L'atletica San Costantino Calabro corre la Stramilano

Una grande festa dello sport quella di domenica 19 marzo 2017 a Milano, non importa l'età, non importa essere longilinei o appesantiti, Milano si è trasformata per un giorno la cornice di una delle manifestazioni più colorate e partecipate dell'anno con 50 mila partecipanti in una giornata decisamente primaverile con un insolito sole e con gradevoli temperature.

In mezzo alla festa della Stramilano c'è un gruppo che non scherza affatto. Sono i 7000 runner della Stramilano Half Marathon e ce la metteranno tutta per battere i loro record personale.  Saranno come sempre 21,097 chilometri velocissimi, dato che il tracciato è pianeggiante praticamente per tutta la sua durata. E' un appuntamento che i runners professionisti amano, ed è anche l'occasione per migliorarsi. Fra i riconoscimenti più significativi, il trofeo dedicato a Fabio Cappello, il giovane runner venuto a mancare al termine della mezza maratona dello scorso anno.

Tante le curiosità che hanno caratterizzato il 46mo compleanno di Stramilano: la presenza di Mirco Barbavara, volto storico della manifestazione che ha corso tutte le edizioni della stracittadina a partire dalla prima, storica, nel 1972; la sfida di Costantin, atleta paraolimpico che ha corso la Half Marathon con le nuove protesi regalategli dall’Associazione Disabili No Limits di Giusy Versace. Alle 11.00, applausi scroscianti e adrenalina alle stelle per la partenza da piazza Castello della 42° edizione della prestigiosa Stramilano Half Marathon, la mezza maratona cittadina fra le più veloci al mondo che quest’anno ha segnato il numero record di oltre 7.000 partecipanti.

Con il tempo di 1h01’20’’, si è imposto su tutti il keniota Fredrik Moranga, seguito dal marocchino Mustapha El Aziz, medaglia d’argento con 1h01’’29’, e dal keniota Simon Muthoni, giunto terzo al traguardo con un tempo di 1h01’34’’.  Buona la prova degli italiani, che piazzano tre atleti nei primi dieci: il primo azzurro è Daniele Meucci, oro continentale in carica di maratona, che si aggiudica il settimo posto con un tempo 1h03’43’’. Nella top ten altri due italiani: Eyob Faniel, nono con un tempo di 1h04’04’’, e Marco Salami, in decima posizione con 1h04’06’’.

Podio tutto keniota anche in campo femminile: sul gradino più alto sale Ruth Chepngetich giunta al traguardo dopo 1h07’42’’, suo record personale, mentre il secondo e il terzo posto sono andati, rispettivamente, alle connazionali Betty Lempus (1h09’25’’) e Pauline Esikon (1h11’21’’). Ottimo risultato per l’azzurra Anna Incerti che conquista il quarto posto con un tempo di 1h12’35’’, mentre Giovanna Epis e Emma Quaglia  si aggiudicano il quinto e il sesto posto rispettivamente con i tempi di 1h14’22’’ e 1h14’51’’.

E anche questa volta tra i settemila partecipanti presenti in piazza Castello c'erano anche loro, gli indomiti atleti venuti dalla Calabria tesserati con l'Atletica San Costantino Calabro Rosy Ciccone con il tempo 1h,42.46, Antonino la Torre 1h,34.03, Francesco Grande 1h,41.24 , Tommaso Fortuna 1h,36.28 e Giovanni Cozza 2h,27.12  Un appuntamento quello della Stramilano pianificato e preparato con grande impegno da parte degli atleti di San Costantino Calabro i quali al termine di una prestazione esaltante appaiono visibilmente soddisfatti per aver tagliato il traguardo dopo una entusiasmante prestazione in ragguardevoli e ottimi tempi. Applausi e riconoscenza va a questi atleti che con le loro  prestazione rendono onore e prestigio all’ Atletica San Costantino Calabro e a tutta l’ atletica Calabrese. La preparazione anche in questa occasione ha giocato un ruolo importante e loro ne sono la testimonianza vivente di come con l' impegno e la determinazione si possono raggiungere ottimi risultati.   La corsa come metafora della vita, dove non è importante arrivare per primi, ma arrivare, superando i propri limiti e ogni difficoltà. Basta crederci.

La corsa Insegna a raggiungere traguardi che pensi non siano alla tua portata, ma che con impegno e dedizione puoi riuscire a raggiungere. Considerare la corsa come una “metafora della vita” e permette con convinzione  di applicare lo stesso modello di impegno e dedizione anche al lavoro, sia  definendo obiettivi di crescita e  sia ad impegnarsi per raggiungerli costantemente.

 

Ma come testimonia il successo per la corsa, praticare sport all'aria aperta significa rinnovare il legame con il nostro territorio, con i luoghi in cui viviamo e con l'ambiente che ci circonda, significa aderire ad uno stile di vita sano ed equilibrato.

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