Lavoro, per la Cgil nel vibonese serve un intervento shock

"Gli ultimi dati Istat sulla disoccupazione pubblicati qualche giorno fa, fotografano, a distanza di quasi otto anni dall’inizio di una crisi profonda, una situazione molto drammatica per questo Paese. Particolarmente nel Meridione ed in Calabria".

Si è aperta con queste parole la relazione introduttiva del segretario della Flai-Cgil di Vibo Valentia, Battista Platì, che questa mattina è intervenuto al direttivo della categoria convocato nella sede sindacale di Viale Affaccio, per l’approvazione del bilancio consuntivo e la discussione sulla fase politica e sindacale.

In sala, oltre ai lavoratori e componenti del direttivo di categoria, anche Rinaldo Tedesco, componente della segreteria Flai Cgil, il segretario generale della Cgil di Vibo Valentia Luigi Denardo ed il segretario regionale della Flai Cgil Calabria, Bruno Costa.

"Nel nostro territorio, ma non solo - ha proseguito Platì - la questione lavoro è la vertenza più acuta. Serve un intervento “shock” per implementare il lavoro ed i fattori di crescita. La Cgil tutta, e noi come categoria dei lavoratori forestali ed agroalimentari, siamo pronti a dare alla politica ed alle istituzioni gli stimoli e le giuste indicazioni per intervenire e cambiare una tendenza pericolosamente negativa".

 Tutela del territorio, sistema di salvaguardia idrogeologica, aree interne ed agricoltura sono stati i temi affrontati dal segretario di categoria, il quale ha ripreso anche, intervenendo proprio sulla questione della forestazione in Calabria, l’incontro avvenuto qualche giorno fa tra le rappresentanze sindacali ed il presidente Oliverio per discutere dei problemi legati al settore ed alle questioni contrattuali, evidenziandoo la necessità di rafforzare il confronto e l’azione tra le parti nonché l’avvio di un percorso finalizzato al rinnovo del contratto integrativo del settore forestale, scaduto dal 2011.

"Registriamo favorevolmente una apertura da parte della presidenza della Regione Calabria - ha concluso - ma ciò non basta: dobbiamo essere più incisivi per venire incontro alle esigenze reali del Paese e dei lavoratori".

Il direttivo ha proseguito i suoi lavori, con gli interventi dei lavoratori e dei dirigenti sindacali presenti, prima di affidare le conclusioni al segretario regionale della Flai Cgil Calabria, Bruno Costa.

"C’è oggi in Italia ed in tutta l’Europa - ha affermato Bruno Costa - un’idea di lavoro che guarda in direzione opposta alla nostra, che vuole destrutturare anche rispetto a quella che è la contrattazione storica. Qualcosa che mina il concetto stesso di democrazia. Abbiamo fatto battaglie storiche di riscatto, per le tutele individuali e collettive e per l’emancipazione dei lavoratori. Ma oggi, tutto è messo in discussione: basta solo il Jobs Act. Le nostre scelte, le nostre battaglie per l’abolizione dei voucher e per gli appalti, guardano, invece, nella prospettiva di riscrivere un nuovo statuto per tutti i lavoratori e per tutte le varie e diversificate realtà lavorative: questa è la Carta dei diritti universali del Lavoro. E tutto ciò, per quanto possa sembrare distante dalla nostra categoria e dal nostro territorio, è invece molto legato. Stiamo dunque lavorando per la rigenerazione della nostra azione politica e sindacale - ha concluso il dirigente regionale della Flai -, per migliorare la qualità del lavoro, della sicurezza ed assicurare anche migliori condizioni economiche. Ci aspettiamo un cambiamento in Calabria. Ce lo chiede la nostra terra. Ce lo chiedono i lavoratori".

Non sono sfuggiti neanche i temi connessi alla legalità, ed in particolare alla filiera produttiva agroalimentare "segmento più debole e per questo soggetto, più di altri a condizionamenti illegali".

Ed in questa direzione, proprio il segretario regionale Bruno Costa ha voluto anticipare la nascita del numero verde contro il lavoro agricolo sfruttato, che a giorni verrà presentato ufficialmente. 

 

Video-intervista a Manuel Coscione, capitano della Tonno Callipo Volley

Arriva la seconda conferma in casa Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia. Dopo Davide Marra, arriva la riconferma ufficiale di un altro senatore giallorosso, già capitano del club calabrese: Manuel Coscione.

