Coronavirus, nuovo caso nel Vibonese

C'è un nuovo caso di coronavirus nel Vibonese, si tratta di un ragazzo residente nella frazione Bivona di Vibo Valentia. 

Nessun ulteriore contagio, invece, nel Catanzarese e nel Crotonese. 

È quanto emerge dal bollettino (aggiornato alle ore 12) diffuso dall'azienda ospedaliera "Pugliese-Ciaccio" di Catanzaro.

In particolare, nelle ultime ore sono stati analizzati 318 tamponi, di cui: 288 provenienti dalla provincia di Catanzaro, 15 da quella di Crotone e 15 da quella di Vibo Valentia.

 

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'Ndrangheta nel Vibonese, Nazzareno Galati ritorna in carcere

I poliziotti della Squadra mobile di Vibo Valentia hanno tratto in arresto Nazzareno Galati, 31 anni, di Piscopio.

Il provvedimento giunge in seguito alla sentenza con la quale la Seconda sezione penale del Tribunale del riesame di Catanzaro ha ripristinato la custodia cautelare in carcere, cui il 31enne era stato sottoposto, ad aprile dello scorso anno, nell’ambito dell’operazione “Rimpiazzo”.

La nuova decisione del Riesame arriva dopo un precedente annullamento con rinvio ad opera della Cassazione.

Galati risulta indagato, tra gli altri, per i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso e associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico, poiché ritenuto organico al locale di ‘ndrangheta dei “Piscopisani”, protagonista, tra il 2010 e il 2012, di uno scontro con la cosca egemone dei “Mancuso”.

Raggiunto da un avviso di conclusione delle indagini preliminari in cui sono coinvolte altre 56 persone, Galati è stato destinatario anche di un provvedimento di sequestro preventivo di un’attività commerciale a lui riconducibile.

Una volta terminate le formalità di rito, per Galati si sono aperte le porte del carcere di Vibo Valentia.

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Maltrattamenti sulle donne nel Vibonese, intervengono i carabinieri

Effetti collaterali da quarantena anche nel Vibonese dove, nelle scorse ore, si sono registrati due casi di maltrattamenti su altrettante donne.

Ad evitare il peggio, il tempestivo intervento dei carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia.  

Nel primo caso i militari della Sezione radiomobile hanno eseguito una misura cautelare di divieto di avvicinamento nei confronti di un 22enne, già sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di residenza, che si sarebbe reso protagonista di ben sette episodi finalizzati a costringere una giovane coppia, formata da un ragazzo di 18 anni e una ragazza di 16, ad interrompere il fidanzamento. Atti persecutori cui hanno messo fine i carabinieri, i quali, dopo aver ricevuto la denuncia, hanno identificato il 22enne, nei cui confronti è scattato il divieto di avvicinamento alle persone offese.

Nel secondo caso, invece, gli uomini dell’Arma hanno denunciato un operaio di 40 anni, ritenuto responsabile di aver molestato l’ex moglie, provocandole ansia e timore per la propria incolumità.

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Coronavirus: contagiato un giovane di pizzo

E’ di un giovane di Pizzo l’unico tampone positivo riscontrato nel Vibonese nell’ultima settimana.

Il ragazzo, arrivato da fuori regione, non avrebbe avuto contatti con nessuno.

Dal suo arrivo, infatti, sarebbe stato preso in custodia dalla Protezione civile che, con un pulmino, lo avrebbe trasferito a casa.

Una volta giunto a Pizzo, il 16  aprile scorso, avrebbe osservato la prescritta quarantena.

Il nuovo caso porta quinti a 77 il totale, compresi guariti e deceduti, dei vibonesi  che hanno contratto il virus.

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Coronavirus, un tampone positivo nel Vibonese

Un solo tampone positivo al coronavirus nelle tre province della Calabria centrale.

È quanto emerge dal bollettino (aggiornato alle ore 12) diffuso dall'azienda ospedaliera "Pugliese-Ciaccio" di Catanzaro.

In particolare, nelle ultime ore sono stati analizzati 294 tamponi, di cui: 256 provenienti dalla provincia di Catanzaro, 32 da quella di Crotone e 6 da quella di Vibo Valentia.

L'unico tampone positivo è stato riscontrato nel Vibonese.

Buone notizie, invece, per Catanzarese e Crotonese dove non sono stati rilevati nuovi contagi.

Incendio nel Vibonese, a fuoco il furgone di un corriere

Fiamme nella frazione Caria del comune di Drapia (Vv), dove il furgone di un corriere è andato a fuoco in pieno centro abitato.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del Comando provinciale di Vibo Valentia che hanno domato l’incendio.

Illeso il conducente del mezzo.

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Coronavirus: nuovi casi tra Cosenza e Catanzaro. Nessun positivo nel Vibonese e nel Crotonese

Ventidue tamponi positivi al coronavirus nel Cosentino ed uno nel Catanzarese.

È quanto emerge dal bollettino (aggiornato alle ore 12) diffuso dall'azienda ospedaliera "Pugliese-Ciaccio" di Catanzaro.

In particolare, nelle ultime ore sono stati esaminati 113 tamponi, di cui: 65 provenienti dalla provincia di Catanzaro, 38 da quella di Cosenza, 2 da quella di Crotone e 8 da quella di Vibo Valentia.

Nessun nuovo caso è stato riscontrato nel Vibonese e nel Crotonese.

Allo stato si attende ancora l’esito di 55 tamponi.

Dalle Serre alla costa, controlli a tappeto in tutto il Vibonese

I carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia coadiuvati dall’8° Nucleo elicotteri hanno presidiato le principali arterie, effettuato posti di controllo nelle aree ritenute maggiormente sensibili alla circolazione.

Sotto la lente dei militari dell’Arma sono finiti anche gli svincoli autostradali ricadenti sul territorio provinciale e le località turistiche, principalmente allo scopo di controllare eventuali trasgressori del decreto governativo vigente per la prevenzione del contagio da coronavirus.  

Tra l’entroterra e il litorale, passando per la città capoluogo sono state controllate numerose persone, alcune delle quali sono incorse in sanzioni poiché non hanno saputo motivare la lontananza dalla propria residenza o domicilio in modo valido, per come previsto dalle misure governative di contenimento anticoronavirus

Non si sono registrate, invece, denunce per falsa attestazione della propria identità, né per la trasgressione del divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione da parte delle persone in quarantena perché risultate positive al coronavirus.

Una sola persona è stata denunciata per altri reati.  

I controlli serrati dei carabinieri, nel periodo pasquale, hanno interessato anche alcune attività commerciali.

 Gli accertamenti hanno riguardato molti esercizi, nessuno dei quali agiva però in contrasto con la normativa vigente in materia di coronavirus. Pertanto, gli uomini dell’Arma non hanno elevato sanzioni, tantomeno sono stati costretti a chiudere o sospensione alcuna attività.  

Il controllo capillare del territorio ha interessato la città capoluogo, con posti di controllo e presidio delle principali piazze, a cominciare da San Leoluca e da corso Vittorio Emanuele, ma anche i principali centri costieri, senza trascurare le aree interne e gli svincoli di Sant’Onofrio, Mileto, Vazzano e delle Serre.  

L’attenzione dei carabinieri rimarrà alta anche nei prossimi giorni, in ossequio alle norme di distanziamento ed al divieto di circolazione vigente fino al prossimo 3 maggio.

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