Incidente alle porte di Vibo: 17enne in ospedale, feriti anche una donna e il figlio

Un impatto frontale fra due vetture, verificatosi per cause in corso d’accertamento, ha avuto luogo a Piscopio: nell'incidente sono rimasti feriti una donna ed il figlio, ma soprattutto un 17enne che è stato portato presso l’ospedale “Jazzolino”. Sul posto sono giunti anche i Vigili del fuoco e gli agenti della Polizia municipale.

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Incidente stradale tra Vibo e Tropea: ferite due donne

Stamattina, per ragioni che sono tuttora al vaglio degli inquirenti, un'automobile si è capovolta finendo contro un guardrail. All'interno del veicolo stavano viaggiando due donne, rispettivamente di 41 e 33 anni, che, entrambe ferite, sono state accompagnate all'ospedale "Jazzolino" di Vibo Valentia. Sebbene la loro vita non sia a rischio, i medici non hanno sciolto la prognosi. L'incidente si è verificato nei pressi della parrocchia di Porto Salvo, lungo la Strada Provinciale che conduce dalla frazione marina del capoluogo a Tropea.  Per estrarre le due vittime dall'abitacolo è stato necessario l'intervento dei Vigili del Fuoco. Sul posto si sono precipitati anche agenti di Polizia e Vigili Urbani. 

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"E' inspiegabile lo smantellamento della Protezione Civile a Vibo e Crotone"

"E’ il metodo, a parte il merito, che proprio non va. Come si volesse dimostrare che i consiglieri regionali, quando si tratta di fare scelte che interessano gli interessi generali dei territori che hanno dato loro il mandato della rappresentanza democratica, non hanno neppure il diritto di essere preventivamente resi edotti. Nel merito: è senz’altro urgente riorganizzare la Protezione civile e non c’è motivo di ritenere che si stia lavorando, utilizzando la giuste abilità e competenze, per renderla efficace ed efficiente al servizio di una regione la cui storia è fortemente segnata da eventi calamitosi. Ma francamente - afferma la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco - sfuggono la ratio, il perché e le finalità della decisione di smantellare i presidi della Protezione civile in due territori come Crotone e Vibo Valentia che purtroppo ed in particolare per quanto concerne le calamità naturali, non possono considerarsi isole felici. Lunedì in Aula, nel corso della seduta del Consiglio regionale, chiederò al presidente Oliverio le ragioni per cui il dirigente del settore ha deciso di smantellare i presidi della Protezione civile di Crotone e Vibo Valentia. Tornando al metodo, spesso più importante del merito - aggiunge la consigliera regionale - è davvero singolare, tra l’altro non si comprende a chi possa giovare, l’abitudine di assumere decisioni (la cui valenza può anche essere fondata) che interessano interi territori, saltando a piè pari non solo i consiglieri regionali, ma persino gli organismi del Consiglio regionale, in questo caso la IV Commissione, che hanno competenze specifiche e debbono poter esercitare le loro prerogative istituzionali". 

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In casa con pistola e oltre 100 munizioni da guerra: arrestati padre e figlio

Avevano in casa una pistola calibro 9x19 con matricola abrasa e 114 munizioni dello stesso calibro. Dovranno ora rispondere dell’accusa di detenzione illegale di arma e munizionamento da guerra, nonché di ricettazione in concorso Leonardo Barbalaco, di 50 anni ed il figlio Domenico, di 32 anni. I Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia li hanno arrestati nella serata di ieri a seguito di una perquisizione domiciliare operata all’interno della loro abitazione in Contrada Vaccaro della frazione Vena Superiore. I militari della Stazione di Vibo unitamente a quelli del Norm hanno rinvenuto l’arma e le munizioni occultate all’interno di un ripostiglio posto nelle pertinenze dell’abitazione. La pistola, una Glock proveniente dal mercato nero estero, era perfettamente oleata e corredata di un caricatore con 14 colpi. Con l’arma, nella stessa scatola, sono stati rinvenuti 114 colpi calibro 9X19 verosimilmente caricati artigianalmente.

