E' La ricerca scientifica il punto di forza dell'università Magna Græcia di Catanzaro

“E’ nella ricerca scientifica il grande futuro di Catanzaro. Gli straordinari risultati conseguiti dall’UMG, guidata impareggiabilmente dal rettore Aldo Quattrone, sono la base per costruire nei prossimi anni un grande progetto che faccia della nostra città uno dei centri di eccellenza della ricerca italiana e internazionale. Abbiamo davanti un’autostrada e spetta a noi sapere cogliere queste irripetibili opportunità per creare sviluppo, ricchezza e occupazione per i nostri giovani". Lo ha detto il sindaco Sergio Abramo evidenziando che "nella sanità, nel farmaceutico, nell’agroalimentare, nelle scienze nutrizionistiche, nelle scienze giuridiche, possiamo avviare programmi di ricerca innovativi, impegnandovi i nostri migliori talenti. E accanto alla ricerca dobbiamo perseguire l’obiettivo di fare nascere laboratori di produzione di case farmaceutiche, allargando ulteriormente le opportunità occupazionali. Il mio sogno è quello di avere a Catanzaro la “valle della ricerca” medico-scientifica. Allargando l’orizzonte, dobbiamo, da subito, aprire un tavolo di confronto istituzionale con la Regione per utilizzare al meglio l’asse 1 dei fondi europei 2014-2020 destinati alla ricerca scientifica e all’innovazione. Ci sono milioni di euro da spendere bene per incentivare la ricerca scientifica e l’innovazione delle piccole e medie imprese. Risorse che potrebbero aprire prospettive occupazionali per migliaia di giovani. Catanzaro può e deve essere alla guida di questo processo”.

Il sindaco Sergio Abramo non ha nascosto il suo entusiasmo per i risultati ottenuti dall’Università UmG nel rapporto di valutazione sulla qualità della ricerca scientifica negli atenei italiani. UmG si è classificata al primo posto nel sud, ottenendo anche una premialità di 4 milioni di euro. “Bisogna dare atto al rettore Quattrone di avere fatto fare uno straordinario salto di qualità all’UmG che oggi si colloca tra le migliori università meridionali. Sento il dovere di ringraziarlo, così come voglio fare i complimenti ai professori Alcaro, Puija, Fresta, Indolfi e Scerbo per il prestigioso riconoscimento venuto dal Ministero per i loro programmi di ricerca. La nostra è l’unica università calabrese a crescere. E questa la risposta più bella a coloro che parlano di città spenta”.

 

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Terremoto Centro Italia, coinvolto l’ex bomber del Catanzaro Palanca: la vicinanza di Abramo

“Catanzaro ti ama sempre e vuole dimostrarti tutto il suo affetto in un momento così difficile per te e per l’intera comunità di Camerino. Vi siamo vicini e vogliamo esprimervi tutta la nostra solidarietà”.

È quanto ha detto al telefono il sindaco Sergio Abramo a Massimo Palanca, l’indimenticabile bomber del Catanzaro, coinvolto nel dramma del terremoto che ha colpito le Marche. Il sisma ha praticamente distrutto il negozio di abbigliamento di Palanca, situato nel pieno centro storico della cittadina marchigiana.

Il sindaco, molto colpito dal servizio che il Tg1 ha dedicato al dramma dell’ex cannoniere giallorosso, ha voluto sentire personalmente Palanca.

“L’ho sentito molto provato, ma nello stesso tempo determinato a ripartire. Massimo - ha detto Abramo - è un grande uomo, oltre che un grande campione. La mia telefonata gli ha fatto molto piacere. Ci eravamo visti a fine giugno, al Comune, in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria a Claudio Ranieri”.

Il sindaco ha anche lanciato una proposta, subito raccolta da “O rey”: l’organizzazione al ”Ceravolo” di una partita di solidarietà per la raccolta di fondi a favore dei terremotati della città di Camerino, coinvolgendo i campioni giallorossi del passato, come Claudio Ranieri e Massimo Mauro.

