Vibo, Cgil: "Percorso accidentato per la costruzione del nuovo ospedale"

"Stabilite le tappe fondamentali ed un chiaro cronoprogramma, dopo l’incontro ultimo svoltosi in Prefettura, la via che porta alla costruzione definitiva del nuovo ospedale civile di Vibo Valentia presenta ancora un accidentato percorso".

È quanto sostiene, in una nota, la Cgil di Vibo Valentia.

"La contorta vicenda tecnico-burocratica e le rispettive competenze e responsabilità ancora oggi risultano essere gli ostacoli maggiori, aggravati dalle condizioni avverse di un sito, scelto in passato, ad occhi letteralmente bendati.  Il tempo - prosegue il comunicato - è l’indicatore perfetto con cui si misurano. Nonostante le continue sollecitazioni la prima scadenza, quella fissata per il 14 luglio 2017, così come indicata nella stessa nota del dirigente generale del dipartimento regionale infrastrutture, che prevedeva l'obbligo del concessionario alla consegna dei progetti definitivi, dell'opera principale e delle opere complementari, è stata disattesa. Anche se ci sono state cause, oggettivamente, dipese da ragioni impreviste sulle opere accessorie per l’interferenza del metanodotto, comunque non si giustificano i notevoli ritardi accumulati e la mancata correttezza di informazione, sancita e condivisa ai livelli Istituzionali. E, tuttavia i maggiori ritardi constano nella convocazione della Conferenza dei Servizi per l'acquisizione delle autorizzazioni e dei pareri previsti dal codice dei contratti pubblici da parte degli Enti e delle Amministrazioni competenti. Un passaggio cruciale, che doveva dare inizio ai 60 gg per l’avvio della seconda fase, prima del progetto esecutivo, di cui ad oggi non ne è stata prodotta alcuna formale procedura. Come Cgil, avevamo, per tempo, e certi della supervisione dell’autorità prefettizia, sottolineato l’importanza nel rispettare questa tabella di marcia per mettere la parola fine ad una delle più vergognose vicende relative alle opere pubbliche nel territorio vibonese. Purtroppo -aggiunge il sindacato - i modi ed i tempi registrati, ancora una volta, sul calendario dei lavori, non fanno altro che alimentare una crescente sfiducia e svilire maggiormente l’impegno e la speranza di quanti considerano il nuovo ospedale di Vibo Valentia come un diritto legittimo ai bisogni della salute dei cittadini vibonesi, in una condizione di tutela e di valorizzazione del lavoro e delle professionalità sanitarie. Con tutta evidenza- conclude la nota - non basta lastricare la strada di promesse e dichiarate buone intenzioni: tutto ciò, oltre che svelare l’intimo ed inconsistente peso politico, non fa altro che aumentare la convinzione che ogni viaggio, a queste latitudini, sia sempre più inutile e pericoloso".

 

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Rapina alle Poste di Pizzo, arrestati due vibonesi

Due persone sono state arrestate con l'accusa di rapina aggravata, perchè ritenute responsabili del colpo messo a segno, il 2 settembre scorso, ai danni dell'uffico postale di Pizzo Calabro.

A finire nella rete dei carabinieri, sono stati il 26enne Dario Mantino, di Joppolo ed il 38enne Francesco Cortese, di Vibo Valentia.

I presunti rapinatori sono stati identificati tramite le immagini delle telecamere di videosorveglianza.

I militari si sono messi sulle tracce dei due uomini, in seguito al ritrovamento di uno scooter rubato. All'interno del motoveicolo, gli uomini dell'Arma hanno rinvenuto i caschi, calze da donna e le scarpe indossate, molto probabilmente durante la rapina, il cui bottino non aveva superato i duemila euro.

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Dipendenti della provincia di Vibo ancora senza stipendio, occupato l'ufficio della SUAP

I lavoratori della provincia di Vibo, senza stipendio da ormai 5 mesi, hanno occupato gli uffici della SUAP come ennesimo atto di protesta.

Una volta entrati negli uffici, i dipendenti si sono incatenati all'interno della stanza. Uno di loro, appresa la notizia che soltanto uno dei mesi arretrati sarà retribuito, ha accusato un malore e si è reso necessario l'intervento dei medici del 118.

