dispositivi di controllo denominati “Ultimo Miglio”, già messi in atto lo scorso mese di agosto.

Nello specifico, sono stati previsti accurati controlli di automezzi per trasporto collettivo di persone e di  mezzi pesanti che entrano o transitano nei centri storici delle città.

Nei giorni scorsi, è stata disposta un’intensificazione dei posti di controllo in prossimità degli accessi ai centri storici, finalizzata all’identificazione dei conducenti degli automezzi e la loro verifica presso le banche dati delle forze di polizia, compresa quella Schengen.

 Prevista con ordinanza del Questore della Provincia di Reggio Calabria, Raffaele Grassi, l’operazione ad alto impatto della Polizia di Stato in due giorni ha visto l’impiego, in città, di 2 equipaggi delle Volanti, 14 equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Siderno.

I servizi sono stati effettuati presso Largo Colombo, Piazza De Nava, Piazza Garibaldi, Pineta Zerbi, tutte zone molto trafficate e di accesso al Corso Garibaldi e alla via Marina.

Sono stati controllati di 360 furgoni, camion e bus, 546 persone controllate, 20 contravvenzioni al codice della strada, 2 automezzi sequestrati.

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Focus 'ndrangheta, controlli a tappeto a Reggio Calabria

Facendo seguito a quanto concordato nel tavolo tecnico tenutosi in Questura con i rappresentanti dei comitati dei quartieri Ciccarello e Arghillà di Reggio Calabria, prosegue il dispositivo cosiddetto “Focus ‘ndragheta”.

Nel corso delle attività, gli agenti delle volanti hanno arrestato, per lesioni personali aggravate e resistenza a pubblico ufficiale, un cittadino romeno di 39 anni.

L’uomo, già noto alle forze dell'ordine, è stato individuato nei pressi della Stazione Centrale mentre aggrediva un suo connazionale con una bottiglia di vetro. La vittima, che ha riportato ferite da taglio, è stata accompagnata in pronto soccorso.

Complessivamente, durante i controlli sono state identificate 340 persone, di cui 103 pregiudicate.

Eseguiti, inoltre, sei controlli domiciliari ed elevati 20 verbali per violazioni al Codice della strada.

Nel quartiere Arghillà è stato denunciato un uomo accusato di furto aggravato di energia elettrica.

Infine, in piazza De Nava la squadra cinofili ha rinvenuto un involucro contenente 10 grammi di marijuana.

 

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'Ndrangheta, beni per un milione di euro confiscati al figlio del boss Crea

Al termine di un’articolata attività investigativa di natura patrimoniale coordinata dalla Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria, la Polizia di Stato ha messo a segno un ulteriore attacco agli interessi criminali della ‘ndrangheta.

Su proposta del Questore della Provincia di Reggio Calabria, effettuata sulla scorta degli accertamenti di natura patrimoniale eseguiti dalla Divisione polizia anticrimine, il locale Tribunale - Sezione Misure di Prevenzione, ha disposto la confisca dei beni immobili nella disponibilità di Giuseppe Crea di 39 anni, figlio di Teodoro, 78enne boss indiscusso dell’omonima cosca, arrestato il 29 gennaio 2016, dopo dieci anni di latitanza.

La misura rappresenta la naturale evoluzione delle indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria e coordinate dalla Dda reggina nell’ambito dell’operazione “Deus”, a conclusione delle quali, nel 2014, era stata data esecuzione a un’ordinanza con cui erano state disposte, nei confronti di 16 persone, le misure della custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari per i reati di associazione di stampo mafioso, estorsione aggravata, intestazione fittizia di beni e truffe all'Unione europea.

In particolare, l’attività investigativa aveva evidenziato l’assoluta egemonia della cosca Crea, esplicata sul territorio come una vera e propria “signoria”, sia nell’esercizio delle tradizionali attività criminali, che nel totale condizionamento della vita pubblica, tanto da determinare, nel 2011, lo scioglimento del consiglio comunale di Rizziconi.

Nel corso delle indagini, era emerso, inoltre, che nonostante fosse latitante dal 2006, attestando falsamente di essere un imprenditore agricolo, Giuseppe Crea era riuscito ad ottenere dall’Agea, contributi comunitari relativi al Piano di sviluppo rurale per, 180 mila.

Le indagini patrimoniali hanno dimostrato la sproporzione tra i redditi percepiti ed il patrimonio direttamente o indirettamente riconducibile a Crea.

Accogliendo le risultanze delle investigazioni patrimoniali, il Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione di Reggio Calabria, ha pertanto disposto la confisca dei seguenti beni ubicati nel Comune di Rizziconi:

  • 1 unità immobiliare adibita ad abitazione a piano terra con ampia corte;
  • 6 fabbricati adibiti a stalle;
  • 1 unità immobiliare adibita a caseificio, completo di attrezzature;
  • 5 appezzamenti di terreno di vaste dimensioni.

 Il valore dei beni confiscati ammonta complessivamente a circa 1 milione di euro.

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