Minaccia di morte la moglie con una pistola clandestina, arrestato

I poliziotti del Commissariato di Taurianova hanno arrestato un uomo trovato in possesso di una pistola clandestina e di munizioni.

All’arresto si è arrivati in seguito alla denuncia della moglie dell’uomo, la quale ha riferito di una lunga serie di episodi di vessazioni e maltrattamenti in famiglia.

L’ultimo episodio ha convinto la donna a denunciare il marito che, dopo averla raggiunta sul lungomare di Gioia Tauro, le avrebbe intimato di rientrare a casa, minacciandola di morte, mostrandole una pistola.

La discussione è continuata tra le mura domestiche, alla presenza dei figli minori, pertanto la donna, impaurita per quanto stava accadendo e preoccupata per la sua incolumità, ha chiesto l’intervento della polizia.

Giunti sul posto, gli agenti hanno bloccato l’uomo mentre si allontanava dall’abitazione e rinvenuto l’arma clandestina detenuta illegalmente.

L’attività è proseguita in un fondo agricolo di proprietà dell’arrestato dove, a seguito di perquisizione, all’interno di un casolare, è stato rinvenuto del munizionamento clandestino.

L’arrestato, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato associato presso la casa circondariale di Palmi.

Carrozzeria abusiva e lavoratori in nero, scatta il sequestro

Nell’ambito delle attività previste dal piano d’azione nazionale e transnazionale “focus ‘ndrangheta”, gli uomini del Commissariato di Taurianova (Rc) hanno individuando un’autocarrozzeria abusiva.

In particolare, gli agenti della Sezione volanti hanno eseguito un sopralluogo in un locale di grandi dimensioni al cui interno erano presenti autovetture e camion in riparazione. Dopo aver identificato diversi operai tutti risultati non registrati, privi di contratto e garanzie assicurative e previdenziali, i poliziotti hanno controllato il retro dell’officina, dove hanno rinvenuto materiale di risulta smaltito illegalmente.

Inoltre, dagli accertamenti è emersa anche la mancata comunicazione della Segnalazione certificata inizio attività (Scia) al Comune.

Pertanto, il titolare dell’attività è stato denunciato per i reati di esercizio abusivo della professione, attività di gestione di rifiuti non autorizzati e senza autorizzazioni alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti. Inoltre, a carico dell’uomo  -  cui sono state inflitte anche sanzioni amministrative  - sono state avviate verifiche di natura fiscale relativamente alla violazione sulle norme del lavoro, evasione fiscale, Iva e imposte dirette.

Infine, il locale e l’attrezzatura contenuta al suo interno sono stati sottoposti a sequestro.

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Arma clandestina in un fondo agricolo, un arresto

Nei giorni scorsi, nell’ambito di mirati servizi di controllo del territorio volti alla repressione e prevenzione dei reati, gli agenti delle volanti del Commissariato di Taurianova hanno arrestato un uomo in flagranza dei reati di detenzione abusiva di arma da fuoco clandestina e relativo munizionamento.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, hanno portato al rinvenimento di una pistola, completa di munizionamento e silenziatore, in un fondo agricolo di proprietà dell’indagato.

I poliziotti, dopo aver sequestrato quanto rinvenuto, hanno ritirato le armi regolarmente detenute dall’uomo.

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Produzione e detenzione di droga, un arresto

I poliziotti del Commissariato di Taurianova hanno arrestato un uomo del luogo, nella flagranza del reato di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

In particolare, l’arresto è scattato in seguito ad una perquisizione a casa dell’indagato, dove sono stati rinvenuti: 77 grammi di hashish, 2 grammi di marijuana e 13 piantine di cannabis sativa.

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Imprenditore agricolo scomparso, fermata anche la moglie

Dopo tre mesi di indagini una prima svolta per la scomparsa di Agostino Ascone, l’imprenditore agricolo che nel tardo pomeriggio del 27 dicembre 2021 era scomparso,    senza fare ritorno alla sua abitazione della frazione Amato di Taurianova.

Questa mattina, i carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro hanno dato esecuzione ad un provvedimento di «fermo di indiziato di delitto» emesso dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, a carico di Ilaria Sturiale, moglie della persona scomparsa, di Salvatore Antonio Figliuzzi, legato alla donna  e di Giuseppe Trapasso, ritenuto complice dei due. 

Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia reggina, sono state effettuate dai militari del Nucleo investigativo di Gioia Tauro, con il supporto dei carabinieri della Compagnia di Taurianova e con l’intervento del personale del Reparto investigazioni scientifiche di Messina e del Reparto anticrimine di Reggio Calabria.

