Fucile e munizioni in un terreno, indagano i carabinieri

I carabinieri della Stazione di Sant’Ilario dello Jonio e dello Squadrone eliportato Cacciatori “Calabria”, nel corso di un rastrellamento in località “Antoniello”  di Ciminà, hanno rivenuto in un terreno demaniale, occultato tra la fitta vegetazione, un fucile artigianale privo di matricola, con oltre 170 cartucce di vario calibro a pallini e 30 cartucce a palla unica.

Dopo aver sequestrato il  materiale rinvenuto, che sarà sottoposto agli accertamenti tecnici del caso, i militari hanno avviato  le indagini per cercare di dare un volto al responsabile dell’occultamento.

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Filandari,controlli a tappeto: rinvenute altre munizioni nascoste in un antico acquedotto

Prosegue il controllo del territorio da parte dei Carabinieri dellla Compagnia di Vibo Valentia e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria

Nel corso della mattinata odierna, i militari hanno setacciato le frazioni Pizzinni ed Arzona, di Filandari.

Durante un rastrellamento effettuato in un'area difficile da percorrere, sono state rinvenute munizioni occultate in un antico acquedotto.

Ad attirare l’attenzione degli uomini dell'Arma è stata la fitta vegetazione davanti ad una porta in ferro.

Dopo aver asportato la parte superiore della porta, i carabinieri hanno trovato una serie di cunicoli di un antico acquedotto nei quali, sono state rinvenute munizioni calibro 12, occultate in una sacca di tela. 

 

 

 

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Scoperta una vasta pinatagione di marijuana, arrestato il presunto proprietario

 

Nel pomeriggio del 30 giugno 2017, a Cittanova (RC), in Contrada Bevacqua, i Carabinieri della locale Stazione, dell’Aliquota Operativa e dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori di Calabria, a seguito di un servizio straordinario di controllo del territorio, disposto dal Comando Compagnia Carabinieri di Taurianova diretta dal Capitano Marco Barone, hanno tratto in arresto in flagranza del reato di coltivazione di sostanze stupefacenti N. D., 55enne, del luogo, già noto alle forze dell’ordine.

Nel corso di una perquisizione domiciliare estesa ad un terreno nella disponibilità dell’uomo e adiacente alla sua abitazione, sono state rinvenute 160 piante di canapa indiana dell’altezza di circa 35 centimetri ciascuna, il tutto corredato di un apposito impianto di irrigazione.

Il materiale è stato sequestrato, mentre le piante rinvenute, previa campionatura, sono state distrutte.

Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato associato presso il proprio domicilio, come disposto dalla competente Autorità giudiziaria.

 

 

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Scoperta una maxi piantagione (VIDEO)

Nella giornata di giovedì 15 giugno u.s., ad Anoia(RC), in località Contrada Precurato - Cerasare, i Carabinieri della Stazione di Melicucco, alle dipendenze della Compagnia di Gioia Tauro, in collaborazione con lo Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” di Vibo Valentia, nel corso di un mirato servizio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in materia di sostanze stupefacenti, rinvenivano una vasta piantagione di marijuana, all’interno di un terreno di proprietà privata, composta da circa 2500 piante di canapa indiana del tipo olandese nana dell’ altezza media di 1,50 mt,  in pieno stato vegetativo, disposte su 3 terrazzamenti, ognuno dei quali largo mediamente  1,40 mt circa.

Le piante, il cui peso complessivo è stato stimato in circa 1500 kg, avrebbero fruttato sul mercato della droga illeciti profitti sino ad un importo superiore ad 200 mila euro.

La sostanza stupefacente, previa campionatura, è stata distrutta sul posto, mentre i campioni prelevati e sequestrati saranno trasmessi al RIS di Messina per le analisi tossicologiche.

Il rinvenimento di ieri è già il secondo operato dai militari della Compagnia di Gioia Tauro nel corso dell’anno: infatti, solo due settimane addietro, a Gioia Tauro, in località Bosco Sovereto, era stata rinvenuta una maxi piantagione di circa 15000 piante, disposte all’interno di tre serre, che aveva portato all’arresto in flagranza di reato di un incensurato di Rosarno.

 

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Rinvenuta piantagione di Marijuana di oltre 4500 piante oltre a numerose armi da fuoco (VIDEO)

 

Continuano i servizi di controllo straordinario del territorio disposti dal Comando Gruppo Carabinieri di Locri, effettuati attraverso le compagnie di Bianco, Locri e Roccella Jonica, finalizzati alla repressione dei reati attinenti le armi e gli stupefacenti.

In tale ambito i Carabinieri hanno eseguito controlli, perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di pregiudicati, alcuni anche inseriti nelle locali cosche di ‘ndrangheta, nonché rastrellamenti, eseguiti pure in orari serali e alle prime luci del giorno. Le zone maggiormente attenzionate, in questo caso, sono state quelle aspromontane e pre-aspromontane dei comuni ricadenti nella c.d. Vallata del Bonamico.

Nell’ambito di tali attività, tra i comuni di San Luca e Bovalino, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Bianco e della Stazione di Bovalino, unitamente ai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Vibo Valentia, hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro una vasta piantagione costituita da oltre 4.500 piante di cannabis indica, dall’altezza variabile tra un metro ad un metro e mezzo.

