Siria: iniziata la battaglia per liberare Palmira

E’ ormai prossima ad entrare nel vivo la battaglia per la conquista di Palmira, la città patrimonio dell’Unesco, che rappresenta la porta d’ingresso al territorio dello Stato Islamico in Siria. Dopo la conquista, nella giornata di mercoledì, della collina più alta che sovrasta la città, l’esercito siriano ed i combattenti di Hezbollah si trovano a meno di 4 km dal centro storico. In vista dell’imminente assalto finale le aviazioni di Mosca e Damasco stanno bersagliando le postazioni dei terroristi. Sul campo, le unità meccanizzate e le forze speciali stanno “ripulendo” i dintorni della città dalla presenza delle forze dell’Isis che il 17 marzo avevano lanciato una disperata controffensiva. La tregua iniziata lo scorso 27 febbraio, che non comprende Al Nustra e l’Isis, ha permesso allo stato maggiore di Assad di spostare uomini e mezzi nel settore della Siria centrale.  L’esercito siriano, infatti, sta avanzando su tutto il fronte compresa l’area intorno a Qaryatayn, situata a circa 30 chilometri da Palmira. Un successo in questo settore permetterebbe, inoltre, di aprire la strada per Deir az Zor (dove la guarnigione lealista è circondata dalle forze jihadiste) e verso Raqqa, capitale dell’Isis già minacciata da nord dalle milizie curde prive però dei mezzi pesanti necessari a lanciare un’efficace offensiva.

Primato dei sub russi, scendono a 102 metri di profondità

Nuovo record mondiale d'immersione. A stabilirlo un gruppo di sommozzatori della Società Geografica russa che, nel mar Bianco, nel circolo polare artico, attraverso un foro nel calotta ghiacciata ha raggiunto i 102 metri di profondità. Nel corso dell'immersione sono stati condotti test su nuovi equipaggiamenti prodotti in Russia. A compiere l'impresa sono strati i sommozzatori Maksim Astakhov e Aleksandr Gubin. I due sub sono rimasti per 80 minuti nelle acque ghiacciate a meno 1,5 gradi. Il record è stato 'certificato' da Bojana Ostojic, membro del team di Jacques Cousteau dal 1988.

Mosca, donna decapita una bimba e ne porta in strada la testa

Scena raccapricciante a Mosca, dove una donna di 39 anni si è presentata alla stazione della metropolitana Oktiabriskoie Pole tenendo tra le mani la testa mozzata di una bambina ed urlando "Allah akbar". Subito dopo è stata arrestata dalla polizia che, poco prima, aveva trovato il corpo di una bimba decapitata in un appartamento devastato dal fuoco. Responsabile del macabro delitto e` una bambinaia uzbeka, Gyulchehra Bobokulova. Lo notizia e` stata diffusa dall'emittante Rt che ha anche divulgato le immagini in cui si vede la donna brandire il macabro trofeo. Dopo aver compiuto il feroce crimine, l'assassina avrebbe dato fuoco all'appartamento dove, da circa un anno, accudiva la piccola. Il crimine non avrebbe una matrice terroristica.

 

Siria: attentato terroristico a poche ore dall'entrata in vigore della tregua

Ennesimo attentato terroristico nella Siria martoriata dalla guerra. A poche ore dall'entrata in vigore della tregua concordata tra Russia e Stati Uniti, i terroristi  sono entrati nuovamente in azione con un'autobomba fatta esplodere stamani in una città della Siria centrale. Le vittime, allo stato, sarebbero due. Il nuovo attentato segue quelli sanguinosissimi consumati nei giorni scorsi ad Homs e Damasco che hanno causato 180 morti e numerosi feriti.

