Emergenza neve nelle Serre, squadre Anas soccorrono operai intrappolati a Nardodipace

Sono andate avanti per tutto il giorno le attività del personale Anas, intervenuto per fronteggiare l'emergenza neve che da oltre 48 ore sta interessando la regione Calabria ed in particolare i territori della provincia di Vibo Valentia.

Gli addetti sono stati impegnati senza sosta, sulle strade statali di competenza, la 713 Trasversale delle Serre', la Ex Ss 110 ' Di Monte Cucco e di Monte Pecoraro' con mezzi sgombraneve e spargisale per garantire la sicurezza e la transitabilità di tutte le arterie stradali.

In tale contesto emergenziale, Anas ha operando anche su viabilità non di competenza per garantire il ripristino di collegamenti di importanza vitale per il territorio.

In particolare, nei comuni maggiormente interessati dalle abbondati nevicate, Serra San Bruno, Spadola e Simbario.

Inoltre, la notte scorsa notte, le squadre Anas sono intervenute nel territorio di Nardodipace per trarre in salvo un gruppo di operai dell'Enel rimasti intrappolati all'altezza del bivio di Nardodipace, su viabilità provinciale.

Intono alle 3.30, gli operatori alla guida della turbina Anas sono riusciti ad individuare gli operai Enel e ad agganciare il loro mezzo di servizio trainandolo fino alla casa cantoniera di Montepecoraro.

In queste ore proseguono le attività di sgombro neve e pulizia dei tratti stradali di competenza provinciale e comunale al fine di liberare località ancora isolate e di consentire il ripristino della circolazione in piena sicurezza

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Cambiamento climitaco, le castagne serresi studiate in Spagna

L’inquinamento ambientale (da combustione di materie fossili, da attività industriali, dall’agricoltura, dalla deforestazione…) è riconosciuta come la principale causa di quello che viene  definito “cambiamento climatico”. Al fine di individuare delle possibili soluzioni al mitigamento degli effetti di questo gravoso fenomeno, un po’ in tutto il mondo, sono in corso attività di ricerca.

In tale contesto, il personale del Centro Arsac di Serra San Bruno, nella seconda metà di ottobre, è stato impegnato in una attività di raccolta di frutti di castagno, nell’ambito di un “programma di miglioramento e conservazione delle risorse genetiche forestali”, realizzato dall’Università dell’Extremadura (Spagna), attraverso il Dipartimento di Ingegneria agraria e forestale/Settore Patologia forestale,  inserito all’interno di un Piano nazionale coordinato dal Ministero per la “Transizione ecologica e la sfida demografica”.

Tale programma, in Italia, ha visto il coinvolgimento del Dipartimento Agricoltura-alimentazione-ambiente, dell’Università di Catania,  che ha contribuito alla scelta di due aree, una in Sicilia ed una in Calabria,  caratterizzate da condizioni pedoclimatiche simili a quelle della Extremadura. Questa regione, posta nella parte sud-occidentale della Spagna, confinante ad ovest con il Portogallo, negli ultimi anni è stata particolarmente soggetta a siccità ed alte temperature, eventi che ne stanno condizionando gli aspetti ecologici e produttivi del sistema agrario e forestale.

Nello specifico, il Governo regionale dell’Extremadura, attraverso la locale Università, si prefigge di promuovere un programma volto alla conservazione e diffusione di specie forestali idonee a sopportare condizioni pedoclimatiche avverse in relazione al “cambiamento climatico” in corso e, nel contempo, utili alla bioeconomia delle foreste.

L’obiettivo a breve termine della ricerca è rappresentato dallo svolgimento di “prove di adattamento” alle nuove condizioni climatiche di quella regione della Spagna. A lungo termine, ci si prefigge di realizzare in quel territorio dei “campi sperimentali”, dove confrontare la tolleranza allo stress idrico e termico dei ceppi di castagno selezionati sia in Extremadura che in altre zone poste all’estremità meridionale del continente europeo.

