Reggio, Ripepi (FDI-AN) su aeroporto: quale miracolo, era una magia. Continua nel silenzio l’incredibile bluff di Falcomatà.

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa da parte del Consigliere Comunale RC (FdI-AN) dott. Massimo Ripepi

Non era un miracolo bensì una magia e, per di più, mal riuscita.

Il mago Falcomatà, dopo avere spacciato un’eutanasia per una resurrezione, ha scelto ancora una volta il silenzio eludendo ogni aggiornamento  nei confronti della città, in merito agli sviluppi della partita più importante per il nostro futuro.

Non siamo d’accordo nel vedere il Sindaco pronto a fare morire serenamente ed in modo indolore il Tito Minniti facendo credere ai reggini che è meglio andare a Lamezia e che in tutte le regioni hanno funzionato le società uniche di gestione degli aeroporti. Non è vero! Non si sa nulla, niente di niente. Nulla sul piano industriale SACAL, nulla sulla strategia del governo per salvare strutturalmente il nostro scalo, nulla sul fronte delle eventuali sinergie che si stanno realizzando con i nostri dirimpettai messinesi, nulla sul futuro dei lavoratori. Nulla, sempre e solo il nulla. Ribadiamo con forza la convocazione immediata del Consiglio Comunale aperto, già richiesto dalla minoranza, per relazionare alla città sullo stato dell’arte del problema dei problemi che potrebbe disintegrare definitivamente Reggio Calabria.

Mi ritrovo, per l’ennesima volta, a riutilizzare il termine “BLUFF” per definire le fumose strategie di questa governance comunale, dedita più al letargo che ad una seria politica di fatti concreti. E’ trascorso ormai un mese da quando il primo cittadino ha convocato, alla chetichella,  una conferenza stampa in cui ha spiattellato bile e risultati, a suo dire, “sudati”, ma da allora non si hanno più notizie circa il futuro dell’Aeroporto dello Stretto.

Di quelle garanzie che il tavolo romano ha messo in ballo, oggi sappiamo che erano nulla, anzi "FUFFA" e contentini da quattro soldi  che, fin da subito, hanno mancato di convincimento dimostrandosi un vano tentativo di rimanere a galla. Nel frattempo le notizie riguardanti il nostro scalo sono delle più aberranti. Al fallimento della Sogas, la quale  è stata autorizzata all’esercizio provvisorio solo fino al 18 maggio, si è intrecciata la crisi di Alitalia, il cui futuro è legato ormai alla nomina dei nuovi tre super commissari e al prestito straordinario con tassi al limite dell’usura da restituire allo Stato. 

E’ più che ovvio e scontato che, in una sfida così difficile, siano stati tagliati fuori dai piani di ripresa e continueranno ad essere esclusi tutti coloro che dallo stesso governo sono stati definiti minori e di scarsa rilevanza, vedi il famoso Piano Trasporti del 2012 che ci ha declassati e umiliati. Ma se il Sindaco, in seno alla famosa conferenza stampa, ci aveva tranquillizzati del fatto che Alitalia non costituiva il principale dei problemi e che i collegamenti col Tito Minniti sarebbero stati garantiti anche da vettori lowcost, mi chiedo dove siano finite le famose offerte imperdibili delle quali dovremmo bearci. Ma soprattutto che fine ha fatto il miracolo tanto millantato dal pulpito di Palazzo Alvaro?

Spero che il Sindaco faccia due passi a Ravagnese per constatare che si tratta, senza alcuna esagerazione, di un aeroporto fantasma visto il 17% di utenza in meno registrata nel mese di marzo che non è un numero gettato a casaccio. Solo un’eutanasia dolorosa. Inutile aggiungere che anche il mese di aprile avrà subìto un tonfo dovuto ai voli risicati ad orari improponibili, risultato di trattative romane rivelatesi umilianti.

Alla funesta situazione Alitalia, si è affiancato il terremoto giudiziario che ha posto fine alla gestione clientelare della Sacal e mi auguro fortemente che il nuovo Consiglio d’amministrazione cominci a lavorare con solerzia, rendendoci finalmente partecipi dei piani industriali per gli scali calabresi, finora trattati come dossier segreti. La potenzialità che la situazione aeroportuale si potesse trasformare in un mostro capace di fagocitare le ultime briciole di prospettive di rilancio economico per la città  si sta rivelando in tutta la sua drammaticità, trascinando la stessa in quegli abissi in cui sono finiti tutti gli appelli e le richieste d’attenzione fatte in questi anni sul problema.