Intanto, nella giornata di domani, è stata fissata una riunione dell'UPI con l'intento di decidere la ripartizioni di 72 milioni di euro fra circa 40 provincie. Anche in questo caso, però, non è una buona notizia per i lavoratori in sciopero, visto che la provincia di Vibo Valentia è in dissesto finanziario per 40 milioni di euro e quindi, probabilmente, non potrà rientra nelle provincie fra cui verrà ripartita la somma sopra citata.

Nel frattempo lo sciopero va avanti ad oltranza.

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L' orda barbarica e l'assenza delle istituzioni

Riceviamo e pubblichiamo

"I cambiamenti repentini di una società portano indubbiamente a cambiamenti di usi ,costumi, comportamenti ed abitudini. Ogni secolo si è contraddistinto per alcune specificità e scoperte tecniche e scientifiche. Il secolo scorso è stato definito , non so bene per quale ragione, il secolo breve. La prima parte del secolo è stata contraddistinta dalle due guerre mondiali, da un nuovo assetto fra gli stati e da un vorticoso sviluppo economico. Ho vissuto la seconda metà di quel secolo, quella caratterizzata da grandi sommovimenti culturali e politici : la scolarizzazione di massa, il sessantotto , la contestazione giovanile, il femminismo, in campo sociale e culturale. Il grande sviluppo delle tecnologie informatiche, la seconda rivoluzione industriale secondo alcuni, il web, la velocità e la facilità di viaggiare e comunicare a distanza, nel campo scientifico. Ho studiato per passione e per profonda convinzione che lo studio ed il sapere rendano liberi. Storia, cultura, tradizioni e valori sono stati il mio pane quotidiano e la mia educazione familiare. Nel secolo attuale viviamo una fase di grande attenuazione e di crisi profonda di tutti i valori morali , politici e di costume. Insieme alla crisi dei valori c’è il conseguente svilimento dei simboli che li rappresentano. In questi giorni ha fatto notizia e scalpore il gesto di uno scalmanato che ha fatto pipi sul Monumento ai Caduti in Guerra. Quel gesto non è isolato. Episodi di teppismo da parte di scalmanati privi di ogni senso umano e civico avvengono ogni giorno ed in ogni parte d’Italia. Tempo addietro è toccato al Monumento dedicato a Garibaldi nel parco delle Rimembranze a Vibo Valentia. E’ stato divelto un marmo ed è stato completamente scarabocchiato il resto del Monumento. Lo scarabocchio non ha neanche una sua dignità di graffito o murales. Prima ancora è successo al Monumento ai Caduti a Filogaso. Anche a quel monumento sono stati divelti i marmi, il fucile del Fante , la corona d’alloro e le aiuole piene di sterpi. Oggi non c’è un altro simbolo che possa rappresentare meglio il valore dei soldati caduti per difendere la libertà ed i confini del proprio paese. Ogni paese sperduto d’Italia ha il suo monumento ai caduti e la commemorazione annuale del 4 Novembre dei caduti rappresenta un momento di grande unità del popolo. Ricordo la partecipazione intensa ed emotiva dei cittadini , soprattutto di quelli che hanno perso i loro cari, durante la cerimonia con il discorso del Sindaco e la deposizione della corona. Profanare quei simboli significa profanare la propria storia, la propria cultura , la propria terra. Un’orda barbarica sembra avanzare in ogni dove. Quel che colpisce in egual misura , tuttavia, è anche l’assenza delle Istituzioni. In altri tempi i sindaci avrebbero provveduto immediatamente a ripristinare lo stato dei luoghi, Invece si tergiversa, si sottovaluta la gravità del danno morale e materiale, ci si trincera dietro la mancanza o ristrettezza dei fondi che lo Stato ogni anno dovrebbe devolvere ai Comuni. La mia impressione è che in realtà si preferisca utilizzare i soldi per fare cose che danno un consenso politico più sicuro. E’ meglio finanziare la squadra locale, organizzare una festa o disperdere i soldi in mille altri rivoli che ripristinare un monumento. I morti tanto non votano, requiescant in pace".

