La Festa dei piccoli comuni nella Riserva naturale Valli Cupe

La “Festa dei piccoli comuni” di Legambiente quest’anno si terrà nello scenario naturalistico della Riserva Naturale Regionale Valli Cupe.

La manifestazione in programma per sabato 16 giugno, con inizio alle ore 11, avrà luogo presso il Centro accoglienza della città di Sersale, dove è previsto un dibattito dal titolo: “Valli Cupe, verso la Green Community”.

Alla discussione (incentrata anche sull’interrogativo di stringente attualità in Calabria e nel Sud: come possono le Aree protette contribuire al rilancio dello sviluppo dell’entroterra?) prenderanno parte: Francesco Falcone, presidente Legambiente Calabria, Salvatore Torchia, sindaco di Sersale, Carmine Lupia, direttore della Riserva Valli Cupe, Antonio Nicoletti, responsabile nazionale Legambiente per le Aree protette, Mimmo Tallini, vicepresidente della Commissione Ambiente del Consiglio regionale della Calabria e il parlamentare Antonio Viscomi. Coordinerà il giornalista Romano Pitaro.

Nell’occasione ci sarà l’inaugurazione - a cura della Riserva - del Giardino Etnobotanico e della Stazione di ricarica per veicoli elettrici.

L’edizione 2018 di “Voler bene all’Italia” festeggia la storica approvazione della legge 158 del 6 ottobre 2017, meglio nota coma la legge “Salva borghi”, ovvero il provvedimento con il quale il Governo ha stanziato un fondo di 100 milioni di euro fino al 2023, nonché diverse misure per il recupero dei centri storici in stato di abbandono, interventi di manutenzione del territorio, messa in sicurezza di strade e scuole e altre tipologie d’ intervento che interessano i 5.585 piccoli comuni italiani nei quali vivono oltre 10 milioni di cittadini.

I ragazzi del progetto "Erasmus +" visitano la Riserva naturale Valli Cupe

Nella giornata di ieri, presso il Centro di Informazione Turistica dell’Area di accoglienza “Valli Cupe”, la comunità di Sersale ha dato il benvenuto ai ragazzi del progetto europeo Erasmus + “Un ambiente sostenibile per lo sviluppo delle aree rurali”, uno dei quattro progetti di mobilità internazionale giovanile ideati e organizzati da “Terra di Mezzo”, l’associazione di promozione sociale e culturale nata nel 2013 a Vallefiorita. I diciotto ragazzi provenienti da tre paesi europei (Estonia, Bulgaria e Romania), accompagnati dai team leader del progetto Ovidiu Boc, Meriliis Kotkas e Lidiya Arsova, sono stati accolti dal presidente delle Riserva Naturale Valli Cupe Carmine Lupia, dal sindaco di Sersale Salvatore Torchia, dal presidente dell’associazione Terra di Mezzo Gianni Paone, dalla cooperativa Segreti Mediterranei e dall’associazione Terra Futura.

Saranno a Sersale dal 24 maggio al 3 giugno per condividere, con i coetanei del luogo, laboratori di artigianato, incontri con esperti locali, conoscenza del territorio e delle buone pratiche di gestione di una riserva naturale. «Il progetto, concepito nell’ottica degli scambi internazionali – ha commentato il sindaco Torchia –  consentirà ai nostri giovani di confrontarsi con giovani di altre nazioni e segnerà l’avvio di un turismo culturale e scientifico che avrà effetti positivi sulla nostra comunità e sul nostro territorio, che saranno conosciuti anche a livello internazionale».

Concorde il presidente dell'Associazione Terra di Mezzo Gianni Paone, secondo cui «lo sviluppo della regione non può prescindere dal realizzare accordi di cooperazione con altri Stati europei ed extraeuropei per il raggiungimento di obiettivi economici e sociali». Il progetto, promosso in partenariato con il Comune di Sersale, la Direzione della Riserva Valli Cupe e la Cooperativa Segreti Mediterranei, ha ricevuto richieste di partecipazione da circa 50 enti pubblici e privati dell'Unione Europea e degli Stati limitrofi. «Ciò – ha detto la presidente della Cooperativa Segreti Mediterranei Rossella Capellupo – a dimostrazione del grande interesse di associazioni, scuole, municipalità, università e imprese europee ed extraeuropee per la Calabria e per il modello Valli Cupe».