La piantagione - ben occultata all’interno della fitta vegetazione in Località Mortella di Bovalino e a ridosso del centro abitato – era dotata di un impianto di irrigazione “a goccia”, che consentiva il costante apporto di acqua alle piante, ormai rigogliose e pronte per essere tagliate, per poi essere essiccate per la produzione di marijuana.

Nella circostanza, i militari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, hanno provveduto all’estirpazione e alla distruzione della coltivazione, non prima di aver proceduto alla campionatura di alcuni arbusti per le successive analisi di laboratorio, che permetteranno di stabilire con maggior certezza la qualità del prodotto, che, da una prima stima, avrebbe fruttato, una volta immessa sul mercato, oltre 500.000 €uro.

Nell’ambito della stessa attività di rastrellamento e controllo, tra alcuni rovi posti al confine del campo, i Carabinieri hanno rivenuto altresì sei fucili da caccia, di cui tre di fabbricazione artigianale, tutti con matricola punzonata, in ottimo stato di conservazione e perfettamente funzionanti, che sono stati sottoposti a sequestro in attesa dei successivi accertamenti che saranno disposti dalla Procura della Repubblica di Locri.

 

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Armi e droga, in arresto un uomo ed i suoi due figli

Nella mattinata di ieri 16 maggio 2017, a Rizziconi (RC), in Contrada Bosco Selvaggio Olmolongo s.n.c., al termine di un servizio mirato di controllo del territorio disposto dalla Compagnia CC di Gioia Tauro (RC) e finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in materia di armi e sostanze stupefacenti, i Carabinieri della Stazione di Gioia Tauro in stretta sinergia con personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria di Vibo Valentia hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, G. G. (53 anni), ed i figli G. M. (26 anni) e G. G. (21 anni), tutti originari del luogo ed ivi residenti, perché ritenuti responsabili del reato di detenzione illecita di arma comune da sparo clandestina e relativo munizionamento, nonché dei reati di ricettazione e detenzione di sostanze stupefacenti.

In particolare, i militari operanti a seguito di un’accurata e prolungata perquisizione domiciliare effettuata presso l’abitazione degli uomini hanno rinvenuto, abilmente occultati all’interno di alcune pertinenze della loro proprietà e di autovetture a loro intestate, un revolver marca Smith & Wesson 357 magnum con matricola abrasa, una pistola di fabbricazione ceca cal. 6.35 completa di caricatore con 6 cartucce e con matricola abrasa, nonché un totale di kg. 1,3 di marijuana, suddiviso in diverse confezioni.

Al termine delle operazioni di polizia giudiziaria, dati i gravi elementi indizianti a loro carico, i tre soggetti sono stati quindi tratti in arresto e messi a disposizione del P.M. di turno presso la Procura di Palmi che ne ha disposto l’immediata associazione presso la Casa Circondariale di Palmi (RC) in attesa della convalida. Le armi, le munizioni e la sostanza stupefacente sono state sottoposte a sequestro in attesa dell’effettuazione delle successive analisi balistiche e biologiche da parte del R.I.S. di Messina.

 

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I carabinieri trovano un fucile e decine di munizioni in un bosco di Scido

Durante un servizio perlustrativo, i carabinieri dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, unitamente ai colleghi della Stazione di Scido, in provincia di Reggio Calabria hanno rinvenuto in un'area boschiva di località "Campo", un fucile a ripetizione manuale calibro 22, privo di marca e matricola, in buono stato di efficienza. Nello stesso sacco di plastica in cui è stato trovato il fucile, i militari dell'Arma hanno scoperto anche 274 cartucce per pistola calibro 9X21.

L’arma e le munizioni sono stati sottoposti a sequestro. Il fucile verrà inviato presso i laboratori della Benemerita per essere sottoposto agli accertamenti di natura tecnico/balistici finalizzati a capire se sia stato usato per commettere azioni delittuose.

Vasta operazione anticrimine della Guardia di Finanza e dei Carabinieri

Una vasta operazione anticrimine è stata eseguita alle prime luci dell’alba, nei confronti di un gruppo di persone operanti in provincia di Reggio Calabria e ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, usura ed esercizio abusivo del credito, con l’aggravante del metodo mafioso. L'operazione, condotta congiuntamente, dai finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e dello SCICO di Roma e dai carabinieri del ROS, del Comando provinciale di Reggio Calabria e dello Squadrone eliportato “Cacciatori di Calabria”, ha interessato il territorio della locride ed in particolre i comuni di Siderno, Gioiosa Jonica e Marina di Gioiosa Jonica. Nel corso dell'attività, che ha impegnato oltre 400 uomini delle forze dell'ordine, sono stati eseguiti, un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica – D.D.A. di Reggio Calabria a carico di 34 persone, alcune delle quali affiliate alla locale della ‘ndrangheta di Gioiosa Ionica (RC), numerose perquisizioni e sequestri patrimoniali per un valore di diverse migliaia di euro. I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa fissata per le ore 11 presso la Procura della Repubblica di Reggio Calabria.

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