Nicola Iozzo

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Rapina in una tabaccheria del vibonese, fermato un 40enne

I carabinieri del Norm della Compagnia di Vibo Valentia guidati dal tenente Luca Domizi hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto P. P. pluripregiudicato quarantenne, residente a San Gregorio d’Ippona.

L'uomo è ritenuto autore di una rapina impropria compiuta, sabato scorso, ai danni di una tabaccheria di Pizzo Calabro.

Nel corso dell'azione criminale, il presunto responsabile si sarebbe impadronito del denaro contenuto nella cassa dell'esercizio e poi avrebbe spintonando la proprietaria per guadagnarsi la fuga.     

Al momento del fermo, avvenuto nel centro di Vibo Valentia, il quarantenne avrebbe tentato di sottrarsi ai militari opponendo resistenza e cercando di scappare.

Per tale motivo è stato deferito in stato di libertà.

L’uomo avrebbe violato, inoltre, l’obbligo di dimora nel comune di residenza a cui è sottoposto.

Al momento si trova recluso nel carcere di Vibo Valentia a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Vibo: 19enne si presenta al pronto soccorso con una ferita da arma da taglio

 Nella tarda serata di ieri, un diciannovenne si è presentato al pronto soccorso dell'ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia con una ferita da arma da taglio all'addome.

 Il ragazzo, che non è in pericolo di vita, ha dichiarato di essersi ferito da solo.

 Il giovane è stato, quindi, sottoposto ad un intervento chirurgico.

Giunte sul posto, dopo aver raccolto le testimonianze dei sanitari e del ferito, le forze dell’ordine hanno avviato le indagini per cercare di fare luce sull’accaduto.

“Ritorno alla provincia di Catanzaro”, se ne parlerà domani sera a On the news

Si parlerà della proposta di ritornare a far parte della provincia di Catanzaro, nella puntata di Radio Serra 98 – Speciale On the news, in programma domani (venerdì 8) a partire dalle ore 18.

Dopo il consiglio comunale aperto svoltosi, venerdì scorso, a Brognaturo prosegue il cammino delle comunità delle Serre verso il ritorno alla provincia di Catanzaro. 

La costituzione di un comitato e l'avvio di una petizione popolare, saranno i temi trattati nel corso dello speciale di domani.

Ai microfoni di Antonio Zaffino, insieme ai cittadini, sindaci e consiglieri del territorio che esporranno i risvolti di un possibile cambio di provincia.

La puntata potrà essere seguita, anche, in streaming all’indirizzo: www.rs98.it

 

Centro scommesse abusivo sequestrato nel vibonese, denunciato il gestore

Un centro scommesse abusivo è stato sequestrato nel vibonese dai finanzieri della Compagnia di Vibo Valentia.

Le fiamme gialle hanno accertato che, presso un internet point attivo in un centro della provincia, venivano irregolarmente raccolte scommesse relative ai principali eventi sportivi nazionali ed esteri.

Al termine del controllo, i militari hanno deferito alla Procura della Repubblica il titolare dell’attività per il reato di esercizio abusivo di attività di giuoco o di scommessa.

Contestualmente, i finanzieri hanno comminato una sanzione amministrativa di 9 mila euro e proceduto al sequestro di computer, monitor e stampanti.

L’attività di controllo eseguita dagli uomini della guardia di finanza rientra nell’ambito delle azioni di contrasto alla diffusione di agenzie che ricevono le giocate su incarico di allibratori esteri privi di concessione e autorizzazione ad operare in Italia.

Nella gran parte dei casi questo tipo di operazioni viene eseguito tramite agenzie attive sul territorio nazionale che si pongono quali intermediari tra lo scommettitore ed il  bookmaker.

Si tratta di agenzie che raccolgono le giocate, trasmettendole per via telematica all’organizzatore e movimentando contestualmente, su appositi conti esteri, gli importi corrispondenti alle giocate incassate e alle eventuali vincite da corrispondere ai giocatori, il tutto a danno degli interessi erariali del Paese.

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