Nomina di Marco Minniti a ministro dell'Interno, la soddisfazione del Pd vibonese

"La nomina di Marco Minniti a Ministro degli Interni è per i dirigenti, i segretari di circolo, i sindaci, gli iscritti della Federazione Provinciale di Vibo Valentia, motivo di grande soddisfazione. 
Premia un grande servitore dello Stato ed un uomo politico di indiscusso rigore morale e di grande personalità. Ringraziamo altresi il Presidente del Consiglio Gentiloni per aver, per la prima volta, nominato un calabrese a questo importantissimo incarico, che vuole significare, in questo momento, la presenza ancora più forte dello Stato in Calabria,  nella lotta alle criminalità organizzate ed al malaffare. 
Gli auguriamo un buon lavoro, sicuri che per noi sarà un punto di riferimento per la soluzione dei tanti gravosi problemi che vive la nostra terra".
Così il segretario provinciale del Partito democratico di Vibo Valentia Enzo Insardà
 

Vibo, Centro di aggregazione sociale: Michele La Rocca è il nuovo presidente

Il Centro di aggregazione sociale “Amicizia e solidarietà” ha rinnovato i suoi organi. In seguito alle dimissioni del precedente direttivo, si sono svolte domenica scorsa, nei locali della sede sociale di via Enrico Gagliardi, le elezioni per il consiglio direttivo, alla presenza del consigliere Alfredo Lo Bianco, delegato per l'occasione dall'assessore alle politiche sociali Lorenza Scrugli

Alla consultazione ha preso parte oltre l'ottanta per cento degli iscritti che si sono ritrovati in un clima di grande tranquillità e ritrovata partecipazione.

Ottimo il lavoro di preparazione e svolgimento delle operazioni elettorali portato avanti dalla apposita commissione nominata dall'assemblea dei soci all'unanimità e composta da Paolo Massaria, Francesco Pantera, Domenico Bianco e Rosario Messina.

Al termine della giornata, lo spoglio delle schede ha decretato l'elezione di Michele La Rocca (61 voti), Giovanni Pantera (41 voti), Antonio Grillo (31 voti), Guido Maduli (30 voti), Simona Malerba (29 voti), Giuseppina Malfarà (28 voti) e Domenico Mantino (25 voti). I due membri supplenti previsti dallo statuto sono i primi due non eletti: Manuel Zinnà (24 voti) e Giovannì Barberio (15 voti).

Subito dopo la proclamazione degli eletti e gli adempimenti di rito, il nuovo direttivo si è riunito per la prima volta per gli adempimenti relativi alla nomina alle cariche statutarie, decidendo all'unanimità.

Presidente è stato designato Michele La Rocca, vice presidente Simona Malerba, tesoriere Giovanni Pantera e segretario Guido Maduli.

“Il nostro obiettivo è rilanciare il Cas – ha detto il neo presidente – quale vero centro di aggregazione della città intera. Desideriamo lavorare in un clima di rinnovata tranquillità e distensione, collaborando con tutti. In questo senso abbiamo già deciso di rinnovare la collaborazione con l'Unione Ciechi, ampliandola nei contenuti. A breve ci saranno anche altre importanti novità. Invito i cittadini ad iscriversi al Centro, tutti insieme possiamo e dobbiamo dare un impulso nuovo alla cultura dell'associazionismo, della solidarietà e della cooperazione”.

Sono calabresi le due province italiane con la peggior qualità della vita

 

È riuscita a fare peggio dell'anno scorso. Vibo Valentia è diventata, infatti, l'ultima provincia italiana per qualità della vita. Il dato emerge dall'annuale indagine condotta dal Sole 24Ore in cui vengono comparati, su scala nazionale, una serie di indicatori.

Tra i parametri presi in considerazione per stilare la graduatoria, il quotidiano economico ha analizzato: affari, lavoro e innovazione; reddito, risparmi e consumi; ambiente, servizi e welfare; demografia, famiglia, integrazione; giustizia, sicurezza, reati; cultura, tempo libero e partecipazione.

Nell'edizione numero ventisette del rapporto, la provincia di Vibo Valentia si colloca in coda, ritornando nella medesima posizione occupata nel 1997 e nel 2005. Rispetto all'anno scorso, il vibonese scende, quindi, di un gradino e si colloca al 110/mo posto.

Non se la passa molto meglio, neppure la provincia di Reggio Calabria che precede Vibo di una sola posizione. Tuttavia, rispetto all'ultima edizione del rapporto il reggino ha recuperato una posizione.