Siria: Russia e Usa trovano l'accordo per il cessate il fuoco

Accordo raggiunto tra Russia e Stati Uniti per un cessate il fuoco in Siria. Secondo l'intesa, le armi dovrebbero tacere a partire da sabato 27 febbraio. Si tratta, in ogni caso, di una tregua parziale dal momento che non interessera` i fronti sui quali l'esercito siriano sta combattendo contro i terroristi dall'Isis e del Fronte al Nusra, l'affiliata locale di Al Qaeda. L'annuncio ufficiale del cessate il fuoco dovrebbe essere ufficializzato al termine del colloquio telefonico fra il presidente russo Vladimir Putin e l'omologo statunitense Barack Obama.

Siria: strage di terroristi, oltre 300 morti nel bombardamento di un convoglio nelle vicinanze di Aleppo

Strage di terroristi da parte di aerei da guerra russi e siriani che, nella giornata di ieri, hanno distrutto una colonna militare composta da non meno di 300 guerriglieri. Il bombardamento ha colpito un convoglio entrato dal confine turco e diretto nella città di Tal Rifat. Nel raid sono stati distrutti diversi veicoli e significative quantità di materiale militare. Si è trattato, quindi, di un duro colpo, per il traballante schieramento di Al Nusra che contava sui rinforzi per cercare di far fronte all’avanzata dell’esercito siriano e dei miliziani curdi. Vano si sta rivelando anche l’intervento dell’artiglieria turca che, da giorni sta martellando, i guerriglieri dell’Ypg che si battono contro gli uomini appartenenti al ramo siriano di Al Qaeda. Le formazioni curde sono riuscite, infatti, a compiere rapidi progressi nella parte settentrionale della provincia di Aleppo, conquistando importanti postazioni a ridosso della confine con la Turchia.

Siria: le milizie curde dell'YPG avanzano nella provincia di Aleppo e conquistano la base aerea di Minaq

Continuano senza sosta i combattimenti sul fronte nord della Siria dove, ormai, da diversi giorni infuria la battaglia per il controllo della provincia di Aleppo. Oggi, al termine di furiosi combattimenti,le milizie curde dell’Unità di protezione del popolo (YPG) hanno liberato la base aerea di Minaq. Occupata da anni dai terroristi di Al-Nusra e Ahrar al Sham, l’area è stata conquistata con un’operazione coordinata con l'esercito siriano ed il sostegno delle forze aeree di Mosca e Damasco. Situata a soli 6 km dalla città di Azaz, la base aerea riveste un’importanza fondamentale anche in ragione della vicinanza con il confine turco dal quale transitano gli aiuti ai terroristi. Il successo di oggi segue quelli ottenuti nei giorni scorsi. Grazie al coordinamento
con le truppe siriane,i combattenti curdi sono riusciti a portare sotto il loro controllo diverse località, tra le quali Base 55, un’importante struttura militare ubicata a nord di Aleppo.

 

India: uomo ucciso da un meteorite, e` la prima volta nella storia

E`morto come non era mai morto nessuno prima. Un autista di autobus indiano ha ottenuto un primato di cui avrebbe fatto volentieri a meno perdendo la vita a causa di un meteorite. L'insolito episodio e` accaduto in un campus universitario a Vellore, città del sud dell'India, dove in un autobus sono stati ritrovati un morto e tre feriti. Inizialmente si era pensato ad un attentato, ma in seguito alle verifiche condotte dagli agenti della polizia scientifica e` stato possibile venire a capo dello stano caso. Sul luogo dell'impatto, infatti, non sono state rinvenute tracce d'esplosivo, bensi` un pezzo di corpo celeste il cui impatto ha provocato la morte dello sfortunato autista ed il ferimento dei passeggeri. Non è così improbabile che un meteorite si schianti sulla Terra, ma quello accaduto in India e` considerato il primo caso documentabile in cui l'evento ha causato la morte di un essere umano. L'episodio più eclatante della storia moderna e` quello che nel 2013 e` stato registrato nella citta` russa di Chelyabinsk, dove un grosso meteorite,  esploso nell'impatto con l'atmosfera, ha provocando danni e centinaia di feriti.

 

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