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Catanzaro, Chirillo su Striscia: “Difficile svegliare chi finge di dormire”

"Non c'è niente di più difficile: svegliare qualcuno che finge di dormire”.

Citando una nota frase dell'attivista sudafricano Desmond Tutu, il presidente di Confesercenti Catanzaro, Francesco Chirillo, commenta lo scalpore suscitato dal servizio televisivo di “Striscia la Notizia” sulle condizioni di degrado di viale Isonzo. 

“La nostra città oggi prova vergogna per quelle immagini? Eppure si tratta di situazioni ben note a tutti e non certo da ieri sera - sottolinea Chirillo. - La vera stranezza, il vero scandalo è la mancanza di interventi e soluzioni da parte della nostra classe politica. Quel servizio ha svelato non uno ma decenni di abbandono, nel silenzio colpevole di chi, una volta eletto, ha preferito girarsi dall'altra parte e nascondere la polvere sotto il tappeto”.

“Qualcuno, per anni, ha fatto finta di dormire - è l'affondo di Francesco Chirillo. - E adesso fa finta di svegliarsi. Ma è tempo che le responsabilità emergano e che qualcuno se ne faccia carico in prima persona”. “Il dramma vero - prosegue - è che qui gli imprenditori lottano strenuamente e con coraggio contro la crisi, i cittadini perbene si impegnano per migliorare anche da un punto di vista turistico e culturale la città, le forze dell'ordine difendono e proteggono con sforzi enormi (senza mezzi adeguati e senza supporto legislativo) la collettività, mentre dall'altro lato registriamo la distanza siderale della politica su tutti questi temi”.

“Una evidenza-assenza dalle conseguenze devastanti” secondo il presidente di Confesercenti Catanzaro che, concludendo la sua nota, invita tutte le parti in causa, “incluse forze sociali, politiche, culturali, associazioni e imprese a un salutare bagno di autocritica e a un rinnovato gioco di squadra che fissi priorità, obiettivi e strategie concrete”.

“Non più per noi, vista la grave condizione ereditata, ma almeno per i nostri figli” è la considerazione finale di Chirillo.

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Unical, il 15 marzo ci sarà Luca Abete di Striscia la Notizia

Il 15 marzo l’inviato di Striscia la Notizia, Luca Abete, tornerà a Cosenza e precisamente all’università della Calabria per portare un messaggio di incoraggiamento ed entusiasmo, oltre che, ancora una volta, proporre un impegno sul piano della solidarietà. Un appuntamento possibile grazie alla tenacia del Settore Creatività per il Campus, formato dal Team degli studenti di UniCal Creativa, all’impegno della Delegata per la Creatività Carmen Argondizzo, e dei collaboratori PTA Gabriella Riso-Alimena, Franco Dattilo.

Non è la prima volta che l’università di Arcavacata viene scelta, unica tappa nella nostra regione, per ospitare un incontro del tour che anima, ormai da quattro anni, rinomati ambienti accademici in tutta Italia. Una scelta che ricade sull’Ateneo Rendese grazie al successo degli incontri precedenti, all’attenzione verso la creatività degli iscritti – varie le formule utilizzate per rendere il Campus più a misura di studente, ad esempio è stata data loro l’opportunità di creare dei murales o, ancora, le varie edizioni della “chiamata alle arti”, iniziativa che ha entusiasmato l’inviato di Striscia, tanto da essere condivisa da egli stesso sui suoi profili social.

Luca Abete è stato accolto la prima volta in Aula Magna, la seconda nel Piccolo Teatro e stavolta avrà modo di immergersi completamente nel cuore del Centro Residenziale, conducendo la sua lezione in Aula Caldora.

Tenere discorsi motivazionali nelle università è già una prassi consolidata oltreoceano, dove all’inizio dell’anno accademico o in occasione della consegna dei diplomi di laurea vengono svolte vere e proprie cerimonie in cui lo speaker di turno lancia il suo messaggio ai giovani. È, invece, un’idea innovativa per il nostro panorama universitario e Luca Abete sta cercando di colmare questo gap. «Integrare il percorso di studi con esperienze di vita positive e reali – ammette Abete – rappresenta un’esperienza formativa importante, in un momento in cui i giovani si imbattono spesso in messaggi poco incoraggianti».

All’iniziativa #NonCiFermaNessuno non manca il fine solidaristico: anche quest’anno i partecipanti avranno l’opportunità di donare pasti ai più bisognosi, grazie alla partnership con il Banco Alimentare® e Penny Market, infatti, gli aderenti alla community contribuiranno a raccogliere migliaia di kit merenda per i bambini.

Grazie all’originalità del format comunicativo e l’importanza del messaggio trasmesso, l’Università di Parma ha conferito un anno fa a Luca Abete il titolo di Professore ad Honorem in “Linguaggio del Giornalismo”. Nel 2016 il tour è arrivato anche in Città del Vaticano dove Luca Abete ha parlato con Papa Francesco a 7000 ragazzi provenienti da ogni parte d’Italia. Il progetto vanta anche un prestigioso riconoscimento istituzionale: la Medaglia del Presidente della Repubblica e il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

L’appuntamento con il #nonCiFermaNessunoTour in Calabria sarà, quindi, il 15 marzo, alle ore 11 presso l’aula Caldora dell’Unical; invitati a partecipare studenti, docenti, personale tecnico e amministrativo e tutti coloro che vogliono seguire una… lezione di ottimismo!

“Striscia la notizia” a Vibo Valentia: il caso delle mura greche

Dovrebbe essere un sito di grandissimo interesse storico e culturale. E, invece, l’area in cui sono poste le mura greche a Vibo Valentia sembra essere un luogo trattato con indifferenza e poca considerazione dagli stessi residenti e dalle Istituzioni.

Ad interessarsi del caso è stata la trasmissione di Canale 5 “Striscia la notizia” che ha rilevato le modalità con cui vengono conservate, i tipi di lavori effettuati, ma anche le incisioni di giovani poco rispettosi che preferiscono “scrivere” i loro nomi sulle mura o utilizzarle come mezzo per scambiarsi messaggi. Ai microfoni dell’inviato Pinuccio sono anche intervenuti il giornalista Giacomo Prestia e, per il comitato appositamente costituito, Francesco Prestia.

Le immagini del Tg satirico, condotto da Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti, e gli interrogativi posti hanno sottolineato l’immaturità di un popolo incapace di valorizzare un patrimonio di inestimabile valore e di avviare un percorso di crescita sociale e culturale ancora prima che economica.

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