Legge speciale per Catanzaro, Abramo a Bruno: “Aspettiamo fatti concreti”

“A me non interessano le contrapposizioni, interne ed esterne ai partiti, a me interessa solo risolvere i problemi di Catanzaro.  Se la proposta di una legge speciale per Catanzaro avanzata dal presidente Bruno è sincera, e non ho motivi di ritenere il contrario, mi aspetto azioni conseguenti”. È quanto afferma il sindaco della città capoluogo di regione Sergio Abramo che spiega: “la prima è ascoltare l’autorevole parere del presidente della Regione sulla proposta. È evidente che, senza l’input politico del presidente Oliverio, difficilmente l’iniziativa di Bruno potrà partorire. Al presidente Bruno chiedo invece che i consiglieri regionali del PD, che è lo stesso suo partito,  formulino la bozza della legge speciale e ne avviino formalmente l’iter legislativo in Consiglio regionale. Da parte mia – aggiunge - lancerò un appello bipartisan a tutti i consiglieri regionali, di centrodestra, di centro e di centrosinistra, perché la proposta venga sostenuta in tutte le sedi. Mi aspetto, naturalmente, che la proposta di legge contenga, come da me sempre richiesto, precise disposizioni sul ruolo istituzionale di Catanzaro (vedi sedi della Sovrintendenza, della Rai, del Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria, etc) e altrettanto precise risorse da destinare al potenziamento dell’assetto urbano del Capoluogo. Altrimenti, sarà, come al solito ‘aria fritta’. Quanto all’impegno del presidente Oliverio per Catanzaro rispetto alle opere avviate – conclude Abramo - finanziate e appaltate dai suoi predecessori (metropolitana), nonché dei finanziamenti erogati nelle precedenti legislature (nuovo ospedale, porto), mi aspetto atti ufficiali”.

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Rifiuti, Vibo e Catanzaro fuori dalla black list Comuni morosi. Male Reggio e Cosenza

Sono 151 le amministrazioni in Calabria che rischiano una stangata più o meno pesante. Da Reggio Calabria, maglia nera della classifica con 9,8 milioni, a Cosenza, seconda nella graduatoria dei debitori con 2,6 milioni di euro. L’elenco non vede più tra i debitori Catanzaro (che aveva 2,3 milioni di fatture arretrate) e Vibo Valentia. Nello specifico, gli importi dei pagamenti effettuati dal Comune di Catanzaro sono stati di oltre 3 milioni (3.111.973 euro) nel 2014 (di cui 2.924.590 con compensazione con i crediti vantati nei confronti della Regione Calabria), mentre per l’anno 2015 Palazzo De Nobili ha in corso pagamenti per circa 2 milioni di euro. La città di Catanzaro può tirare un grande sospiro di sollievo per il danno di non poco conto  sventato grazie all’alacre lavoro eseguito con premura e diligenza dall’Amministrazione guidata dal sindaco Sergio Abramo. La Regione, infatti, bloccherà tutti i propri trasferimenti, tranne quelli che riguardano il Por 2007-2013, ai Comuni morosi. Dopo che nei giorni scorsi la Uil, Servizio politiche territoriali, ha proclamato Catanzaro fra le tre città italiane “meno care” in termini di  pagamento di Imu e Tasi 2016, l’uscita dall’elenco dei Comuni morosi nei confronti dell’ente regionale, che conta numerosissime altre Amministrazioni, saluta un ulteriore e rilevante risultato positivo portato a casa. “Mettere i conti a posto – ha commentato il sindaco Abramo - è l’operazione a cui abbiamo dovuto concentrare la massima attenzione sin dal momento del nostro insediamento. Si ricorderà, infatti, che le casse comunali erano oltremodo disastrate. Abbiamo lavorato senza interruzione, giorno e notte, per raddrizzare una barca che faceva acqua da tutte le parti. Ma oggi posso affermare con orgoglio, e senza timore di essere smentito, che il Comune di Catanzaro rappresenta un’eccezione nel panorama delle delicate situazioni finanziarie dei principali Comuni calabresi. Anche l’importante obiettivo che abbiamo raggiunto nel riuscire ad abbattere il debito nei confronti della Regione per il servizio di conferimento dei rifiuti solidi urbani, testimonia una eccellente gestione delle casse comunali. Dalle opere pubbliche alla cura del quotidiano, dalla gestione dei conti al contenimento delle tasse, il nostro è un impegno che non conosce distrazioni e momenti di pausa”.

