Auto distrutta da un incendio nel Vibonese

Auto in fiamme lungo la Strada provinciale 23, in contrada Mulini di Nicotera.

L'incendio, divampato nel pomeriggio di oggi per cause ancora in corso d'accertamento, ha interessato una Bmw.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del Comando provinciale di Vibo Valentia che hanno estinto il rogo.

 

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Migliaia di uova sequestrate nel Vibonese

Oltre quattromila uova fresche sono state sequestrate nel Vibonese dai carabinieri del Nas e della Stazione di Filandari.

Il sequestro è stato effettuato, di concerto con il servizio veterinario dell’Asp di Vibo Valentia, durante un’ispezione igienico sanitaria condotta in un’azienda di confezionamento, deposito e commercializzazione di uova fresche, ubicata in località Baracconi di Ionadi.

Durante il controllo è emerso che l'attività veniva gestita da un ventinovenne di Mileto, in assenza di scia e dia.

Inoltre, le uova sarebbero state confezionate senza l’indicazione della classificazione, la stampigliatura e le indicazioni relative alla provenienza ed alla tipologia.

Alla luce delle irregolarità riscontrate, gli uomini dell'Arma hanno disposto la sospensione dell’attività ed il sequestro amministrativo di quattromila uova fresche di cui non è stato possibile stabilire la tracciabilità.

 

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Oltre mille forme di formaggio sequestrate nel Vibonese

I militari del Nas di Catanzaro, insieme ai colleghi della Stazione di Joppolo ed al personale veterinario dell'Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, hanno effettuato una serie di servizi disposti dal Comando carabinieri tutela della salute.

Nell'ambito di tale attività è stato sottoposto a controllo un caseificio di proprietà di una cooperativa agricola, ubicato nella frazione Caroniti di Nicotera.

Durante l’attività  ispettiva, gli uomini dell’Arma hanno trovato del formaggio stagionato, in cattivo stato di conservazione e in avanzato stato di deterioramento, a causa della presenza di muffa.

Il formaggio, inoltre, era riposto in locali per la stagionatura, le cui condizioni igienico-strutturali sono state ritenute carenti.

I militari hanno quindi, sottoposto a sequestro circa mille forme di formaggio e ricotta per un peso complessivo di una tonnellata.

I prodotti caseari oggetto della contestazione, il cui valore commerciale si aggira sui 150 mila euro, sono risultati privi delle indicazioni di legge relative alla tracciabilità degli alimenti.

I carabinieri hanno, pertanto, disposto la chiusura-sospensione dei locali nei quali sono state riscontrate deficienze di natura igienico-strutturale, mentre il legale rappresentante dell'azienda P. Z., 49 anni di Joppolo, è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia per la detenzione del formaggio in cattivo stato di conservazione.

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Incendio nel Vibonese, distrutto un magazzino

Un magazzino agricolo è andato in fumo in contrada Armo di Stefanaconi, nel Vibonese.

L’incendio, le cui cause sono in corso di accertamento, è divampato poco dopo le 7 di questa mattina ed ha interessato un locale di circa 30 metri quadrati adibito a deposito di legna e materiale vario.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del Comando provinciale  di Vibo Valentia, che hanno domato il rogo, impedendone la propagazione ai locali limitrofi.

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Il festival sull’Europa ha fatto tappa nel Vibonese

Il patrimonio culturale come fonte condivisa di memoria, comprensione, identità, dialogo, coesione e creatività: l’Europa ha ritenuto strategico il ruolo delle eredità culturali, religiose, umanistiche nei processi di pace e dialogo tra i popoli, al punto da dedicargli un intero anno, il 2018.

Forgiata nel corso dei secoli dall’interazione tra le espressioni culturali delle diverse civiltà che hanno popolato l’Europa, la comune eredità culturale, pur nel pieno rispetto delle identità nazionali e regionali, rappresenta una risorsa comune, condivisa e preservata per le generazioni a venire, un catalizzatore della creatività che abbraccia un ampio spettro di risorse ereditate dal passato, in tutte le forme e gli aspetti – materiali, immateriali, digitali - inclusi i monumenti, i siti, i paesaggi, le competenze, le prassi, le conoscenze e le espressioni della creatività umana, nonché le collezioni conservate e gestite da organismi pubblici e privati quali i musei, le biblioteche, gli archivi, il patrimonio cinematografico.

L’importante occasione per creare momenti di incontro e confronto su un tema di tale spessore non è certamente sfuggita al Club per l’Unesco di Vibo Valentia resosi protagonista attivo, sul territorio vibonese, di un articolato festival sull’Europa che ha fatto tappa in cinque differenti località nell’ultima settimana.

Capofila del progetto patrocinato dal MIBAC è stato il Consiglio del Movimento europeo, presieduto e guidato da PierVirgilio Dastoli, ma l’appello per l’Europa è stata accolto e fatto proprio da una serie cospicua di enti e associazioni, a partire dalla provincia di Vibo Valentia, presieduta da Salvatore Solano, altresì sindaco di Stefanaconi, dal Comune di Capistrano con in testa Marco Martino, dal Comune di Filadelfia, con il suo primo cittadino Maurizio De Nisi, dal Comune di Monterosso guidato da Antonio Lampasi.

