Abusivismo edilizio: denunce a Serra San Bruno, Capistrano, Gerocarne e Filadelfia

Nell’ambito dei servizi predisposti dal Gruppo carabinieri forestale di Vibo Valentia, i militari delle Stazioni di Serra San Bruno, Polia e Vallelonga, al termine degli accertamenti eseguiti in collaborazione con il personale degli uffici tecnici dei rispettivi Comuni, nei territori di Capistrano, Serra San Bruno, Gerocarne e Filadelfia, hanno denunciato otto persone, ritenute responsabili di aver realizzato alcuni immobili senza le necessarie autorizzazioni.

Le costruzioni, alcune già ultimate ed altre in fase di completamento, sono state sequestrate.

Inoltre, a due persone, che avevano edificato in zone sottoposte a vincolo, sono state contestate violazioni in materia paesaggistico-ambientale

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Smaltimento illecito e violazioni urbanistiche, scattano i sigilli per un allevamento di cani

I carabinieri forestale della Stazione di San Pietro in Guarano (Cs) hanno posto i sigilli ad un allevamento di cani, per irregolarità urbanistiche.

Durante il controllo, i militari hanno accertato che nell’area adibita alla detenzione dei cani erano presenti 32 box per il ricovero degli animali e un manufatto usato come deposito.

All’interno dei box, dove erano presenti oltre 70 cani di varie razze regolarmente detenuti, c’erano canali di scolo per il convogliamento dei reflui, collegati tramite un lungo tubo ad una cisterna di raccolta.

Dai successivi accertamenti è emerso che le strutture utilizzate per il ricovero degli animali, erano state edificate in assenza dei necessari titoli autorizzativi e che per i reflui prodotti dall’attività di allevamento, presenti nella cisterna di raccolta, non c’era alcuna documentazione attestante il regolare smaltimento.

 Pertanto, gli uomini dell’Arma forestale, dopo aver sequestrato le strutture e la cisterna, hanno denunciato il titolare dell’allevamento ed il proprietario del terreno per smaltimento illecito di rifiuti e violazione alle normative urbanistiche.

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Rapina e sequestro di persona, 31enne finisce in carcere

I carabinieri della Stazione di Crotone hanno dato esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso dalla locale Procura della Repubblica nei confronti di un 31enne del luogo, ritenuto responsabile di rapina e sequestro di persona, consumati nella provincia di Macerata.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale della città pitagorica.

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Abusi edilizi, sequestrato un campo di tiro

I carabinieri forestale della Stazione di Cosenza hanno sequestrato un campo di tiro sportivo in fase di realizzazione a Marano Marchesato.

Il sequestro è avvenuto nel corso di un controllo svolto in località “Foresta Santoro”

Durante l’attività, i militari hanno accertato la presenza di alcune opere, realizzate senza permesso a costruire o in totale difformità rispetto alle autorizzazioni ricevute.

Inoltre, per la costruzione di parte delle opere edili realizzate senza autorizzazione, sarebbe stato sradicato un bosco di castagno di 500 metri quadrati.

Dopo aver sequestrato l’intera area, i militari hanno denunciato il committente dei lavori, il direttore dei lavori ed il legale rappresentante dell’impresa esecutrice, per violazioni di natura urbanistico edilizia e paesaggistico ambientale e per reati contro la fede pubblica ed il patrimonio.

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Scala Coeli, annullato il sequestro dell'area boschiva comunale "Masciarda-Catananni"

Il Tribunale di Cosenza – sezione Penale – Riesame, con sua ordinanza del 10 giugno scorso ha annullato il sequestro probatorio cui era stata sottoposta  l’area comunale boschiva Masciarda-Catananni di Scala Coeli, deputata ad essere utilizzata per un progetto di forestazione produttiva redatto da due professionisti incaricati dalla stessa Amministrazione comunale in carica.

Secondo l’accusa, i tecnici, pur di fare ottenere il finanziamento all’Ente, avrebbero predisposto il progetto su un appezzamento di terreno mai interessato dagli incendi con la conseguenza che l’intera Giunta Comunale veniva denunciata.