 

L’ex ospedale militare di Catanzaro diventerà sede della Procura

La destinazione dell’ex ospedale militare di Catanzaro come nuova sede della Procura, soluzione da tempo individuata dal Comune capoluogo di regione per la riapertura dello storico edificio, è stata il fulcro della riunione operativa fra il sindaco Sergio Abramo e i vertici della Procura della Repubblica, della Procura generale e della Corte d’Appello di Catanzaro. All’incontro, tenutosi in mattinata, hanno partecipato il nuovo procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri, il procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri, il procuratore generale Raffaele Mazzotta, il presidente della Corte d’Appello Domenico Introcaso, il presidente del Commissariato per la liquidazione degli usi civici della Calabria Fabrizio Cosentino e il commissario aggiunto Franco Sarago. Sulla richiesta, avanzata anche da Gratteri lunedì scorso, di utilizzare la struttura dell’ex ospedale militare come sede della Procura, Abramo ha sottolineato che “la convenzione sottoscritta nel maggio del 2015 fra il Comune e il direttore generale dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, va in quella direzione. L’intesa – ha aggiunto il sindaco - è stata voluta proprio per favorire l’ottimizzazione della destinazione d’uso e la riapertura della struttura di cui, con la sentenza n. 9 del 2015, il Commissario per gli usi civici della Calabria ha ordinato il reintegro in favore della collettività”. Prendendo atto che il procuratore Gratteri si è già attivato a livello ministeriale per il finanziamento, da 10 milioni di euro circa, necessario a riqualificare lo storico immobile, Abramo ha condiviso insieme agli altri partecipanti come l’unico ostacolo che può ancora impedire alla Procura di prendere possesso dell’ex ospedale militare siano le problematiche legate agli usi civici. Al fine di superare questi ultimi intoppi, il primo cittadino, Cosentino e Sarago, rispettivamente presidente e aggiunto dell’apposito Commissariato, hanno convenuto di incontrarsi nuovamente per studiare le possibili soluzioni e definire i dettagli della vicenda.

Mattarella oggi in Calabria: le parole dei politici regionali

Sergio Abramo, sindaco di Catanzaro, ha così salutato l'arrivo del Capo dello Stato Sergio Mattarella a Catanzaro, dove ha tagliato il nastro della la nuova Cittadella regionale: "L'inaugurazione coincide con i 70 anni della Repubblica, si realizza oggi un regionalismo che era monco. La struttura deve essere simbolo dell'unità regionale, è la fine dei campanilismi. Qui, nella terra degli italiani, nasce il nome Italia che poi con l'avanzare della conquista romana si è esteso a tutta la penisola. Mi auguro che il presidente Oliverio voglia intitolare questa struttura come "Palazzo degli italiani. "È necessario - ha sottolineato il Primo Cittadino del capoluogo - che il Governo investa sulla Calabria, non consenta signor Presidente che la nostra regione affondi. C'è una Calabria che reagisce e che rappresenta la speranza. Questa giornata vorrei che fosse dedicata ad una donna coraggiosa, Lea Garofalo, che ha saputo ribellarsi alla mafia e ai suoi rituali pagando con la vita". Da parte sua, Nicola Irto, presidente del Consiglio regionale, ha espresso il suo pensiero focalizzando l'attenzione sui drammi che investono la Calabria e sulla necessità di guardare oltre gli orizzonti ristretti degli stereotipi: "Rifiutiamo l'etichetta dei meridionali che si compiangono e aspettano assistenzialismo, siamo terra di emigranti e di accoglienza e grazie alla sua visita vogliamo trasmettere una Calabria viva e colma di speranza. La ndrangheta non dev'essere un alibi e c'è bisogno di una politica alta che aiuti lo sviluppo. Il lavoro è il più potente guerriero contro la mafia". Mario Oliverio, presidente della Giunta regionale, era raggiante: "La presenza del presidente Mattarella è motivi di orgoglio per la nostra regione. Oggi alla decima legislatura nasce la prima casa dei calabresi. L'amministrazione regionale era dislocata in trenta edifici, così smette di essere l'Araba Fenice. Il completamento e la messa in funzione della cittadella è stata una priorità. Oggi è un nuovo inizio per la Calabria. La nascita della regione ebbe un moto di protesta ricondotta ad una mobilitazione campanilistica, lo scenario è mutato. Noi calabresi siamo orgogliosi del ruolo di importante porta di accesso per l'Europa, e vogliamo essere protagonisti della sua costruzione".

