Operazione Stop Drugs: annullata la custodia cautelare per Gennaro Scura

Lo scorso 26 ottobre, i carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Catanzaro ed i finanzieri del nucleo di polizia tributaria – Gico di Catanzaro hanno dato esecuzione a 13 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal gip su richiesta della Dda di Catanzaro, nell’ambito di due operazioni antidroga denominate “Stop Drugs” e “Piccoli passi” condotte rispettivamente dai carabinieri e dalla guardia di finanza.

L’attività di indagine coordinata dal procuratore distrettuale di Catanzaro, Nicola Gratteri, dal procuratore aggiunto Vincenzo Luberto e dal sostituto procuratore Saverio Vertuccio, che trae origine da un’altra operazione antimafia avviata nel 2009 dal Ros (operazione “Stop”) si è concentrata sulle attività della cosca Acri-Morfò nel settore degli stupefacenti.

Nel dettaglio, le due operazioni, condotte in sinergia dai due organi di polizia, hanno consentito agli inquirenti di individuare i canali di approvvigionamento della droga e definire le modalità di “smistamento” sul territorio.

A distanza di poco più di due settimane, il Tribunale della libertà di Catanzaro ha accolto le istanze di riesame avanzate dall’avvocato Francesco Nicoletti, difensore di Piero Vallonearanci, e dagli avvocati Francesco Nicoletti e Luca Acciardi, difensori di Gennaro Scura.

Il Tribunale ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Gennaro Scura e modificato la misura cautelare nei confronti di Piero Vallonearanci, entrambi trentunenni rossanesi coinvolti nell’operazione denominata “Stop Drugs”, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e portata a termine lo scorso 26 ottobre dai carabinieri.

Gennaro Scura torna quindi in libertà, seppur con l’obbligo di presentarsi all’autorità giudiziaria al quale è sottoposto nell’ambito di un diverso procedimento. Per quel che riguarda, invece, Piero Vallonearanci, il Tribunale della libertà ha disposto la modifica della misura di custodia cautelare in carcere con l’obbligo di dimora e di presentazione all’autorità giudiziaria.

I carabinieri trovano 30 Kg di marijuana nelle campagne di Curinga

Trenta chilogrammi di marijuana nascosti in un contenitore in plastica custodito all'interno di un casolare abbandonato. È quanto hanno trovato in un fondo agricolo di Curinga, in provincia di Catanzaro, i carabinieri della locale stazione unitamente ai militari del Gruppo operativo speciale di Vibo Valentia ed a quelli del Nucleo radiomobile della Compagnia di Girifalco.

La sostanza stupefacente, il cui valore sul mercato avrebbe superato i duecentomila euro, era stata confezionata e ripartita in 20 sacchetti di cellophane. In seguito al rinvenimento la droga è stata sottoposta a sequesto.

Procedono, invece, le attività condotte da parte degli uomini della Benemerita per cercare di risalire all'identità di chi ha occultato la marijuana

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Una mitraglietta Uzi, tra le armi e la droga trovate dai carabinieri a Lamezia Terme

Due uomini di 29 e 30 anni sono stati arrestati a Lamezia Terme dai carabinieri. L'accusa a carico dei due è di detenzione abusiva di armi e munizionamento, nonchè di ricettazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L'arresto è scattato in seguito ad un controllo nel corso del quale, in un immobile, adibito a studio tecnico da uno degli arrestati, i militari dell'Arma hanno rinvenuto una mitraglietta "Uzi" di fabbricazione israelieana, diverse pistole e più di due chilogrammi di  droga.

Le armi e gli stupefacenti erano stati nascosti in un borsone custodito nel controsoffitto.

La "Uzi" è le pistole saranno sottoposte ad accertamenti balistici per verificare se sono state impiegate per compiere atti delittuosi. La droga, marijuana, cocaina ed eroina, è stata sequestrata.

Una volta assolti tutti gli atti di rito, su disposizione dell'Autorità giudiziaria, i due arrestati sono stati associati alla casa circondariale di Catanzaro.

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Droga: scoperta una piantagione di cannabis, condannati i responsabili

Condanna ad un anno e otto mesi, nonché al pagamento di una multa di duecento euro per due uomini accusati di “Produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope”.

I due hanno patteggiato la pena, dopo essere stati individuati dalla Guardia di finanza come i responsabili di una piantagione di droga scoperta in una zona impervia del comune di Cetraro, in provincia di Cosenza.

Il rinvenimento dell’area in cui era stata avviata la produzione della sostanza stupefacente risale al mese di agosto di quest’anno, quando i finanzieri, dopo aver percorso una serie di ripidi sentieri, facendosi largo tra la fitta vegetazione aprendosi qualche improvvisato varco tra i rovi, hanno scoperto un numero significativo di piante rigogliose ed attentamente curate che venivano irrigate grazie all’impiego di una pompa a motore perfettamente funzionante.

