Vibo. Russo: "Nomina Manduca ad assessore smaschera falso civismo di Costa”

“La nomina dell'avvocato Raffaele Manduca a componente della giunta dell'amministrazione Costa smaschera definitivamente il falso civismo attraverso cui Costa ha preso in giro i cittadini vibonesi”.

È quanto afferma il capogruppo del PD nel Consiglio comunale di Vibo Valentia Giovanni Russo che spiega: “l’avvocato Manduca, infatti, ricopre la carica di vicecoordinatore provinciale di Forza Italia, partito a cui si rifà il gruppo consiliare di maggioranza Liberali per Vibo. Questo è uno degli ultimi atti messo in scena dal centrodestra in salsa monteleonese che ha riaperto i suoi battenti. Teatrino che ha come filo conduttore quello di rivendicare poltrone e maggiore visibilità in Giunta.

Ha fatto specie, in questi giorni, leggere i comunicati stampa impregnati di politichese da prima repubblica dei vari gruppi, attraverso cui si chiede condivisione al sindaco riguardo i nuovi ingressi in Giunta.

Fa specie – rileva l’esponente democrat - perché, mentre la nostra città vive una crisi ormai strutturale  in ogni settore, questi signori la ignorano totalmente. 

Eppure era questa una maggioranza composta da tanti giovani che hanno offerto l’illusione ai vibonesi che qualcosa potesse cambiare. 

Illusione puntualmente delusa da parte di chi in questi giorni dimostra massimo disinteresse verso la programmazione e la risoluzione dei problemi della città e grande sete di mero potere fine a se stesso e per i propri adepti. Appare evidente, questa maggioranza ha perso la bussola.

Nessuno dei grandi problemi – sentenzia Russo - è stato affrontato e risolto. Sicurezza, legalità, dissesto idrogeologico, pianificazione urbanistica, qualità dei servizi, rifiuti, acqua, fondi vincolati. Nessun problema sopra elencato è stato affrontato e risolto, nonostante nelle commissioni come opposizione cerchiamo in ogni modo di dare il nostro contributo alla loro risoluzione. Purtroppo però questo non basta, poiché dovrebbe, il Consiglio comunale, riappropriarsi del ruolo deputato ad affrontare una discussione approfondita su tali questioni.

Abbellire qualche aiuola, non basta a realizzare ‘la Vibo che vorrei’. È ormai evidente a tutti – è la conclusione- il fallimento politico-amministrativo di Costa e della sua compagnia”.

 

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Ha lasciato il figlio in auto per giocare alle slot, vibonese condannato a tre anni

E' stato condannato a tre anni e quattro mesi di reclusione, il 33enne originario di Vibo Valentia che, nei giorni scorsi, ha lasciato il figlio in auto per andare a giocare alle slot.

Il fatto è accaduto nella notte a cavallo tra il 7 e 8 gennaio quando i carabinieri di Ostia hanno notato un bambino chiuso nell'abitacolo di un'autovettura. Dopo aver soccorso il bambino, i militari hanno rintracciato il padre, intento a giocare in una sala slot. (Per leggere la notizia clicca qui)

Nel corso dell'udienza, l'uomo, padre di altri tre figli, ha cercato di giustificarsi sostenendo di essersi allontanato dall'auto per non più di un quarto d'ora. A suo dire, giusto il tempo di salutare un amico e fare qualche giocata.

La spiegazione non ha convinto il giudice Sabina Lorenzo che, dopo aver condannato il 33enne per abbandono di minore, ne ha confermato la custodia in carcere.

Il minore, quindi, è stato affidato alla madre.

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Insardà e Russo siglano una “lettera aperta al sindaco della città di Vibo Valentia”

Di seguito, il testo della lettera aperta sottoscritta da Enzo Insardà e Giovanni Russo:

Gentilissimo Sindaco,

Le scriviamo riguardo ad un episodio forse minore rispetto ai tanti problemi della nostra città, ma dal forte valore simbolico ed identitario: il cambio di denominazione di Palazzo Gagliardi diventato improvvisamente “Palazzo Criminologia.it”, per iniziativa di un’associazione privata – come sembra - alla quale sono stati concessi gratuitamente in uso alcuni locali nel Palazzo, senza peraltro assumere una procedura di avviso pubblico, per una neonata ed ipotetica iniziativa di carattere universitario.