In particolare, il personale del Centro-Arsac serrese ha provveduto alla raccolta di frutti  in 14 siti, ubicati nel comprensorio delle Preserre e Serre vibonesi, da piante adulte “isolate”, sia “selvatiche” che innestate. La raccolta in uno dei siti è stata curata dal personale del Reparto carabinieri biodiversità di Mongiana. Buona parte delle aree scelte sono state oggetto, nel recente passato, anche di monitoraggio del cinipide galligeno (dannoso parassita) e “lanci” di Torymus sinensis (suo antagonista biologico), da parte dello stesso personale dell’Arsac. Presso ogni sito, è stata individuata una pianta, dalla quale sono stati raccolti circa 150 “semi”. I campioni così ottenuti sono stati recapitati al referente presso il Settore di Patologia vegetale dell’Università di Catania, che ha poi provveduto alla spedizione all’Università dell’Extremadura.

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L’Avis porta la dieta mediterranea nelle scuole delle Serre

Una serie di incontri, organizzati dall'Avis Calabria, è in programma per i prossimi giorni in alcune scuole delle Serre, per discutere di dieta mediterranea, spaziando sul problema degli abusi di fumo, alcool e droghe, cui i giovani possono incorrere. L’occasione, a ogni appuntamento, viene data dalla presentazione del libro “La dieta mediterranea calabrese - uno stile alimentare in armonia con la salute”, finanziato dalla fondazione “Sapientia” e scritto dal biologo nutrizionista Luigi Elia e da Biagio Cutrì, che ha  curato le illustrazioni e la sezione finale.

Primo incontro mercoledì prossimo alle 100 al plesso di Spadola del comprensivo di Vallelonga, dove, presenti alunni, insegnanti e sindaci del territorio, dialogheranno degli importanti argomenti la preside, Eleonora Rombolà, il vicepresidente vicario di Avis Regionale, Nicodemo Napoli, Antonio Leonardo Montuoro, presidente Accademia Internazionale dieta Mediterranea, l’artista Biagio Cutrì e la biologa nutrizionista Alessandra Barillari. Si ragionerà a 360 gradi su argomenti che stanno a cuore all’associazione di volontariato, che come  effetto “collaterale” dell’attività raccolta sangue ha quello di tutelare e garantire la buona salute dei donatori.

Un buon modo per fare ciò è promuovere un regime alimentare sinonimo di salubrità ed equilibrio, coniugati a cibi unici e gustosi. Ma la buona salute la si garantisce anche facendo comprendere ai giovani che anche il semplice uso di sostanze come fumo, alcool e droghe rappresenta una cattivissima abitudine da evitare. Dopo mercoledì si replicherà il 12 e 13 dicembre alla scuola Azaria Tedeschi di Serra mentre sono ancora da definire le date degli incontri nelle scuole superiori, sempre di Serra, e nei plessi di Capistrano e Vazzano.

“Perché – si legge in una nota – la salute è un bene inestimabile e ad Avis piace divulgarne il messaggio con gli strumenti idonei e convincenti”.  

Viabilità nelle Serre, riunione a Brognaturo tra il presidente della Provincia di Vibo e diversi sindaci del territorio

Continua «ai fini del miglioramento della viabilità stradale», l’attività amministrativa del presidente della Provincia di Vibo Valentia, Salvatore Solano. Diversi sono al riguardo i finanziamenti stanziati e, quindi, gli interventi programmati e in procinto di essere avviati.

«Una pianificazione che ha tenuto e sta tenendo in debita considerazione le indicazioni pervenute dagli amministratori locali, con i quali - ha evidenziato il presidente Solano - vi è una continua interlocuzione». Interlocuzione che si è intensificata negli ultimi mesi e che, ieri mattina, ha registrato un «proficuo appuntamento di incontro e di confronto», a Brognaturo, tra Solano e diversi sindaci e amministratori del territorio montano. Il presidente della Provincia di Vibo - affiancato dal consigliere provinciale con delega ai Lavori pubblici, Carmine Mangiardi, dal consigliere provinciale, Daniele Galeano, dalla responsabile del settore Viabilità Maria Giovanna Conocchiella e dal geometra dell’ente, Giuseppe Mari - ha affrontato «l’annosa e delicata problematica della viabilità nella zona montana», soffermandosi, in particolare, sui lavori che «prossimamente verranno messi in atto». Nel corso della riunione che ha visto, tra gli altri, gli interventi di Alfredo Barillari (sindaco di Serra San Bruno), Francesco Angiletta (sindaco di Mongiana), Cosimo Piromalli (sindaco di Spadola), Samuele Maiolo (vice sindaco di Nardodipace) e di Gennaro Crispo (vice sindaco di Simbario), a coordinare i lavori è stata la padrona di casa, Rossana Tassone, sindaco di Brognaturo. «Ringrazio il presidente Solano, i consiglieri provinciali Mangiardi e Galeano, i tecnici e i sindaci di Spadola, Simbario, Nardodipace, Mongiana e Serra San Bruno per aver omaggiato mio papà, scegliendo Brognaturo come sede per parlare di viabilità del nostro territorio, - ha dichiarato, con sentita emozione, la prima cittadina di Brognaturo, Rossana Tassone (figlia del compianto Cosmo Tassone, sindaco di Brognaturo per diversi anni).

