Comitato "Pro Catanzaro": continua la raccolta firme, domenica presenti in tre piazze serresi

Continua la raccolta firme del Comitato “Pro Catanzaro” per la presentazione della proposta di iniziativa popolare volta al ritorno dei paesi delle Serre nella provincia di Catanzaro.

Domenica 15 ottobre, dalle ore 9.30, per tutta la mattina, i referenti di Serra San Bruno saranno presenti con tre postazioni cittadine: a Spinetto (presso la Chiesa dell'Assunta), e a Terravecchia (su Corso Umberto I: in Piazza San Giovanni e nelle adiacenze del Monumento ai caduti).

Tutte le cittadine e i cittadini interessati a firmare la petizione possono presentarsi con un valido documento di identità e devono essere iscritti nelle liste elettorali comunali. Il grande consenso nei confronti dell'iniziativa promossa dal sodalizio, avrà un'altra occasione, quindi, per essere tramutato nero su bianco.

Una battaglia, quella del comitato, che è priva di colori e simboli ed orientata a migliorare la quotidianità di migliaia di cittadini da troppo tempo privati del diritto alla mobilità e di servizi essenziali nelle comunità di riferimento.

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Carabinieri: Proseguono i controlli dei Carabinieri nell’area di Serra San Bruno e Fabrizia

Nella serata di ieri, 13 ottobre, i Carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno hanno svolto un servizio coordinato ove sono state controllate più di 60 persone e 25 autoveicoli; sono state, inoltre, effettuate una serie di perquisizioni veicolari e domiciliari per la ricerca di armi e droga.

Nel corso del controllo i Carabinieri hanno denunciato un 34 enne di Fabrizia, incensurato, per violazione in merito alla prescrizione sulla custodia di cose sottoposte a sequestro poiché, all’atto del controllo, non era in possesso dell’autovettura precedentemente sottoposta in sequestro e affidata allo stesso; hanno inoltre denunciato un 24enne sempre diFabrizia, pregiudicato, per violazione degli obblighi impartii dall’A.G.

Nel contempo è stato effettuato un controllo presso un’attività commerciale sita in Brognaturo ove è stata riscontrata una violazione amministrativa in materia di igiene e di conseguenza è stata elevata una sanzione pari a circa 300 euro.

I Carabinieri, inoltre, hanno posto la loro attenzione anche in materia di circolazione stradale facendo una serie di contravvenzioni per un importo complessivo superiore ai 2500 euro.

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Riportiamo a Serra le sculture di Fanzago che adornavano il ciborio dell'antica Certosa

Lo avevamo già denunciato nel marzo  del 2016 che il Museo della Certosa, per bene un mese (agosto 1996) ha ospitato alcuni capolavori dell’arte appartenuti all’antico monastero bruniano distrutto dal terremoto del 1783.

Un bel gruppo di sculture bronzee seicentesche scolpite dal grande maestro Cosimo Fanzago e dagli aiutanti Maiterico e Schioppi tra il 1630 e il 1637 e che adornavano il famoso ciborio dello stesso Fanzago oggi presente nella chiesa dell’Addolorata di Serra ed oggetto di studi e attrazione turistica. Ironia della sorte! Dieci statuine tutte provenienti dal Museo d’Arte Sacra di Vibo Valentia dove furono, misteriosamente, portate all’indomani delle devastazioni sismiche e più precisamente nel Duomo dell’allora Monteleone nel 1807 a seguito della soppressione della Certosa.

In dettaglio si tratta di quattro angeli adoranti (trafugati dal Duomo di San Leoluca del capoluogo vibonese la notte del 5 maggio del 1973 e recuperati dalle Forze dell’Ordine nel 1979 dopo una sparatoria sull’autostrada); quattro santi, tra cui san Bruno; due putti alati nell’atto di reggere il famoso ciborio.