Il programma, della durata di 10 giorni, ha l’obiettivo di far conoscere le bellezze naturali della Riserva (dei suoi canyon, delle sue cascate, dei suoi alberi secolari), ma anche la storia, la cultura e le tradizioni della città di Sersale, attraverso la produzione di colori naturali con le piante del luogo, del sapone, della ciofeca, del gelato con la neve della Sila e del vino con il mirto, la realizzazione dei cesti e dei flauti, la raccolta di piante aromatiche e di erbe spontanee.  

«Si tratta di un’iniziativa – ha spiegato il direttore della Riserva Carmine Lupia – che si vuole estendere a tutto l'anno per creare un flusso di giovani europei che possano scoprire e studiare la Riserva e, allo stesso tempo, creare un indotto culturale e socio-economico. La sfida è esattamente questa: mettere in collegamento stabile, aperto e intelligente la Calabria dalle bellezze straordinarie con l’Europa. Dal confronto con gli altri nasce una conoscenza più profonda di noi stessi e, insieme, delle grandi opportunità che la Calabria ha. Ciò che occorre è abbandonare l’idea che lo sviluppo debba arrivare dall’esterno e magari per magia. Dobbiamo essere intraprendenti e coraggiosi e i risultati verranno».

Il Principe Fulco Ruffo di Calabria in visita alla Riserva Naturale Valli Cupe

Ieri il Principe Fulco Ruffo di Calabria, accompagnato da Massimo Brescia, ha visitato Sersale e l’area delle Valli Cupe.

È stato accolto dal direttore Carmine Lupia che gli ha illustrato le bellezze della Riserva, già conosciute e apprezzate in altre occasioni di visita dallo stesso Fulco, il quale ha ricordato con piacere il canyon e le cascate, soprattutto quella dell’Inferno: «La Riserva Valli Cupe è un vero gioiello della Calabria, ritornarci a distanza di tempo è per me un enorme piacere. Mi congratulo per il lavoro e per i grandi passi in avanti fatti dalla città di Sersale negli ultimi anni». 

La visita, proseguita al museo “Storia Economica di Sersale e della Sila Piccola” e al museo “Madre Eroica Carmela Borelli”, si è conclusa con la consegna di una targa di riconoscimento della città da parte del sindaco Salvatore Torchia: «il Principe Fulco Ruffo è stato uno dei primissimi visitatori delle Valli Cupe – ha sostenuto il primo cittadino – Oggi è motivo di orgoglio per tutta la comunità poter fargli visitare quella che è diventata una Riserva Naturale di grande interesse ambientale. Lo invito a ritornare nella nostra città per completare, con  il museo “Botanica ed Etnobotanica”, il museo “Fauna ed Etnofauna”e il museo “Monachesimo e Ciclo Carolingio”, la visita alla rete museale realizzata dalla Cooperativa Segreti Mediterranei e dal Comune di Sersale».

A fine visita il direttore Carmine Lupia ha regalato al Principe Ruffo la prima pubblicazione della Riserva: “Etnobotanica in Calabria – Viaggio alla scoperta di antichi saperi intorno al mondo delle piante” (Rubbettino editore) di Antonella Lupia, Carmine Lupia e Raffaele Lupia. 

"Etnobotanica in Calabria - Viaggio alla scoperta di antichi saperi intorno al mondo delle piante", presentato a Sersale

«Il libro, al di là degli evidenti meriti scientifici, è importante in quanto prima pubblicazione della Riserva e prima pubblicazione della città di Sersale. Ringrazio gli autori che ci hanno regalato una ricerca interessantissima che contribuirà in maniera ancora maggiore a diffondere la conoscenza della straordinaria biodiversità di questa parte del territorio della provincia di Catanzaro che è balzata agli onori della cronaca regionale, nazionale e internazionale per le sue bellezze naturalistiche».