Per sancire questa nuova e offensiva denominazione è stata inopinatamente apposta all’ingresso dello storico Palazzo una targa nello stesso stile di quelle utilizzate per raccontare gli altri Palazzi Storici e le Chiese della Città, frutto di una bella iniziativa del Lions Club di Vibo Valentia alcuni anni addietro.

Le chiediamo chi abbia autorizzato  l’iniziativa in questione e soprattutto, a prescindere da chi l’abbia autorizzata, di voler far prontamente rimuovere la nuova targa e ripristinare quella originale con l’onorevole storica denominazione di Palazzo Gagliardi.

Le ricordiamo il ruolo avuto nella nostra città dalla famiglia Gagliardi, le benemerenze di Enrico Gagliardi archeologo e numismatico, filantropo e collaboratore di Umberto Zanotti Bianco.

La donazione da parte della Famiglia Gagliardi dello storico palazzo con relativo parco all’Associazione per gli interessi del Mezzogiorno d’Italia e la successiva vendita del Palazzo alla città, ad un prezzo simbolico, affinchè fosse messo a disposizione dei cittadini per iniziative sociali e culturali.

Le Amministrazioni che si sono susseguite dopo il recupero del Palazzo non sono mai riuscite a farlo vivere veramente ed i suoi unici momenti di gloria nel corso degli anni sono stati aver ospitato il Festival Nazionale “Leggere&Scrivere” per una settimana nel mese di Ottobre.

Nella nostra qualità di rappresentanti di partito di opposizione che si era presentato alle elezioni con un programma che prevedeva la valorizzazione degli importanti immobili storici di proprietà comunale, non pensiamo che il suo manifesto “La Vibo che vorrei” contemplasse una vergogna simile a quella che è stata perpetrata, inopportuna nello specifico e offensiva della memoria della città, riproponiamo quindi la richiesta per un Suo pronto intervento per la rimozione dell’imbarazzante targa.

L’attività di Criminologia.it non va confusa con il Palazzo ed una eventuale sua indicazione potrà essere affissa all’ingresso dedicato ad uso dei frequentatori.

Distinti saluti.

 

                                          Enzo Insardà                                                   Giovanni Russo

                                  Segretario Provinciale PD                      Capogruppo PD Consiglio comunale Vibo Valentia

 

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Volley: Tonno Callipo al lavoro in vista della sfida di giovedì a Civitanova

Allenamento pesi per la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia, impegnata, giovedì 12 gennaio, nella gara valida per i quarti di finale della Del Monte® Coppa Italia contro Civitanova

I giallorossi sono ritornati al lavoro, dopo la sconfitta subita in casa della Sir Safety Conad Perugia.

Gli uomini di coach Kantor devono ricaricare le batterie in vista di giovedì prossimo, quando affronteranno, alle ore 20:30, diretta Rai Sport 1, la Cucine Lube Civitanova nei quarti della Del Monte® Coppa Italia.

Sarà, dunque, una sfida molto affascinante quella che la compagine del presidente Pippo Callipo giocherà all'Eurosuole Forum di fronte agli ex di turno: coach Blengini, il palleggiatore Corvetta e il martello tedesco Kaliberda.

Tornando al match di domenica contro Perugia, alla Tonno Callipo è mancata la giusta continuità in attacco.

Percentuali basse per tutti gli atleti, tranne per il centrale brasiliano Deivid Jr Costa: il classe 1988 ha chiuso la gara con il 55% in attacco, 11 punti e 5 muri realizzati.

Contro Civitanova servirà la migliore Tonno Callipo per cercare di competere contro la capolista del Campionato di SuperLega UnipolSai.

Nel pomeriggio di pomeriggio coach Kantor dirigerà l'allenamento imperniato sulla tecnica e mercoledì mattina seguirà l'ultimo allenamento in terra calabrese prima della partenza verso le Marche.

Armato di pistola rapina un bar nel vibonese

Un bar ubicato lunga la Strada Statale 18, nei pressi di Vena di Ionadi, è stato rapinato nella serata di ieri.

A compiere l'azione criminale è stata un persona armata di pistola e con il volto coperto da un passamontagna.

