Omicidio Soumalya Sacko, i carabinieri cercano l'arma del delitto

I carabinieri della Compagnia di Tropea e dello Squadrone eliportato Cacciatori di Calabria hanno effettuato numerose perquisizioni e rastrellamenti nelle aree limitrofe al luogo in cui, lo scorso giugno, è stato ucciso Soumalya Sacko.

Obiettivo dei militari è il ritrovamento dell’ultimo tassello investigativo, ovvero l’arma del delitto.

In particolare, gli investigatori hanno cercato il fucile da caccia, che sarebbe stato utilizzato da Antonio Pontoriero per esplodere i colpi che hanno raggiunto il giovane maliano.

Omicidio Soumalya Sacko, fermato l'uomo indagato

Nella prima mattinata di oggi i carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia hanno eseguito un fermo d'indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, nei confronti di Antonio Pontoriero, di 43 anni.

L'uomo è accusato dell'omicidio di Soumalya Sacko, il 29enne maliano, ucciso il 2 giugno scorso a San Calogero, nel Vibonese (Per leggere la notizia clicca qui).

Oltre che per la morte del migrante, Pontoriero è accusato di porto e detenzione illegale d'arma.

 

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