Di poco migliore la sutuazione delle altre province calabresi. Crotone su situa, infatti, al 106/mo posto. L'area pitagorica in un anno è scivolata giù di ben 17 posizioni.

Ha perso terreno anche Cosenza passata, dalla 106/ma, alla 103/ma posizione.

Decisamente buona, invece, la performance della provincia di Catanzaro che dal 100/mo posto del 2015 è risalita all'attuale al 95/mo. 

Dalla parte opposta della graduatoria si trova, invece, Aosta che, forte dei dati relativi ad economia, demogradia e ordine pubblico, conquista il primato così come aveva già fatto in altre due occasioni

 

A Vibo, la presentazione del libro "C'erano una volta le lucciole ... la profezia di Pasolini"

Martedì 13 dicembre, nell’ambito dell’iniziativa “Incontro con l’autore”, verrà presentato il libro “C’erano una volta le lucciole … La profezia di Pasolini” (Calabria Letteraria editrice) nell’aula magna del liceo scientifico “Giuseppe Berto”.

L’incontro tra gli autori, Antonio Pugliese e Nicola Rombolà, e gli studenti, è previsto per le ore 11,30 e sarà presentato dalla dirigente scolastica Teresa Goffredo.

Ad illustrare i contenuti e i significati culturali, letterari, socio-antropologici ed ecologici, Paola Colace Radice, autrice della introduzione al libro, docente ordinario di Filologia classica all’Università di Messina. A moderare l’incontro e il dibattito mons. Giuseppe Fiorillo (coordinatore provinciale di Libera Vibo) che nel lontano 1963 aveva incontrato Pasolini ad Ariola di Gerocarne, quando il regista voleva girare una scena del film “Il vangelo secondo Matteo”.

Il libro ha la genesi nell’articolo che lo scrittore e regista Pier Paolo Pasolini ha pubblicato sul Corriere della Sera il primo febbraio del 1975, con il titolo originale “Il vuoto del potere in Italia”, ma conosciuto come “L’articolo delle lucciole” che lo stesso Pasolini, prima della sua tragica morte (nella notte tra l’1 e il 2 febbraio del 1975)  ha raccolto nel volume “Scritti corsari”.

Gli autori hanno coniugato la parte scientifica a quella umanistica. Antonio Pugliese (docente ordinario di Clinica Medica Veterinaria all’Università di Messina) ha curato la prima parte del libro affrontando sia gli aspetti etologici e biologici delle lucciole, ma anche l’importanza ecologica di questi coleotteri appartenenti alla famiglia delle lamparidi, in quanto sentinelle dell’eco-sistema; a questi elementi di carattere naturalistico. Pugliese lega il richiamo evocativo delle lucciole nei lontani ricordi: “Un tempo questi piccoli esseri facevano parte integrante della nostra vita a contatto diretto con la natura” e nelle notti d’estate “esaltavano e stimolavano emozioni di ogni tipo: sogni, immaginazioni, palpitazioni, trepidazioni, sentimenti reconditi”.

La seconda parte, curata da Nicola Rombolà (giornalista e docente di materie letterarie) analizza la personalità di Pasolini e lo stile che emerge dagli “Scritti corsari” e dalle “Lettere Luterane” (postumo) mettendo in luce le principali chiavi di lettura.

“Con Pasolini – afferma Rombolà – le lucciole acquistano una carica evocativa che non avevano mai conosciuto prima e assumono un significato simbolico, con una forte connotazione politico-culturale”; e rileva che l’articolo scritto sul Corriere della Sera, “segna un’epoca e rappresenta un evento che resta nella storia italiana – non solo nei primi anni ’70 - perché la visione e l’interpretazione del mondo sono rovesciate”. 

Concetti come “mutazione antropologica”, “omologazione culturale”, “ideologia dei consumi”, “genocidio culturale”, “manipolazione mediatica”,  sono i nuovi paradigmi culturali per definire i comportamenti delle società occidentali globalizzate, sia sotto il profilo sociologico che politico.

Ecco per quale motivo l’analisi di Pasolini è stata profetica, in quanto ha fotografato il mondo contemporaneo, osservando come cambiavano i comportamenti degli italiani sotto i suoi occhi con l’irruzione della televisione, che ha creato una nuova religione e ideologia politica: il potere dei consumi.

Il libro inoltre è arricchito da una postfazione curata da Gaetano Bonetta, direttore del Dipartimento di Scienze filosofiche e Pedagogiche dell’Università degli Studi di Chieti e Pescara, dal titolo “Le lucciole non moriranno mai: siamo noi”.