 

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Catanzaro rischia di perdere la sede della Direzione regionale per beni ed attività culturali

"E’ necessario scongiurare il rischio che Catanzaro possa perdere le funzioni proprie di sede della Direzione regionale per i beni e le attività culturali della Calabria". E' pronto alle barricate il sindaco del capoluogo calabrese Sergio Abramo in merito ad una decisione contenuta in un provvedimento allo studio del Ministero della Cultura. "La recente riforma illustrata dal ministro Franceschini - spiega il Primo Cittadino - che ridisegna la rete degli uffici dirigenziali, con una nuova articolazione territoriale, priverebbe la città capoluogo di Regione del suo ruolo di vertice della organizzazione periferica del Ministero cedendo il passo alle due nuove soprintendenze uniche 'Archeologia, belle arti e paesaggio' per le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone, con sede a Cosenza, e per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia, con sede a Reggio Calabria. Si tratta dell’ennesimo colpo inferto alla città capoluogo che, nella dichiarata volontà di rafforzare i presidi di tutela e semplificare il rapporto tra cittadini e amministrazione, metterebbe a serio rischio la qualità e la continuità  dei servizi legati ai nostri beni culturali. E’ il caso del Parco archeologico Scolacium che, negli ultimi tempi, ha visto chiudere i propri cancelli diverse volte per l’assenza di addetti alla custodia e alla vigilanza dell’area di Roccelletta di Borgia in seguito agli ultimi pensionamenti e alla mancate nuove assunzioni". Di quest’ultima problematica e delle conseguenze che la riforma avrebbe per il nostro territorio ho discusso - rivela Abramo - insieme al presidente della Provincia Enzo Bruno, condividendone le preoccupazioni e avanzando la richiesta di promuovere al più presto un incontro con il ministro Franceschini per aprire un confronto sulle eventuali soluzioni da adottare a tutela del Capoluogo".

Gradimento dei sindaci: in Calabria sale Occhiuto, scende Falcomatà, Costa sopra il 50%

Come consuetudine, attesa o temuta a seconda della popolarità di ciascun sindaco, anche quest'anno è stata pubblicata la graduatoria, elaborata da Ipr Marketing per conto de Il Sole 24Ore, che indica quanto sono graditi i Primi Cittadini. Performance in chiaroscuro per quelli dei capoluoghi calabresi. Solo tre su cinque hanno convinto più della metà degli intervistati. Si tratta di Mario Occhiuto, Giuseppe Falcomatà ed Elio Costa. Un risultato apparentemente simile, ma diverso per come è maturato. Se, infatti, il sindaco di Cosenza ha conquistato l'1% dei consensi in più rispetto al 2014, raggiungendo il 55% totale, il capo dell'Esecutivo comunale della città dello Stretto è in caduta libero rispetto alla precedente rilevazione: un crollo che lo fa scendere dal 62 al 55%, al quarantunesimo posto come il collega bruzio. Elio Costa, sindaco di Vibo Valentia, invece, al vertice dell'Amministrazione Comunale dalle elezioni celebratesi nel 2015, si attesta al 52%, occupando così la posizione numero 63. Deludente l'esito per Sergio Abramo, sindaco di Catanzaro da quasi quattro anni, non riesce ad andare oltre il posto 89 dell'elenco: per lui, arenatosi al 48%, il calo è pari al 2,6%. infine Peppino Vallone, Primo Cittadino di Crotone da quasi cinque anni, è piombato al centesimo posto: due i punti percentuali in meno in relazione al grado di soddisfazione, era al 44% nel 2014, si ferma al 42% nell'indagine resa nota stamane.

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