Calabria, vaccini nelle scuole: la Regione chiede supporto gratuito al personale sanitario della società civile

“La manifestazione d’interesse pubblicata dal presidente Roberto Occhiuto, rivolta al personale sanitario da rintracciarsi nella società civile, è l’esempio lampante di cosa vogliamo essere: una Regione che dà risposte coinvolgendo la popolazione. Una Calabria attiva e fattiva, come mai vista prima!”.

Il vicepresidente Giusi Princi fa eco al presidente della Regione Calabria, che ieri ha reso pubblico sul portale istituzionale della Protezione civile la manifestazione d'interesse per personale sanitario volontario, disponibile a prestare prestazioni professionali gratuite per la somministrazione dei vaccini antisars-cov-2 presso gli istituti scolastici della Calabria.

L'obiettivo, d’intesa con i dipartimenti regionali di Tutela della salute, Istruzione, Formazione professionale e Pari opportunità, Protezione civile e Aziende sanitarie provinciali, è “chiamare a raccolta” medici o infermieri (anche in pensione), affinché facciano da supporto al personale fornito dalle Asp e dalle Associazioni di settore negli hub vaccinali temporanei allestiti nei 266 istituti scolastici che fanno parte del sistema Vax school. Una sorta di reclutamento di personale sanitario aggiuntivo che, a titolo di volontariato, sostenga la campagna vaccinale promossa dalla Regione per bambini e ragazzi.

Possono presentare la propria candidatura: medici, infermieri e assistenti sanitari, che verranno adeguatamente formati per le specifiche attività previste. Sarà possibile candidarsi fino all'1 febbraio, seguendo le indicazioni presenti sul portale della Regione Calabria.

 

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Guccione (Pd) nominato responsabile Sanità nel Mezzogiorno

Il segretario del Partito democratico Enrico Letta ha conferito a Carlo Guccione l’incarico di responsabile Sanità nel Mezzogiorno. Una nomina nazionale che arriva «anche alla luce delle battaglie condotte negli ultimi dieci anni da Guccione per la difesa della sanità territoriale».

«Ringrazio Letta per l’incarico conferitomi e lo ringrazio per la stima che ha avuto nei miei confronti. È da anni – dichiara Carlo Guccione - che seguo le vicende della sanità calabrese. Una sanità da codice rosso, dalle tante facce oscure. La Calabria ha una montagna di risorse in sanità che non riesce ad utilizzare: gli strumenti ci sono, quello che è mancato in questi anni è stata la capacità e la volontà politica della classe dirigente. Oggi si aggiunge un’altra sfida, quella del Pnrr. Il Mezzogiorno ha davanti una grande opportunità e non può farsi sfuggire questa occasione per colmare il divario storico con il resto del Paese. Qui si gioca anche la vera rivoluzione sanitaria per il Sud. Il mio impegno non mancherà, l’incarico che mi è stato conferito dal Partito Democratico non sarà semplice ma conosco bene il settore sanitario nelle sue tante sfaccettature. E spero di poter essere utile a far uscire la Calabria da questa continua emergenza sanitaria. In questi anni ho denunciato il sistema delle proroghe degli appalti, come ad esempio nel sistema della ristorazione negli ospedali in prorogatio da oltre dodici anni, il sistema dei doppi e tripli pagamenti, interessi moratori, decreti ingiuntivi su ritardati pagamenti. Così come per il patrimonio immobiliare, ho tentato di riscostruire quello delle Asp e delle Aziende ospedaliere calabresi: un patrimonio di oltre 1 miliardo e 300 milioni di euro. È da anni ormai – sottolinea Guccione - che segnalo quanto accade in una delle Aziende sanitarie più grandi del Mezzogiorno: l’Asp di Cosenza. Si sono succeduti ben 8 commissari ma nessuno è riuscito ad approvare i Bilanci dell’Azienda sanitaria dal 2018 in poi. L’inchiesta della Procura di Cosenza ha consentito di far luce sulle dinamiche sottostanti la falsificazione dei bilanci consuntivi dell’Asp di Cosenza nel triennio 2015-2017. A dimostrazione che le denunce fatte in questi anni e l’allarme lanciato dalla Corte dei conti avevano un fondamento. Continuerò a far emergere tutte le anomalie e le facce oscure del sistema sanità calabrese con l’obiettivo di spezzare questo Sistema che ha dilapidato milioni di risorse che dovevano essere destinate alle cure dei cittadini».  