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Volley: la Tonno Callipo perde ai tie break con il Latina, ma mantiene la posizione in classifica

TOP VOLLEY LATINA – TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO VALENTIA 3-2 (25-21,
21-25, 22-25, 25-22, 18-16)

TOP VOLLEY LATINA: Klinkenberg 10, Fei 19, Gitto 13, Sottile 2, Pistolesi, Quintana Guerra 1, Rossi 11, Maruotti 10, Penchev 16, Fanuli (L). Non entrati: Caccioppola (L2), Strugar. Allenatore: Bagnoli

TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO VALENTIA: Costa 10, Coscione 2, Marra (L), Geiler 12, Barreto Silva 16, Barone 10, Thiago Alves, Diamantini 1, Rejlek 27. Non entrati: Izzo, Michalovic, Torchia (L2), Corrado. Allenatore: Kantor

ARBITRI: Pasquali e Piana

NOTE: spettatori 939. Durata set: 29’, 29’, 26’, 29’, 28’. Tot. 141’. Top Volley Latina: bs 16, ace 6, ric. pos. 52%, ric. perf. 21%, att. 50%, muri 10. Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia: bs 13, ace 2, ric. pos. 53%, ric. perf. 29%, att. 50%, muri 7.

LA CRONACA DELLA GARA

La Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia cade al tie-break sul campo della Top-Volley Latina, ma festeggia il mantenimento dell’ottavo posto in classifica.

A quota zero punti dopo tre giornate di campionato, la squadra di coach Waldo Kantor ha iniziato a macinare gioco e punti conquistando 16 punti in 10 giornate e arrivando a piazzarsi tra le prime otto della graduatoria della SuperLega UnipolSai.

Un risultato forse inaspettato, soprattutto dopo le prime tre partite disputate,  che da l’idea della crescita esponenziale operata da Coscione e compagni in poco meno di due mesi.

L'ottavo posto significa poter accedere agli ottavi di finale della Del Monte® Coppa Italia in casa, al Pala Valentia, mercoledì 14 dicembre contro la Kioene Padova.

Tornando alla gara di ieri, è stata una partita caratterizzata da troppi alti e bassi dove alla fine l’ha spuntata la Top Volley al termine dell’ennesima maratona stagione giocata dai giallorossi.

Coach Kantor schiera Coscione al palleggio e Rejlek opposto, Barone e Costa al centro, Geiler e Kadu schiacciatori, Marra libero. Daniele Bagnoli risponde con Sottile in regia e Fei opposto, Gitto e Rossi al centro, Maruotti e Klinkenberg di banda, Fanuli libero.

Il primo set si è giocato punto a punto ma con molteplici errore da entrambe le parti; poi a metà set una lunga pausa al termine della quale Latina si è trovata avanti 17-15 dopo un’errata lettura della coppia arbitrale Pasquali-Piana che ha rallentato il gioco nonostante il video-check.

Nel finale la Tonno Callipo ha mollato ed il Latina ha prevalso 25-21. Nel secondo set non c’è stata partita con Coscione e compagni che hanno dominato fino all’8-14. Poi l’ingresso di Penchev (il bulgaro ottimo in battuta) ha portato Latina a -2 (16-18), ma la Tonno Callipo ha mantenuto sempre tre lunghezze di vantaggio e nel finale ha chiuso il set 21-25 grazie all’attacco del neo-entrato Diamantini.

Bagnoli conferma Penchev nel terzo set, un muro di Kadu per l’8-11, i calabresi allungano 13-17, Penchev accorcia 19-21, ma Rejlek chiude 22-25.

Inizia bene nel quarto set Latina che con imuri di Fei e Gitto si porta 5-3 e un ace di Penchev allunga 11-8, Vibo pareggia I conti sul 18, dentro Klinkenberg che sigla il 24-22 e Fei chiude 25-22.

Quinto set con Klinkenberg in campo, contrattacco di Kadu (0-2), ace (1-4) e contrattacco (3-7) di Rejlek, dentro Penchev, che mette a segno il 5-8, muro di Fei (6-8) e ancora il bulgaro 7-8, muro di Kadu 7-10, errore di Kadu 10-11, contrattacco e muro di Maruotti 13-12. Si va ai vantaggi e la Tonno Callipo va ko 18-16 dopo l’errore finale che ha consentito a Latina di trovare la vittoria in rimonta.

