Allevatore vibonese sfugge ad un agguato

Un allevatore di 32 anni originario della frazione Presinaci di Rombiolo, in provincia di Vibo Valentia è scampato ad un agguato compiuto da ignoti a colpi di pistola.

 L'uomo, già noto alle forze dell'ordine, è stato bersagliato da uno o più sconosciuti che, a bordo di un furgone, gli si sono accostati mentre si trovava a bordo della sua autovettura.

 L'allevatore è rimasto miracolosamente illeso.

Una volta sfuggito ai suoi sicari, il 32enne ha denunciato l'accaduto ai carabinieri della locale Stazione che, con il supporto dei colleghi della Compagnia di Tropea, hanno avviato le indagini per cercare di fare luce sull'accaduto.

 

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Droga nascosta nel sottotetto, 32enne arrestato nel vibonese

Nella mattinata di ieri (venerdì 2 Dicembre) i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Vibo Valentia e della Stazione di Mileto, nel corso di specifici servizi finalizzati al contrasto del traffico di sostante stupefacenti hanno tratto in arresto per il reato di “detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente” il 32enne Rocco Tavella, residente a Mileto.

In particolare, nel corso dell'attività, nel sottotetto di un fabbricato rurale posto nelle immediate vicinanze dell’abitazione dell'arrestato, i militari dell'arma hanno scoperto 103 grammi di sostanza stupefacente del tipo “hashish”.

I carabinieri del Comando provinciale vibonese stanno intensificando i controlli antidroga su strada. Infatti, nell’ambito di tali servizi, qualche giorno fa, i Carabinieri di Tropea hanno arrestato un trentenne del luogo trovato in possesso di 7  grammi di sostanza stupefacente del tipo “marijuana” e denaro contante probabile provento dell’attività di spaccio.

Questi i risultati sono conseguiti dai militari dell’Arma del Comando provinciale di Vibo Valentia che negli ultimi 3 mesi hanno sequestrato 6,5 chilogrammi di stupefacente ed arrestato 9 persone. In particolare:

1.    i carabinieri della Stazione di Fabrizia hanno tratto in arresto un trentatreenne trovato in possesso di quasi 5 chilogrammi di marijuana che avrebbero fruttato al mercato circa 45.000 euro;

2.    i carabinieri della Stazione di Zungri hanno tratto in arresto due soggetti del posto poiché trovati in possesso di quasi 1 chilogrammo di marijuana e relativa materiale per il confezionamento.

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Ancora un'automobile incendiata nel Vibonese

Un incendio ha parzialmente distrutto un'autovettura nel Vibonese dove, nel 2016, si sono registrati fino ad oggi sessanta casi del genere. Quest'ultimo rogo è stato appiccato in vico dell'Orto, nel cuore di Tropea. I Vigili del Fuoco,  giunti sul luogo, si sono adoperati per spegnere il fuoco che avvolgeva il veicolo. 

Al Tropea festival "La scrittura delle donne...con un'eccezione"

Angelo Calvisi, autore di Adieu mon coeur” si aggiudicato il concorso “Quel libro nel cassetto”, promosso dalla fondazione “Liotti” di Monterosso Calabro. La proclamazione del vincitore è stata fatta nell’ambito del Tropea Festival “Leggere&scrivere”, nel corso di un appuntamento cui hanno preso parte le scrittrici: Maria Concetta Preta, autrice de “L’Ombra di Diana”; Giusy Staropoli Calafati vincitore del premio regionale Rai “La Giara” con “La terra del ritorno”; Daniela Rabia  autrice di “Matilde non aspettare la vita non aspetta” ; Milea Mattia, “Dalla Calabria alle Langhe” e Anna Pascuzzo, “Pari, dispari e donne”. L’eccezione dell’incontro “rosa” è stata rappresentata da Marco Truzzolillo, autore di “In Marocco”. A discutere con loro, due blogger Ippolita Luzzo e Stefania Mangiardi. Non sono mancati i contributi dal pubblico, con gli interventi della scrittrice Patricia Dao e Vincenzina Perciavalle, consigliere pari opportunità alla Regione Calabria,

 

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Tutto pronto per la V edizione del Tropea Festival