Sanità, Saccomanno (Lega): “Inquietante il silenzio dell’Arma sulla posizione di Bortoletti”

"Abbiamo, immediatamente, plaudito sulla nomina quale sub-commissario alla sanità di Maurizio Bortoletti, esperto della materia che ha dato risultati eccezionali in altre regioni e che avrebbe dovuto rappresentare il punto di riferimento per una riorganizzazione seria e competente, previa verifica delle certe e pacifiche illegalità compiute nel passato. Il non riuscire nemmeno a concretizzare i bilanci di tanti anni di gestione commissariale è gravissimo, ma è ancora più grave che questo sia accaduto durante tale periodo! Ora, però, il quadro stringe ancor più! Ad oltre trenta giorni dalla nomina del col. Bortoletti, non è stata emessa la necessaria autorizzazione da parte dell’Arma dei Carabinieri. Perché? Certo è che alcuni ambienti non hanno gradito la sua nomina, in quanto la sua attività avrebbe, sicuramente, portato alla eliminazione del malaffare e alla scoperta delle evidenti illiceità che hanno impedito, allo stato, la redazione dei bilanci. Chi non vuole Bortoletti in Calabria? Chi tenta di mantenere una situazione irreale di illegalità che ha danneggiato tutti i calabresi e distrutto la sanità? Chi impedisce di far scoprire il pentolone del malaffare? Certo non i calabresi onesti. Certo non il Presidente Occhiuto. Ed allora? Situazione, sicuramente, imbarazzante ed inquietante, che, però, deve essere affrontata da tutti e definita al più presto. La Calabria non può attendere oltre".

Lo scrive in una nota, il Commissario regionale della Lega Giacomo Francesco Saccomanno 

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Primato di chirurgia all'Annunziata di Cosenza, delicato intervento eseguito dal Prof. Bruno Nardo

È notizia recente quella di un nuovo primato di chirurgia all'aspedale Annunziata di Cosenza, dove il Prof. Bruno Nardo, primario dell'Unità operativa di Chirurgia generale "Falcone", insieme alla sua équipe, ha effettuato un delicato intervento di resezione epatica su un paziente di 66 anni con tumore al fegato. Si trattava di un tumore del fegato con invasione vascolare neoplastica dei vasi portali, ossia i vasi che portano il sangue al fegato e al tumore.

La notizia ha fatto scalpore anche per il rifiuto del paziente da parte di un centro trapianti del nord, secondo il quale non ci sarebbe stato più nulla da fare.

Invece, come ha spiegato il Prof. Bruno Nardo, anche se il trapianto di fegato non era possibile, si poteva procedere con altri interventi, come quello che è stato effettuato proprio a Cosenza.

Bruno Nardo è esperto di chirurgia del fegato e dei trapianti, si è formato al Policlinico universitario del S. Orsola di Bologna ed è tornato in Calabria come primario di chirurgia generale. Rappresenta un esempio di eccellenza per una sanità calabrese sempre più al collasso e un punto di riferimento per i giovani medici che, come ci tiene a precisare lo stesso primario, rappresentano la speranza e il futuro in cui investire.

Occhiuto commissario sanità: la soddisfazione degli infermieri di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia

«Salutiamo con soddisfazione la decisione con cui il Consiglio dei Ministri ha nominato il neo governatore della Regione, Roberto Occhiuto, commissario della sanità calabrese».

Lo affermano i presidenti dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Catanzaro, Giovanna Cavaliere; di Crotone, Giuseppe Diano; Vibo Valentia,  Stefano Moscato.

«Dopo oltre dieci anni di commissariamento affidato ad “estranei”– aggiungono i tre presidenti  -  che hanno provocato ulteriori danni alla già barcollante sanità regionale, finalmente la gestione del comparto torna in mani alla politica regionale.

La decisione, anche da noi ampiamente auspicata, fa ben sperare.

