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Il movimento "La forza siamo noi" e l'associazione "Genitori in rete" chiedono un incontro ad Abramo per discutere della riapertura in sicurezza delle scuole

Riceviamo e pubblichiamo.

Scuole riaperte ma in sicurezza. È questa in estrema sintesi l’istanza dell’Associazione Genitori in Rete al sindaco e presidente della Provincia di Catanzaro, Sergio Abramo, a cui hanno richiesto un incontro sul tema. Un’iniziativa realizzata in collaborazione con il movimento “La Forza Siamo Noi” che ha scritto anche agli 80 primi cittadini della provincia catanzarese. Le priorità sono i diritti fondamentali dell’istruzione e della salute mediante l’ausilio di protocolli nazionali, certi ed efficaci, per consentire un rientro a scuola in tutta sicurezza. L’Associazione di Genitori che si occupa di scuola e di benessere dei minori ritiene che un confronto sul tema, in vista della riapertura delle scuole, sia prioritario per il benessere delle bambine e dei bambini, per i quali la scuola in presenza è fondamentale sia sotto il profilo didattico e pedagogico ma anche di socializzazione e psicologico. “Vorremmo sottoporre alla sua attenzione i dati raccolti – scrive l’associazione, nella missiva inviata al sindaco del capoluogo di Regione -, soprattutto con riferimento ai territori della provincia di Catanzaro, attraverso il lavoro di ascolto portato avanti dall'Associazione Genitori in rete che ha costituito insieme alle famiglie Calabresi un “Coordinamento Calabria” per dare voce alle esigenze dei bambini e dei giovani calabresi. Insieme a noi saranno presenti i delegati del Movimento "La forza siamo noi", nato dall'unione di famiglie calabresi convinte dell'importanza della riapertura della scuola al fine di scongiurare i danni che la sua chiusura sta provocando sui bambini e sui ragazzi”. Una lettera inviata per conoscenza anche al Direttore del Dipartimento Prevenzione dell’Asp di Catanzaro, dott. Giuseppe Caparello e all’Ufficio Scolastico,- II Ambito Territoriale Catanzaro in cui viene specificato che: “Nell'incontro vorremmo confrontarci sull'applicazione e comunicazione delle procedure nazionali previste dal protocollo n. 58 dell'ISS e sulle procedure sugli screening in ambito scolastico su cui ha avuto modo di dare anticipazioni nella conferenza stampa di ieri (24 novembre, ndr). Ciò che chiediamo alle Istituzioni – conclude l’associazione di genitori - è di predisporre protocolli certi ed efficaci per consentire un rientro a scuola in tutta sicurezza. Pertanto se ritenesse opportuno invitare anche un referente dell'ASP e rappresentanti del mondo dei dirigenti scolastici, ne saremmo lieti”.

 

 

Genitori in Rete

La Forza Siamo Noi

Wanda Ferro (FdI) presenta un ordine del giorno per estendere l'Ape sociale ai lavoratori del comparto sicurezza

Il vice capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, insieme ai colleghi del gruppo Salvatore Deidda, Augusta Montaruli ed Emanuele Prisco, ha presentato un ordine del giorno con l’obiettivo di intervenire sulla legge di bilancio per estendere anche ai lavoratori del comparto sicurezza la possibilità di usufruire dello strumento dell’Ape Sociale, un sussidio di accompagnamento alla pensione elargito unicamente a soggetti in particolare stato di bisogno.

 Il comparto sicurezza è rimasto fuori dal provvedimento “Ape sociale” poiché la maggioranza del personale raggiunge la pensione di vecchiaia prima dei 63 anni previsti come prerequisito, mentre non c’è alcun problema per l’anzianità contributiva prevista, in considerazione che gli arruolamenti avvengono normalmente a ridosso dei 18/20 anni.

I deputati di Fdi chiedono, quindi, al governo di valutare una modifica normativa per estendere anche alle forze dell’ordine e ai lavoratori del comparto sicurezza la possibilità di accedere al sussidio in caso di bisogno. 