Così il sindaco di Sersale Salvatore Torchia, rappresentante legale dell’ente gestore della Riserva Naturale Valli Cupe, alla presentazione del libro “Etnobotanica in Calabria - Viaggio alla scoperta di antichi saperi intorno al mondo delle piante” (Rubbettino, pp. 341, euro 25), curato da Antonella, Raffaele e Carmine Lupia.

Raffaele Lupia, esperto di materie agrarie e forestali, ha sottolineato: «l’aspetto che più di ogni altro ci ha spinto e motivato nella realizzazione di quest’opera, che per noi rappresenta una grande soddisfazione, è stato il desiderio di dare un riconoscimento alla saggezza contadina, che l’uomo moderno ha liquidato con troppa superficialità in termini di credenze superstiziose. Invece, a distanza di decenni, ci accorgiamo che il sistema di saperi che proviene dalla civiltà rurale è qualcosa di straordinario. Per quanto riguarda le piante alimentari, per esempio, le donne delle famiglie contadine erano espertissime e avevano delle conoscenze che a giudicarle oggi, anche alla luce delle nuove scoperte scientifiche, sorprendono». 

Carmine Lupia, botanico e direttore della Riserva Valli Cupe, ha parlato di «un lavoro di ricerca durato 25 anni che oggi possiamo finalmente definire un’opera matura di etnobotanica, nonché tra le più complete del settore. Sono studi che si rivelano fondamentali nella prossima istituzione del Conservatorio botanico ed etnobotanico delle Valli Cupe, con annesso un erbario, che permetterà di far conoscere la flora calabrese e il rapporto uomo-piante non solo alle nostre popolazioni ma soprattutto ai ragazzi di università straniere, generando, inoltre, un consistente indotto culturale e socio-economico».

L’opera, attraverso l’analisi di 530 piante, racconta la storia del popolo calabrese: le sue tradizioni, i suoi usi e i suoi costumi, riportando alla luce gli antichi saperi della Calabria.

Uno studio condotto sia sul piano scientifico che sul piano culturale, reso possibile dalla nascita del centro studi di Etnobiologia nell’area Valli Cupe. Studi che si sono poi concretizzati nella realizzazione di una rete museale unica in Calabria e in gran parte del Sud Italia che conta musei di etnobotanica ed etnofauna calabrese.

L’obiettivo del libro è quello di sollecitare una maggiore sensibilità ecologica approfondendo il rapporto uomo-natura che, come le piante, affonda le radici in una tradizione euro-mediterranea millenaria. Il dibattito è stato coordinato dalla giornalista Chiara Fera.

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Sersale ottiene il riconoscimento del titolo di città

Sersale, l’intraprendente borgo di circa 5mila abitanti che s’affaccia sullo Ionio catanzarese fondato il 3 agosto del 1620, oggi epicentro della Riserva Naturale Valli Cupe, acquisisce il titolo di città.  

Il prestigioso riconoscimento è contenuto in un Decreto del Presidente della Repubblica (su proposta del Ministero dell'Interno dopo aver vagliato i requisiti previsti dalla legislazione vigente) che il sindaco Salvatore Torchia ha avuto in consegna questa mattina dal Capo di Gabinetto della Prefettura di Catanzaro, Luciana Iannuzzi.

