Lavoratore in nero in un'azienda agricola del Vibonese, sanzionato il titolare

Intervenuti in seguito alla segnalazione per la protesta inscenata da una di una decina di lavoratori impegnati nella coltivazione della cipolla di Tropea in un'azienda agricola di Ricadi, i carabinieri della Stazione di Spilinga hanno individuato un lavoratore in nero.

In particolare, dopo aver constatato che la mobilitazione dei lavoratori era stata determinata dall’inadeguatezza delle retribuzioni, gli uomini dell'Arma hanno chiesto l'intervento dei colleghi del Nucleo ispettorato del lavoro di Vibo Valentia.

Dopo aver scoperto la presenza di un operaio senza regolare contratto di lavoro, i carabinieri hanno elevato una sanzione amministrativa a carico del titolare dell'azienda.

 

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'Ndrangheta: omicidio e tentato omicidio nel Vibonese, 4 arresti

Al termine di complesse indagini, svolte dalle Squadre mobili di Vibo Valentia e Catanzaro e dal Servizio centrale operativo di Roma, coordinate dalla Procura Distrettuale antimafia di Catanzaro, gli uomini della polizia di Stato hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 4 persone ritenute responsabili del tentato omicidio di Francesco Mancuso e dell’omicidio di Raffaele Fiamingo, avvenuto a Spilinga nel luglio 2003, e considerati al vertice della ‘ndrangheta vibonese.

All'operazione, denominata "Errore fatale", hanno preso parte una cinquantina di poliziotti.

Gli arresti e le perquisizioni sono stati eseguiti a Vibo Valentia, Milano e Prato.

Le attività d’indagine, supportate anche da dichiarazioni rese da collaboratori di giustizia, hanno permesso di accertare che l’omicidio era maturato per contrasti insorti nella gestione delle attività criminali tra i componenti della famiglia Mancuso - in particolare la fazione capeggiata da Ciccio Mancuso, alias Tabacco e quella guidata da Cosmo Mancuso, alias Michele.

I dettagli dell’inchiesta verranno forniti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11 presso la questura di Vibo Valentia alla presenza del Procuratore capo di Catanzaro. Nicola Gratteri e dei vertici investigativi.

Quattro cuccioli di cane soccorsi nel Vibonese

Durante un normale servizio di controllo, in località “Calati“ del comune di Spilinga, nel percorrere la Strada provinciale 24 Vibo Valentia – Joppolo, nel pieno di una curva, i carabinieri forestale si sono imbattuti in quattro cuccioli di cane di razza meticcia, di colore marroncino, privi di microchip, dell’età apparente di circa due mesi.

Gli animali, palesemente abbandonati, ma in discreto stato di salute, sono stati soccorsi ed affidati al sindaco, che ne ha disposto il ricovero presso il canile convenzionato con l’ente.

 

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Reflui zootecnici scaricati in un fiume, una denuncia nel Vibonese

Nel corso di un controllo, i carabinieri forestale della Stazione di Spilinga hanno sottoposto a sequestro una platea adibita a stoccaggio di reflui zootecnici, un pozzetto contenente reflui liquidi ed una condotta artificiale abusiva di 30 metri, in località “Marrana” del comune di Spilinga (VV), in zona sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale.

In particolare, durante un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione di illeciti ambientali, effettuato unitamente ai colleghi del Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di Vibo Valentia e con il supporto di un elicottero dell’8^ Elinucleo di stanza a Vibo Valentia, i militari hanno accertato l'abbandono, con contestuale sversamento di reflui costituiti da effluenti di allevamento zootecnico, attraverso una tubazione in pvc ed un pozzetto, all’interno del “Fosso dello Schiavo”, affluente della “Fiumara Ruffa”, sito di interesse comunitario che sfocia, a valle, nel mar Tirreno, nella località turistica “Torre Ruffa” del comprensorio di Capo Vaticano.

Il proprietario dell’azienda agricola-zootecnica, P. G. di Spilinga, è stato deferito, in stato di libertà all'autorità giudiziaria per diversi illeciti inerenti la normativa ambientale e paesaggistica.

Tra i reati contestati: lo scarico di reflui costituiti da effluenti di allevamento zootecnico in assenza di autorizzazione, deturpamento di bellezze naturali, getto pericoloso di cose in zone sottoposte a vincolo paesaggistico ambientale.