Prenderà il via domani la quinta edizione del Tropea Festival Leggere&Scrivere. La manifestazione si svilipperà nell'arco di sei giornate e si concluderà sabato prossimo. Rispetto alle precedenti edizioni, sono state riiconfermate le 4 sezioni: "Una Regione per leggere", per implementare la lettura in Calabria e "Calabria, fabbrica di cultura", dedicata all'imprenditoria e all'editoria, alle biblioteche, ai siti e ai luoghi dove la cultura si produce, si veicola e diventa fruibile. A queste, ne sono state aggiunte altre due: "Carta-Canta", riservata allo straordinario mondo musicale, in grado di veicolare con le note messaggi importanti e "Nutri-Menti", percorso nel cibo e nel gusto inteso come elemento caratterizzante di un popolo. Il Festival è andato incontro alle esigenze del grande pubblico, promuovendo presentazioni di libri per ragazzi, letture ad alta voce, laboratori, incontri con professionisti come psicologi, esperti dell'educazione, operatori sanitari, nutrizionisti. E non ha trascurato i territori dal momento che iniziative collaterali si terranno a Serra San Bruno, Soriano, Pizzo Calabro, Marina di Gioiosa Ionica, Tropea e presso la Casa circondariale di Vibo Valentia.  Alla cerimonia inaugurale, che si svolgerà alle 9,30 di domani, nella sala A di palazzo Gagliardi, interverranno: il sindaco di Vibo Valentia Elio Costa; il presidente del Sistema bibliotecario vibonese, Giuseppe Condello; Antonio Viscomi, vice presidente della Giunta regionale; l'onorevole Anna Rossomando, segretario Ufficio di Presidenza alla Camera dei Deputati; l'assessore regionale Federica Roccisano e i direttori artistici del Festival Gilberto Floriani e Maria Teresa Marzano. Saranno presenti, inoltre, Rosanna Barbieri, Usr ambito di Vibo Valentia; Pasquale Anastasi, dirigente dipartimento 10 Regione Calabria, Romano Montroni, presidente del Centro per il libro e la lettura, Raffaele Suppa, dirigente scolastico del liceo "Morelli", Antonio Cavallaro, per Rubbettino editore e Domenico Maduli, presidente Pubbliemme. Il programma della rassegna è consultabile sul sito www.tropeafestival.it.

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Aveva appena venduto tre bustine di cocaina: 19enne arrestato nel Vibonese

Un ragazzo di 19 anni è finito in manette per cessione di cocaina. Attenderà ai domiciliari le disposizioni che adotterà la Procura della Repubblica di Vibo Valentia. Sono stati i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Tropea a vedere due individui che, trovatisi di fronte ai militari dell'Arma, hanno inutilmente tentato di sottrarsi ai controlli nascondendosi in un vicolo nel cuore della località del Vibonese. Il 19enne, S.S., era intento a cedere tre bustine ad una seconda persona. Gli accertamenti effettuati hanno permesso di scoprire, oltre a cento euro in contanti, che gli involucri contenevano cocaina purissima. Nei confronti dell'acquirente, un uomo di 50 anni che risiede a Rosarno, è stata disposta la segnalazione alla Prefettura di Vibo Valentia in quanto assuntore di sostanze stupefacenti. 

 

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Mazzitelli: "scioglimento comune Tropea, ferita profonda per tutta la città"