L’esperto palleggiatore piemontese, classe 1980, si appresta, dunque, a disputare la quinta stagione con la casacca della Tonno Callipo dopo quelle del 2010-11, 2011-12, 2012-13 e 2016-17. Vibo Valentia è diventata la sua seconda casa e dopo l’ultima (ottima) stagione disputata era quasi naturale che il rapporto continuasse. Quattro nomination MVP, più volte decisivo con le sue giocate, capitano e leader carismatico di un gruppo che è andato oltre le aspettative di inizio stagione, Coscione è pronto a (ri)tuffarsi in una nuova entusiasmante sfida alla soglia dei 38 anni: “C’è molta soddisfazione e a livello personale sono davvero felice di questa riconferma perché Vibo Valentia rappresenta per me la mia seconda casa. Tra me e la società c’è ormai una stima ed una fiducia reciproca. Conosco molto bene l’ambiente e so che c’è l’ambizione e la voglia di crescere e migliorare nel percorso di crescita che abbiamo intrapreso nell’ultima stagione. Sono molto contento che ci sia ancora Davide Marra e credo che, insieme a coach Tubertini – il quale ha già avuto modo di tracciare le sue prime linee guida – ci siano tutte le condizioni per iniziare un percorso che porti alla creazione di un gruppo coeso”.

Nel video di seguito la video-intervista al capitano della Tonno Callipo Volley, Manuel Coscione

Auto in fiamme nel vibonese

Un'auto in transito sulla Strada statale 522, tra Vibo Marina e Briatico, ha improvvisamente preso fuoco. Accortosi delle fiamme, il conducente è sceso dal veicolo per cercare di domare l'incendio.

Su posto sono, tempestivamente, intervenuti i vigili del fuoco ed i carabinieri. Tanta paura, ma fortunatamente nessuna conseguenza per il malcapitato automobilista

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La Tonno Callipo si aggiudica il campionato regionale Under 18

Da una finale all’altra, da una categoria all’altra. Accade tutto nell’arco di 48 ore. Prima Praia a Mare (CS), poi Crotone. Cambiano le date, i luoghi, gli avversari, ma il risultato finale è sempre lo stesso.

La Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia si conferma al vertice della pallavolo giovanile calabrese vincendo in due giorni, prima il campionato Under 16 maschile e poi il campionato Under 18 maschile. Un bottino impressionante per la società giallorossa se, peraltro, questi due titoli si sommano a quelli ottenuti la scorsa stagione.

In due stagioni sportive, la società del presidente Pippo Callipo ha vinto i campionati regionali Under 14, Under 15, Under 16, Under 17, Under 18 e Under 19 vincendo tutto ciò che c’era da vincere.

Un filotto incredibile che si è completato ieri pomeriggio nella città pitagorica in un Pala Milone che ha visto grandi protagonisti i giovani giallorossi.

La Tonno Callipo ha avuto la meglio dapprima in semifinale sui pari età del Lapietra Pallavolo Rossano, mentre in finale,  Morelli e compagni hanno battuto la compagine della Luck Volley Reggio Calabria. Molto combattuta la semifinale contro i ragazzi dell’alto Jonio cosentino allenati da mister Giovanni Marcianò.

Sotto di un set, i giallorossi, in una partita costellata da molteplici errori, sono stati trascinati da uno scatenato Vivona che ha guidato i suoi alla finale. Bravo l’opposto vibonese a mettere a terra palloni pesanti, brava la squadra a rimontare lo svantaggio e a chiudere i conti in quattro set.

Senza storia la finalissima: la battuta è l’arma con cui la Tonno Callipo taglia in due il gioco dei reggini. Raffaele trascina i suoi e per la squadra di mister Pavone non c’è possibilità di replica. Montesanti sostituisce l’acciaccato Morelli, ma tutto ciò non scalfisce la determinazione e la solidità di una squadra che ha imposto il proprio gioco in tutti i fondamentali con un muro molto efficace. E dopo l’ultimo punto, la festa finale con i ragazzi abbracciati dallo staff dirigenziale e tecnico (con in testa il Supervisore Generale Michele Ferraro e con il responsabile del settore giovanile Tonino Chirumbolo) e dai propri genitori, quest’ultimi entusiasti per l’ottima prova di un gruppo giovanissimo (tutti ragazzi del 2000, 2001, 2002 e 2003, ad eccezione del praiese Filizzola del 1999) che ora guarda con entusiasmo e fiducia ai prossimi appuntamenti: le finali nazionali Under 18 di Fano (PU) e Under 16 di Latina.