 

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Reflui zootecnici sversati in una fiumara, allevatore denunciato nel Vibonese

Durante un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione di illeciti ambientali, i carabinieri forestale della Stazione di Spilinga (Vv) e gli uomini del Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di Vibo Valentia, con il supporto di un elicottero dell’8^ Elinucleo, hanno accertato, in località Mandaroni di Spilinga, lo scarico di reflui provenienti da un allevamento, realizzato tramite una condotta artificiale a cielo aperto.

Durante la verifica sarebbe emerso che la condotta confluiva nel fosso demaniale “Pietragrande”, a sua volta, affluente della fiumara della Ruffa, Sito di interesse comunitario, che sfocia nel mar Tirreno, nel comprensorio di Capo Vaticano.

Il proprietario dell’azienda zootecnica, P. A. di Spilinga, è stato deferito, in stato di libertà, per diversi illeciti inerenti la normativa ambientale e paesaggistica.

I militari hanno, inoltre, sequestrato una platea contenente circa 290 mc di reflui zootecnici, una vasca con circa 30 mc di reflui liquidi ed una condotta artificiale abusiva, della lunghezza di un centinaio di metri, per mezzo della quale i reflui confluivano, al termine del percorso, nel mar Tirreno.

Tra i reati contestati: lo scarico di reflui costituiti da effluenti di allevamento zootecnico in assenza di autorizzazione, deturpazione di bellezze naturali e getto pericoloso di cose in zone sottoposte a vincolo paesaggistico ambientale.

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I vigili del fuoco mettono in salvo un cane intrappolato su uno sperone di roccia nel Vibonese

Un cane pastore tedesco intrappolato su uno sperone di roccia, è stato messo in salvo questa mattina, dai vigili del fuoco del Comando provinciale di Vibo Valentia.

L'animale era caduto da una scarpata alta 25 metri, in località "Fiume" del Comune di Spilinga.

Ricevuta la segnalazione da un passante che aveva avvistato il cane, i vigili del fuoco sono intervenuti sul posto con una squadra ed il supporto del nucleo Saf (Speleo alpino fluviale).
 
Dopo aver risalito con una scala la scarpata alta una decina di metri, i vigili del fuoco hanno raggiunto e tranquillizzato il pastore tedesco, che è stato portato in salvo grazie ad una teleferica.
 
Il cane, in buone condizioni, in attesa che il proprietario, al momento non noto, lo rivendichi, è stato preso in consegna dal passante che lo ha avvistato.
 

 

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Tagliano querce secolari, un arresto e due denunce nel Vibonese

Un arresto e due denunce per furto aggravato in concorso. Questo l'esito di un controllo del territorio effettuato dai carabinieri della Stazione di Spilinga, nelle campagne di Ricadi.

Durante l'attività, i militari hanno sorpreso i tre, intenti ad abbattere alcune querce secolari di elevato valore commerciale e paesaggistico, in un terreno privato.

Quando gli uomini dell'Arma sono giunti sul posto, erano già stati caricati su un rimorchio, oltre 50 quintali di legna.

I carabinieri hanno, quindi, tratto in arresto Antonio Paparatto, 48enne, di Ricadi.

Contestualmente, "in considerazione del ruolo marginale ricoperto nell’azione delittuosa", sono stati deferiti in stato di libertà G. e M. C., padre e figlio, rispettivamente di 68 e 35 anni.  

Dopo l'arresto, Paparatto è stato posto ai domiciliari, in attesa della celebrazione del rito direttissimo.

 

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Carrozzeria abusiva scoperta nel Vibonese, denunciato il titolare

I finanzieri della Tenenza di Tropea hanno scoperto, a Spilinga (VV), una carrozzeria priva della necessaria autorizzazione amministrativa.

Per tale motivo, le attrezzature presenti nell'attività, ovvero un ponte sollevatore, compressori, attrezzi meccanici vari e materiale per la verniciatura degli automezzi, sono state sottoposte a sequestro.

Il titolare della carrozzeria, peraltro inadempiente agli obblighi di presentazione della dichiarazione dei redditi, è stato denunciato per gravi violazioni alle normative a tutela dell’ambiente.

Nell’area antistante l’attività, infatti, in piena zona abitata, i militari hanno rinvenuto scarti di lavorazione, autoveicoli fuori uso e materiale ferroso di vario genere, per un totale complessivo di circa 5 tonnellate; il tutto ammassato in un’area di appena 200 metri quadrati.

 

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