Un tema importante, così come quello al diritto alla salute, che mio padre intraprese allo scopo di salvaguardare il nostro territorio dall’isolamento e, quindi, dalle conseguenti ripercussioni negative di carattere economico e sociale per le nostre comunità. L’iniziativa odierna rappresenta un inizio importante, un significativo passo in avanti di cui sarebbe stato sicuramente contento. Tra i vari interventi in programma vi è, poi, - ha aggiunto l’amministratrice - quello della sistemazione del ponte sulla Sp 43, una delle principali battaglie di mio papà».

L’Appennino bike tour attraverserà le Serre e farà tappa a Fabrizia

Attraverserà anche il territorio delle Serre, l’Appennino Bike Tour - “il Giro dell’Italia che non ti aspetti” finalizzato a parlare di turismo sostenibile, tutela dell’ambiente, promozione dell’Italia, valorizzazione dell’ Appennino, dei piccoli comuni, dei parchi, delle città d’arte e delle bellezze naturali e storiche.

Organizzato da Legambiente e ViviAppennino, il tour si sviluppa attraverso 44 tappe durante le quali saranno percorsi 2.600 chilometri, attraversate quattordici regioni, più di trecento comuni e 26 parchi e aree protette.

Partita lo scorso 16 luglio da Altare (Sv),  la manifestazione, che si concluderà  l’8 agosto ad Alia (Pa), arriverà a Fabrizia il prossimo 4 agosto.

Nel corso della 34^ tappa “Amaroni - Fabrizia”, i protagonisti dell’ Appennino bike tour attraverseranno Serra San Bruno e faranno una breve sosta davanti alle Ferriere di Mongiana, prima di tagliare il traguardo posto nel borgo dell’Allaro.

Appennino bike tour, la ciclovia dell’Appennino, la più lunga d’Italia - rappresenta il più importante progetto di turismo sostenibile mai realizzato nel nostro Paese, nato dai cittadini e dalle associazioni, finanziato dalle Istituzioni e sostenuto da una storica azienda italiana, il Gruppo Colussi con il marchio Misura. Grazie alla campagna itinerante, il tracciato della ciclovia si sta animando d'iniziative che coinvolgono piccoli borghi, aree protette, territori resilienti.

Nel corso delle varie tappe vengono premiati i cosiddetti “ambasciatori dell’Appennino”, ossia le persone - amministratori, piccoli imprenditori, associazioni e realtà territoriali - che si sono distinte per attività di presidio del territorio appenninico.

Una squadra di ciclisti, insieme a Legambiente e ViviAppennino, sta percorrendo la ciclovia, sostando in ognuna delle 44 tappe dove vengono organizzati convegni, degustazioni e molti altri eventi che coinvolgono le amministrazioni locali, gli enti parco attraversati dal tracciato e le realtà interessate. Durante le soste viene presentato anche il Patto per il clima per l’Appennino, un impegno che Legambiente e ViviAppennino chiedono ai sindaci di sottoscrivere per creare una rete di comuni della ciclovia attiva contro le emissioni di gas climalteranti.

Infine, durante la campagna, vengono inaugurate le postazioni di sosta e ciclo-officina con colonnine di ricarica per e-bike realizzate da Misura in ognuno dei 44 comuni tappa, rendendo così il percorso ciclabile il primo in Italia completamente attrezzato per i cicloturisti.

Covid, I sindaci delle Serre chiedono “unità mobili per potenziare le attività di prevenzione”

Dopo un’approfondita interlocuzione, i sindaci di Serra San Bruno, Simbario, Spadola, Brognaturo, Fabrizia, Mongiana e Nardodipace – in considerazione dei “vistosi rallentamenti nei tracciamenti riscontrati che, di fatto, inficiano il funzionamento dell’intero sistema” - hanno chiesto “il potenziamento della Medicina territoriale”.