Mi rivolgo al Presidente del Consiglio comunale Delfino affinché convochi al più presto il Consiglio Comunale aperto, come da noi richiesto, ove possano partecipare e parlare tutti i cittadini, le associazioni ed i comitati che si sono formati per la difesa del nostro aeroporto. La città deve essere informata in maniera assidua su ogni evoluzione della partita più importante in campo e la stessa non può essere trattata alla stregua degli altri, seppur importanti, problemi. La mozione approvata in Consiglio all'unanimità rappresenta la posizione ufficiale per la città e non può divenire carta straccia altrimenti ad essere stracciati saranno Reggio e i suoi figli.

Aeroporto dello Stretto, Burrone: "Opposizione disinteressata alla tutela dei lavoratori"

"Il primo articolo della Costituzione Italiana, recita che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, questo significa che ci si debba impegnare quotidianamente per difendere l’occupazione ed è compito di chi amministra la città farlo. L’Amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, in tal senso non si è mai tirata indietro, lavorando costantemente per giungere ad una soluzione necessaria". È quanto dichiara il consigliere Filippo Burrone, dopo l’annuncio dell’accordo con Sogas per il versamento della quota parte del Comune per il ripiano delle perdite deliberato dall’aula consiliare lo scorso mese di dicembre. "E mentre noi cercavamo una soluzione per tutelare i livelli occupazionali ed allo stesso tempo dare una risposta immediata alle difficoltà finanziarie evidenziate dalla società di gestione, - ha proseguito il consigliere - in occasione del Consiglio comunale in cui all’ordine del giorno c’era proprio il ripiano delle perdite Sogas, abbiamo assistito all’abbandono dell’aula consiliare da parte dei colleghi della minoranza. Tutto ciò ci fa pensare che evidentemente non a tutti interessa la salvaguardia dei livelli occupazionali". "Adesso, è possibile lavorare concretamente per la rinascita dell’Aeroporto dello Stretto, di importanza strategica sia in ottica turistica con l’incremento di nuove rotte, che infrastrutturale ed economica, soprattutto in prospettiva della nascente Città metropolitana" ha concluso il consigliere Filippo Burrone.

 

Intimidazione ai danni di una sindacalista

Sconosciuti hanno danneggiato l'automobile di Sonia Falzia, segretaria della Filt-Cgil a Reggio Calaria. Il veicolo era in sosta nell'area riservata ai lavoratori della Sogas, dentro l'aeroporto dello Stretto. In merito all'accaduto è stata presentata regolare denuncia. "Sonia Falzia, che è anche responsabile Filt aziendale della Sogas, è impegnata in prima persona - fanno sapere Nino Cortorillo, Segretario Filt-CGIL Nazionale; Nino Costantino, Segretario Filt-CGIL Calabria e Attilio Scali, Segretario Filt-CGIL Reggio-Locri - nella dura vertenza relativa al “Tito Minniti” per dare una prospettiva allo scalo e garanzie ai lavoratori per il mantenimento dei livelli occupazionali". L'accordo per la cassa integrazione firmato qualche giorno addietro riguarda, a turno, l'intero organigramma aziendale. Secondo i sindacalisti, si tratta di un atto che" da solo non serve a dare una prospettiva sicura al futuro dell’aeroporto reggino e ai lavoratori, oltre a recuperare voli e servizi sufficienti per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini". La Filt-Cgil, nelle sue differenti articolazioni, solidarizzando con la dirigente vittima dell'episodio assicura che la questione Sogas continuerà ad essere oggetto di attenzione: "Sappia chi pensa di intimidire la Filt e chi la rappresenta - concludono i sindacati - che agire nel buio significa agire contro i lavoratori e contro la legalità. Sappiano i lavoratori che non ci fermeremo e porteremo avanti le nostre battaglie con coerenza". Tra qualche il sindacato richiederà un incontro al Prefetto di Reggio Calabria. 