Orbene, è notizia di questi giorni che, dopo quattro anni di chiusura, il Museo del Duomo di Vibo riapre i battenti con una sede espositiva rinnovata mostrando ancora al grande pubblico il prezioso gruppo bronzeo serrese. Ci chiedevamo perché tutto questo ben di Dio si trova ancora esposto e custodito nelle sale museali vibonesi? Perché le Amministrazioni comunali di Serra San Bruno fin qui succedutesi non hanno mosso un dito per riprendersi quanto appartenuto alla comunità certosina e serrese? Altre realtà territoriali si son mosse e si muovono per riavere quanto loro tolto indebitamente nei secoli. A Serra San Bruno non si muove foglia. Perché? Finora nessun riscontro!

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Serra, parte domani la raccolta firme del Comitato Pro Catanzaro

Domani, a partire dalle ore 9,00, per tutta la mattina, il comitato Pro Catanzaro sarà presente con una postazione di raccolta firme presso il mercato di Serra San Bruno.

Ad una settimana dall'inizio della petizione popolare per il ritorno delle comunità delle Serre nella circoscrizione provinciale di Catanzaro, sono stati in centinaia ad apporre la propria firma affinché i consigli comunali si esprimano favorevolmente in merito all'iniziativa promossa dal comitato.

Quella di domani sarà il primo di diversi appuntamenti in cui i referenti del Comitato Pro Catanzaro saranno presenti nelle piazze del paese per raccogliere, nero su bianco, il consenso della popolazione.

Infatti, nonostante la soglia di firmatari valevole per la presentazione della petizione sia già stata raggiunta, tutte le energie saranno profuse al fine di potere dare voce al maggior numero di cittadine e cittadini intenzionati a fare ritornare le Serre nella provincia di Catanzaro.

Ricordando che per firmare è indispensabile un valido documento di identità e l'iscrizione nelle liste elettorali del comune di Serra San Bruno, invitiamo tutti i cittadini interessati a recarsi presso la postazione che sarà allestita domani.

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Serre: controlli dei carabinieri ad aziende del settore boschivo ed agroalimentare, sanzioni per migliaia di euro

Nel corso della giornata di ieri (10 ottobre), nell’ambito di pianificati controlli volti a garantire il rispetto delle normative in materia agroalimentare e del settore del lavoro, i carabinieri delle Stazioni di Monterosso e Polia, unitamente ai militari del Comando per la Tutela della salute (Nas), del Comando per la Tutela del lavoro (Nil) ed ai Carabinieri Forestali della Stazione di Serra San Bruno, sono intervenuti presso:

- L’azienda agricola “Penna” sita in Monterosso Calabro, alla quale sono state elevate sanzioni amministrative per violazioni in materia sanitaria pari a 1500 euro. Contestualmente sono stati sottoposti a sequestro più di 300 capi di bestiame, per un valore complessivo di 90 mila euro;

- L’azienda boschiva “Sherwood” sita in Polia cui è stata comminata una sanzione amministrativa di 3 mila euro, poiché, al momento del controllo, era presente un lavoratore “in nero”. 

Di fatto, già da alcuni mesi, i militari dell’Arma stanno effettuando una serie di verifiche nello specifico settore.

Nel mese di settembre, i carabinieri della locale Stazione, congiuntamente ai Reparti specializzati, hanno controllato l’azienda agricola “Corrado” di Dinami. Nel corso dell'attività i militari hanno elevato una sanzione ammnistrativa per un importo di 3 mila euro, per violazioni in materia sanitaria.

A Vazzano, invece, gli uomini dell'Arma hanno sottoposto a controllo un’altra azienda agricola, il cui titolare S.L., è stato deferito per esercizio abusivo di professione sanitaria ed incauto acquisto di medicinali veterinari sequestrando, tra l’altro, più di 140 capi di bestiame, per un valore complessivo di circa 40 mila euro.