Attraverso una serie di approfondimenti investigativi, anche di natura tecnico-scientifica,  gli uomini dell’Arma sono riusciti a ricostruire gli ultimi movimenti della vittima prima della sua scomparsa ed a individuare i soggetti che, allo stato degli atti, sono ritenuti  responsabili della morte e dell’occultamento del cadavere.

Per gli investigatori il delitto sarebbe maturato in un ambiente condizionato dal codice comportamentale della ‘ndrangheta, caratterizzato dal regime di omertà e dalla forza di intimidazione che i diretti interessati sono consapevoli di esercitare.

Ispezioni sui cantieri: denunce e sequestri

I carabinieri di Taurianova (Rc), del Nucleo ispettorato del lavoro di Reggio Calabria e della Stazione forestale di Cittanova, hanno effettuato una serie di controlli volti a verificare il rispetto delle normative in tema di rischio per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro.

In particolare, a Taurianova, sono stati denunciati i titolari di tre imprese edili e il gestore di un’officina meccanica che, sulla base delle attuali risultanze, non avrebbero adempiuto agli obblighi di sorveglianza sanitaria spettanti al datore di lavoro, esponendo in tal modo i dipendenti a rischi per la loro sicurezza, non rendendo edotti gli operai in materia di prevenzione rischi.

A San Giorgio Morgeto e Cittanova, invece, gli uomini dell’Arma hanno denunciato i proprietari di due manufatti che, dagli accertamenti finora esperiti, risulterebbero abusivi e, pertanto sottoposti a sequestro penale.

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Controlli dei carabinieri, arresti e denunce nel Reggino

I carabinieri della Compagnia di Taurianova (Rc), nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, effettuati in coordinamento con le Stazioni dipendenti, hanno arrestato due persone, accusate, rispettivamente, di furto e attestazione di false generalità.

In particolare, il primo dei due, è stato sorpreso a rubare legname nel terreno di un'anziana signora. Il secondo, invece, nel corso di un controllo alla circolazione stradale, invitato dai militari ad esibire i documenti di riconoscimento, avrebbe fornito false generalità.

Inoltre, negli ultimi giorni, gli uomini dell'Arma hanno denunciato a vario titolo cinque persone.

In particolare, a San Giorgio Morgeto sono stati deferiti per abusivismo edilizio marito e moglie, accusati di aver realizzato un manufatto senza autorizzazione.

A Taurianova, invece, una persona già sottoposta agli arresti domiciliari è stata denunciata perché trovata in possesso di 52 grammi di marijuana.

Denuncia anche per una donna di Polistena, nella cui casa è stato rinvenuto un fucile mai denunciato, appartenuto al defunto marito.

I carabinieri hanno infine denunciato una giovane di Giffone, accusata d’inosservanza dell'obbligo d'istruzione elementare dei minori, per aver omesso, senza giustificato motivo, di far impartire l'istruzione obbligatoria al figlio.

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Calabria: uomo scomparso da oltre un mese, le ricerche si concentrano nelle campagne intorno a Rosarno

Resta ancora avvolta nel mistero la scomparsa di Agostino Ascone, il 36enne della frazione di Amato di Taurianova (Rc), del quale non si hanno più notizie dal 27 dicembre dello scorso anno.

Le ricerche, dirette dall’Arma dei carabinieri e coordinate dalla Prefettura di Reggio Calabria nell’ambito del «Piano provinciale delle persone scomparse», vengono effettuate con il supporto dei vigili del fuoco e della protezione civile oltre che, naturalmente, con il concorso delle altre forze di polizia.

Dopo i primi rastrellamenti effettuati nelle zone frequentate abitualmente dall'uomo, da qualche giorno, le operazioni si sono spostate su Rosarno ed in particolar modo nelle campagne che costeggiano il torrente Mesima. Lungo il corso fluviale sono state impiegate delle squadre di sommozzatori che hanno battuto la zona in maniera minuziosa, avvalendosi, per la visione aerea del corso d’acqua, di operatori addetti al pilotaggio dei droni.

Le operazioni condotte  dimostrano come l’interesse degli apparati dello Stato sulla scomparsa di Agostino Ascone rimane assolutamente alto: uno sforzo orientato essenzialmente a rintracciare il 36enne, ma anche alla ricerca di tutti gli elementi che possano contribuire a chiarire quanto accaduto.

 

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