Maggioranza all’attacco: "Sul ripiano delle perdite Sogas opposizione irresponsabile e bipolare"

"Ci spiace constatare, per l’ennesima volta, che la minoranza a Palazzo San Giorgio assume atteggiamenti assolutamente inadeguati al ruolo istituzionale ed al mandato elettorale affidatole dai cittadini. Il ripiano delle perdite della Società di Gestione dell’Aeroporto dello Stretto era un atto dovuto, necessario per evitare il default della società e con esso la perdita di centinaia di posti di lavoro. La minoranza si ostina a tenere atteggiamenti ostruzionistici probabilmente senza rendersi conto che lasciare l’aula al momento della votazione è un dispetto che non si fa all’Amministrazione Falcomatà, ma a tutta la città". È quanto dichiarano in una nota congiunta i capigruppo di maggioranza Antonio Ruvolo, Antonino Castorina, Valerio Misefari e il Presidente della Commissione Bilancio Antonino Mileto.  "Più volte in questo primo scorcio di consiliatura - prosegue la nota dei consiglieri -  l’Amministrazione ha dimostrato ampio senso di responsabilità sulla travagliata vicenda che attraversa il Tito Minniti. In più occasioni, il Comune è divenuto tramite essenziale tra il management aziendale, le rappresentanze sindacali e gli enti che costituiscono la Società. Il ripiano delle perdite, visto in questa logica, è un atto importante e necessario per evitare la chiusura della Società, salvaguardare i livelli occupazionali e mantenere una prospettiva di sviluppo per l’Aeroporto nell’ambito dell’interlocuzione aperta con Enac". "Purtroppo - aggiungono i consiglieri di maggioranza - come ormai avviene sempre più di sovente, ci troviamo a registrare un atteggiamento assolutamente bipolare da parte dei soggetti politici che compongono l’opposizione a Palazzo San Giorgio. Usiamo il plurale non a caso, considerando che, nonostante i consiglieri siano quasi tutti transitati nelle file di Forza Italia, i loro atteggiamenti divergono totalmente rispetto alle scelte che lo stesso partito ha indicato in altri contesti istituzionali, come ad esempio l’Ente Provincia, che proprio sulla questione Aeroporto dello Stretto, assumono un significato non certo secondario. Non comprendiamo assolutamente dunque la scelta della minoranza comunale che, fuggendo di fronte al voto sul ripiano delle perdite Sogas, contrasta totalmente con gli intendimenti espressi dalla stessa parte politica alla Provincia, sottraendosi alle sue responsabilità istituzionali e scegliendo di fatto di opporsi al rilancio sperato dell’Aeroporto dello Stretto".

 

 

Valerio Berti nominato vicepresidente Sogas, Castorina e Mileto: "Lavora con amore per Reggio"

"La necessità di superare definitivamente il tema dell'isolamento della nostra regione prevede scelte strategiche che interessano il sistema di mobilità a tutti i livelli con un offerta che 'aggredisca' un mercato più ampio in più opzioni di scelta, in questo percorso, affrontato più volte anche dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, l'aeroporto di Reggio Calabria può giocare un ruolo imprescindibile - così Antonino Castorina capogruppo del Pd al Consiglio comunale di Reggio Calabria e Antonino Mileto, presidente della Commissione Bilancio a Palazzo San Giorgio, che aggiungono: "La nomina di Domenico Berti a vice presidente della società che gestisce il 'Tito Minniti' si inquadra in quel dialogo istituzionale necessario per risolvere le criticità che vive il nostro scalo ed è una scelta che ricade su una persona perbene, che dalla sua nomina nel CdA di Sogas sta lavorando con amore per la città e nell'esclusivo interesse del nostro territorio". "Saremo di stimolo - affermano i due consiglieri comunali della maggioranza di Giuseppe Falcomatà - affinché insieme si riesca a superare questo momento di difficoltà viste le importanti energie che si stanno spendendo in tale senso  ed il ritrovato clima di armonia necessario per raggiungere gli obiettivi posti".

 