 

Serre: controlli dei carabinieri ad aziende del settore boschivo ed agroalimentare, sanzioni per migliaia di euro

 Nel corso della giornata di ieri (10 ottobre), nell’ambito di pianificati controlli volti a garantire il rispetto delle normative in materia agroalimentare e del settore del lavoro, i carabinieri delle Stazioni di Monterosso e Polia, unitamente ai militari del Comando per la Tutela della salute (Nas), del Comando per la Tutela del lavoro (Nil) ed ai Carabinieri Forestali della Stazione di Serra San Bruno, sono intervenuti presso:

-            L’azienda agricola “Penna” sita in Monterosso Calabro, alla quale sono state elevate sanzioni amministrative per violazioni in materia sanitaria pari a 1500 euro. Contestualmente sono stati sottoposti a sequestro più di 300 capi di bestiame, per un valore complessivo di 90 mila euro;

-            L’azienda boschiva “Sherwood” sita in Polia cui è stata comminata una sanzione amministrativa di 3 mila euro, poiché, al momento del controllo, era presente un lavoratore “in nero”. 

Di fatto, già da alcuni mesi, i militari dell’Arma stanno effettuando una serie di verifiche nello specifico settore.

Nel mese di settembre, i carabinieri della locale Stazione, congiuntamente ai Reparti specializzati, hanno controllato l’azienda agricola “Corrado” di Dinami. Nel corso dell'attività i militari hanno elevato una sanzione ammnistrativa per un importo di 3 mila euro, per violazioni in materia sanitaria.

A Vazzano, invece, gli uomini dell'Arma hanno sottoposto a controllo un’altra azienda agricola, il cui titolare S.L., è stato deferito per esercizio abusivo di professione sanitaria ed incauto acquisto di medicinali veterinari sequestrando, tra l’altro, più di 140 capi di bestiame, per un valore complessivo di circa 40 mila euro.

 

 

 

Serra San Bruno: nell'ottavo anniversario della morte, i genitori di Pasquale Andreacchi chiedono giustizia

"Pasquale era un diciottenne come tanti altri, pieno di sogni, speranze e paure. Un gigante buono alto 2 metri. Nel tardo pomeriggio dell'11 ottobre 2009 esce da casa per andare a comprare le sigarette, senza fare più ritorno. Per circa due mesi è stato cercato invano nella speranza di trovarlo vivo. La mattina del 9 dicembre alcuni operai del Comune fanno una macabra scoperta: in un cassonetto della spazzatura rinvengono un femore spezzato e un teschio con un foro di proiettile in fronte. I resti fanno subito pensare che appartengono ad un giovane deceduto di recente. Il 27 dicembre lungo un sentiero di montagna in un castagneto, poco distante dal primo ritrovamento, un cacciatore si accorge che in mezzo alla boscaglia sono sparpagliate delle ossa umane, non lontano un portafogli e dei vestiti. I genitori, Salvatore e Maria Rosa Miraglia riconoscono i vestiti che appartengono a Pasquale. Il 15 gennaio 2010 arrivano i risultati del dna che conferma che quei resti sono di Pasquale. L'esame chiarisce anche la modalità dell omicidio, dopo il sequestro sarebbe stato picchiato fatto spogliare o spogliato fatto inginocchiare e assassinato con un colpo di pistola in fronte di piccolo calibro. I resti di Pasquale vengono consegnati alla famiglia per la sepoltura il 14 maggio 2010. La famiglia crede che unico movente plausibile sia la compravendita di un cavallo ma, nonostante questo, nessuno è iscritto nel registro degli indagati. Il 30 dicembre 2010 le indagini vengono archiviate e poi riaperte il 10 febbraio 2013, dopo 8 lunghi anni ancora non si è arrivati alla verità e alla giustizia. Parecchi di noi nella vita si trovano ad affrontare la perdita di una persona cara e quando ciò accade veniamo sopraffatti dalla rabbia, dall'angoscia, dalla non potenza, da un dolore così forte da non avere la forza di affrontarlo. Perdiamo il senso della vita e della realtà. Noi riponiamo tutta la nostra fiducia nella magistratura e negli inquirenti affinchè sia fatta luce sulla tragedia che ci ha colpiti e che venga fatta giustizia. Facciamo in modo che non ci siano altri Pasquale. Continueremo la nostra battaglia perchè prima o poi la verità e la giustizia devono arrivare, Pasquale non aveva fatto nulla di male e non meritava una tragica morte come questa. Purtroppo un genitore non potrà mai accettare la morte di un figlio, sono 8 anni che lottiamo per avere giustizia e non ci fermeremo".