 Questa la rosa a disposizione di coach Saverio Amerato:

 Deyvidas Cugliari, Luca Montesanti, Dario Imbelloni, Leonardo Filizzola, Raoul Morelli, Antonino Mirenzio, Ilario Bevilacqua, Umberto Sorrenti, Samuele Raffaele, Alberto Vivona, Simone Barbuto, Mattia Dibetta. 

 

 

Vibo: l'associazione “Quarto Savona Quindici” e la Polizia di Stato insieme per il venticinquennale della strage di Capaci

Sesta Tappa a Vibo Valentia per il Tour della “Memoria in marcia”, l’iniziativa promossa dall’associazione “Quarto Savona Quindici”, fondata da Tina Montinaro, vedova di Antonio Montinaro, il capo della scorta del giudice Giovanni Falcone, morto nell’attentato del 23 maggio 1992 a Capaci.  

In occasione del venticinquesimo anniversario della strage è stato infatti organizzato il trasferimento dell’autovettura da Peschiera del Garda a Palermo, per rendere omaggio alla sua memoria e a quanti persero la vita in quel terribile attentato.

Il tour ha già toccato Sarzana (SP), Pistoia, Riccione, Monte San Giusto (Macerata) e Napoli ed in ogni città si sono tenuti incontri nelle scuole con la presenza di autorità civili e militari, magistrati e poliziotti sui temi della mafia e della lotta dello Stato contro la criminalità organizzata.

Il 15 maggio, i resti della vettura della scorta al Giudice, in codice la “Quarto Savona Quindici”, sono arrivati nel piazzale interno della Scuola allievi agenti di Vibo Valentia, dove Antonio Montinaro aveva frequentato il 1° Corso allievi guardie ausiliarie, nel 1981.

Quest’oggi presso l’auditorium della Scuola gli studenti dei licei cittadini hanno animato il dibattito, che ha visto gli interventi del Prefetto di Vibo Valentia, Guido Longo, del Questore di Vibo Valentia, Filippo Bonfiglio, del Procuratore di Palmi, Ottavio Sferlazza, del Direttore dell’Ansa Calabria Ezio De Domenico e della Signora Tina Montinaro.

La teca che contiene i resti dell’autovettura permarrà nel piazzale della Scuola allievi agenti sino al 18 maggio e sarà possibile visitarla tutti i pomeriggi dalle ore 15 alle 19.

Vibo, pericolo frana a Triparni: la denuncia di Gioventù nazionale

Riceviamo e pubblichiamo
 
"Ancora una volta è il Comune di Vibo Valentia a farsi notare. Questa volta si distingue per la frazione Triparni.
Anche in questo caso non è certo per sani e gratificanti motivi, ma problemi, problemi, solo e sempre problemi.
Inutili le diverse segnalazioni; tutto tace e il povero centro del vibonese continua a ristagnare tristemente nelle sue condizioni penose. 
Fratelli d'Italia con il coordinatore cittadino Anthony Lo Bianco e poi Gioventù nazionale con l'intero coordinamento provinciale hanno tentato di evidenziare, ancora una volta nei giorni scorsi, un guasto alla rete idrica, che sta distruggendo una strada secondaria del paese.
Situazione il cui mancato intervento, a distanza di mesi, continua a destare perplessità tra la popolazione locale.
Ma chi di dovere perché continua a lavarsene le mani?
A quanto pare, un gruppo di cittadini, qualche giorno fa, ha provato a dare un segnale sostituendosi alla attuale classe dirigente, rappezzando qualche "Cratere" proprio lungo la Sp11. 
E come se non bastasse, a tutto questo si aggiunge la terribile condizione della strada principale che collega Triparni a Portosalvo, condizione che potrebbe degenerare da un momento all'altro in una pericolosissima frana.
A quel punto un centro già completamente Lasciato al proprio destino rischia, in un futuro prossimo, di perdere anche la principale via di comunicazione stradale.
La questione è molto grave. Ma, a quanto pare, interessa solo ai residenti e pochissimi gruppi politici, se non un unico gruppo, chiamato Fratelli d'Italia".
 