Immancabile, per l’ottima riuscita dell’evento, è stata la fattiva collaborazione della società civile che ha visto scendere in campo associazioni quali la Gam di Vibo Valentia, la Libertas di Tropea, il Servizio civile di Capistrano, la Pro loco, l’Associazione Familia De Rubro Monte, le Confraternite di Monterosso, il Polo museale Monterossino, il Movimento federalista europeo, la società di servizi EuroGlocal, la Web tv Kalabria tv, il Distretto turistico dell’Angitola, la Fondazione Filitalia, la società Europe direct, il Parco regionale delle Serre.

Se è innegabile che l’obiettivo precipuo della manifestazione è stato quello di contribuire a favorire una piena consapevolezza dell’importanza di proteggere e promuovere la diversità delle espressioni culturali, è altrettanto vero che la sensibilità di dirigenti scolastici quali Nicolantonio Cutuli, Raffaele Vitale, Maria Francesca Viscone, ha consentito di elaborare in occasione della Europe Fest, anche per gli studenti dell’Iis di Tropea, dell’Ioc di Filadelfia e dell’Ic di Sant’Onofrio, specifici programmi di educazione e sensibilizzazione capillare dell’importante ruolo che il patrimonio culturale svolge per la coesione delle collettività in un momento in cui le società europee sono interessate da una crescente quanto preoccupante ondata di separatismi e nazionalismi estremi.

In perfetta linea con quanto previsto dall’Agenda 2030 delle Nazioni unite per lo sviluppo sostenibile, punti nodali dei vari interventi susseguitisi nel corso del Festival sull’Europa (e curati da Francesca Nacci, Maria Loscrì, Pino Pellegrino, Andrea Mandaliti, Marco Martino, Domenico Capomolla, Giuseppe Crispino, Antonio Parisi, Simone Folino, Dario Godano, Giuseppe De Biase, Alessandra Tuzza, Loredana Panetta), sono stati la cittadinanza globale, la diversità culturale, il dialogo fra i popoli, proposti anche in una prospettiva di genere.

“Nell’ambito degli obiettivi specifici individuati per l’anno europeo del patrimonio culturale, noi abbiamo ritenuto che favorire una serie di incontri formativi/informativi sul valore del patrimonio culturale nella sua dimensione di comune denominatore tra popoli e comunità, incontri itineranti focalizzati su una zona quale è la valle dell’Angitola ma con lo sguardo allungato e proiettato verso il resto della provincia di Vibo Valentia, con un’attenzione specifica e particolarmente profonda verso i giovani in formazione e le comunità educanti in particolare, potesse essere un tassello importante nell’ambito di un lavoro che abbiamo cominciato, come Club Unesco, a “predicare” e diffondere sui nostri territori, compiendo quasi opera di evangelizzazione in un contesto che rimane, ancora troppo spesso, legato a retaggi atavici e miopi e che portano a programmazioni territoriali totalmente inefficaci ed inefficienti produttive, soltanto, di inesorabile impoverimento sociale, culturale, economico” è la riflessione di Maria Loscrì, ideatrice dell’evento per la provincia di Vibo Valentia.

Colpi di pistola e auto in fiamme, grave intimidazione nel Vibonese

Colpi di pistola contro la saracinesca di un garage ed un'auto data alle fiamme.

È quanto è accaduto a Filandari, dove la notte scorsa, un assessore comunale, Giuseppe Antonio Artusa, 61 anni, ha subito una grave intimidazione.

Dopo aver esploso alcuni colpi d’arma da fuoco all’indirizzo della saracinesca del garage della casa dell'uomo, i malviventi ne hanno incendiato l'automobile parcheggiata davanti all'abitazione.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del Comando provinciale di Vibo Valentia ed i carabinieri della locale Stazione, che hanno avviato le indagini per cercare di fare luce sull'accaduto.

 

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Quattro cuccioli di cane soccorsi nel Vibonese

Durante un normale servizio di controllo, in località “Calati“ del comune di Spilinga, nel percorrere la Strada provinciale 24 Vibo Valentia – Joppolo, nel pieno di una curva, i carabinieri forestale si sono imbattuti in quattro cuccioli di cane di razza meticcia, di colore marroncino, privi di microchip, dell’età apparente di circa due mesi.

Gli animali, palesemente abbandonati, ma in discreto stato di salute, sono stati soccorsi ed affidati al sindaco, che ne ha disposto il ricovero presso il canile convenzionato con l’ente.

 

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Arsenale rinvenuto in un deposito sotterraneo nel Vibonese

Dalle prime ore dell’alba di oggi, i carabinieri della locale Stazione, coadiuvati dallo Squadrone Cacciatori e dal 14°Battaglione Calabria hanno effettuato un rastrellamento in alcuni casolari, ubicati in località San Leo, a Briatico.

Durante l'attività, in una cavità realizzata sotto terra, i militari hanno rinvenuto un vero e proprio arsenale composto da: 2 pistole calibro 7,65 illegalmente detenute, di cui una rubata a Parma nel 2008; ben 110 colpi calibro 7.65 e 10 cartucce per fucile calibro 12.

I militari hanno, quindi, arrestato, per detenzione di armi clandestine, munizioni e ricettazione, i proprietari del terreno, ovvero Filippo e Salvatore Niglia, rispettivamente di 59 e 31 anni.

Padre e figlio, dopo l'arresto sono stati posti ai domiciliari, in attesa del rito direttissimo

 

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