Aeroporto dello Stretto: le proposte di Fratelli d'Italia

"Abbiamo letto i dati aeroportuali del traffico passeggeri di Reggio Calabria e  Lamezia Terme e, contestualmente, la proposta fatta da due consiglieri comunali, uno di maggioranza ed uno di opposizione, di convocare un Consiglio Comunale congiunto di Reggio Calabria e Messina". E’ quanto si legge in una nota diffusa dal Coordinamento Reggio Calabria Città Metropolitana di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale. "Noi invece – è la richiesta di FdI-AN - vorremmo invitare i due consiglieri, la maggioranza del Consiglio Comunale, ma soprattutto il Consiglio di amministrazione di Sogas, a fare una semplice analisi visionando i dati che sono stati appena pubblicati sul traffico aereo dei due scali e confrontarli. Se non riuscissero a visionarli lo facciamo noi di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale: Reggio Calabria passeggeri voli nazionali 46.927, -7,1%, internazionali 0; traffico  gennaio-settembre 2015 377.237, -8,1%; Lamezia Terme, passeggeri voli nazionali 176.282, -12%, internazionali 63.715, +36,8%, totale passeggeri 242.095 settembre 2015 -2,8 traffico gennaio-settembre 2015 1.825.161, -4,1%. Da questi semplici dati si evince il perché dello spostamento d’orario del volo Reggio-Milano Linate su Lamezia, visto che si era registrato un calo del 12% sul nazionale. Dati che riescono comunque a pareggiare con quelli relativi al traffico passeggeri internazionale,  superiore a quello del traffico nazionale relativo allo scalo reggino- E’ di tutta evidenza che era loro intenzione eliminare il segno meno. Obiettivo che forse riusciranno a centrare, tenuto conto che anche Lamezia dispone di un nuovo orario su Linate". "Questi numeri – sostiene il Coordinamento di Fratelli d’Italia - lasciano intuire con facilità l’enorme disparità fra i due aeroporti. Eppure il 'Tito Minniti' serve un bacino potenziale che supera i 400.000 utenti, mettendo assieme i possibili viaggiatori di Reggio Calabria e Messina, con le loro rispettive province. Come mai Lamezia attrae così tanti viaggiatori e Reggio Calabria no? Semplice, prima di tutto a Lamezia ci sono i voli internazionali, confrontando le tariffe non si rilevano disparità significative, le rotte quindi sono molteplici, il management è aggressivo e competente, l’utenza ha una diversificazione migliore circa la scelta dei voli. Fratelli d’Italia-alleanza nazionale vuole offrire alla riflessione collettiva una proposta: per soddisfare l’utenza di Messina serve soltanto l’istituzione di un trasporto agevole, nave e pullman, compatibile con gli orari dei voli; per il ‘Tito Minniti’ è indispensabile non continuare ad affidarsi ad un management e ad un CdA composti da personaggi, avvocato o addirittura farmacisti, che nulla hanno a che vedere con il rilancio dello scalo e che non fanno altro che riportare quello che discutono nelle varie riunioni solo per portarsi a casa un ulteriore profitto. In realtà l’aeroporto reggino necessita dell’impegno di  uomini e donne che abbiano capacità di programmazione aeroportuale, di manager commerciali ed esperti di marketing che sappiano rendere appetibile lo scalo ad altri vettori per altre rotte, con la possibilità di godere di tariffe vantaggiose per l’utenza. Professionisti che abbiano a cuore l’ottica della  Città Metropolitana, la cui imminente nascita  renderà ancora più importante lo scalo". "L’aeroporto 'Tito Minniti' – secondo il Coordinamento Reggio Calabria Città Metropolitana di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale - non ha bisogno di ricette da farmacia, ma di una autentica strategia di mercato". 

 

Aeroporto di Reggio, l'appello di Oreste Romeo dopo gli ultimi sviluppi: "Fermateli"

