Alaco, "Acqua sporca": rinvio a giudizio anche per 2 dipendenti del Comune di Serra San Bruno

Avvelenamento colposo di acque, inadempimento contrattuale, falso, interruzione di servizio e omissione. Sono questi i reati contestati a vario titolo, dal gup del Tribunale di Vibo Valentia, alle 16 persone rinviate a giudizio nell'ambito dell’inchiesta denominata "Acqua sporca".

Le indagini,  finalizzate a far luce sulla gestione del bacino idrico dell'Alaco, nel 2012 hanno portato, tra l’altro, al sequestro dell’invaso che eroga acqua potabile a decine di comuni delle province di Vibo Valentia,  Catanzaro e Reggio Calabria.

Fissata anche la data della prima udienza del processo che verrà celebrata il 21 aprile del 2017. A sostenere la pubblica accusa sarà il pubblico ministero Benedetta Callea. Nel processo si sono costituite parte civile cinque associazioni a difesa dei consumatori e un comitato civico.

Questi i nomi dei 16 rinviati a giudizio: Sergio Abramo, attuale sindaco di Catanzaro (quale presidente della Sorical); Giuseppe Camo (Sorical); Maurizio Del Re e Sergio De Marco (Sorical), Giulio Ricciuto (responsabile impianti di potabilizzazione); Ernaldo Biondi (Sorical Vibo); Vincenzo Pisani (addetto analisi di laboratorio e trattamento delle acque); Massimiliano Fortuna; Pietro Lagadari; Domenico Lagadari; Fabio Pisani (responsabile pro tempore dell'ufficio tecnico del Comune di Serra San Bruno); Roberto Camillen (responsabile pro tempore del settore manutentivo del Comune di Serra); Francesco Catricala' (dirigente Asp Soverato); Fortunato Carnovale (dirigente Asp Vibo); Rosanna Maida (dirigente servizio prevenzione e promozione salute del settore Area-Lea); Domenico Criniti, ex sindaco di Santa Caterina dello Ionio.

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