«Se la pubblica amministrazione – commenta il sindaco Giovanni Matalone -  è trasparente, onesta, priva di personalismi e di qualsivoglia tornaconto succede, a volte, che abbia ragione, alla faccia di chi accampa sempre sospetti e pesca nel torbido senza sapere che nel torbido si pesca solo fango che infanga il pescatore. Qualcuno sarà rimasto male della pronunzia di annullamento,  soprattutto chi, con animo maligno sperava che quanto ipotizzato nell’indagine del Corpo Forestale potesse abbattere l’Amministrazione guidata dal Sindaco Matalone, il quale continua a suscitare, naturalmente nei suoi detrattori, imprecisati mal di pancia e continui e violenti attacchi di gelosia che trae origini da un inspiegabile e becero pensiero che l’attuale sindaco non sarebbe stato capace di gestire la “res pubblica” e la macchina comunale che altri, supponendosi più capaci, avevano portato sull’orlo dello sfacelo economico ed amministrativo.  Però chi era ritenuto, chissà per quale motivo, incapace si sta rivelando invece “illuminato”, nonché amministratore oculato e sicuramente onesto e trasparente».  

Con il provvedimento emesso in queste ore dal Tribunale di Cosenza – sez. Penale – Riesame, l’area viene riconsegnata alla piena disponibilità della proprietà.

«Pur confermando la mia più totale fiducia nei confronti della Magistratura affinché faccia piena chiarezza circa l’accaduto, dopo questa prima pronunzia, valuteremo insieme ai nostri legali i successivi passi da fare affinché il nostro Comune esca immacolato da questa vicenda».

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Rifiuti speciali abbandonati in un terreno, una denuncia

Durante un servizio di controllo in località “Policaretto” di Acri (Cs), i carabinieri forestale della locale Stazione hanno sequestrato un terreno privato sul quale erano stati abbandonati rifiuti di ogni genere.

Tra il materiale rinvenuto, tanti rifiuti speciali, quali: pneumatici, veicoli fuori uso, metalli ferrosi, elettrodomestici, scarti provenienti da apparecchiature elettriche ed elettroniche.

I militari hanno individuato il presunto responsabile, nel proprietario del terreno il quale è stato denunciato per gestione illecita di rifiuti.

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Irregolarità nella costruzione di un lido, tre denunce

I carabinieri forestale della Stazione di Rossano (Cs) hanno posto sotto sequestro uno stabilimento balneare realizzato nella marina di Mandatoriccio.

Il provvedimento è scattato a causa di una serie d’irregolarità progettuali emerse nel corso di un’indagine condotta con i carabinieri della locale Stazione.

Dalle verifiche sarebbe emersa la mancata corrispondenza tra il progetto e l’autorizzazione.

In particolare, la struttura, ricadente anche in area demaniale, sarebbe stata realizzata in un Sito comunitario denominato “Dune di Camigliano", in una zona vincolata paesaggisticamente e ad alto rischio idraulico.

Inevitabile, quindi, il sequestro del lido e la denuncia del titolare dell’impianto, del progettista e dell’assessore al ramo e responsabile dell'area tecnica del Comune, che dovranno rispondere, a vario titolo, di occupazione abusiva di suolo demaniale marittimo con contestuale violazione in materia urbanistica e paesaggistica, abusivismo edilizio e falso in atto pubblico. 

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Costruzioni abusive, scattano i sigilli

I carabinieri forestale della Stazione di Rossano hanno sequestrato, in località “Trionto” del comune di Crosia (Cs), una recinzione in cemento armato, realizzata senza le necessarie autorizzazioni.

 Un altro sequestro è stato eseguito in località “Truglio”, nel comune di Buonvicino, dove i militari forestale di Cetraro hanno scoperto un manufatto abusivo, destinato a ricovero per gli animali di un’azienda agricola.

In questo caso, il proprietario della struttura è stato denunciato.

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