 
Gioventù nazionale - Fratelli d'Italia - Vibo Valentia

 

Vibo capitale della cultura, meglio riparlarne nel 2025

Le dettagliate osservazioni del segretario della Confail Domenico Russo sulla candidatura di Vibo Valentia a capitale della cultura, promossa dalle associazioni culturali locali, pongono indubbiamente e sinceramente il dito nelle dolenti piaghe sullo stato in cui purtroppo versa  oggi la città, una volta Monteleone, che rende davvero ambiziosa tale richiesta, destinata a rimanere nel vastissimo baule dei sogni della mal governata Calabria.

Se la speranza è sempre ultima a morire, credo che sia urgente partire proprio dalle dolenti note del Russo, senza il rituale osceno del  "dopo le feste e dopo le ferie".

Ho viva memoria di quanto venne indicato e programmato nel convegno promosso nel dicembre 1995 da Enzo Romeo, presidente della neonata Provincia di Vibo, istituita insieme con quella di Crotone il 6 marzo 1992 e di fatto operativa dal 1 giugno 1995, grazie alla tenacia del senatore Antonino Murmura, che l'aveva agognata e promossa, insieme ai conterranei Romano Carratelli e Mario Giancotti.

Si parlò ovviamente nello scenario culturale della Biblioteca, dell'Archivio e del Museo Capialbi, ma anche del restauro della Chiesa di S. Maria Maggiore e S. Luca, di S. Rupa, del Castello di Bivona , compresa la Cinta muraria di Hipponion, senza trascurare l'esigenza di far rimodernare dall'Enel - secondo le norme ministeriali- gli impianti elettrici con quegli annosi tralicci e fili conduttori, che ancora , se non erro, deturpano il paesaggio cittadino in tutto il sistema viario.

Approssimandosi il Giubileo del 2000 si avviarono poi altri importanti progetti, che nelle relazioni preliminari indicavano puntualmente le pecchie da risanare.

Ma come si sa (passata la festa/gabbato lo Santo ) sono trascorsi 3 lustri, con la stessa soppressione delle provincie!

C' è da augurarsi che Vibo si risvegli e ponga in risalto e sicurezza le sue meravigliose radici, aspirando - magari - per il giubileo del 2025 al titolo di capitale della cultura, che indubbiamente può e deve meritare. Oggi sembra davvero una chimera

 

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Vibo: l’associazione “Quarto Savona Quindici” e la Polizia di Stato ricordano la strage di Capaci.

Domani (lunedì 15 maggio) giungerà a Vibo Valentia l’autovettura di servizio su cui viaggiava la scorta del giudice Falcone.

L'iniziativa rientra nell’ambito della manifestazione itinerante “La memoria in marcia – 25° Anniversario della strage di Capaci”, organizzata dall’associazione “Quarto Savona Quindici”  insieme alla Polizia di Stato.

In occasione della ricorrenza della strage di Capaci è stato, infatti, organizzato il trasferimento dell’autovettura da Peschiera del Garda a Palermo, per rendere omaggio alla memoria del giudice ed a quanti persero la vita nella strage di Capaci.

A Vibo Valentia l’auto sosterà, per quattro giorni, presso la Scuola allievi agenti dove, nel 1981, il capo scorta Antonio Montinaro aveva frequentato il 1° Corso allievi guardie ausiliarie.

Il 16, 17 e 18 maggio presso l’auditorium della Scuola allievi agenti sono previsti dibattiti, cui parteciperanno studenti dei Licei e delle Scuole Medie della provincia di Vibo Valentia.

Agli incontri prenderanno parte: il prefetto di Vibo Valentia, Guido Longo, il questore di Vibo Valentia, Filippo Bonfiglio, il procuratore di Vibo Valentia, Bruno Giordano, il procuratore di Palmi, Ottavio Sferlazza, il direttore degli Affari generali del dipartimento della P.S., prefetto Filippo Dispenza, i giornalisti Ezio De Domenico ed Arcangelo Badolati e la Signora Tina Montinaro, vedova del capo scorta.

L’autovettura, conservata in una teca di vetro, è partita il 1° maggio da Peschiera del Garda ed ha già fatto tappa a Sarzana (La Spezia), Pistoia, Riccione, Monte San Giusto (Macerata), Napoli.

Dopo Vibo Valentia farà tappa a Locri, per giungere a Palermo il 23 maggio, data della ricorrenza dell’attentato al Giudice Falcone.

Nel suo percorso itinerante, l’auto è scortata dalla Polizia di Stato ed è accompagnata dalla signora Tina Montinaro, vedova del poliziotto nonché presidente dell’associazione “Quarto Savona Quindici”.

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