 

 

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Incendiata l'auto di un operaio

Durante la notte ignoti hanno dato alle fiamme la Volkswagen Golf di un operaio. Il veicolo era parcheggiato in via Cavour, una strada del quartiere vibonese Cancello Rosso. Agenti della Squadra Volante della Polizia e Vigili del Fuoco si sono prontamente recati sul luogo dell'incendio. I controlli effettuati nell'immediatezza hanno permesso di appurare che il rogo, con ogni probabilità, è stato doloso. I poliziotti stanno indagando sull'episodio, il sesto analogo che si è registrato a Vibo nel primo mese dell'anno. 

Minaccia di morte l'ex compagna: arrestato dalla Polizia

Nella mattinata odierna, personale della locale Squadra Mobile ha dato esecuzione all’ordinanza di aggravamento di misura cautelare, emessa il 26 gennaio dal Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Vibo Valentia, su richiesta della locale Procura della Repubblica, traendo in arresto Leoluca Lo Bianco, vibonese di 51 anni, per i reati di maltrattamenti in famiglia, minacce aggravate, lesioni personali aggravate, commessi nei confronti dell’ex convivente. Lo Bianco, già colpito dalla misura cautelare degli arresti domiciliari il 20 agosto dello scorso anno e tratto in arresto il successivo 24 agosto, per i medesimi reati, dopo avere beneficiato di un’ordinanza di affievolimento della misura cautelare, il 30 ottobre, con la quale è stata disposta la misura meno afflittiva del divieto di avvicinarsi e comunicare con la parte offesa, avrebbe continuato a rendersi autore delle condotte criminose in danno dell’ex convivente, trasgredendo le prescrizioni imposte dalla misura cautelare cui era sottoposto. La vittima ha, dunque, presentato denuncia contro Lo Bianco presso gli uffici della Squadra Mobile; le conseguenti immediate indagini, eseguite per riscontrare quanto denunciato dalla donna, avrebbero confermato che Lo Bianco, in violazione della misura del divieto di avvicinarsi alla parte offesa, avrebbe nuovamente minacciato quest’ultima di morte, evidenziando, secondo gli investigatori, una non comune pervicacia intimidatoria ed il rischio di una più grave degenerazione delle condotte criminose. Dopo gli adempimenti di rito, Lo Bianco è stato accompagnato presso la sua abitazione, per rimanere ristretto in esecuzione della misura degli arresti domiciliari disposta dall’Autorità Giudiziaria.

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Trovato con mezzo chilo di marijuana: i Carabinieri arrestano un 29enne

Perquisendo l'Alfa 147 di un giovane di 29 anni ed un appartamento a sua disposizione, i Carabinieri hanno trovato oltre mezzo chilo di marijuana. M.M., di Vibo Valentia, è stato così arrestato per detenzione illegale di sostanza stupefacente e ristretto ai domiciliari. Sulla vettura erano presenti 25 grammi di marijuana, quasi 500 grammi, invece, nell'abitazione dove i militari dell'Arma, inoltre, hanno rinvenuto un bilancino di precisione ed uno scanner elettromagnetico utile per accertare l'eventuale presenza di microspie. 

 

 

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Testimone in un processo aggredito vicino al Tribunale di Vibo

Stamattina un importante testimone nel processo derivante dall'operazione "Talitha Kum", che ha messo nel mirino diversi presunti affiliati alla cosca Bonavota, attiva a Sant'Onofrio, è stato vittima di un'aggressione pochi minuti prima della deposizione in aula. Un pugno ha centrato in faccia Pietro Lopreiato, nei pressi del nuovo Tribunale vibonese. Trasportato in ospedale per la medicazione della lesione, l'imprenditore è parte offesa nel dibattimento perché sarebbe stato destinatario di richieste di "pizzo", e migliaia di alberelli di olivo furono tagliati per intimidirlo. I Carabinieri, agli ordini del capitano Diego Berlingieri, hanno avviato indagini sull'episodio. Alla luce di quanto accaduto, il suo legale, l'avvocato Salvatore Mangialavori ha reso noto che le condizioni psicologiche in cui versava l'assistito stamane gli avrebbero permesso di parlare davanti ai giudici soltanto dopo qualche ora. L'udienza, però, è stata rinviata al 16 marzo.

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