In particolare, vengono richieste all’Asp di Vibo Valentia “delle unità mobili atte al potenziamento delle attività di prevenzione, aventi come finalità quella di circoscrivere i contagi individuando i casi positivi nel minor tempo possibile”.

L’attività presuppone “una stretta collaborazione con i medici di base per la realizzazione di test rapidi”.

I sindaci delle Serre saranno presenti al sit-in che avrà luogo giovedì presso la Prefettura di Vibo Valentia, che è stato promosso per “sottolineare l’inadeguatezza dell’attuale impostazione del sistema sanitario” e, di conseguenza, per far “attuare gli interventi capaci di fronteggiare con prontezza l’epidemia in atto”.

“In questo momento – rileva il sindaco di Serra San Bruno, Alfredo Barillari – è indispensabile dare una risposta efficiente alla comunità provvedendo a mettere rapidamente in pratica quelle misure che consentono un tracciamento puntuale. Da parte nostra – aggiunge – c’è il massimo impegno, perché riteniamo assolutamente prioritaria la materia sanitaria”.

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Serre, scoperte 2 piantagioni di canapa indiana

I carabinieri delle Stazioni di Arena e Fabrizia e dello Squadrone eliportato Cacciatori di Calabria, grazie al contributo di un velivolo dell’8° Elinucleo di Vibo Valentia, hanno rinvenuto due piantagioni di canapa indiana.

In particolare, una prima coltivazione, composta da 80 arbusti, è stata scoperta a Fabrizia, in località “Cellia”.

Molto più estesa, invece, la seconda piantagione individuata in contrada Lucarella ad Arena, dove i militari della locale Stazione hanno rinvenuto 500 piante di canapa indiana.

In seguito ad un appostamento, gli uomini dell'Arma hanno fermato un 20enne, Michele Cavallaro, del luogo, mentre era intento ad azionare l'impianto d'irrigazione che alimentava la coltivazione.

Il giovane è stato quindi arrestato con l'accusa di produzione di sostanze stupefacenti.

Il successivo sopralluogo ha portato anche all’individuazione del possibile essiccatoio che era stato già approntato per le successive fasi della produzione dello stupefacente.

 

Strategia area interna, Tassone: “Premiato il nostro lavoro, i finanziamenti arrivano grazie alla programmazione ed al lavoro”

“La Strategia Area Interna ‘Versante Ionico – Serre’ rappresenta una grande opportunità in termini di sviluppo e lavoro. Comporta una serie di interventi interconnessi per un valore complessivo di oltre 12 milioni di euro grazie ai quali si potrà agire nei settori socio-sanitario, della mobilità, dello sviluppo locale e dell’istruzione. Di questo eravamo consci quando abbiamo ripreso un progetto sostanzialmente abbandonato, sul quale abbiamo scommesso ed insistito, superando lo scetticismo di alcuni e confermando la ferma volontà di realizzare gli interessi dei cittadini”. Il già sindaco di Serra San Bruno, Luigi Tassone, mostra soddisfazione per l’approvazione dell’importante strumento di programmazione della crescita endogena e ringrazia i sindaci dei Comuni, i presidenti ed i direttori dei Gal coinvolti ed i rappresentanti del Parco delle Serre che hanno “creduto in questa grande iniziativa”. Tassone ricorda le attività portate avanti, in qualità di primo cittadino serrese, prima con gli interventi presso la sede della Presidenza del Consiglio dei ministri e poi, nell’ultimo anno, grazie al lavoro di Jlenia Tucci, quale coordinatrice del gruppo di lavoro che ha contribuito alla definizione della Strategia.
 
“Tutto il nostro gruppo – sostiene Tassone – è convinto che quella di intercettare e mettere a frutto i finanziamenti sia una delle migliori attività che possono essere condotte per Serra. Ciò si può fare quando la classe dirigente è competente, seria e credibile, quando si fa squadra e si lavora quotidianamente in sinergia. Noi viviamo il territorio e sappiamo quali sono le sue esigenze reali. Ci siamo posti degli obiettivi chiari e precisi che - con la caparbietà, lo spirito di sacrificio e la passione per la propria terra - siamo riusciti a raggiungere”.
 
Poi lo sguardo viene rivolto al futuro: “come consigliere regionale, mi impegnerò affinché nuove risorse siano messe a disposizione della nostra comunità al fine di rafforzare un percorso che può portare benessere”.
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