Per la Calabria si tratta un  “nuovo inizio sanitario” destinato a sancire in via definitiva, anche dopo la nomina della Giunta resa nota ieri sera, il fallimento dell’epopea commissariale in favore di una logica che tenga, finalmente, conto delle reali esigenze delle popolazioni e dei territori».

Cavaliere, Diano e Moscato, inoltre, si dicono convinti che «il desiderio del governatore Occhiuto di imprimere un cambio di passo alla Calabria, accompagnato dalla sua esperienza politico – istituzionale, maturata nelle diverse postazione fino ad ora occupate, favoriranno il percorso di crescita del settore e la valorizzazione di tutte le sue risorse, umane e strutturali».

Cambio di passo, ma anche volontà di sinergia e lavoro di squadra.

Le Opi di Catanzaro, Crotone e Vibo, nel formulare al governatore e neo commissario della Sanità Roberto Occhiuto «convinte felicitazioni per il conseguimento dei brillanti risultati che riuscirà ad ottenere in favore della Calabria tutta»  si dicono sin d’ora disponibili «alla più ampia e proficua collaborazione istituzionale nell’ambito di un processo che, coinvolgendo tutti gli attori aventi a cuore le sorti della regione, anteponga in primari interessi dei cittadini».

E gli infermieri sono pronti a fare la loro parte.

«Siamo sicuri – concludono Cavaliere, Diano e Moscato -  di non rimanere delusi. Non c’è tempo da perdere.

Rimbocchiamoci le maniche, recuperiamo il tempo perduto con il commissariamento e, tutti insieme, rilanciamo la nostra Sanità».

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Roberto Occhiuto nominato Commissario della Sanità calabrese

"Questo pomeriggio sono stato a Palazzo Chigi, ed è arrivato il primo importante frutto del lavoro svolto nelle ultime settimane: il Consiglio dei ministri ha deciso di nominarmi commissario per la sanità in Calabria.
 
 Dopo oltre un decennio la gestione di questo delicato settore torna, così, ai calabresi.
 
Avevo preso un solenne impegno con i cittadini in campagna elettorale: questo obiettivo è stato raggiunto già con il primo Cdm dopo la mia proclamazione a presidente.
 
Ringrazio il premier Draghi - al quale ho chiesto un incontro per approfondire i temi che riguardano la Calabria -, il ministro dell’Economia Franco e quello della Salute Speranza, e ringrazio il commissario uscente Longo.
 
Da domani sarò, dunque, impegnato anche su questo delicato fronte, e sulla riforma della sanità si misurerà il successo o meno del mio governo regionale. 
 
Chiederò all’esecutivo nazionale di adoperarsi per dare attuazione alla sentenza della Corte costituzionale proprio sul commissariamento della sanità in Calabria, affinché il commissario possa essere coadiuvato da esperti selezionati da lui stesso e dal governo. 
 
La sfida sulla sanità la dobbiamo vincere, e se ci sarà un vero gioco di squadra sarà meno arduo primeggiare in questa difficile partita. 
 
Io sono pronto a giocare in attacco, per far voltare definitivamente pagina alla Regione, per consentire ai calabresi di avere finalmente i servizi e l’assistenza che meritano. 
 
Ci vorrà un po' di tempo, ma ci riusciremo".
 
Lo dichiara in nota il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.

 

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Salute, dissesto idrogeologico e incendi. Tassone: “Ottima discussione promossa dal Pd a Bivona, adesso occorre voltare pagina”

Il consigliere regionale Luigi Tassone mostra soddisfazione per l’iniziativa promossa dalla Federazione del Pd di Vibo Valentia a Bivona alla quale hanno preso parte, fra gli altri, la candidata alla Presidenza della Regione Calabria Amalia Bruni, il presidente del Wwf Calabria Angelo Calzone e il direttore della sede romana e calabrese della stazione zoologica ‘Anton Dorhn’ Silvio Greco.

Nel commentare l’evento Tassone rimarca “i ritardi della Regione rispetto a situazioni che invece meriterebbero di essere affrontate con determinazione” ed evidenzia “i rischi del dissesto idrogeologico, che destano grave preoccupazione, ma anche la mancanza di una linea chiara da parte della Regione nel far fronte all’emergenza Covid”.

