Vanno nel bosco a cercare funghi, ma si perdono: due pensionati rintracciati dal Soccorso alpino

Poco dopo le 20 di ieri, il Soccorso alpino e speleologico Calabria è stato allertato dalla centrale operativa del 112 per una coppia di fungaioli di San Sosti (Cs),  rispettivamente di 71 e 72 anni, dispersi in un'area boschiva nel comune di Acquaformosa, nel Parco del Pollino.

Il Sasc ha quindi attivato la procedura di geolocalizzazione, grazie alla quale, la centrale operativa nazionale del Soccorso alpino e speleologico ha inviato ai due dispersi un sms con un link che, una volta aperto, ha segnalato la loro posizione.

Appena localizzati i due dispersi, sono stati raggiunti e riportati alla loro auto dai tecnici della Stazione alpina Pollino del Sasc.

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Escursionista in difficoltà, interviene il Soccorso alpino

Una squadra di tecnici della Stazione di Soccorso Alpino Pollino del Soccorso Alpino e Speleologico Calabria è intervenuta, nel tardo pomeriggio di ieri, per un escursionista comasco, di 58 anni, in difficoltà che stava percorrendo un sentiero nella Valle del Rose, nei pressi del Santuario della Madonna del Pettoruto, nel comune di San Sosti (Cs).

L'uomo, che percorreva da solo il sentiero, trovandosi in difficoltà durante la fase d'ascesa e dopo aver perso lo zaino, è riuscito ad allertare i soccorsi.

Il malcapitato, seppur provato e con diverse escoriazioni sul corpo, è stato ritrovato in buone condizioni di salute e riaccompagnato in prossimità della zona abitata.

 

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Covid in Calabria, altri 4 comune in zona rossa

Il presidente della Regione, Nino Spirlì, ha firmato, nell’ambito delle misure di contrasto al Covid-19, l’ordinanza n. 27, che dispone l’istituzione di “zone rosse” nei comuni di Mandatoriccio, Tortora e San Sosti (provincia di Cosenza) e Delianuova (Reggio Calabria).

L’ordinanza entra in vigore dalle ore 5 del 20 aprile 2021 a tutto il 30 aprile 2021.

«Considerato che l’analisi dei dati cumulativi a livello regionale evidenzia, segna negli ultimi sette giorni, una ripresa nella crescita del numero assoluto dei casi confermati e dell’incidenza per 100mila abitanti, e impongono di mantenere alto il livello di attenzione sia per la situazione epidemiologica presente in specifici territori, che per il grado di saturazione nel numero di posti letto occupati in Area Medica e Terapia Intensiva. Al fine di mitigare la curva di crescita dei contagi, è necessario intervenire con misure maggiormente restrittive in quelle aree dei territori provinciali nei quali l’incidenza di casi confermati per 100mila abitanti è superiore alla media regionale e raggiunge i valori di allerta»

«Il dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza – riporta il provvedimento – ha comunicato che nel Comune di Mandatoriccio, negli ultimi 7 giorni si è registrata una elevata incidenza di nuovi casi confermati, pari a 413 per 100mila abitanti, con focolai plurimi che interessano anche la fascia di popolazione under 18 e ulteriori 41 soggetti già positivi al test rapido antigenico, in attesa di conferma».

«Il dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza – è scritto nell’ordinanza – ha comunicato che nel Comune di San Sosti negli ultimi 7 giorni si è registrata una elevata incidenza di nuovi casi confermati, pari a 1.200 per 100mila abitanti, con focolai distribuiti in maniera eterogenea su tutto il territorio comunale e ulteriori 20 soggetti già positivi al test rapido antigenico, in attesa di conferma».

«Il dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza – viene inoltre specificato – ha comunicato che nel Comune di Tortora si segnalano 49 casi attivi, dei quali quasi il 50% si è registrato negli ultimi 7 giorni, con ulteriori 23 soggetti già positivi al test rapido antigenico, in attesa di conferma; in detto territorio si rileva un ampio cluster scolastico (6-12 anni) nonché la presenza, a seguito avvenuto sequenziamento, della variante “inglese” del Sars-CoV-2».

 Quanto a Delianuova, il dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Reggio Calabria ha comunicato che nel Comune, che conta poco più di 3.300 abitanti, «si segnalano 96 casi attivi, dei quali il 98% si è registrato negli ultimi 7 giorni».

 Nei territori dei quattro Comuni interessati «si assiste pertanto a un trend fortemente crescente negli ultimi 7 giorni e si registra una incidenza, rispetto alla popolazione residente, superiore ai livelli di allerta. Le misure previste nelle disposizioni nazionali e regionali vigenti devono essere, nei suddetti territori individuati ad alta progressione epidemica, rafforzate al fine di mitigare tempestivamente la crescita dei contagi, che sta assumendo dimensioni problematiche».