Questo il commento del primo cittadino della cittadina del catanzarese: «Ringrazio il Presidente della Repubblica, il Ministro degli Interni e il Prefetto per l’attenzione che ci hanno dimostrato. Presto, nel corso di un’apposita cerimonia, avremo l’occasione di far loro pervenire il ringraziamento dell’intera città». Ha aggiunto: «È una notizia che ci rende particolarmente lieti e ci spinge a fare di più e meglio per il bene della nostra città e dei nostri cittadini, in una cornice di assoluto rispetto della trasparenza amministrativa e della legalità. A questo evento - ha sottolineato l’avv. Torchia - annettiamo grande importanza. Non solo perché riconosce le ragioni su cui era fondata la nostra istanza (ricordi, monumenti storici e per l'attuale importanza nello scenario regionale), ma anche perché contribuisce a potenziare i sentimenti di fiducia di chi ha l’onore di amministrare la cosa pubblica e degli stessi cittadini nelle istituzioni democratiche. Lo spirito di comunità che ha sempre contraddistinto i cittadini di Sersale e che ha consentito alla città di ottenere successi rilevanti su più fronti, in particolare nella valorizzazione dei nostri giacimenti naturalistici con l’ottenimento dello status di Riserva Naturale per l’esperienza ormai di fama internazionale delle Valli Cupe, è oggi premiato con questo simbolico ma molto atteso riconoscimento. Abbiamo lavorato bene e continuiamo a operare con responsabilità, per potenziare i punti di forza della nostra città, ritenendo che l’insieme dei Comuni e delle istanze sociali, imprenditoriali e culturali dell’area di cui Sersale è parte organica debba fronteggiare questa difficile congiuntura di crisi economica e di oggettiva difficoltà degli enti locali, unendo gli sforzi per rendere possibile un progetto di sviluppo produttivo e di crescita civile dell’intero territorio».

Infine: «Il decreto che riconosce a Sersale il titolo di città mi induce a pensare a tutti i nostri concittadini che vivono fuori della Calabria per ragioni di lavoro o di scelte professionali. A loro desidero riservare un pensiero particolare e affettuoso, per gli sforzi che fanno e per l’amore che portano per la nostra città e per la Calabria. Se oggi Sersale è una città che suscita interesse e taglia traguardi ragguardevoli lo deve anche a loro».

Pensionato travolto ed ucciso da un'auto

Un uomo di 81 anni è stato travolto ed ucciso da un'auto a Sersale. L'incidente è avvenuto, ieri pomeriggio, sulla Statale 106, in località Borda.

A travolgere lo sfortunato pensionato è stato un giovane automobilista.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, i carabinieri della compagnia di Sellia Marina e personale dell'Anas. 

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Valli Cupe, la Riserva naturale festeggia il primo compleanno

A distanza di un anno dall'istituzione della Riserva naturale regionale Valli Cupe, il direttore dell'ente, l’etnobotanico Carmine Lupia, svolgerà una relazione sui risultati conseguiti in termini di presenze, sviluppo economico, iniziative messe in campo e altre già progettate.

La manifestazione, che prenderà il via, nell’auditorium della Porta del Parco a Sersale, a partire dalle 16 di giovedì 21 dicembre, si articolerà in due sezioni.

La prima, con la presentazione del nuovo sito web della Riserva; la relazione su guide e servizi affidata alla presidente della Cooperativa Segreti Mediterranei Rossella Capellupo; la prima tesi di laurea sulla Riserva (realizzata da Salvatore Bianco presso la facoltà di Agraria dell’Università di Reggio Calabria) che ha per oggetto le Valli Cupe come sistema economico; interventi dei sindaci dell’area. Modera la giornalista Chiara Fera.

Nell'ambito della seconda sezione sono, invece, previsti: interventi di autorità politiche (tra cui l’assessore all’Ambiente Antonella Rizzo, il vicepresidente della Regione Antonio Viscomi e il consigliere regionale Mimmo Tallini proponente la legge istitutiva della Riserva); la partecipazione del presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte Giuseppe Bombino, della commissaria del Parco Nazionale della Sila Sonia Ferrari, del commissario di Calabria Verde Aloisio Mariggiò, del responsabile Aree protette di Legambiente Antonio Nicoletti, del presidente regionale del Fai Anna Lia Paravati, del direttore generale dipartimento ambiente della Regione Orsola Reillo e del dirigente Aree protette della Regione Giovanni Aramini. Modera il giornalista Romano Pitaro.

A seguire due performance artistiche: “Orlandu de Valli Cupe”, di Aniello Nigro e musiche del maestro Nino Scuderi a cura degli attori Mariano Riccio e Antonia Gualtieri, e l’intervento musicale del cantautore Carmine Torchia.

Gli studenti dell’Ipsasr di Sersale diretto dalla  Rosetta Falbo presentano una mostra di etnobotanica curata da Raffaele Lupia.