“Nella fase pandemica – rileva - è emersa in tutta la sua drammaticità la mancanza di assistenza sanitaria territoriale, ma reali provvedimenti per rispondere alla richiesta di tutela della salute dei calabresi non se ne sono visti. Anzi, abbiamo registrato atteggiamenti ondivaghi, se non addirittura volti a finalità meramente propagandistiche. Anche rispetto al problema degli incendi è stata sin troppo palese la disorganizzazione della Regione, tanto è vero che l’atto aziendale di Calabria Verde, che è l’azienda che dovrebbe occuparsi della tutela dell’ambiente a cominciare dalla sistemazione e messa in sicurezza delle aree boschive, è stato adottato solo di recente.

Quindi – conclude Tassone – c’è un non rinviabile bisogno di voltare pagina e restituire ai calabresi un governo capace di superare le criticità e programmare lo sviluppo”.


Sanità nel Vibonese, Tassone: “Mancano certezze e urge il rilancio, l’impegno non si può limitare solo ai vaccini”

I molteplici problemi della Sanità nel Vibonese saranno oggetto di una richiesta d’incontro che il consigliere regionale Luigi Tassone invierà al commissario per la sanità Guido Longo.

Infatti, secondo Tassone, “nonostante il recente atto aziendale voluto dall’intero management aziendale mantenga espressamente l’ospedale di montagna di Serra San Bruno e il presidio di Tropea, gli stessi stanno nei fatti subendo una lenta ma progressiva agonia”.

“Non si è provveduto nell’arco di un decennio – sostiene Tassone - a sostituire un solo medico andato in pensione ed i pochi rimasti, a breve, saranno anch’essi posti in quiescenza. I servizi languono, lo strumentario è vetusto e inservibile, gli ambulatori specialistici sono lasciati in stato abbandono senza badare agli utenti che provengono dalle zone più emarginate della provincia. In alcuni casi, i tempi di attesa relativi alle prenotazioni superano l’anno e, oltre al disservizio, c’è il danno economico per gli utenti che si trovano costretti a ricorrere al privato per potersi curare”.

Tassone rileva che “l’ex ospedale di Soriano, che sarebbe dovuto diventare anche un centro ambulatoriale territoriale per tutta la provincia, è rimasto un contenitore vuoto senza sostanziali servizi e senza offerta. Il tutto a dispetto delle continue rassicurazione dispensate dall’Azienda” e chiede “da subito un intervento immediato tendente ad attuare nei dettagli l’atto aziendale, ad iniziare dal rafforzamento dell’erogazione dei servizi dell’ospedale di Tropea e dalla realizzazione immediata di quanto l’atto aziendale prevede per l’ospedale di montagna di Serra Bruno (servizi di lungodegenza e riabilitazione) perché si diano certezze e prospettive allo stato mancanti. Lo stesso ospedale di Vibo va migliorato nella fornitura delle prestazioni sanitarie e rilanciato nelle more della costruzione del nuovo ospedale”.

Il consigliere regionale si fa interprete degli umori della comunità che “non si vede tutelata nei propri diritti e che anzi si sente danneggiata nel pagare un prezzo per una sanità pubblica dà quasi l’idea di non esistere”. “Gli stessi operatori turistici ed economici della provincia, dalla montagna al mare – aggiunge Tassone – temono, specie in questa fase di pandemia, che la mancanza di servizi sanitari possa costituire un deterrente allo sviluppo delle loro attività, vanificando gli sforzi imprenditoriali. Il rischio è che la sanità diventi in questo territorio appannaggio esclusivo del privato”.

In considerazione di queste preoccupazioni, Tassone chiama a raccolta tutti i cittadini dell’intera provincia, le istituzioni presenti sul territorio, il mondo dell’associazionismo e le organizzazioni sindacali “alla cui testa devono mettersi i sindaci, che sono i veri rappresentanti degli interessi collettivi e protagonisti delle scelte sanitarie quali autorità sanitarie locali. È certamente importante portare avanti con decisione la campagna vaccinale – conclude – ma è anche fondamentale concentrarsi su tutti gli altri aspetti della sanità”.

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