LE DICHIARAZIONI DEL DOPO GARA

Per Rocco Barone: “C’è tanto amaro in bocca per non aver chiuso a nostro favore questa gara. Abbiamo commesso qualche errore di troppo, però torniamo a casa con un punto prezioso su un campo molto difficile. È stata una bella partita, brava Latina”.

Mario Di Fede è il nuovo presidente del Rotary club di Vibo Valentia

L'assemblea dei soci del Rotary club Vibo Valentia, riunitasi venerdì 2 dicembre, all'unanimità dei presenti ha eletto Mario Di Fede presidente dell’anno sociale 2019/2020.
"Ci tengo a ringraziare tutti i soci - ha commentato il neopresidente - l’elezione unanime mi ha riempito d’orgoglio e rappresenta il successo del club intero. Avviene infatti in piena continuità con il lavoro svolto fin ora ed in linea con la programmazione triennale voluta dai protocolli rotariani.  La mia attività sarà improntata a rispetto dello spirito e dei principi fondamentali fortemente voluti dal fondatore Paul Harris, principi che hanno reso il Rotary International il più prestigioso club service di tutto il mondo, e che hanno consentito di raggiungere obiettivi altrimenti impensabili come la definitiva debellazione della poliomielite”.

Vibo: presentato il "Normogli", il farmaco calabrese che cura le malattie cardiovascolari

La presentazione del “Normogli”, il farmaco di produzione calabrese per fronteggiare con più successo le malattie cardiovascolari, non ha rappresentato la sola novità del meeting svolto a Vibo valenti. Un ruolo di primo piano è stato assunto anche dalla presentazione del progetto per la prevenzione del cancro del colon retto.

Il dato particolare, in ogni caso, è riferito alla presa d’atto che la Calabria, e in particolare la provincia di Vibo Valentia, per quel che riguarda alcuni precisi aspetti legati al tipo di incidenza della patologia, da oggi, possono contare sulla sperimentata novità di una più consistente terapia medica nella gestione del rischio cardiovascolare.

Si chiama, infatti,“Normogli” lo studio presentato alla due giorni scientifica, organizzata dalla Casa di Cura “Villa dei Gerani”, sul tema “  Comunità Europea e Ricerca: una strategia per la prevenzione di  patologie a forte impatto in termini di qualità e quantità di vita”, svoltasi nella sala convegni della Camera di Commercio di Vibo Valentia, che ha registrato una notevole presenza di medici, infermieri e personale sanitario interessato alla applicazione degli studi nel mondo della ricerca.

Finanziato dall' Unione europea, sarà realizzato da Villa dei Gerani per conto dal Nutramed, Consorzio Universitario della Magna Graecia di Catanzaro,  ed ha la finalità di valutare l’efficacia di un nutraceutico, a base di bergamotto ed olio di oliva, sul controllo dei fattori di rischio cardiovascolari ( diabete, dislipidemia ed ipertensione).

Sperimentazione riuscita e confortata dalla esistenza di numerosi dati scientifici che evidenziano come sia il bergamotto che l’olio di oliva svolgano una importante azione antiossidante con capacità di regolazione del metabolismo glucidico e lipidico.

La presentazione del progetto di ricerca avrà una importante ricaduta territoriale.

Prevede l’arruolamento di 210 pazienti diabetici che sui quali verrà eseguita una valutazione clinica e strumentale  per la determinazione del rischio cardiovascolare. Per cui successivamente verranno trattati con il nuovo farmaco “ Naturale” mentre dopo tre mesi saranno nuovamente rivalutati per la misurazione e rilevazione di indicatori di efficacia dello studio.

Il progetto – ha sottolineato, tra l’altro, Soccorso Capomolla, direttore dell’unità operativa di riabilitazione intensiva di Villa dei Gerani, che ha coordinato l’evento che ha fatto registrare un considerevole successo scientifico  – viene considerato  importante per diverse motivazioni: a) perche’ rappresenta un “made Calabria” dalla ideazione del prodotto alla realizzazione  e sperimentazione umana dello stesso; b) perché rappresenta per Villa dei Gerani lo start-up in campo scientifico; c) perché è un opportunità territoriale per l’integrazione dei modelli gestionali  della rete di continuità assistenziale territoriale, finalizzata alla produzione di evidenze scientifiche”. 

Sull’argomento sono intervenuti Giuseppe Valiante dell’UO di cardiologia del “G. Jazzolino”, Francesco Pietropaolo e Saverio Riso che hanno relazionato sui fattori sui tanti fattori di rischio cardiovascolare ed in particolare sulla quantificazione, sull’ottimizzazione terapeutica  e sul ruolo del medico di medicina generale per una azione preventiva strutturata ed efficace.