In seguito all’individuazione della cannabis gli uomini delle Fiamme Gialle hanno sequestrato le piante ed il sistema d’irrigazione, dopodiché hanno avviato le indagini che hanno permesso di identificare i produttori.

A mettere i militari sulle tracce dei due responsabili, entrambi di Cetraro, l’attività d’indagine corroborata da una perquisizione nel corso della quale sono stati acquisisti ulteriori importanti fonti di prova.

Al termine delle indagini, gli autori del reato sono stati pertanto denunciati all’Autorità giudiziaria che, ora, ha depositato la sentenza di patteggiamento, condannando i due giovani alla pena di anni uno e mesi otto di reclusione, imponendo, inoltre, il pagamento di una multa di duecento euro.

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Fabrizia: sequestrati 5 Kg di droga, in manette un 33enne di Nardodipace

Proseguono le attività di contrasto alla produzione ed al commercio illeciti di sostanze stupefacenti da parte della Compagnia carabinieri di Serra San Bruno, diretta dal Capitano Mattia Ivano Losciale.

Nella giornata di sabato, infatti, è stato inferto un altro duro colpo alla rete criminale che gestisce il traffico di droga nel serrese. I Carabinieri della Stazione di Fabrizia, guidati dal maresciallo Giuseppe Pelaia, col prezioso aiuto dei militari dello Squadrone eliportato “Cacciatori” di Calabria, hanno arrestato, in flagranza, Rocco Ilario Maiolo, di 33 anni, originario di Nardodipace, con precedenti di polizia, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Nel corso di una mirata perquisizione scaturita da una accurata attività info-investigativa, gli uomini dell’Arma hanno trovato il 33enne in possesso di quasi 5 chilogrammi di marijuana, già pronta allo smercio ed abilmente occultata in due sacchi, nascosti in un casolare, ubicato in località Allaro del comune di Fabrizia, di proprietà ed in uso all'arrestato.

Una volta immessa sul mercato, la sostanza stupefacente avrebbe fruttato circa 45mila euro. Espletate le formalità di rito, l'arrestato è stato tradotto presso la propria abitazione, in regime di arresti domiciliari, come disposto dall’Autorità giudiziaria di Vibo Valentia, in attesa di disposizioni sulla convalida del provvedimento e sul giudizio.    

L'operazione appena compiuta rientra nel piano di contrasto alla produzione ed alla vendita di sostanze stupefacenti messo a punto dalla Compagnia carabinieri di Serra San Bruno. A partire dall'estate, i militari dell'Arma al comando del capitano Losciale hanno: arrestato una persona, segnalato al prefetto cinque assuntori, sequestrasto 5 chilogrammi di sostanza stupefacente ed oltre 450 piante di Cannabis Indica, per un valore, sul mercato illecito, di oltre 65mila euro.

Blitz dei carabinieri nel covo degli spacciatori, arrestato un 49enne

Blitz dei carabinieri nel rudere di un seminterrato ubicato alle spalle dell’ospedale “Giovanni XXIII” di Lamezia Terme. Il posto, da tempo, era il luogo prediletto per spacciatori e consumatori di sostanze stupefacenti. Nel corso dell’operazione, i militari hanno tratto in arresto G. T., un 49enne sorvegliato speciale già noto alle forze dell’ordine . Per l’uomo, sorpreso mentre era intento a cedere alcune dosi di droga, il giudice ha disposto gli arresti domiciliari. Un’altra persone è stata denunciata perché trovata in possesso di un coltello di genere vietato, mentre altri soggetti sono stati segnalati come assuntori di sostanze stupefacenti.

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Trovato in possesso di 20 grammi di cocaina e 14 mila euro, arrestato 39enne

Un 39enne di San Benedetto Ullano, in provincia di Cosenza, è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso di una perquisizione a casa dell'uomo, i militari hanno trovato venti grammi di cocaina 1 grammo di hashish, 14 mila euro in contanti materiale per il confezionamento ed un bilancino di precisione. Un volta ssolte le formalità di rito, l'uomo è stato posto agli arresti domiciliari.

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Tropea: 21enne arrestato per droga

Un 21enne, F.G, residente a Tropea è stato arrestato con l'accusa di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. L'arresto è stato eseguito, nella mattinata odierna, da personale della Squadra mobile e del posto fisso di Polizia di Trope al termine di una perquisizione domiciliare. La prima perquisizione, effettuata presso l'abitazione del giovane, ha dato esito negativo. Gli agenti hanno, infatti, trovato un bilancino di precisione e 18,2 grammi di cocaina, già suddivisa in dosi, nel garage. Espletate le formalita di rito il 21enne  è stato riaccompagnato presso la sua abitazione dove dovrà rimanere a disposizione dell'Autorità giudiziaria.

 

 

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