"Su segnalazione del Ministro dell'Interno il Consiglio dei Ministri ha decretato lo scioglimento dell'amministrazione comunale di Tropea per infiltrazione mafiosa disponendone l'immediata attuazione ad opera del Prefetto di Vibo Valentia. E' il triste epilogo di una vicenda che ha coinvolto il sindaco Rodolico e la sua amministrazione che oltre a gettare un'ombra di infamia sull'intera città apre una ferita profonda che difficilmente potrà essere rimarginata". Questo l'incipit di una lunga ed articolaata nota stampa redatta dall'ex direttore saniatrio dell'ospedale di Tropea, Tino Mazzitelli. "Anche se da domani prosegue Mazzitelli - ricalcando l'antico vezzo italico, avrà inizio la solita sceneggiata che vedrà i contendenti strenuamente impegnati ad arrampicarsi sugli specchi per cercare di ribaltare le responsabilità e addossare colpe e malefatte gli uni sugli altri, la verità è che il provvedimento, (se si escludono le donne facenti parte a vario titolo del consiglio comunale, sicuramente ignare dei torbidi intrighi perpetrati a loro insaputa nelle segrete stanze), coinvolge tutti gli altri in egual misura, ragion per cui sarebbe più dignitoso e politicamente corretto porre fine al facile ragionamento gesuitico e alle vacue elucubrazioni manichee e sofiste operando una forte assunzione di responsabilità unita al dovuto obbligo morale di chiedere scusa alla città per averne deturpato la sua immagine". "A subire il vergognoso provvedimento - aggiunge l'ex direttore sanitario non siamo da soli, pur tuttavia sarebbe una magra consolazione trincerarci dietro il 'mal comune mezzo gaudio' per il fatto di essere accumunati a tristemente noti paesi della Campania, della Sicilia e della provincia di Reggio avvezzi a questo andazzo, e soprattutto in 'buona compagnia' con il comune di Corleone famoso per aver dato i natali a Luciano Liggio e a Totò Riina". Allargando il raggio del suo ragionamento, Mazzitelli aggiunge: "Quando si parla di mafia il pensiero va all'organizzazione criminale che, dedita ai traffici illeciti, non esita ad uccidere chi 'sgarra' o chi per motivi istituzionali o per cultura si oppone alla gestione del malaffare. Questo è solo un aspetto della mafia, forse il più iniquo e aberrante, che trova largo spazio sulle prime pagine dei mass media. Esiste un'altra mafia  che non uccide ma è pericolosa quanto la prima in quanto mortifica e uccide la dignità dell'uomo, rendendolo schiavo e succube di minoranze privilegiate: la “Mafiosità”. La mafiosità  è un atteggiamento che ci è stato inculcato a piccole dosi da un potere prepotente, conservatore e senza scrupoli, che pur di non perdere i propri privilegi ha cercato e cerca di acquistare consensi con facili promesse, raccomandazioni, oggifavori e gentili concessioni e, quando tutto ciò non è possibile, con ricatti, atteggiamenti vessatori, minacce più o meno velate, tanto che spesso i cittadini non riuscendo a trovare nella società civile alcuna possibilità di riscatto, sono costretti a sottostare alla legge del più forte per ottenere quello che poi, alla fine, è un loro preciso e sacrosanto diritto. Questo fenomeno è insito in tutti i settori della società civile, nella politica asservita al potere affaristico-clientelare e appartiene a ben precisi schieramenti e personaggi che,non riuscendo a promuovere iniziative nel rispetto della legalità e della dignità della persona,sono costretti ad utilizzare tale fenomeno per raggiungere i loro obiettivi. Ed è purtroppo vero che anche l'amministrazione comunale di Tropea, stante gli atti, non sia immune da questa 'malattia', da questa alterazione mentale e morale con il drammatico risultato che, mentre altri vanno a larghi passi verso una società libera e civile proiettata nel terzo millennio, Tropea continua il suo doloroso viaggio a ritroso, verso il medioevo". "Pur non conoscendo gli atti - continua la nota - è verosimile supporre, a giustificazione della gravità del provvedimento emanato, che all'interno dell'ente si sia instaurato un sistema di potere occulto e dedito al malaffare, tale da rappresentare pur sempre un segnale tangibile che la gestione del potere non è stata improntata alla legalità e alla trasparenza, ma proiettata verso il soddisfacimento di interessi particolari a discapito degli interessi generali. Si è trattato,in sostanza, di un modo di gestire la cosa pubblica a dir poco discutibile che peserà come un macigno sulla futura agibilità democratica dal momento che è stato inficiato il ruolo e la stessa funzione dell'amministrazione, non più volto alla tutela dei diritti fondamentali del cittadino e alla salvaguardia dei valori della legalità. Tutto ciò da solo è sufficiente a giustificare la validità dello scioglimento del consiglio comunale e, come successo nel recente passato, nè le piroette dell'ormai ex sindaco né i suoi corifei potranno più dilazionare, come da prassi ben consolidata, la profonda crisi politico-amministrativa, magari edulcorarla con la retorica di riconoscimenti e attestati di stima, peraltro tutti fasulli. Dietro la patina vellutata che di volta in volta si è tentato di dimostrare è emersa invece una conduzione politico-amministrativa fallimentare che non solo non ha saputo operare alcun rilancio strutturale ma ha anche offeso i cittadini i quali pagano sulla loro pelle i guasti di una politica fatta solo di esternazioni, di dichiarazioni di intenti, di proclami". "A nulla, pertanto, potranno più servire le dietrologie ed il vittimismo o, peggio, la dissociazione da colpe e responsabilità. E' il momento - conclude Mazzitelli - del dignitoso silenzio, della riflessione, dell'acquisizione della consapevolezza che è stato perpetrato un grave danno alla città. E al danno si aggiungerebbe la beffa  se le solite giustificazioni e il solito scaricabarile per stupido orgoglio dovessero avere la meglio rispetto all'inconfutabile certezza di aver gestito unitariamente la cosa pubblica in totale spregio ai principi e ai valori contemplati dalla legge. Non resta, pertanto, che augurarsi per il futuro che i cittadini tropeani prendano realmente coscienza della propria dignità di “DONNE E UOMINI LIBERI”,e incomincino a fare sul serio quella rivoluzione culturale contro ogni tipo di mafia".

 

Tropea: ucciso un 36enne, arrestato un artista circense

Nella serata di ieri, personale della Squadra Mobile della Questura e del Posto Fisso di Polizia di Tropea è intervenuto a Santa Domenica di Ricadi, dove intorno alle ore 18, un uomo di 37 anni, Werner De Bianchi, era stato aggredito ed accoltellato nello spiazzo antistante un supermercato. Trasportato all’ospedale di Tropea e successivamente a quello di Vibo Valentia, dove è stato sottoposto ad intervento chirurgico d’urgenza, l'uomo è deceduto durante la notte. Per l’omicidio è stato tratto in arresto un artrista circense, Alex Orfei, 31 anni, il cui circo è attualmente stanziato in località Gesuini di Santa Domenica di Ricadi.

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