Sersale il Premio “Carmela Borelli madre eroica” all’atleta paraolimpica Nicole Orlando

Il Premio “Carmela Borelli Madre Eroica” giunto all’VIII edizione, sarà assegnato - sabato 4 novembre con inizio alle ore 16 presso la chiesa dell’Immacolata di Sersale - a Nicole Orlando, l’atleta paraolimpica pluripremiata ai campionati mondiali di atletica del 2015 in Sudafrica, nata e cresciuta in Piemonte ma di origini calabresi (San Giovanni in Fiore). Parteciperanno alla manifestazione il vicepresidente della Regione Antonio Viscomi, il presidente del Coni - Calabria Maurizio Condipodero, il presidente del Comitato paraolimpico regionale Giovanni Giarmoleo, l’arcivescovo di Catanzaro-Squillace (presidente della Conferenza episcopale calabrese) mons. Vincenzo Bertolone, la giornalista del Tgr Calabria  Karen Sarlo, il sindaco e il delegato alla Cultura di Sersale,  Salvatore Torchia e Tommaso Stanizzi, e il presidente Pro Loco  Alessandro Galeano. Ha sostenuto il sindaco Torchia: «Collegare la figura di Carmela Borelli, esempio di dedizione estrema (ha  sacrificato la propria vita per salvare i figli), a una delle personalità più amate dello sport paraolimpico che ha dimostrato come la disabilità non sia un ostacolo alla realizzazione personale, divenendo simbolo di coraggio e determinazione, ci è parso più che naturale. La Calabria guarda a questi esempi straordinari con ammirazione, nella speranza che i nostri giovani imparino la lezione di partecipazione leale, di solidarietà e rispetto della dignità della persona umana che viene dallo sport».

Chi era Carmella Borelli

Era il 21 febbraio del 1929, una giornata in cui l’inverno, particolarmente rigido a Sersale, faceva sentire ancora la sua presenza, influenzando l’ambiente e la vita degli uomini. Carmela Borelli si dedicava ai lavori agricoli, senza risparmiare sacrifici ai figli, i quali sin dalla più tenera età si erano abituati a condividere i travagli dei genitori. Quel giorno aveva deciso di ritornare in paese dalla località “Murtilliattu”, nella “marina”, con due asini carichi e con i due figli più piccoli, Costanza di 9 anni e Francesco di 5. Il tempo sembrava calmo, ma dopo aver percorso alcuni chilometri il cielo improvvisamente si oscurò e un vento gelido di tramontana cominciò a portare con sé qualche soffice fiocco di neve. La povera donna affrettò il passo, ma gli elementi sembrava congiurassero contro di lei e, in breve, una terribile bufera investì madre e figli i quali, ben presto, divennero freddi e i loro occhi iniziarono a dare i segni dell’assideramento. L’intrepida mamma, con forza istintiva, tentò l’impossibile: si tolse gran parte delle sue vesti e ne coprì amorosamente i piccoli. Così denudata ed esposta ai rigori del freddo, Carmela si trascinò fino alle prime case di Sersale, ma le sue energie erano ormai consunte e le gambe, stanche e gelate, non le consentirono più di camminare. Si accasciò a terra ai piedi di un annoso albero di castagno e compì l’ultimo atto della sua tragedia: con l’ultimo alito di vita, coprì con il suo corpo seminudo i suoi bambini. La neve avvolse presto la madre e i figli: così la trovarono i soccorritori, con la vita quasi spenta e i figlioletti avviticchiati, gelidi ma salvi per il sacrifico di lei che dopo pochi minuti, erano da poco passate le quattro del pomeriggio, spirò. Il pietoso episodio commosse l’Italia intera, alcuni settimanali a tiratura nazionale, tra i quali la “Tribuna Illustrata” e il “Mattino Illustrato”, dedicarono all’eroico gesto di Carmela Borelli le prime pagine ed ella divenne sublime ideale di maternità.

Il “Premio Carmela Borelli” è stato istituito nel 2002 dalla Pro Loco in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Sersale.

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