  • Published in Politica

Bruno Bossio (Pd) propone l'istituzione di una commissione d'inchiesta sulla sicurezza e la tutela della salute nei luoghi di lavoro

Riceviamo e pubblichiamo

"Purtroppo il triste elenco di vittime sui luoghi di lavoro si allunga quotidianamente. L'informativa svolta quest'oggi alla Camera da parte del neo Ministro Luigi  Di Maio, su iniziativa di alcuni gruppi di opposizione a partire dal Pd, ha consentito di aprire un dibattito su una delle problematiche più delicate per la nostra società. Non è più tempo di parole. In avvio di legislatura ho depositato, a seguito della tragedia avvenuta in un cantiere a Crotone dove hanno perso la vita due operai, una proposta di istituzione di una commissione d'inchiesta sulla sicurezza e la tutela della salute nei luoghi di lavoro. L'obiettivo è quello che il Parlamento analizzi in profondità il tema e sottoponga proposte di nuovi strumenti di contrasto degli infortuni e prevenzione a tutela delle persone che lavorano. L'auspicio è che tutte le forze politiche possano convergere sulla proposta di questo strumento che ha già raccolto l'adesione di 60 deputati e può diventare presto operativo. Vanno coinvolti tutti i soggetti sociali e istituzionali e va promossa una nuova cultura della sicurezza del lavoro".

Enza Bruno Bossio - Deputata Pd

 

 

 

Sicurezza, Wanda Ferro (FdI) incontra il prefetto di Vibo Guido Longo

Gli strumenti per garantire la sicurezza e la legalità sul territorio della provincia di Vibo Valentia sono stati al centro dell’incontro istituzionale tenuto ieri mattina in Prefettura, tra il prefetto Guido Longo e l’on. Wanda Ferro.

È stato lo stesso deputato di Fratelli d’Italia, eletta nel collegio di Vibo Valentia, a chiedere un incontro al rappresentante del Governo, avviando così una serie di appuntamenti con i rappresentanti istituzionali e delle forze sociali del territorio.

Durante il cordiale colloquio con il prefetto Longo si è parlato innanzitutto della difficile situazione finanziaria in cui versano gli enti locali del Vibonese, dalla situazione di dissesto dell’Amministrazione provinciale alla realtà di pre-dissesto di molti comuni. Una condizione di crisi che necessita di grande attenzione da parte delle istituzioni politiche, poiché impedisce agli enti locali, che rappresentano per i cittadini il principale volto dello Stato e il più vicino interlocutore, di offrire servizi efficienti in settori importanti quali la viabilità, l’edilizia scolastica, i servizi per i più deboli, mettendo a rischio la stessa tenuta sociale della comunità.  

Èstato, quindi, affrontato il tema della presenza criminale sul territorio e dal confronto con il prefetto è emersa la necessità di fare fronte alla carenza di magistrati che interessa gli uffici giudiziari di Vibo Valentia, e di potenziare gli organici delle forze dell’ordine, in particolare della Polizia di Stato, che soffre una significativa carenza di personale, e della Guardia di Finanza che ha subito nel tempo un consistente ridimensionamento.

Sempre sul tema della criminalità organizzata, l’on. Wanda Ferro ha condiviso con il prefetto Longo la necessità che la politica tenga alta la soglia dell’attenzione per scongiurare il rischio, molto forte sul territorio vibonese, di condizionamenti e infiltrazioni mafiose nelle istituzioni democratiche.

Infine si è parlato della necessità di scongiurare il ridimensionamento del personale dei Vigili del Fuoco, che rischia di penalizzare un territorio a forte vocazione turistica, e si è anzi valutata con favore la possibilità di potenziare l’attività del Corpo con l’istituzione di un distaccamento capace di affrontare con maggiore efficienza e rapidità le emergenze che colpiscono i comuni della costa. 

Intelligenge e sicurezza marittima al Master dell'Unical

 "Sicurezza e Intelligence per l’economia marittima nazionale”. Questo il tema della lezione tenuta da Francesco Chiappetta, ufficiale di Stato maggiore della Marina militare fino al 2016, in occasione dei laboratori sulla cyber intelligence del Master in Intelligence dell'Università della Calabria, diretto da Mario Caligiuri.

"Il crimine informatico - ha spiegato Chiappetta - pesa sull’economia mondiale per circa 500 miliardi di euro, a un passo dal volume di affari legato al narcotraffico. Un crimine di cui non è certo immune il comparto marittimo.

In uno scenario geoeconomico nel quale è quanto mai evidente la rilevanza dei traffici marittimi a livello mondiale e, in particolare, per la stessa economia nazionale, è necessario oltre che urgente una cultura dell’informazione nel settore della sicurezza marittima onformatica.

Chiappetta ha poi sostenuto che "in un quadro di costante sviluppo dello trasporto mondiale connesso alle enormi potenzialità del comparto marittimo nazionale, è necessaria una piena consapevolezza degli scenari verso i quali stiamo procedendo".