Lavori abusivi lungo l’alveo di un fiume, una denuncia

San Sosti - Avrebbe effettuato lavori sull’alveo del fiume Rosa senza alcun tipo di autorizzazione. Questo il motivo per il quale un uomo di San Sosti (Cs) è stato denunciato dai Carabinieri forestale della locale Stazione, unitamente ai colleghi di Fagnano e Sant’Agata di Esaro.

In particolare, durante un controllo in località “Porcile”, tra i comuni di Mottafollone e San Sosti, i militari hanno notato un argine realizzato a protezione di un’abitazione.

Gli uomini dell’Arma forestale hanno, quindi, scoperto che l’opera era stata costruita dal denunciato, con un mezzo meccanico e senza autorizzazione.

Pertanto, dopo aver sequestrato l’area, i Carabinieri forestali hanno deferito il presunto responsabile per violazioni alla normativa urbanistica e per aver realizzato senza alcuna autorizzazione lavori all’interno di un sito protetto, essendo l’area ricadente in parte nel perimetro del Parco del Pollino e in zona vincolata dal punto di vista paesaggistico ambientale ed idrogeologico.

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Tagliano alberi senza autorizzazione, denunciati

Oltre 400 quintali di legna sequestrata e due persone denunciate per aver tagliato alberi senza alcuna autorizzazione.

È ciò che è avvenuto a San Sosti (Cs) nel corso di un'attività ispettiva condotta dai carabinieri forestale della locale Stazione, insieme ai colleghi di Fagnano Castello.

In particolare, durante un controllo in località “Le Conche”, i militari hanno rilevato che una ditta boschiva, su commissione del proprietario del terreno, aveva tagliato diversi alberi, in un'area vincolata, senza aver acquisito le dovute autorizzazioni.

I carabinieri forestali hanno quindi rinvenuto le piante abbattute, già depezzate e in gran parte sul letto di caduta, pronte per essere prelevate.

Pertanto, la legna è stata sequestrata, mentre il proprietario ed il titolare della ditta sono stati denunciati per violazione al vincolo paesaggistico e ambientale.

 

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Lieve scossa di terremoto in Calabria

Un terremoto di magnitudo ML 2.1 è stato rilevato in Calabria, dai sismografi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.

La scossa è stata registrata alle 18,01 di oggi, nel territorio di San Donato di Ninea, in provincia di  Cosenza.

L’ipocentro è stato localizzato ad una profondità di 92 chilometri.

Tra i Comuni distanti meno di dieci chilometri dall’area in cui è stato individuato  l’epicentro, figurano: San Sosti, Mottafollone, Acquaformosa e Sant’agata d’Esaro.

Smaltimento abusivo di reflui, i carabinieri sequestrato un frantoio e denunciano 2 persone

I carabinieri della Stazione di San Sosti ( Cs) hanno denunciato due persone a Roggiano Gravina.

I due sono ritenuti responsabili di scarico sul suolo di reflui industriali non autorizzati.

In particolare, i militari hanno scoperto che le acque di vegetazione prodotte dalla lavorazione delle olive venivano scaricate attraverso una condotta interrata che collegava l’opificio ed una vasca di decantazione e stoccaggio distante circa 100 metri.

Nella parte terminale della vasca, colma di acque provenienti dalla molitura delle olive, era presente una saracinesca che permetteva la fuoriuscita dei reflui che, scaricati in una condotta naturale, percorrendo circa 600 metri, finivano in un invaso scavato nel terreno.

Tutto l’opificio, esteso per circa 3000 metri quadrati, è stato sequestrato.

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Cerca di colpire un medico con un coltello, in manette 38enne

Un 38enne, di San Sosti (Cs), è stato arrestato, perchè accusato di resistenza e violenza a pubblico ufficiale.

L'uomo è finito in manette in seguito ad una richiesta d'intervento giunta alla centrale operativa dei carabinieri. Giunti sul posto, i militari hanno trovato l'uomo in stato confusionale.

Inizialmente gli uomini dell'Arma sono riusciti a calmarlo, ma quando un medico del 118 si è avvicinato per cercare di prestare le cure del caso, il 38enne avrebbe tentato di colpirlo con un coltello a scatto che aveva nella tasca dei pantaloni.

Una volta bloccato e disarmato, è stato arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale

L’arma è stata sequestrata, mentre il 38enne è stato rilasciato per essere ricoverato in una struttura sanitaria.

 

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