Sorpresi a cacciare in area protetta con armi clandestine, arrestati

Possesso di armi clandestine e munizioni, ricettazione, violazioni inerenti la legge quadro sulle aree protette e trasgressione delle norme per la protezione della fauna e il prelievo venatorio.

Queste le accuse con le quali, P.F., 49 anni e A.A. (23), rispettivamente di Ciminà (Rc) e Platì, sono stati arrestati dai Carabinieri in un’area del Parco nazionale d’Aspromonte.  

Gli arresti sono scattati nel corso di un servizio di controllo notturno, durante il quale i militari della Stazione di Sant'Ilario dello Ionio e dello Squadrone eliportato “Cacciatori” hanno sorpreso i due uomini in località “Antoninello”, nel comune di Ciminà, mentre erano intenti a praticare caccia di frodo.

Gli arrestati sono stati trovati in possesso di due fucili, uno dei quali risultato assemblato artigianalmente, diverse munizioni e alcuni esemplari di fauna protetta già abbattuta.

Pertanto, una volta espletate le formalità di rito, P.F. e A.A., sono stati posti ai domiciliari.

Le armi sequestrate saranno, invece, sottoposte a esame balistico per verificare se siano state usate per compiere reati.         

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Irregolarità in un canile, scatta il sequestro

Al termine di una lunga attività d'indagine condotta dai carabinieri del Comando stazione di Siderno, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Locri, è stato disposto il sequestro di un canile, in contrada Gabelle del comune di Sant’Ilario dello Jonio.

Il sequestro della struttura e il deferimento di un imprenditore e di un dirigente dell’Asp di Reggio Calabria, sono il risultato di una complessa attività avviata in seguito alla denuncia presentata da un’associazione a tutela dei diritti degli animali, nell’estate dello scorso anno.

Ne è scaturita, quindi, un'indagine, cui hanno preso parte anche i carabinieri del Nas, del Nil di Reggio Calabria e della Stazione forestale di Brancaleone, il personale del Servizio veterinario dell’Asp e la Task force veterinaria della Regione Calabria, durante la quale sono emerse irregolarità di rilievo penale sia nello smaltimento dei rifiuti e delle acque reflue, con gravi danni all’ambiente, sia per quanto concerne il maltrattamento degli animali ospitati nella struttura.

In considerazione delle condizioni in cui versa la struttura, il Tribunale di Locri, concordando con quanto richiesto dalla competente Procura della Repubblica, ha disposto il sequestro preventivo del canile, la cui gestione è stata affidata ad un amministratore giudiziario.

Fucile e munizioni in un terreno, indagano i carabinieri

I carabinieri della Stazione di Sant’Ilario dello Jonio e dello Squadrone eliportato Cacciatori “Calabria”, nel corso di un rastrellamento in località “Antoniello”  di Ciminà, hanno rivenuto in un terreno demaniale, occultato tra la fitta vegetazione, un fucile artigianale privo di matricola, con oltre 170 cartucce di vario calibro a pallini e 30 cartucce a palla unica.

Dopo aver sequestrato il  materiale rinvenuto, che sarà sottoposto agli accertamenti tecnici del caso, i militari hanno avviato  le indagini per cercare di dare un volto al responsabile dell’occultamento.

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Fucili nascosti nella vegetazione, arrestato un 23enne

I carabinieri della Stazione di Sant’Ilario dello Jonio e dello Squadrone eliportato Cacciatori Calabria, hanno arrestato Rocco Renda, 23 anni, di Ciminà, accusato di detenzione di armi clandestine.

In particolare, nel corso di un rastrellamento e contestuale perquisizione nei terreni riconducibili al giovane, i militari dell’Arma hanno rinvenuto due fucili, rispettivamente marca Franchi calibro 20 con matricola abrasa e Beretta calibro 12 con matricola punzonata.

I fucili, in ottimo stato di conservazione, sono stati trovati nella fitta vegetazione in un terreno nella disponibilità di Renda.

 

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Coltivazione di marijuana, due persone in manette

 Due persone di San Luca (Rc), Mattia Esposito e Antonio Giampaolo, di 29 e 33 anni, sono stati arrestati con l’accusa di coltivazione continuata ed aggravata di un’ingente quantità di marijuana.

Il provvedimento, eseguito dai carabinieri della Stazione di Sant’Ilario dello Jonio e dello Squadrone eliportato Cacciatori Calabria, giunge al termine di un'indagine avviata in seguito al rinvenimento, avvenuto lo scorso giugno, di una piantagione di marijuana.

In particolare, nel corso di un rastrellamento, i militari avevano rinvenuto, occultata in un’area demaniale in località “Cardesi” di Sant’Ilario dello Jonio, una coltivazione composta da oltre 300 piante di marijuana.

Una volta avviate le indagini, gli investigatori dell'Arma sono riusciti a documentare e accertare che gli arrestati si prendevano cura della piantagione, provvedendo alla concimazione, all’irrigazione ed alla coltivazione delle piantine.

Al termine delle formalità di rito, Esposito è stato tradotto nel carcere di Locri, mentre Giampaolo è stato posto ai domiciliari.

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Fucile artigianale rinvenuto in un bosco

I carabinieri della stazione di Sant’Ilario dello Jonio (Rc) e dello Squadrone eliportato Cacciatori “Calabria”, nel corso di un rastrellamento in un bosco di località “Razzelle”, a Ciminà, hanno rivenuto in un terreno demaniale, occultato tra la fitta vegetazione, un fucile artigianale privo di matricola.

I militari hanno quindi sequestrato l'arma che sarà sottoposta ad accertamenti tecnici, per capire se sia stata usata in azioni criminali.

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Fucile e munizioni rinvenuti in un bosco

I carabinieri della Stazione di Sant’Ilario dello Jonio (Rc) e dello Squadrone eliportato "Cacciatori Calabria”, nel corso di un rastrellamento in località “Carruso”, hanno rivenuto in un terreno demaniale, occultati tra la fitta vegetazione un fucile da caccia calibro 12, con matricola abrasa e quasi 170 cartucce di vario calibro.

Una volta sequestrata l'arma e le munizioni, i militari hanno avviato le indagini per individuare il responsabile dell'occultamento.

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Piantagione di canapa rinvenuta nel Reggino

I carabinieri della locale Stazione e dei Cacciatori di Calabria hanno scoperto, a Sant'Ilario dello Jonio, una piantagione di canapa indiana composta da oltre cento arbusti. 

La coltivazione è stata rivenuta in un’area demaniale di contrada Sullazzo.

Una volta completate le operazioni di campionamento, i militari hanno distrutto sul posto lo stupefacente rinvenuto.

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