L'ufficiale ha poi spiegato che "La minaccia cyber per il dominio marittimo, così come il mondo della cyber intelligence nel suo complesso, diventerà sempre più centrale poiché collega due ambiti: da un lato l'intelligenza, elemento tipicamente umano e, dall'altro, le info-tecnologie fino ad arrivare alla nuova frontiera dell’intelligenza artificiale, espressione del mondo cibernetico che ormai tende a sovraintendere ogni attività umana. Maggiormente crescerà l'impatto e l’adozione delle nuove tecnologie maggiormente vi sarà bisogno del fattore umano ovvero di un approccio culturale in grado di analizzare, interpretare, selezionare, mediare e contestualizzare le informazioni e quindi fornirle ai decisori pubblici per i propri comportamenti e le proprie strategie".

Chiappetta ha concluso sostenendo che "sul piano nazionale, dobbiamo essere pienamente consapevoli di tale scenario. L’Italia, con la propria industria marittima certamente di punta nella competizione internazionale, è un Paese fortemente a rischio proprio perché basato su di una economia di trasformazione dipendente dai commerci esteri e in particolare da quelli via mare. Ogni giorno grandi aziende subiscono migliaia di attacchi informatici, spesso non denunciati, specie di sera e nel fine settimana, quando le difese sono più basse. Chi vìola la sicurezza informatica lo fa per rubare informazioni ai fini commerciali, collegate a organizzazioni criminali anche a livello internazionale dedite ai traffici illegali di ogni genere ma non possiamo certo escludere atti di sabotaggio diretti alla sicurezza dello Stato da parte di forme transnazionali se non di entità nazionali"

 

  • Published in Cultura

In calo le rapine alle banche

Annata positiva quella del 2016 per le banche, almeno per quanto riguarda il tema della sicurezza. Sono infatti state attestate in netto calo le rapine. Questo è un trend nazionale, ma che si conferma anche nel territorio di Catanzaro. Le banche sono quindi più sicure, sia grazie alle nuove tecnologie sia ai costanti controlli.

 Il trend nazionale

 Le banche italiane sono più sicure, lo rende noto l’Abi. Secondo i dati forniti, queste investirebbero ogni anno oltre 600 milioni di euro proprio per rendere le proprie filiali sempre più sicure, non solo per una questione di perdite, ma soprattutto per garantire ai propri clienti un servizio sempre più puntuale, preciso e sicuro, appunto. Quello che manca oggi, infatti, nel rapporto tra banche e clienti è proprio la fiducia. A causa dei fatti accaduti a livello nazionale e inerenti l’economia, i clienti stanno vivendo una fase di diffidenza nei confronti delle banche, ecco perché è così importante offrire almeno una garanzia di sicurezza sempre maggiore e sempre più all’avanguardia.

 Il centro di ricerca Ossif dell’Associazione bancaria italiana, durante il convegno “Banche e sicurezza”, ha sottolineato come il dato nazionale che riguarda il numero di rapine messe a segno nelle banche del Paese sia tendenzialmente in calo, si parla di un -32,8%. A livello nazionale le rapine sono quindi passate da 536 nel 2015 a 360 nello scorso anno, nel 2016.

 In Calabria scende l’indice di rischio

 Per quanto riguarda la Calabria, invece, si può notare come sia sceso l’indice di rischio, ovvero il numero di rapine messe a segno ogni 100 sportelli. Tale indice di rischio si attestava all’1,8 mentre adesso è sceso all’1,6, seguendo così quello che è il trend nazionale dove dall’1,8 si è scesi all’1,2. Quindi, per entrare nel vivo della questione, le rapine registrate nelle banche calabresi nel 2016 sono state 7, mentre nell’anno precedente erano state 8, quindi si è registrato un calo del 12,5%: una cifra più che positiva che fa ben sperare anche per il futuro.

 Non solo banche sicure

 Oltre alla sicurezza delle banche non si può non parlare anche della sicurezza dei nuovi dispositivi di pagamento, come le nuove carte biometriche che consentono di pagare senza digitare il pin. Perché sono così sicure? Perché funzionano grazie alla “registrazione” dell’impronta digitale del titolare. Tutti i dati vengono salvati e messi al sicuro, in questo modo si può utilizzare la carta senza il timore che possa essere clonata. Al momento ancora in Italia le carte biometriche non sono disponibili, ma lo saranno a breve.

Tutte queste misure, quindi, dovrebbero incentivare i clienti a fidarsi della propria banca, ristabilendo così un rapporto che, negli ultimi tempi, stava venendo sempre meno.