Ma a Vibo Valentia non si è parlato soltanto del “Normogli” perché nella stessa due giorni hanno trovato spazio e notevole interesse altri delicati settori della medicina moderna.

Ad iniziare, tra gli altri, dal progetto europeo riguardante lo screening sulla prevenzione del cancro nel colon retto, affidato, tra gli altri, alla stessa Villa dei Gerani, grazie anche al contributo di Vincenzo Mallace, preside della facoltà di farmacologia all’Università di Germaneto.   

Soccorso Capomolla, che ha curato la struttura organizzativa e scientifica del progetto, presentandolo, ha detto che i comuni della provincia di Vibo Valentia coinvolti saranno 20;  i soggetti studiati avranno una età tra i 50 e i 74 anni; la popolazione esposta allo studio sarà di 15 mila soggetti.

In questa direzione è prevista una adesione allo screening di I livello ( sangue occulto nelle feci ) di 7500 soggetti mentre saranno 400 quelli che si sottoporranno allo screening di II livello ( colonscopia) con una adesione, alla diagnosi precoce, di 22 soggetti che potranno essere sottoposti a terapia  appropriata con una guarigione che andrà a beneficio di circa il  95% dei pazienti ”.

In linea coll’attuazione del progettoe delle attività chirurgiche attinenti, Vincenzo James Greco, direttore dell’unità operativa di chirurgia di Villa dei Gerani, ha annunciato, tra l’altro, che nel 2017 Villa dei Gerani verrà dotata del Robot Da Vinci.

Nel campo di una più avanzata strategia la visione magnificata della laporoscopia – ha spiegato - e Villa dei Gerani dispone di una colonna di laparoscopia tridimensionale con braccio robotizzato, permetterà una immagine reale e ingrandita, consentendo un intervento chirurgico più radicale ma con il rispetto di strutture piccole ma importanti capaci di salvaguardare funzioni importanti come minzione ed erezione.”  

I lavori erano stati  aperti dal saluto di Antonino La Gamba, manager della Casa di Cura “Villa dei Gerani”, di Antonino Maglia Presidente dell’Ordine dei medici, che ha riferito, tra l’altro, come il tumore del colon-retto e le patologie cardiovascolari siano la nuova pandemia  territoriale e come sia importante una valutazione epidemiologica territoriale dei fattori di rischio per potere operare un’azione preventiva efficace. Sono intervenuti, tra gli altri, anche Antonio Morabito, Rocco Vasile .

Di notevole interesse anche l’intervento di Michelangelo Miceli, direttore sanitario aziendale dell’Aspo, che ha enfatizzato la necessità di una forte e sinergica integrazione tra pubblico e privato per la costruzione di una filiera sanitaria di qualità   necessaria per  dare una risposta al bisogno sanitario, ma soprattutto per arginare la fuga sanitaria.

Infine l’intervento di Romeo Arcari, Presidente del Simg, che evidenziato i diversi nodi di criticità della filiera organizzativa degli interventi di screening.

Incidente sul lavoro nel vibonese: si ribalta un trattore, morto un 36enne

Ennesimo incidente sul lavoro in Calabria. Dopo la morte, avvenuta ieri, di un operaio intento a lavorare su una funivia a Lorica, nella giornata di oggi, un uomo di 36 anni, Maurizio Purita ha perso la vita a Cessaniti, in provincia di Vibo Valentia. L'uomo è rimasto schiacciato in seguito al ribaltamento del trattore con il quale stava trasportando materiale sul carrello.

La tragedia è avvenuta in una zona piuttosto impervia, nelle campagne di Favelloni, frazione del comune di Cessaniti.

Vano si è rivelato l'intervento dell'elisoccorso. Una volta giunti sul posto, infatti, i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del malcapitato trattorista.

Oltre ai soccorritori, sul luogho della disgrazia sono intervenuti anche i vigili del fuoco che hanno provveduto a rimuovere il mezzo.

Dal canto loro, i carabinieri della locale Stazione hanno avviato le indagini per cercare di fare chiarezza sulla dinamica dell'incidente.

Poco più di due mesi fa, un episodio analogo si era verificato nelle campagne di Monsoreto di Dinami. In quell'occasione a perdere la vita, a causa del ribaltamento di un trattore, fu un ragazzo di 28 anni.

 

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