"Si sbaglierebbe grossolanamente - sostiene l'avvocato Oreste Romeo - chi fosse convinto che a Reggio Calabria il peggio possa avere fine. Chi scrive pensava di averle viste ormai tutte, soprattutto dopo che un giovane figlio d'arte, recentemente occupatosi di droghe leggere in una commissione consiliare, ha reso manifesto un delirio alquanto precoce che narra di una Reggio dotata di servizi moderni ed efficienti al punto da farne un vanto per tutta l'Italia". Il riferimento è a quanto affermato da Antonino Castorina, capogruppo del Partito Democratico in seno al Consiglio Comunale all'indomani de "La Spallata", la manifestazione che sabato pomeriggio ha portato in piazza centinaia di persone desiderose di manifestare contro l'operato dell'amministrazione Falcomatà. "Infatti, a distanza di nemmeno quarantotto ore da quelle esilaranti esternazioni, la stampa odierna - rimarca Romeo - dá conto di un'altra pagina discutibile scritta dalla vecchia dirigenza SOGAS, la quale si sarebbe spinta, con il voto favorevole dei tre componenti il C.d.A. dimissionari, ad assumere atti eccedenti l'ordinaria amministrazione, in qualche caso addirittura su questioni nemmeno portate all'ordine del giorno. Per effetto di questo singolare iter procedimentale, trentuno dipendenti della società di gestione dello scalo reggino sono stati mandati in mobilità, ritrovandosi spalancato il portone della disoccupazione. Ma, per trentuno famiglie in preda al dramma, ce ne sono ventidue che il redivivo C.d.A. dominato dai tre componenti dimissionari premia a dispetto di ogni evidenza, assumendoli con un atto incompatibile con il vigente regime di prorogatio. Non si comprende quali forti ed irrinunciabili motivazioni abbiano indotto i consiglieri dimissionari SOGAS a sfidare le leggi della fisica applicata al diritto, cioè a porsi al di lá del regime di prorogatio che è in atto dal tardo pomeriggio del 5 ottobre scorso a seguito della formalizzazione delle loro dimissioni. E non finisce qui! Lo stesso organo societario, tramite quei tre componenti, decide, addirittura, di autorizzare la sottoscrizione del contratto di handling con Aviapartner, con definitiva pace dell’ansia di equidistanza che aveva portato l’ex Presidente Porcino ad astenersi solo pochi giorni addietro sulla identica questione. In questo contesto, che fa rabbrividire e pensare a tutto, tace il Presidente della Provincia, mentre il suo Assessore alla Legalità si intrattiene amenamente con il Sindaco Falcomatà affrontando tematiche totalmente avulse dalla pressante ed urgente necessità di apprestare la più efficace tutela al lavoro dei dipendenti aeroportuali ed allo stesso Aeroporto". "È un silenzio imbarazzante - a giudizio dell'avvocato Oreste Romeo - che rende quanto mai pertinente il richiamo a Seneca operato lo scorso sabato in piazza da Alessandra Bordini: se è vero che il timore ha sempre più argomenti, chi ama Reggio non può che scegliere la speranza. E la speranza oggi si traduce in un appello disperato: fermateli!

 

Caso Sogas, Oreste Romeo stronca Raffa: "Il suo comportamento è gravissimo"

"È gravissimo - afferma in una nota Oreste Romeo in merito alla difficile situazione in cui versa la Sogas - che ancora il Presidente Raffa non abbia ripristinato efficienza ed operatività degli organi SOGAS, dopo che, finalmente, i precedenti hanno avvertito ieri pomeriggio la decenza ed il buon gusto di farsi da parte, così arrendendosi ad una precisa esigenza impadronitasi della comunità provinciale reggina in termini di assoluta indifferibilità. Ma sarebbe ancor più grave se il Presidente Raffa, vero artefice del disastro dell'Aeroporto dello Stretto, continuasse, come suggerisce il locale idioma, a ‘nnacare il pecoro, visto che il regime di prorogatio, instauratosi a seguito delle dimissioni di ieri pomeriggio, mantiene i soggetti dimissionari ancora in carica, seppur per l'ordinaria amministrazione .... ed il mondo intero sa bene che la situazione attuale non ha proprio nulla di ordinario, soprattutto a fronte del drastico e perentorio sbarramento del C.d.A. dell’ ENAC del 23 settembre 2015". "Di portata irreversibilmente tragica -secondo Romeo - sarebbero, quindi, eventuali scelte operate dal socio di maggioranza della SOGAS, ossia la Provincia di Reggio Calabria, lì dove le stesse fossero ispirate da quei “criteri” che hanno generato una crisi senza precedenti. Ed a tale riguardo si rivela angosciante che l'agonia vissuta da una infrastruttura vitale del territorio metropolitano reggino abbia sin qui registrato il persistente, omertoso silenzio dei consiglieri provinciali tutti, di maggioranza e di opposizione, quasi essi fossero accomunati, secondo la pubblica opinione, da un inquietante trasversalismo alla rovescia". "Ed è sempre la pubblica opinione ad amaramente prendere atto - conclude Romeo - che tutto ciò è quello che si merita una comunità priva di reale ed effettiva rappresentanza istituzionale a qualsiasi livello, a partire dal Comune, ivi compresi gli anestetizzati Sindaci del perimetro metropolitano, passando per la Regione, prima di giungere al parlamento dei nominati ed al governo della Nazione targato PD. Ma è vero anche che il sentire popolare è ad un passo dall'indignazione che suscita l'amarissima presa d’atto di ritrovarsi in balia dei soliti gattopardi che si sentono il sale di questa terra martoriata che vede in una parte dei suoi stessi figli i più agguerriti nemici".

 

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