Una volta entrato nell'esercizio commerciale, il rapinatore si è fatto consegnare l'incasso, poco più di 500 euro. Messo a segno il colpo, il malvivente si è allontanato a piedi facendo perdere le proprie tracce.

Sul posto, chiamati dai titolari del bar, sono giunti i carabinieri che hanno avviato le indagini per cercare di risalire all'autore del crimine.

Gli investigatori potrebbero ricevere un valido aiuto dalle telecamere di sicurezza installate all'interno del locale. Contestualmente i militari stanno visionando, anche, i filmati  registrati dai sistemi di sorveglianza attivi presso altre attività commerciali della zona.

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Lascia il figlio di 3 anni al gelo per giocare alle slot, vibonese arrestato a Roma

Un 33enne originario di Vibo Valentia, ma residente a Roma, è stato arrestato dai carabinieri di Ostia. L'uomo, già noto alle forze dell'ordine, ha lasciato il figlio di tre anni chiuso in auto, al gelo della notte, per andare a giocare in una sala slot.

A scoprire l'accaduto sono stati gli stessi militari dell'Arma che, in piena notte hanno notato il piccolo chiuso nell'abitacolo del veicolo. Dopo avergli spiegato come aprire la portiera, gli uomini della Benemerita hanno soccorso il bimbo avvolgendolo nelle loro giacche. 

Giunti sul posto, i sanitari del 118 hanno constatato le buone condizioni di salute del bambino che è stato affidato alla madre.

Contestualmente sono scattate le ricerche per rintracciare il padre. L'uomo è stato trovato in una sala slot dove stava giocando in tutta tranquillità.

 

 

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Vibo: donna morta dopo il parto, indagati 10 medici

Sono dieci gli avvisi di garanzia notificati dagli uomini della Squadra Mobile di Vibo Valentia nell'ambito dell'indagine relativa alla morte della 37enne Tiziana Lombardo. La donna è deceduta la sera del 5 gennaio scorso, dopo aver dato alla luce una bambina, all'ospedale "Jazzolino" di Vibo Valentia

I dirigenti Tito Cicero e Marco De Bartolis hanno dato seguito al provvedimento emesso dal pm Claudia Colucci nei confronti di alcuni medici del reparto di Ginecologia che hanno avuto in cura la sfortunata madre che ha lasciato anche il marito e un figlio di cinque anni. Per tutti, l’ipotesi di reato è omicidio colposo, 

In virtù dell'avviso di garanzia, i sanitari finiti sotto indagine avranno la possibilità di nominare un loro consulente tecnico che potrà prendera parte all’esame autoptico previsto per oggi ed al quale parteciperanno, anche, i consulenti nominati dalla Asp.

A causare il decesso della donna sarebbe stata una copiosa emorragia sviluppatasi nella tarda mattinata di giovedì. Ciò che, ora, sarà necessario stabilire è se l'evento poteva essere previsto ed evitato. Dalla Direzione dell’Azienda sanitaria, riunitasi ieri per analizzare le condotte tenute dai medici coinvolti nella tragica vicenda, la convinzione è che sia stato fatto tutto il possibile per strappare alla morte la giovane. Sulla vicenda è intervenuto, anche, il ministero della Salute. La titolare del Dicastero, Beatrice Lorenzin, ha nominato, infatti, una Task force che sarà chiamata a verificare le procedure impiegate durante le varie fasi che hanno caratterizzato il caso.

Appropriazione indebita nel vibonese, avviso conclusione indagini per 16 persone

Appropriazione indebita e violazione del Testo unico del sistema bancario. Queste le accuse nei confronti di 16 persone cui la Procura della Repubblica vibonese ha comunicato l'avviso di conclusione delle indagini nell'ambito dell'inchiesta finalizzata ad accertare eventualità irregolarità nella gestione dell'ex Banca di credito cooperativo di  Maierato.

L'indagine è scattata nel 2015, in seguito agli accertamenti condotti dagli uomini del Nucleo polizia valutaria della Guardia di finanza di Reggio Calabria. I finanzieri avevano passato al setaccio atti e documenti al fine di verificare l'esistenza di presunte irregolarità emerse nel corso di un'ispezione della Banca d'Italia, i cui esiti erano stati trasmessi alla Procura di Vibo Valentia. 

L'indagine si riferisce al periodo antecedente la fusione della banca con la Bcc di San Calogero.

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