È quanto scrive in una nota la famiglia di Pasquale Andreacchi, il giovane ucciso a San Bruno l'11 ottobre 2009.

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Anche Mastro Bruno Pelaggi all'Harmonia, festival di musica e cultura popolare di Gambarie

Mastro Bruno Pelaggi, il poeta-scalpellino di Serra San Bruno, oggi voce della Treccani, in Aspromonte nel cuore dell’omonimo Parco Nazionale? Ebbene sì. Ce l’ha portato, nella giornata dell’8 ottobre, il presidente del Comitato “Mastro Bruno delle Serre” Giacinto Damiani, in occasione del raduno degli Enti Parchi naturali della Calabria, compreso il Parco Regionale delle Serre guidato dal commissario dott. Mimmo Sodaro.

È stata una piacevole manifestazione di festa dei Parchi e del fungo che si è tenuta nella graziosa stazione turistica invernale di Gambarie ed organizzata dal Parco Nazionale d’Aspromonte e dal suo presidente Giuseppe Bombino ed allietata dalle intriganti interpretazioni dell’ormai noto gruppo musicale dei Parafonè di Serra San Bruno. Qui è stato invitato il presidente Damiani a presentare il Parco Regionale delle Serre “attraverso il pensiero del Poeta Mastro Bruno Pelaggi” e l’ha fatto, col garbo che gli è proprio, esponendo, sia pure con brevi pennellate, tratti della vita del poeta serrese declamandone frammenti delle famose poesia dette “stuori”.

Nella circostanza, il Damiani non ha mancato di portare i saluti e ringraziamenti dell’on. Brunello Censore, del sindaco di Serra Luigi Tassone, dei consiglieri comunali Alfredo Barillari e Jlenia Tucci e naturalmente del responsabile del Parco serrese Mimmo Sodaro soddisfatto dell’iniziativa e soprattutto dell’invito fatto al Comitato presieduto da Damiani. Ringraziamenti e saluti anche a don Bruno Larizza rettore del santuario regionale di Santa Maria del Bosco di Serra e a Dom Basilio Trivellato priore della Certosa che ha voluto omaggiare il presidente Bombino di un interessante libro bruniano.

Il presidente Damiani, inoltre, pur nella ristrettezza dei tempi concessi, ha illustrato con dovizia di particolari le ricchezze e bellezze delle Serre, ricordando anche alcuni grandi personalità della cultura serrese quali lo scrittore, poeta e giornalista Sharo Gambino e gli artisti scultori e pittori Giuseppe Maria Pisani e Silvano Onda. E non ha mancato di tributare un doveroso omaggio al, prematuramente, scomparso Domenico Aspro, vice sindaco di Gagliato e “coraggioso combattente che ha sempre lottato per la difesa dei diritti del nostro territorio.”

Gli organizzatori del Parco aspromontano ed in particolare il presidente Bombino, dicendosi grati dell’edificante intervento di Giacinto Damiani, auspicano altro apposito incontro per meglio conoscere, approfondire e, in contesto più congeniale, estrapolare le interessanti tematiche che Mastro Bruno pone come base per la crescita di tutta la regione calabra. Infine Damiani si è impegnato a farsi portavoce presso il commissario Sodaro e il priore Dom Basilio Trivellato, perché, in onore del nostro grande Mastro Bruno, la sede di un prossimo incontro possa essere la Certosa che il poeta-scalpellino ha contribuito a ricostruire dopo il devastante terremoto del 1783.

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