Non emettono scontrini: sospese 6 attività commerciali

Il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, in esecuzione di appositi provvedimenti emessi dalla direzione regionale per la Calabria dell’Agenzia delle Entrate, ha proceduto alla sospensione temporanea di 6 attività commerciali, a causa della mancata emissione di scontrini e ricevute fiscali ovvero rilascio di scontrino o ricevuta di importo inferiore a quello realmente corrisposto. 

I citati provvedimenti hanno riguardato alcune attività commerciali, tra cui alcuni negozi di abbigliamento gestiti da soggetti di etnia cinese ed ambulanti, che si sono resi responsabili di 4 distinte mancate emissioni dello scontrino e/o della ricevuta fiscale, nell’arco temporale di 5 anni. 

La normativa specifica prevede, infatti, nei casi in cui vi siano reiterate violazioni all’obbligo di emissione del documento fiscale (4 in un quinquennio), la chiusura dell’attività per un periodo variabile da tre giorni a un mese, in base alla recidività del contribuente. 

In tali casi la Guardia di Finanza segnala le violazioni riscontrate all’Agenzia delle Entrate, che dispone la chiusura temporanea dell’esercizio commerciale. 

Il conseguente provvedimento viene eseguito dalle Fiamme Gialle, mediante l’apposizione dei sigilli all’attività, ovvero, nel caso dei commercianti ambulanti, mediante il ritiro della relativa licenza. 

Sono gli stessi militari che, nei giorni successivi, verificheranno l’effettiva chiusura dell’attività.

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Continuavano a non rilasciare scontrini: otto negozi chiusi dalla Guardia di Finanza

In esecuzione di appositi provvedimenti emessi dalla Direzione regionale per la Calabria dell’Agenzia delle Entrate, la Guardia di Finanza di Corigliano Calabro ha apposto i sigilli ad otto esercizi di commercio al dettaglio, per la reiterata mancata emissione dello scontrino fiscale. Si tratta di attività commerciali gestite in prevalenza da cittadini extracomunitari, sorpresi in più occasioni ad effettuare vendite di beni senza l’emissione del prescritto documento fiscale e che, pertanto, non rispettando gli obblighi previsti, creano una sleale concorrenza verso chi rispetta le regole, inquinando nel contempo il libero mercato. In tema di sanzioni, la normativa inerente l’obbligo di rilascio dello scontrino o della ricevuta fiscale prevede, nel caso si rilevino quattro violazioni commesse in tempi diversi, anche la sanzione della sospensione dell’autorizzazione amministrativa e quindi la temporanea chiusura dell’attività. Si tratta di gravi violazioni applicate alla effettiva vendita di beni senza scontrino o ricevuta ovvero con scontrino di importo inferiore e quindi senza il pagamento dell’Iva e delle imposte sul reddito da parte del commerciante. In tali casi la Guardia di Finanza segnala le violazioni all’Agenzia delle Entrate che dispone la chiusura che si realizza a cura dei finanzieri mediante la materiale chiusura dell’esercizio ed il ritiro della licenza. All’attività vengono quindi apposti i sigilli e le pattuglie di militari, nei giorni successivi, verificheranno l’effettiva chiusura dell’attività. L’attività svolta si inquadra in un più ampio dispositivo di polizia economico- finanziaria predisposto, a livello locale, dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza a tutela, come citato, della libera concorrenza dei commercianti onesti e degli interessi finanziari dello Stato.

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