Gli strumenti sul web per poter ricercare carte sicure sono davvero tanti: ad esempio è possibile confrontare e scegliere la migliore carta di credito visa su Cartedipagamento.com, un sito indipendente specializzato in news e recensioni di carte prepagate, credito e revolving

In calo le rapine alle banche

Annata positiva quella del 2016 per le banche, almeno per quanto riguarda il tema della sicurezza. Sono infatti state attestate in netto calo le rapine. Questo è un trend nazionale, ma che si conferma anche nel territorio di Catanzaro. Le banche sono quindi più sicure, sia grazie alle nuove tecnologie sia ai costanti controlli.

 Il trend nazionale

 Le banche italiane sono più sicure, lo rende noto l’Abi. Secondo i dati forniti, queste investirebbero ogni anno oltre 600 milioni di euro proprio per rendere le proprie filiali sempre più sicure, non solo per una questione di perdite, ma soprattutto per garantire ai propri clienti un servizio sempre più puntuale, preciso e sicuro, appunto. Quello che manca oggi, infatti, nel rapporto tra banche e clienti è proprio la fiducia. A causa dei fatti accaduti a livello nazionale e inerenti l’economia, i clienti stanno vivendo una fase di diffidenza nei confronti delle banche, ecco perché è così importante offrire almeno una garanzia di sicurezza sempre maggiore e sempre più all’avanguardia.

 Il centro di ricerca Ossif dell’Associazione bancaria italiana, durante il convegno “Banche e sicurezza”, ha sottolineato come il dato nazionale che riguarda il numero di rapine messe a segno nelle banche del Paese sia tendenzialmente in calo, si parla di un -32,8%. A livello nazionale le rapine sono quindi passate da 536 nel 2015 a 360 nello scorso anno, nel 2016.

 In Calabria scende l’indice di rischio

 Per quanto riguarda la Calabria, invece, si può notare come sia sceso l’indice di rischio, ovvero il numero di rapine messe a segno ogni 100 sportelli. Tale indice di rischio si attestava all’1,8 mentre adesso è sceso all’1,6, seguendo così quello che è il trend nazionale dove dall’1,8 si è scesi all’1,2. Quindi, per entrare nel vivo della questione, le rapine registrate nelle banche calabresi nel 2016 sono state 7, mentre nell’anno precedente erano state 8, quindi si è registrato un calo del 12,5%: una cifra più che positiva che fa ben sperare anche per il futuro.

 Non solo banche sicure

 Oltre alla sicurezza delle banche non si può non parlare anche della sicurezza dei nuovi dispositivi di pagamento, come le nuove carte biometriche che consentono di pagare senza digitare il pin. Perché sono così sicure? Perché funzionano grazie alla “registrazione” dell’impronta digitale del titolare. Tutti i dati vengono salvati e messi al sicuro, in questo modo si può utilizzare la carta senza il timore che possa essere clonata. Al momento ancora in Italia le carte biometriche non sono disponibili, ma lo saranno a breve.

Tutte queste misure, quindi, dovrebbero incentivare i clienti a fidarsi della propria banca, ristabilendo così un rapporto che, negli ultimi tempi, stava venendo sempre meno.

Gli strumenti sul web per poter ricercare carte sicure sono davvero tanti: ad esempio è possibile confrontare e scegliere la migliore carta di credito visa su Cartedipagamento.com, un sito indipendente specializzato in news e recensioni di carte prepagate, credito e revolving

Ancora criminalità nelle Serre. Villì: “Cresce la preoccupazione, è emergenza sicurezza”

È emergenza criminalità nelle Serre. Nei paesi dell’entroterra Vibonese la popolazione è sempre più scossa a causa del proliferare di episodi di illegalità. Furti, rapine, violenze: nessuno si sente più al riparo e ora la paura fa novanta. Soprattutto per gli anziani che temono le incursioni notturne di gente senza scrupoli alla ricerca di facili bottini, ma anche per i genitori che vedono nell’entrata e nell’uscita da scuola motivi di rischi per gli alunni. A Vazzano, dopo gli ultimi avvenimenti, il sindaco Domenico Villì ha deciso di avviare delle iniziative per accendere i fari sulla difficile situazione. “Intendo convocare un consiglio comunale aperto – ha affermato il primo cittadino appositamente interpellato - con all'ordine del giorno la discussione su sicurezza e legalità. Inviterò tutte le figure istituzionali dal prefetto ai consiglieri regionali ed alla deputazione locale. Sono preoccupato per i gravi fatti che si stanno verificando a Vazzano. Bisogna alzare la guardia – ha concluso - e non arrendersi a questi balordi che minano la serenità della comunità”.

  • Published in Cronaca
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